Dopo due settimane di estenuanti appostamenti, controllo del cellulare, sms, chiamate, pedinamenti, riesco a fotografare lei ed il suo amichetto in atteggiamento inequivocabile all’uscita di una pensione di periferia. Vi garantisco, di non sapere chi mi ha dato la forza di non farmi commettere qualche sciocchezza. Ad oggi ripensandoci, la mia lucidità e razionalità, era dovuta al dolce pensiero di “fargliela pagare”.
Chi era suo amichetto con il quale mi stava tradendo?
Era un suo collega, sposato, 2 figli, 20anni più vecchio.
Da quanto tempo mi cornificava e perché… cosa le mancava…ero distrutto
Mi sono sentito una me..da il mio EGO era finito sottoterra la odiavo con tutto me stesso.
Chiedevo solo vendetta. L’avrebbe pagata cara.
La persona con cui mi confidai fù mia sorella, per me di grande aiuto, il fardello era troppo pesante per trascinarlo da solo. Consigliandomi semplicemente di lasciarla, evitare discussioni, di lasciar perdere e che non né sarebbe valsa la pena. Soprattutto di ritenermi “fortunato” non essendo sposato e non avere figli.
Ma a me non bastava!!
Voglio precisare che l’amore che provavo per lei era immenso, era il mio tutto, avrei dato la vita per lei. Ma il tutto si era trasformato in odio, odio profondo e tanta rabbia, facendomi diventare falso cinico e bugiardo, mi facevo paura da solo, riuscivo a nascondere sentimenti, raccontare menzogne con una semplicità disarmante.
Cosi, il sabato successivo approfittando del fatto di essere andato da solo a pranzo dai miei, lei non poteva perchè impegnata al lavoro, doveva preparare le buste paga , (chissà.. con chi.. il sabato lo studio era chiuso)
Comunque, il pomeriggio a suo ritorno, inizia la mia farsa, racconto di aver discusso con i miei genitori, comunicandogli il fatto di volermi sposare e chiesto se mi potessero aiutare a comprar casa, come in precedenza fatto anche con mia sorella. Il tutto conclusosi con esito positivo, rimarcando più volte il fatto che i miei genitori erano felicissimi della mia decisione “era ora che mettessi la testa a posto”.
Appena sentito le suddette parole lei era felicissima, non sapeva che fare, a suo dire, mi amava da impazzire, ero l’uomo più importante della sua vita, voleva stare per sempre e SOLO CON ME, ripeteva in continuazione “ti amo”, che la stavo rendendo la donna più felice del mondo, la sua è stata una reazione esageratamente affettuosa, ma al contempo strana ed in quel momento ho notato guardandola, occhi piene di lacrime, pensavo quasi che volesse confessare… ma niente, erano solo i suoi sensi di colpa, la certezza è stata la frase dettomi in precedenza “ero l’uomo più importante della sua vita, voleva stare per sempre e SOLO CON ME, nessuno ci avrebbe mai potuto allontanare” senza mai menzionare: Sposare o matrimonio, ma rimarcando “E SOLO CON TE”…questa affermazione dettami in quel contesto……. infatti, lei si divideva anche con l’altro.
Al che, gli propongo di fare un ultimo sacrificio, lasciare la nostra casa, per poter risparmiare e comprarne una nostra, quale io, avevo già adocchiato, sempre che fosse piaciuta anche a lei, che nel frattempo avremmo risparmiato, fitto, bollette, spese giornaliere.. facendo anche una battutina a proposito di: Riandare a vivere a “scrocco” dai nostri genitori, che lei, avrebbe potuto organizzare il matrimonio con tutta calma, senza il bisogno che si sobbarcasse le incombenze della casa, che il mobilio lo avrei portato nella casa al mare dei miei, senza problemi fino all’ acquisto e al trasloco alla nuova casa e che per il Lunedi sera avevo preso appuntamento con l’agente immobiliare per prendere visione della stessa.
E cosi fu, l’ubicazione dell’appartamento era a due isolati dal nostro attuale, unico problema, ma “relativo” che si fosse liberato non prima di fine Agosto, Raccontandole, poi in seguito, di essere stato dal notaio per formalizzare il rogito e tante altre balle, ritinteggiare, trasloco, etc
Quindi, lei contentissima, inizia a programmare il grande giorno, Agosto dell’anno successivo.
