Nausicaa
sfdcef
Capisco (penso).la mia testa non ragionerebbe in base all'altro ma alla mia personale etica che non comprende un uomo che appartiene , o meglio ha scelto un'altra donna
La mia pancia non percepisce come "essere di un altra donna" un uomo che (due possibilità) non è davvero compagno di sua moglie e viceversa -matrimonio di convenienza e comodo, per quanto rispettabile- oppure non riesco a percepire come intrusione se per lui il sesso altrove è normale e io sono una delle tante, della serie sono io ma se non fossi io ci sarebbe un'altra.
Mi rendo conto che mi spiego male, e mi spiego male perchè non ho mai cercato di ragionare su quale sia la forma della mia etica in questi casi.
Le scelte, si modificano. Io ho scelto a suo tempo mio marito, e diamine se non ho cambiato decisione.
Un uomo sceglie una donna, poi per chissà quali motivi, buoni o cattivi, non si sente più vincolato da questa scelta. A questo punto (e lasciamo stare da parte le motivazioni, o quanto sono fessa io a decidere di andare a letto con un poco di buono, o un eventuale prosieguo della storia extraconiugale, qua stiamo riflettendo solo sulle responsabilità della scelta di andarci a letto).
Non riesco a sentire IO che ha scelto, se non lo sente lui.