Ma io non sono molto d'accordo sul fatto che sappiano distinguere le cose importanti dalle piccole cose.
Come mai se certe cose sono piccole cose, e a loro costa una fatica enorme a rinunciarvi?
Come mai se andiamo troppo dietro alle loro "esigenze" ti mettono i piedi in testa e ti schiavizzano?
Secondo me, per non perdere autorevolezza, bisogna mantenere certe distanze e non fare gli amiconi dei figli.
Cioè sono dell'idea che se tu li educhi con lealtà essi possono sempre aproffittarne.
Laonde per cui, secondo me, se vuoi avere autorevolezza e autorità non devi mai perdere di vista chi ha il coltello dalla parte del manico.
Ho capito ste cose ben presto, perchè quando mia figlia voleva di tutto e di più, tutto era necessario e tutto le serviva.
Penso che l'autorità morale di un genitore si basi soprattutto sul suo potere economico.
Che non vegna a farmi i conti in tasca una che vive del sudore della mia fronte.
Può sempre scegliere di diventare una persona diversa da me, MA, NON a mie spese.
Se io giudicavo mio padre sulla sua arretratezza culturale
lUi rispondeva...
" Artista magna un piatto de note, che mi so stufo de battere el ferro par manteniere ti."
fine del discorso morale.
Se io avessi detto a mio padre...mi vergogno di te perchè tradisci la mamma...
Lui avrebbe risposto...impicciati dei cassi tuoi, che non sono cose che ti riguardano minimamente.
Del resto sta scritto Onora il padre e la madre, e non che i padri e le madri debbano essere secondo le esigenze dei figli.
Esempio mia figlia vuole fare la monaca buddista? Ok...
Basta che non inizi a rompermi le balle sul mio essere non buddista.
Tanto per capirci.