Vado anche a casa dei suoi genitori, dopo che la figlia li aveva messi al corrente, loro contenti della nostra decisione, danno piena disponibilità, anche quella economica, ma io con fare sornione dico che non avevamo grossi problemi, l’unica cosa, era dare una mano alla figlia per preparare il tutto, chiesa, ristorante, fiori, bomboniere, partecipazioni perché avrei lavorato molto e quindi avrei avuto poco tempo per aiutare lei e che mi fidavo ciecamente delle scelte della mia futura MOGLIE.
Passano i 10 mesi più lunghi e atroci della mia vita, cerco di defilarmi il più possibile con la solita scusa “il lavoro”, lei che mi coinvolgeva in tutti i modi ed io, che facevo “Buon viso a cattivo gioco”. Mi sono offerto di aiutarla solo all’invio delle partecipazioni, andando in posta e omettendo di inviare quelle indirizzate ai miei parenti.
Della sua FEDELTA’ me ne infischiavo, i rapporti sessuali erano ridotti all’osso, non ci riuscivo, mi faceva schifo, (dando la colpa allo “stress prematrimoniale”) lei addirittura a metà Luglio, mi racconta di esser stata dal ginecologo e sospeso la pillola, voleva farmi un regalo… farmi diventare Papà… (l’altro regalo, me lo aveva già fatto “ un bel paio di corna “ )
Alla fine tutto perfetto, corso prematrimoniale, pubblicazioni, ristorante, per 90 invitati, addobbo chiesa, viaggio di nozze, fotografo per foto e filmino (un mio amico), auto per cerimonia Lincoln Limousine (la principessa meritava questo ed altro), con il tacito accordo che poi gli avrei rimborsato tutto, parte anche con i soldi dei regali. Unico mio dispiacere, sono stati i compari di fede..
Arriviamo finalmente al **/ Agosto 2008 cerimonia ore 10.00. Mando un ragazzino (scugnizziello) con 5 plichi da consegnare alle 9.20 a casa della sposa, un altro con 20 plichi da distribuire agli invitati in chiesa alle 9.45, raccomandando ai ragazzini di sparire subito dopo la consegna.
Alle 9.30 telefono incazzatissimo al mio futuro suocero, padre della sposa, minacciando che se fossi andato alla cerimonia avrei fatto una strage, avrei ammazzato la figlia, raccontando di aver ricevuto a casa un plico contenente due pagine di trascrizioni di sms, con orari e date delle chiamate che scambiava la figlia con l’amante suo collega, le foto dei due abbracciati come fidanzatini e sotto le foto, la dicitura “ECCO LA ZOCCOLA ROVINA FAMIGLIA” ed io continuando a minacciare di non farsi mai più vedere né lui, né i membri della sua famiglia, tantomeno quella zoc.ola della figlia. Che mi avevano rovinato la vita, ringraziando chi mi aveva inviato il plico mettendomi al corrente che stavo sposando una zoc.ola Ci sarebbe ancora tanto da raccontare ….
NON HO MAI PIU’ VOLUTO AVERE A CHE FARE CON LEI, MAI DATO POSSIBILITA’ DI “CHIARIMENTO”.
In seguito, ho solo mostrato agli amici in comune il contenuto del plico “RICEVUTO”. Ed il perché, l’avevo lasciata il giorno del matrimonio.
Col tempo, ho saputo che il sospetto dell’invio dei plichi era ricaduto sulla moglie dell’amichetto, si vociferava di una presunta separazione dei due, cosa mai avvenuta. La mia amatissima dovette lasciare il lavoro, il titolare non ammetteva tresche nel suo studio.
E per quanto ne sappia io, dopo l’incontro che ebbi col padre: Un giorno mi si presentò davanti all’azienda dove lavoravo, mortificato per l’accaduto, la figlia dopo essersi giustificata con il tutto “falso” aveva confessato alla madre le malefatte, e lui, si era sentito in dovere nonostante i miei dinieghi, di chiarire, provando enorme vergogna per la figlia che avrebbe voluto cacciarla via di casa…ma purtroppo era sempre sua figlia.
Ad oggi, 2023, a distanza di tanti anni, ricordando e scrivendo la mia storia si è risvegliato in me un senso di VUOTO e TRISTEZZA, alla luce dei fatti, avrei dovuto dare ascolto al consiglio di mia sorella, mi sarei potuto risparmiare la “vendetta”, cosi, dieci mesi di mia sofferenza. E dolore a tutte le persone coinvolte.
A coloro che hanno letto chiedo:
Vale la pena vendicarsi?