Bias cognitivo, dissonanza, autoinganno.

spleen

utente ?
Un'altra cosa che ho notato in questi giorni è che adesso, più che mai si dividerà la società tra chi ha delle riserve di denaro, o psichiche o situazioni di contingenza favorevoli (perchè ci ha pensato prima o per semplice congiuntura di eventi). E chi invece si ritrova in difficoltà più o meno serie per gli stessi motivi speculari.
Questa situazione accentua in modo drastico e pericoloso anche le differenze tra gli individui.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E di che ti scusi? Ho capito che tu usi proficuamente i social, si può anche legittimamente non farlo, anche perchè magari non si sente il bisogno o perchè non si apprezza o tecnicamente o filosoficamente il sistema di condivisione che hanno.
Legittimo
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Nessuno credo pensi si possa ripartire da dove abbiamo lasciato
Qualcuno pensa che dobbiamo ripartire . Come non lo so ma qualcosa si può fare
Tutti siamo al limite e tutti ci atteniamo alle regole (o quasi) ma io mi guardò intorno e ci sono situazioni che mi spaventano e credo che siano evitabili
Sì, molto può essere evitato ancora.
È questo un altro punto fondamentale.
Se le maggiori criticità sono derivate dai luoghi chiusi condivisi, dalla condivisione di stanze e bagni, uffici, ospedali, mezzi pubblici, supermercati si deve agire soprattutto in questi ambiti.
Non ha senso utilizzare risorse per perseguire il solitario in giro per i boschi ma neppure la coppia di fidanzatini in camporella in auto, per assurdo, quando il maggior pericolo può derivare dalla convergenza di masse di persone eterogenee in ambienti chiusi.
Lì, in quegli ambiti, occorre cambiare ancora modalità di fruizione degli spazi finché non vengono abbattute tutte le criticità.
Allo stesso tempo occorre anche avere un piano per evitare il fallimento di una gran parte dei settori economici che tengono in piedi l'Italia.
Siamo a metà aprile e in ballo con questa storia da gennaio.
Dovremmo già avere un po' di più le idee chiare su come agire da qui alla fine di questo virus, che nessuno ovviamente sa quando ci sarà.
O pensiamo veramente di andare avanti così per mesi?
Sgombro il campo subito: no, non è possibile.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Dovremmo già avere un po' di più le idee chiare su come agire da qui alla fine di questo virus,
Perchè? Siamo forse gli Illuminati? Comprendiamo l'insondabile?
che nessuno ovviamente sa quando ci sarà.
Appunto.

Io non ce l'ho con te, sia più che chiaro. E' che mi sembri un tantinello confuso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Precisamente. Ma sembra sia difficilissimo da processare, per moltissimi.
Scrivi bene nel titolo del thread. Ogni persona di fronte a un cambiamento reagisce come può, chi di noi è stato tradito lo sa bene, e altrettanto avviene in condizioni di costrizione.
Chi finisce in carcere per aver commesso un crimine, innocente o per ragioni politiche reagisce in base a come è. Ci sono suicidi tra i colpevoli, cosi come tra gli innocenti, per dire una soluzione estrema.
Quello che pesa nella situazione attuale è la costrizione e c’è chi cerca di evadere, chi si deprime, chi si prepara alla liberazione con una capacità dì resilienza diversa.
Però bisognerebbe avere una minima comprensione per chi è in condizioni più difficili materiali o psicologiche o contingenti o spirituali o tutte insieme.
Io vorrei tanto essere Nelson Mandela, ma non ho le sue risorse.
Cerco di capire che anche la visione della situazione e l’idea di una prospettiva dipende da tutte queste cose e che nessuno è detentore della visione giusta, ma solo di quella giusta per sé e che in base a quella descrive e percepisce la realtà.
 

spleen

utente ?
Oggi ben due auto dei vigili, allertate da una signora che vive in contrasto con tutti i vicini, hanno cercato di intercettare tre ragazzi in bicicletta che sono fuggiti per campi e stradine....
Se solo qualche mese fa qualcuno me lo avesse predetto gli avrei dato del pazzo.
 

