Amina

Marjanna

Utente di lunga data
Ti riporto le mie scelte personali per le Disposizioni Generali evidenziate in rosso, per fugare il dubbio che non sia lo stesso modulo.
In ogni caso, allego il modulo dell'Associazione Luca Coscioni che è scaricabile on line, ad es. al link Moduli scaricabili testamento biologico



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DISPOSIZIONI GENERALI
In caso di perdita della capacità di decidere o nel caso di impossibilità di comunicare, temporaneamente o permanentemente le mie decisioni ai medici, formulo le seguenti disposizioni riguardo i trattamenti sanitari. Disposizioni che perderanno di validità se, in piena coscienza, decidessi di annullarle o sostituirle.
Dispongo che i trattamenti:
1. Siano iniziati e continuati anche se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di incoscienza permanente non suscettibile di recupero.
Non siano iniziati e continuati se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di incoscienza permanente e senza possibilità di recupero.
2. Siano iniziati e continuati anche se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di demenza avanzata non suscettibile di recupero.
Non siano iniziati e continuati se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di demenza avanzata senza possibilità di recupero.
3. Siano iniziati e continuati anche se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di paralisi con incapacità totale di comunicare verbalmente, per iscritto o grazie all’ausilio di mezzi tecnologici.
Non siano iniziati e continuati se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di paralisi con incapacità totale di comunicare verbalmente, per iscritto o grazie all’ausilio di mezzi tecnologici.
Io mi riferivo a questi:

Immagine.jpg
 

hammer

Utente di lunga data
Un conto è l'eutanasia, un conto è l'accanimento terapeutico.
Vanno bene tutte e due, importante e che sia l'una che l'altro siano il frutto di una scelta volontaria: quindi con il consenso esplicito del paziente.
Consenso che lo Stato deve impegnarsi a raccogliere in modo attivo direi obbligatorio.
A nessun'altro può essere delegato l'eventuale esercizio dell'eutanasia, meno che mai allo Stato.
 

Gaia

Utente di lunga data
Il sottoscritto si è accollato con la famiglia l'onere e l'onore di assistere per mesi e mesi mio papà prima e mia mamma, dopo, malati terminali, quindi se permetti sono capacissimo di sapere, capire e esprimere una opinione in proposito senza che qualcuno venga a dirmi che non so di che parlo.
(Detto per inciso, anche della qualità della vita che restava loro da vivere).
Anche io l’ho fatto coi miei suoceri, ma li è ‘facile’. Sono gente di casa tua.
Ma io parlo degli estranei a cui dici di voler impedire la possibilità di scegliere? Quale alternativa offri tu, proprio tu e la società in generale?
Io faccio volontariato, mi spacco la schiena nel mio tempo libero.
Io faccio questo per gli altri. Una goccia nel mare, certo.
Nel
Mio palazzo abita una vecchina, gli altri siamo giovani. Ognuno di noi quando esce le chiede di cosa abbia bisogno.
Una condomina le va a pulire a casa gratuitamente.
Due anni fa è caduta, come non si sia ammazzata e’ ancora da chiarire.
Era di agosto, lo abbiamo saputo il giorno dopo quando abbiamo bussato e ognuno di noi le ha chiesto perché non avesse chiamato di notte quando le è successo.
Ha risposto che non voleva disturbare.
Dal quel giorno ognuno di noi le bussa tutti i giorni.
I suoi figli sono morti giovani, le nuore non la cagano. Ha solo noi.
Ecco, parliamo di queste cose quando saremo in grado ognuno nel proprio piccolo di pensare a come sta il vicino di casa, non Tuo padre o tua madre (che lì mi pare il minimo sindacale) ma l’altro. Quello sconosciuto che ti abita vicino.
 

spleen

utente ?
Anche io l’ho fatto coi miei suoceri, ma li è ‘facile’. Sono gente di casa tua.
Ma io parlo degli estranei a cui dici di voler impedire la possibilità di scegliere? Quale alternativa offri tu, proprio tu e la società in generale?
Io faccio volontariato, mi spacco la schiena nel mio tempo libero.
Io faccio questo per gli altri. Una goccia nel mare, certo.
Nel
Mio palazzo abita una vecchina, gli altri siamo giovani. Ognuno di noi quando esce le chiede di cosa abbia bisogno.
Una condomina le va a pulire a casa gratuitamente.
Due anni fa è caduta, come non si sia ammazzata e’ ancora da chiarire.
Era di agosto, lo abbiamo saputo il giorno dopo quando abbiamo bussato e ognuno di noi le ha chiesto perché non avesse chiamato di notte quando le è successo.
Ha risposto che non voleva disturbare.
Dal quel giorno ognuno di noi le bussa tutti i giorni.
I suoi figli sono morti giovani, le nuore non la cagano. Ha solo noi.
Ecco, parliamo di queste cose quando saremo in grado ognuno nel proprio piccolo di pensare a come sta il vicino di casa, non Tuo padre o tua madre (che lì mi pare il minimo sindacale) ma l’altro. Quello sconosciuto che ti abita vicino.
E' facile perchè è gente di casa un cazzo.
Proprio perchè è gente di casa ci soffri nel vederli soffrire di più che un estraneo, tanto per cominciare.
Secondariamente dove avrei scritto che non mi va bene che la gente scelga il suo destino prima, se incapacitata?
Sono anni e anni che politicamente si dibatte sul fine vita e già questo dovrebbe indurre ad essere prudenti a attenti alle derive, tipo quella che ho citato.
Questa nello specifico, visto che si parla tanto di consenso.
 

