Tebe
Egocentrica non in incognito
Tutto pronto per la cena Dark, Cattivik e Monsieur.
Pizzeria scelta da Dark.
Io nella merda fino al collo.
Tutto quello che poteva andare male. E' andato male. Compreso il fatto che Catty abbia avuto un contrattempo.
E mi dispiaciuto molto.
Di corsa mando un sms a Dark.
Sono in super ritardo. E non sono nemmeno riuscita a passare da casa.
Dovrei essere li per le 9 e un quarto.
lei risponde subito
Ok,ti aspetto dalle biciclette.
Io
Bene, che macchina hai?
Me lo dice e mi infilo in metro.
Caldo. Gente strana. Ma sono abituata. Ho viaggiato sui mezzi anni a qualsiasi ora del giorno e della notte e veramente ne ho viste di ogni.
Mi siedo. Libro. Mp3 nelle orecchie. Mi annuso. Ok...sono ancora in condizioni accettabili. Non sono nemmeno riuscita a passare dall'ufficio. Da casa. Niente.
Viaggio tranquillo.
Finalmente riemergo in superficie e cerco il parcheggio delle biciclette. Trovato. Vedo la macchina e vedo Dark. O almeno. Quella che ipotizzo essere Dark. E infatti.
Lei -Ma non eri bionda?- flap flap
Io -Mai detto o scritto di esserlo- flap flap major
Salto in macchina, mi tolgo il reggiseno che ormai non sopporto più e parliamo parliamo finchè mi dice -Ma lo sai che ti immaginavo molto più aggressiva, saltellante e pure con l'aria da stronza?- flap flap
-Lo so di apparire molto più maschia, ma come vedi...Manager non mi chiama mica principessa perchè sono Ramba...ma perchè...- super flap flap.
Un vento in quella macchina da sbattimento di ciglia, che non ci si crede.
Arriviamo alla pizzeria e lei -Chissà se lo riconosciamo.-
-Mah...non fare affidamento su di me perchè se non mi riconosceva Cattivik io ero ancora li al centro commerciale a fermare gente.-
Ci placca il cameriere -Volete un tavolo?-
Io -Si ma siamo con il signor Tradinet..è già arrivato...- flap flap
-Signor Tradinet? Forse è quel signore solo a capotavola.-
Dark guarda. Poi guarda me. Io guardo lei. Il cameriere guarda tutte e due.
Flap flap al cubo.
-Si, è lui grazie.- non ne avevo la minima idea ma quando io e Dark siamo entrate in sala Monsieur si è subito alzato.
E abbiamo cominciato a ridere tutti, dicendo che avremmo preferito un posto più appartato visto il tenore delle nostre conversazioni.
Ovvero.
Soffocotti. Cazzi. Camel toe. tette ( le ho toccate a Dark. Grosse e sode....che schifo, una roba raccapricciante proprio.).
Insomma...conversazioni di alto valore culturale.
Poi siamo andati a bere qualcosa e poi ci siamo salutati ma Monsieur si è offerto gentilmente di accompagnarmi al parcheggio (che chiudeva entro breve) per recuperare la mia macchina.
Un viaggio che avrebbe dovuto richiedere massimo venti minuti si è trasformato in un viaggio all'inferno.
Il navigatore che...
fra 600 chilometri svoltare a destra, prendere per le Ande poi scendere verso il mal Baltico e girare ancora a destra per Zurigo...
-Monsieur scusa...Ande? Mal Baltico? Zurigo? Guarda che non..-
-Ma no tranquilla. E' tutto sotto controllo...-
Fra 3 centimetri svoltare alla nona a sinistra e prendere per Tokio...
-Monsieur...insisto. Ti guido io..-
-Ma no dai...ci porterà a destinazione, tranquilla...-
Ad un certo punto quando abbiamo visto un cartello crivellato di colpi d'arma da fuoco con la scritta GELA...Mons ha deciso di spegnere il navigatore e di affidarsi a Tebina e un quarto d'ora dopo io correvo verso il parcheggio (già chiuso) per recuperare la macchina.
Quanto mi piace fare la femmina bisognosa di aiuto. Flap flap. Sguardo impaurito. Sorriso timido.
E il parcheggiatore che stava andando via ha riaperto tutto.
Ancora due chiacchiere con Mons e poi a casa.
Con mattia ad aspettarmi sveglio sommerso di gatti.