isabel

Utente di lunga data
Un'altra cosa che ho notato in questi giorni è che adesso, più che mai si dividerà la società tra chi ha delle riserve di denaro, o psichiche o situazioni di contingenza favorevoli (perchè ci ha pensato prima o per semplice congiuntura di eventi). E chi invece si ritrova in difficoltà più o meno serie per gli stessi motivi speculari.
Questa situazione accentua in modo drastico e pericoloso anche le differenze tra gli individui.
Differenze accentuate, hai detto bene.
E' anche per assottigliare o mitigare queste differenze che avrebbe senso cooperare.
Non continuare a guardare l'altro come qualcuno che sta togliendo qualcosa a noi.
Non solo denaro ma risorse in genere, anche punti di vista e spunti.
 

danny

Utente di lunga data
Non si sa @danny.

non lo sanno.
Non si può, ora come ora, stabilire quello che vorresti fosse stabilito.
Ossia lo stop di questa situazione. Se fosse possibile l'avrebbero già fatto (salvo mettersi a pensare ad uno scherzone globale, fosse comuni a new york comprese).

chi ci sta ragionando, non ci sta ragionando in termini di: "ok. questa situazione finirà quindi prepariamoci alla ripartenza." (non accadrà così. Questo ormai mi sembra evidente a tutti)

La gente che ci sta ragionando sta ragionando sul fatto che l'emergenza non è ancora finita. Fase 1.
Finita l'emergenza inizierà la fase 2.
E nella fase due si dovrà considerare una riapertura controllata facendo ben attenzione a che siano chiare le modalità della riapertura (ma mancano dati....sanificazione ambienti. come? quando? ogni quanto tempo? a spese di chi? ausilii. come? quando? che tipologia? per chi? a spese di chi? etc etc)
E poi mica che con la fase 2 sarà finita.

Le code di questa situazione dureranno ben più del vaccino.
Stimano il vaccino a fine anno. Stima positiva, ma a quanto pare realistica visto che ci stan studiando da tutto il mondo (per fortuna)
Sto giro di vaccino, essendoci coinvolto tutto il mondo comprese le nazioni ricche probabilmente sarà gestito in modo diverso anche economicamente da parte delle case farmaceutiche. Ma in ogni caso non è che pronto il vaccino via a pioggia a vaccinare.

E si passerà ad un altra fase in cui dovrà immaginare un mondo nuovo. In cui attività face to face dovranno essere gestite a distanza.
Alcune attività scompariranno. Altre nasceranno.

Mi fermo qui.
Io l'ho fatta semplicissima.

Ma già così semplificata e epurata dalle migliaia di variabili che non ho considerato è complessissima.

E tieni presente che non ci stan ragionando in due o tre, ci sono diverse professionalità, ruoli coinvolti.
E sono parecchie persone.
ricchezza. Ma anche investimento di tempo.

Tutto questo sta già avvenendo.

e non perchè sono buoni.

Ma perchè siamo tutti coinvolti.
Non è l'italia o la Germania e il resto del mondo apposto.

In questo momento conviene a tutti che nessuno resti indietro.
Che se un paese resta indietro, blocca anche tutti gli altri.
Anche solo per il fatto che se non è in controllo la parte sanitaria dell'italia, per dire, l'italia rimane un focolaio pericoloso anche per tutti gli altri.
E, da ignorante, penso che a livello economico funzionerà suppergiù allo stesso modo.

L'interconnessione ha sparso il virus.
Ma è l'interconnessione che in un qualche modo ci sta preservando.

Lo ribadisco, non sarà una passeggiata di salute.
E saranno lacrime e sangue.

Ma se ne uscirà.
Personalmente credo che a inizio anno prossimo in un qualche modo saremo stabilizzati (se tutto continua come sta andando).
Stabilizzati non significa che sarà finita. Significa che staremo muovendo i primi passi in un mondo sconosciuto.

Credo che una buona risposta, attualmente, sia attivare il cervello, cercando di non fotterselo immergendolo in preoccupazioni per cui non esiste risposta.