ivanl

Utente di lunga data
Anche io l’ho fatto coi miei suoceri, ma li è ‘facile’. Sono gente di casa tua.
Ma io parlo degli estranei a cui dici di voler impedire la possibilità di scegliere? Quale alternativa offri tu, proprio tu e la società in generale?
Io faccio volontariato, mi spacco la schiena nel mio tempo libero.
Io faccio questo per gli altri. Una goccia nel mare, certo.
Nel
Mio palazzo abita una vecchina, gli altri siamo giovani. Ognuno di noi quando esce le chiede di cosa abbia bisogno.
Una condomina le va a pulire a casa gratuitamente.
Due anni fa è caduta, come non si sia ammazzata e’ ancora da chiarire.
Era di agosto, lo abbiamo saputo il giorno dopo quando abbiamo bussato e ognuno di noi le ha chiesto perché non avesse chiamato di notte quando le è successo.
Ha risposto che non voleva disturbare.
Dal quel giorno ognuno di noi le bussa tutti i giorni.
I suoi figli sono morti giovani, le nuore non la cagano. Ha solo noi.
Ecco, parliamo di queste cose quando saremo in grado ognuno nel proprio piccolo di pensare a come sta il vicino di casa, non Tuo padre o tua madre (che lì mi pare il minimo sindacale) ma l’altro. Quello sconosciuto che ti abita vicino.
Anche nel condominio dove sta mia mamma c'è un signore ultranovantenne rimasto vedovo; tutti i giorni che vado da mia mamma, passo da lui (anche se ancora gira in auto e ha una badante) per sapere se ha bisogno; lo so che non gli serve mai nulla, ma essendo un ex ristoratore enologo, da casa sua non si esce mai senza essersi divisi un salame/coppa/prosciutto e una bottiglia di qualche vino d'annata; oppure qualche grappa che ha lì da decenni 🤩
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Anche nel condominio dove sta mia mamma c'è un signore ultranovantenne rimasto vedovo; tutti i giorni che vado da mia mamma, passo da lui (anche se ancora gira in auto e ha una badante) per sapere se ha bisogno; lo so che non gli serve mai nulla, ma essendo un ex ristoratore enologo, da casa sua non si esce mai senza essersi divisi un salame/coppa/prosciutto e una bottiglia di qualche vino d'annata; oppure qualche grappa che ha lì da decenni 🤩
Questa tua preoccupazione per questo signore non mi sembra per niente disinteressata:rolleyes::cautious::LOL:
 

Gaia

Utente di lunga data
E' facile perchè è gente di casa un cazzo.
Proprio perchè è gente di casa ci soffri nel vederli soffrire di più che un estraneo, tanto per cominciare.
Secondariamente dove avrei scritto che non mi va bene che la gente scelga il suo destino prima, se incapacitata?
Sono anni e anni che politicamente si dibatte sul fine vita e già questo dovrebbe indurre ad essere prudenti a attenti alle derive, tipo quella che ho citato.
Questa nello specifico, visto che si parla tanto di consenso.
Ammettiamo che ci fosse una scelta. Tu non la farai ed è giusto per te.
Io la farò ed è giusto per me.
Confondete la libertà di scelta per se’ con l’imposizione.
Se domani tu divorzi non significa che lo faccia anche io.
Ognuno sceglie per sé.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Essendo una fan di E.R. Medici in prima linea, ho imparato qualcosa. Ho visto tutte le 15 stagioni, girate dal 1994 al 2009 più volte.
Esiste negli Stati Uniti la possibilità di sottoscrivere un documento che richiede di non essere rianimati.
Nella serie questa circostanza viene presentata più volte, in diverse situazioni di patologia e con pazienti di diverse età.
Beh insomma, anche una cosa che pare semplice e scontata, si capisce che non è semplice. Soprattutto in una situazione di sanità in cui la degenza è pagata dai pazienti e le assicurazioni non coprono tutto.
E anche in quel caso, stato che vai usanza che trovi
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma stiamo parlando di malattie degenerative, terminali i di stati vegetativi dove è giusto che ognuno possa decidere il da farsi.
Cosa c'entrano i malati o i bambini con difficoltà
E invece no.
Il movimento pro eutanasia, largamente diffuso prima della Seconda Guerra Mondiale, ha avuto un momento di arresto, derivato dagli orrori che derivavano dal non rispetto del valore della vita. Del resto gli stessi metodi anticoncezionali ormonali sono stati sperimentati su donne considerate negli Stati Uniti non dello stesso valore delle clienti finali.
È pericoloso introdurre una possibilità, senza considerare tutti i limiti e le possibilità di controllo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco io che ho visto morire mio padre in hospice sedato dalla morfina, avrei pagato per non fargli vivere nemmeno quella settimana. Mi consolava solo il fatto che avevo ka certezza che non percepisse nulla.
Ricordo che a un certo punto si mosse e corsi immediatamente a far controllare la sedazione. Non volevo che per qualche strano motivo aprisse gli occhi e si rendesse conto.
nella mia stessa situazione ho visto, da volontaria, familiare rifiutare la sedazione o tentare in tutti i modi di svegliare parenti sedati
Rispettabili entrambi le decisioni, fondamentale poter scegliere
Comunque l’esperienza tua e di altri dimostra che esiste già una normativa in proposito per l’accompagnamento non doloroso alla morte.
Ampliare questa possibilità, mi pare rischioso.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Marjanna

