beh... ci provo anche io
vedete voi cosa farne.
New York 07:00 AM
Doveva stare calma.
Le notizie che arrivavano dal vecchio continente erano pessime... ma almeno lì erano in tanti.
Poi era giunto l'ordine: attacco.
Non aveva avuto altri dettagli, non sapeva quali fossero gli equilibri all'interno del consiglio.
Fece passare il minuscolo drone attraverso la grata ed aspettò che finisse il giro di ispezione prima di issarsi fuori dal tombino.
Lo richiuse velocemente e si rifugiò nella penombra.
Sorrise.
Le piaceva girare per le fogne, perchè lì trovava spesso qualche succhiasangue in cerca di riparo dal sole e poteva farlo a pezzi senza sollevare
vespai. Come quel mattino.
Aveva individuato la bat-area grazie alle informazioni hackerate sul server della Morgue:
quando si trova una puttana stecchita per terra, il massimo dell'informazione è il certificato di morte redatto da un patologo per telefono,
con tutto quello che succede in questa dannata città.
5 certificati di morte per attacco cardiaco in 5 notti erano un ottimo indizio.
Era quasi sicuramente un maschio poco esperto, nessun succhia anziano si sarebbe accontentato di vittime malate e poco nutrite.
Quindi la sera prima aveva pattugliato la zona con i suoi droni a visione notturna e aveva visto dove si nascondeva,
prima dell'alba si era calata nella fogna, aveva cercato la cassa piena di terra dove dormiva e lo aveva aspettato.
Fortunatamente l'attesa era stata breve perchè i lunghi vermi che agitavano la terra all'interno della cassa la rendevano nervosa.
A Tebe sarebbero piaciuti naturalmente.
Dopo poco aveva avvertito il calo della temperatura e si era preparata, schiacciata contro la parete dietro la curva a gomito,i sensi all'erta.
Anche un succhia in erba può essere pericoloso, mai sottovalutarli.
Quello che vide entrare era un tipo alto, con un groviglio di capelli rossastri sporchi, vestito in modo dozzinale,
non era il succhia individuato con i droni.
Mentre la sua mente registrava questa informazione la sua mano sinistra aveva già azionato la frusta, avvinghiandolo per il collo e costringendolo a girarsi,
con l'altra mano lanciava il pugnale d'argento a trafiggergli il cuore.
Non era finita e lo sapeva.
Si tuffò di lato appena in tempo: lì dove un secondo prima c'era la sua testa, una mano ad artiglio aveva appena sfondato la parete di cemento.
Terminando la capriola dietro la cassa, Sbriciolata tirò fuori l'ultimo giocattolo inventato da Monsieur Madeleine, il Piccolo Sole.
Era apparentemente una biglia di metallo, ma premendo il pulsante che sporgeva dalla superfice,
in due millisecondi raggiungeva la temperatura di una lancia termica.
Premette il pulsante e la scagliò in mezzo agli occhi della creatura, la biglia passò la scatola cranica da parte a parte lasciandosi dietro un foro perfetto,
leggermente fumante e continuò la sua traiettoria scavando un piccolo tunnel nella parete di fronte.
Uhm, poco male... Monsieur le aveva detto che si sarebbe autodistrutta rapidamente.
Si avvicinò ai resti dei due succhia, si sarebbero dissolti da lì a poco e doveva cercare dei segni,
una cicatrice o un tatuaggio che indicassero la famiglia di appartenenza,quella sera avrebbe inviato i dati all'archivio centrale.
Mentre tornava verso casa pensò che questa volta Minerva sarebbe stata contenta del suo rapporto:
l'ultima operazione non le era piaciuta... era stata troppo... plateale, ecco.
Aveva fatto un casino, tagliato a fette 4 succhia in mezzo alla strada sotto gli occhi arrossati di un barbone che fortunatamente era troppo ubriaco
anche per capire che lei gli aveva salvato la vita.
Meno male che la Sacerdotessa avesse un debole per lei:
dubitava che un altro guardiano al posto suo non sarebbe stato rimosso e riportato a Era a potare i funghi.
Arrivata a casa calciò via gli stivali e cominciò a riempire la vasca da bagno. Versò dentro l'acqua qualche goccia del preparato di Tebe.
Tebe, stasera era la seconda volta che pensava a lei.
Così diversa da lei,così delicata, eterea, con quell'assurda passione per i colori a pastello...
e la sua totale ignoranza sulle armi e tecniche di combattimento.
Ma era pur sempre sua cugina, pensò sospirando, e in fondo...
Le sue piccole ali rosso intenso cominciarono a muoversi, liberate dalle cinghie delle fondine e, prima di entrare nella vasca,
Sbriciolata ammirò soddisfatta nello specchio lo sferzare sinuoso della propria coda.