Che è il motivo per cui consiglio di occuparsi concretamente di sè.
Studiando. Immaginando nuove vie. Creando alleanze e reti di collaborazione.
Formandosi. Attivandosi senza sfuggire a questa situazione.

Non ci sono altre vie.

E la rabbia e la sfiducia tolgono energia.

Quanto ai social...non li seguo.
Li trovo qualunquisti e vuoti di significato.
Ho luoghi selezionatissimi dove trovo persone con cui scambio conoscenze e che hanno come me quell'obiettivo.

di per certo non userei i social come indicatore di alcunchè...
Le persone nei social non sono le persone che stanno fuori dal social.
e' la base della virtualità.
Sui social nascono gli indirizzi politici ormai da anni.
Possiamo ritenerli inadeguati, ma la politica ne fa un uso che a noi potrebbe risultare addirittura compulsivo.
Io stigmatizzai questa cosa già una decina di anni fa, quasi.
Per me la politica nasceva nei circoli e cresceva per strada tra la gente.
Non è andata così. E dobbiamo fare i conti con questa realtà.
Gli stessi M5S nascono dal web, se proprio vogliamo puntualizzarlo e sono cresciuti in popolarità usando argomentazioni popolari sui social.
Ti posso assicurare che in massima parte erano totalmente ignoranti di questioni per le quali erano chiamati a rappresentanza. Ricordo quando ci chiesero aiuto, eletti e nel panico più totale.
Si eleggevano persone grazie al traino di Grillo che sarebbero state ultime di lista in altri partiti, senza alcuna esperienza.
Persone che erano partite da un blog.
Gli altri partiti non sono ormai da meno, anche se quelli storici hanno una base di militanza che almeno sa come funzionano le cose.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, molto può essere evitato ancora.
È questo un altro punto fondamentale.
Se le maggiori criticità sono derivate dai luoghi chiusi condivisi, dalla condivisione di stanze e bagni, uffici, ospedali, mezzi pubblici, supermercati si deve agire soprattutto in questi ambiti.
Non ha senso utilizzare risorse per perseguire il solitario in giro per i boschi ma neppure la coppia di fidanzatini in camporella in auto, per assurdo, quando il maggior pericolo può derivare dalla convergenza di masse di persone eterogenee in ambienti chiusi.
Lì, in quegli ambiti, occorre cambiare ancora modalità di fruizione degli spazi finché non vengono abbattute tutte le criticità.
Allo stesso tempo occorre anche avere un piano per evitare il fallimento di una gran parte dei settori economici che tengono in piedi l'Italia.
Siamo a metà aprile e in ballo con questa storia da gennaio.
Dovremmo già avere un po' di più le idee chiare su come agire da qui alla fine di questo virus, che nessuno ovviamente sa quando ci sarà.
O pensiamo veramente di andare avanti così per mesi?
Sgombro il campo subito: no, non è possibile.
Ho appena avuto notizia della Lucarelli che ha offerto al linciaggio un gruppo di 10 ragazzini (decisamente con scarse risorse) che si sono trovati per festeggiare. Tra l’altro ubriacandosi, una cosa che esprime una disperazione probabilmente presente anche in tempi normali. Ripeto 10 ragazzini, dieci, come se fossero loro la causa di tutto.
Naturalmente ha ottenuto un enorme seguito.
Ci rendiamo conto che forse contribuiamo un po’ in tanti a questo clima? E poi sì ci si scatena pure contro il pensionato che va a pescare.
 