Utente di lunga data
Adesso invece cosa succederebbe?
Io so che viene chiesto ai parenti se accanirsi.
Sarebbe quindi una dichiarazione testamentaria che ridurrebbe la possibilità dei parenti di chiedere rianimazioni?
Non lo so di preciso, perchè le casistiche possono essere tantissime.
Tipo se accedi da pronto soccorso perchè hai fatto un incidente, non è che vanno a chiamare i parenti.

Adesso vi è un uso del pronto soccorso vario e generico (a volte per tentare di sorpassare tempistiche di attesa riguardo ad esami), però di base se tu accedi da pronto soccorso consegni la tua vita alla struttura a cui accedi. Solo un esempio che mi viene in mente...
 

spleen

utente ?
Ammettiamo che ci fosse una scelta. Tu non la farai ed è giusto per te.
Io la farò ed è giusto per me.
Confondete la libertà di scelta per se’ con l’imposizione.
Se domani tu divorzi non significa che lo faccia anche io.
Ognuno sceglie per sé.
Quello che ti sfugge, e lo dovresti sapere come avvocato, e lo ripeto ormai da tot posts, è che la libertà di scelta e perciò del consenso è strettamente legata alla auto consapevolezza.
Come nel caso che ho citato, una ragazza minorenne, con evidenti problemi psichici, che è stata avviata alla auto sopressione perchè lo stato, anzichè curare i suoi disturbi, ha preferito fare finta di niente.
Che piaccia o no, verso quello ci stiamo avviando.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Quando per mio padre sono state attivate le cure palliative a casa, ci hanno portato pacchi di medicinali di tutti i tipi ed io sono andato in farmacia a comprare la morfina in vari dosaggi. Ci hanno spiegato come e per cosa usarli e poi venivano una volta al giorno a controllare come stava. Visto che la somministrazione era fatta da noi, comunque, avremmo potuto fare quello che volevamo. Quando poi sono venuti a riprendersi tutto, non hanno chiesto nulla in merito ai "consumi" dei vari medicinali
strano che tu non ti sia tenuto tutto
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non lo so di preciso, perchè le casistiche possono essere tantissime.
Tipo se accedi da pronto soccorso perchè hai fatto un incidente, non è che vanno a chiamare i parenti.

Adesso vi è un uso del pronto soccorso vario e generico (a volte per tentare di sorpassare tempistiche di attesa riguardo ad esami), però di base se tu accedi da pronto soccorso consegni la tua vita alla struttura a cui accedi. Solo un esempio che mi viene in mente...
E grazie al cielo cercano di salvarti.
Io penso sempre che, se mi fossi svegliata a vent’anni, ma anche a trent’anni, con la faccia che ho ora, mi sarei buttata dalla finestra.
Con questa fesseria intendo dire che ciò che al momento della sottoscrizione di un documento sul fine vita (prevalentemente ridondante e superfluo) si pensa, può essere molto diverso da ciò che poi si pensa quando ci si trova.
 

Gaia

Utente di lunga data
Quello che ti sfugge, e lo dovresti sapere come avvocato, e lo ripeto ormai da tot posts, è che la libertà di scelta e perciò del consenso è strettamente legata alla auto consapevolezza.
Come nel caso che ho citato, una ragazza minorenne, con evidenti problemi psichici, che è stata avviata alla auto sopressione perchè lo stato, anzichè curare i suoi disturbi, ha preferito fare finta di niente.
Che piaccia o no, verso quello ci stiamo avviando.
Quello che ti sfugge che io sto parlando di eutanasia e di scelte consapevoli. Fatte quando si è consapevoli.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Comunque l’esperienza tua e di altri dimostra che esiste già una normativa in proposito per l’accompagnamento non doloroso alla morte.
Ampliare questa possibilità, mi pare rischioso.
C'è in casi in cui sei terminale o come mio papà che di stava spegnendo lentamente
Pensa a un malato di sla, piuttosto in coma irreversibile ecc ecc
 

Brunetta

Utente di lunga data
C'è in casi in cui sei terminale o come mio papà che di stava spegnendo lentamente
Pensa a un malato di sla, piuttosto in coma irreversibile ecc ecc
Credo che sia lo stesso.
C’è poi il desiderio individuale di controllare la vita anticipando la morte, da parte di chi riesce al massimo di qualche mese.
 
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