-Mi hai tradito?-
-Si, come al solito.-
Pizzeria scelta da Dark.
Io nella merda fino al collo.
Tutto quello che poteva andare male. E' andato male. Compreso il fatto che Catty abbia avuto un contrattempo.
E mi dispiaciuto molto.
Di corsa mando un sms a Dark.
Sono in super ritardo. E non sono nemmeno riuscita a passare da casa.
Dovrei essere li per le 9 e un quarto.
lei risponde subito
Ok,ti aspetto dalle biciclette.
Io
Bene, che macchina hai?
Me lo dice e mi infilo in metro.
Caldo. Gente strana. Ma sono abituata. Ho viaggiato sui mezzi anni a qualsiasi ora del giorno e della notte e veramente ne ho viste di ogni.
Mi siedo. Libro. Mp3 nelle orecchie. Mi annuso. Ok...sono ancora in condizioni accettabili. Non sono nemmeno riuscita a passare dall'ufficio. Da casa. Niente.
Viaggio tranquillo.
Finalmente riemergo in superficie e cerco il parcheggio delle biciclette. Trovato. Vedo la macchina e vedo Dark. O almeno. Quella che ipotizzo essere Dark. E infatti.
Lei -Ma non eri bionda?- flap flap
Io -Mai detto o scritto di esserlo- flap flap major
Salto in macchina, mi tolgo il reggiseno che ormai non sopporto più e parliamo parliamo finchè mi dice -Ma lo sai che ti immaginavo molto più aggressiva, saltellante e pure con l'aria da stronza?- flap flap
-Lo so di apparire molto più maschia, ma come vedi...Manager non mi chiama mica principessa perchè sono Ramba...ma perchè...- super flap flap.
Un vento in quella macchina da sbattimento di ciglia, che non ci si crede.
Arriviamo alla pizzeria e lei -Chissà se lo riconosciamo.-
-Mah...non fare affidamento su di me perchè se non mi riconosceva Cattivik io ero ancora li al centro commerciale a fermare gente.-
Ci placca il cameriere -Volete un tavolo?-
Io -Si ma siamo con il signor Tradinet..è già arrivato...- flap flap
-Signor Tradinet? Forse è quel signore solo a capotavola.-
Dark guarda. Poi guarda me. Io guardo lei. Il cameriere guarda tutte e due.
Flap flap al cubo.
-Si, è lui grazie.- non ne avevo la minima idea ma quando io e Dark siamo entrate in sala Monsieur si è subito alzato.
E abbiamo cominciato a ridere tutti, dicendo che avremmo preferito un posto più appartato visto il tenore delle nostre conversazioni.
Ovvero.
Soffocotti. Cazzi. Camel toe. tette ( le ho toccate a Dark. Grosse e sode....che schifo, una roba raccapricciante proprio.).
Insomma...conversazioni di alto valore culturale.
Poi siamo andati a bere qualcosa e poi ci siamo salutati ma Monsieur si è offerto gentilmente di accompagnarmi al parcheggio (che chiudeva entro breve) per recuperare la mia macchina.
Un viaggio che avrebbe dovuto richiedere massimo venti minuti si è trasformato in un viaggio all'inferno.
Il navigatore che...
fra 600 chilometri svoltare a destra, prendere per le Ande poi scendere verso il mal Baltico e girare ancora a destra per Zurigo...
-Monsieur scusa...Ande? Mal Baltico? Zurigo? Guarda che non..-
-Ma no tranquilla. E' tutto sotto controllo...-
Fra 3 centimetri svoltare alla nona a sinistra e prendere per Tokio...
-Monsieur...insisto. Ti guido io..-
-Ma no dai...ci porterà a destinazione, tranquilla...-
Ad un certo punto quando abbiamo visto un cartello crivellato di colpi d'arma da fuoco con la scritta GELA...Mons ha deciso di spegnere il navigatore e di affidarsi a Tebina e un quarto d'ora dopo io correvo verso il parcheggio (già chiuso) per recuperare la macchina.
Quanto mi piace fare la femmina bisognosa di aiuto. Flap flap. Sguardo impaurito. Sorriso timido.
E il parcheggiatore che stava andando via ha riaperto tutto.
Ancora due chiacchiere con Mons e poi a casa.
Con mattia ad aspettarmi sveglio sommerso di gatti.
-Mi hai tradito?-
-Si, come al solito.-