spleen

utente ?
Scrivi bene nel titolo del thread. Ogni persona di fronte a un cambiamento reagisce come può, chi di noi è stato tradito lo sa bene, e altrettanto avviene in condizioni di costrizione.
Chi finisce in carcere per aver commesso un crimine, innocente o per ragioni politiche reagisce in base a come è. Ci sono suicidi tra i colpevoli, cosi come tra gli innocenti, per dire una soluzione estrema.
Quello che pesa nella situazione attuale è la costrizione e c’è chi cerca di evadere, chi si deprime, chi si prepara alla liberazione con una capacità dì resilienza diversa.
Però bisognerebbe avere una minima comprensione per chi è in condizioni più difficili materiali o psicologiche o contingenti o spirituali o tutte insieme.
Io vorrei tanto essere Nelson Mandela, ma non ho le sue risorse.
Cerco di capire che anche la visione della situazione e l’idea di una prospettiva dipende da tutte queste cose e che nessuno è detentore della visione giusta, ma solo di quella giusta per sé e che in base a quella descrive e percepisce la realtà.
Si vero, ma poi nella sostanza facciamo tutti ( o cerchiamo perlomeno ) di fare quello che ci viene detto perchè la visione soggettiva deve cedere il passo ad una visione oggettiva di gruppo. Almeno nella teoria.
Non è che ci si possa dipingere in fondo come vittime di un grande fratello siamo più che altro vittime di un virus.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sui social nascono gli indirizzi politici ormai da anni.
Possiamo ritenerli inadeguati, ma la politica ne fa un uso che a noi potrebbe risultare addirittura compulsivo.
Io stigmatizzai questa cosa già una decina di anni fa, quasi.
Per me la politica nasceva nei circoli e cresceva per strada tra la gente.
Non è andata così. E dobbiamo fare i conti con questa realtà.
Gli stessi M5S nascono dal web, se proprio vogliamo puntualizzarlo e sono cresciuti in popolarità usando argomentazioni popolari sui social.
Ti posso assicurare che in massima parte erano totalmente ignoranti di questioni per le quali erano chiamati a rappresentanza. Ricordo quando ci chiesero aiuto, eletti e nel panico più totale.
Si eleggevano persone grazie al traino di Grillo che sarebbero state ultime di lista in altri partiti, senza alcuna esperienza.
Persone che erano partite da un blog.
Gli altri partiti non sono ormai da meno, anche se quelli storici hanno una base di militanza che almeno sa come funzionano le cose.
Ecco.

In questo post hai chiaramente spiegato come mai le persone si sentono in gabbia.
E impotenti.
Se la finestra è il social...caspiterina...

E anche come mai il modo dell'informazione è quello che è.

Non è neppure vero d'altro canto che esista solo questo.
Esistono canali d'informazione e scambio ben più organizzati del tweet.

Esiste un mondo di comunicazione che viaggia trasversalmente e ben lontano dai social.
Dove anche in questo momento le persone sono attive.

Quella che vediamo noi è la facciata.

Una cosa tipo lo spot di amadeus per tutti.
E i siti scientifici per chi amadeus, inzomma....anche no dai. 😉🙂

dimenticarsene è un peccato.
appiattire tutto lì...nutrire il proprio senso di impotenza.

Come ti dicevo, il mondo non è in pausa. Anzi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si vero, ma poi nella sostanza facciamo tutti ( o cerchiamo perlomeno ) di fare quello che ci viene detto perchè la visione soggettiva deve cedere il passo ad una visione oggettiva di gruppo. Almeno nella teoria.
Non è che ci si possa dipingere in fondo come vittime di un grande fratello siamo più che altro vittime di un virus.
Però cerchiamo di avere comprensione per gli altri senza sentirci quelli che hanno capito tutto, 2E8897D6-EB8C-4CCF-AE9C-B236D78B350E.jpeg
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Un'altra cosa che ho notato in questi giorni è che adesso, più che mai si dividerà la società tra chi ha delle riserve di denaro, o psichiche o situazioni di contingenza favorevoli (perchè ci ha pensato prima o per semplice congiuntura di eventi). E chi invece si ritrova in difficoltà più o meno serie per gli stessi motivi speculari.
Questa situazione accentua in modo drastico e pericoloso anche le differenze tra gli individui.

Io lo vedevo anche prima.

La differenza è che chi prima poteva raccontarsela in un altro modo, adesso fa i conti con se stesso nella realtà.

Ho un'amica che è caso esemplare di questo.
E' una vita che vive del motto "e sia. Poi qualcuno mi leverà d'impiccio, in fondo non è colpa mia. "
Le voglio bene, ma è una di quelle vittime che usano il vittimismo per pararsi il culo sfruttando gli altri.
Le è andata bene fino ad ora perchè socialmente parlando i buchi nella rete glielo permettevano.

Adesso è nelle pettole.
Ma ha responsabilità in questo.Non ci è capitata per caso.
Ha scelto. volta per volta. Demandando e rimandando.

Gli altri, i veri border, erano in questa situazione anche prima.
E adesso, come prima, sono senza voce. Più di prima. Perchè adesso sono pure sacrificabili. Non che prima ci si investisse eh, anzi.
I tagli alla sanità, fra le altre cose, han riguardato la qualità dei servizi di questo tipo negli ultimi vent'anni nel generale silenzio assordante.

Vedo pericolo nel genere della mia amica.
Perchè è cresciuta e vissuta nella convinzione che tutto le fosse dovuto.
E adesso sta scoprendo che non è esattamente così.
Ma lo stesso pretende.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Oggi ben due auto dei vigili, allertate da una signora che vive in contrasto con tutti i vicini, hanno cercato di intercettare tre ragazzi in bicicletta che sono fuggiti per campi e stradine....
Se solo qualche mese fa qualcuno me lo avesse predetto gli avrei dato del pazzo.
Ci sono video in cui elicotteri pattugliano le spiagge per allontanare il singolo bagnante.
Un intervento di un elicottero ha un costo elevato e mai avremmo sospettato che potesse servire a questo scopo.
Ciò che mi turba sono i commenti delle persone a queste immagini.
Spesso insulti verso quell'individuo, carichi di odio, sfoghi verso una persona sconosciuta che magari in quel momento stava approfittando di una pausa lavorativa in un luogo deserto ma vicino alla sede di lavoro, commettendo certo un'infrazione, ma senza alcun rischio logicamente per nessuno.
Oppure poteva essere una persona sofferente o problematica, cosa ne sappiamo?
Non mi piace questo atteggiamento.
Non mi piace che cresca all'interno della nostra società, non mi piacciono i video delle code in autostrada conseguenti ai controlli dove la maggior parte delle persone controllate va a lavorare, dove vengono spacciati tutti per allegri gitanti.
Non è questo a cui si doveva arrivare.
 

spleen

utente ?
Però cerchiamo di avere comprensione per gli altri senza sentirci quelli che hanno capito tutto, View attachment 9288
Si ho capito che non bisogna smettere di esercitare la propria umanità, ma bisogna anche ricordarsi che nel farlo si deve usare il buonsenso, quello che ad esempio dovrebbe indurre le persone a non recarsi a fare le compere 3 volte in ungiorno al supermercato, tanto per parlare di cose trite e ritrite.
La scorsa settimana avevo detto che mi piacerebbe essere andato a pescare, cosa che non ho fatto per mancanza di atrezzatura, ecco, andare a pescare da solo o passeggiare solitario in zone raggiungibili a piedi non è un comportamento alla stregua di quello delle compere e dello spazio sociale condiviso, ad esempio e dovrebbe essere una cosa più flessibile. Certo che se poi c' è più gente al parco che non a casa probabilmente si capisce perchè è stato vietato tutto....
 

spleen

utente ?
Ci sono video in cui elicotteri pattugliano le spiagge per allontanare il singolo bagnante.
Un intervento di un elicottero ha un costo elevato e mai avremmo sospettato che potesse servire a questo scopo.
Ciò che mi turba sono i commenti delle persone a queste immagini.
Spesso insulti verso quell'individuo, carichi di odio, sfoghi verso una persona sconosciuta che magari in quel momento stava approfittando di una pausa lavorativa in un luogo deserto ma vicino alla sede di lavoro, commettendo certo un'infrazione, ma senza alcun rischio logicamente per nessuno.
Oppure poteva essere una persona sofferente o problematica, cosa ne sappiamo?
Non mi piace questo atteggiamento.
Non mi piace che cresca all'interno della nostra società, non mi piacciono i video delle code in autostrada conseguenti ai controlli dove la maggior parte delle persone controllate va a lavorare, dove vengono spacciati tutti per allegri gitanti.
Non è questo a cui si doveva arrivare.
Lo hai visto quello che girava nudo per le strade deserte? Un mito.
 
Top