AnnaBlume
capziosina random
Per me è femminile chi è consapevole di essere donna![]()
d'accordissimo!!!!!
Per me è femminile chi è consapevole di essere donna![]()
Cito questa frase ad esempio, ma non è personale: ogni volta che leggo cose di questo genere penso che ci sia un errore di fondo clamoroso: la troppa importanza data al maschile, come se fosse termine di giudizio assoluto sempre e comunque. Intanto, sia per me che secondo me, la femminilità non è essere sexy. Essere sexy è essere, almeno potenzialmente, seducenti per gli uomini, cosa che ritengo necessaria nella vita quanto avere un ombrello mentre si fa immersione. La femminilità è una dote innata interna, una postura, un atteggiamento del corpo, una propriocezione di sé altra -irriducibilmente- dal maschile, non lo prevede; se piace loro, è un risultato colleterale. Il fatto invece che la si banalizzi, la si volga all'aspetto sexy della cosa, dai maschi in qualche modo me lo aspetto: tanto, gira e ti rigira finisce con loro, com quasi tutti loro, alla riduzione del reale a "questo lo desidero, desidero averlo, desidero afferrarlo" e "questo no". Ma che questo appiattimento della femminilità alla desiderabilità, "desiderio e potenzialità di possesso" la facciano le donne...è una sconfitta, per me, e pure bella grossa.
Però scusa.
Come già detto io ho un ideale a cui tendere come persona, madre, lavoratrice etc etc.
Il mio ideale di donna/femmina per forza di cose nasce.. non contrapposto... accostato, paragonato, giustappunto, a una figura maschile. Come persona, no. Come lavoratrice, no. Ma come donna, per forza, perchè, ohi, due sono i generi (più svariati misti, ok, ma capisci quel che intendo.)
Se vi sono caratteristiche insite nell'essere donna -e sinceramente per me non ce ne sono, ci sono quelle che IO desidero avere come donna- non possono che essere a paragone di quelle ipotetiche caratteristiche insite nell'essere uomo.
Non per compiacerlo, attenzione! Ma in un mondo di sole donne, non so se avrebbe molto senso il concetto di femminilità. Resterebbe il concetto di personalità, ma quello di femminilità, non lo so.
eh, vedi? Parli di differenza, non di 'essere desiderabili', non di 'compiacere'. A me sembra di capire, spesso, che invece di differenza fondativa, necessaria (cioè, si è ciò che globalmente si è e ci si costruisce, e poi -dopo- si procede per confronto con 'altri'), si parli di 'piacere ai maschi'. E più si piace ai maschi (si è sexy, seducenti etc) e più si è femminili. Ecco: anatema. Sono femminile anche a Lesbos, ioPerò scusa.
Come già detto io ho un ideale a cui tendere come persona, madre, lavoratrice etc etc.
Il mio ideale di donna/femmina per forza di cose nasce.. non contrapposto... accostato, paragonato, giustappunto, a una figura maschile. Come persona, no. Come lavoratrice, no. Ma come donna, per forza, perchè, ohi, due sono i generi (più svariati misti, ok, ma capisci quel che intendo.)
Se vi sono caratteristiche insite nell'essere donna -e sinceramente per me non ce ne sono, ci sono quelle che IO desidero avere come donna- non possono che essere a paragone di quelle ipotetiche caratteristiche insite nell'essere uomo.
Non per compiacerlo, attenzione! Ma in un mondo di sole donne, non so se avrebbe molto senso il concetto di femminilità. Resterebbe il concetto di personalità, ma quello di femminilità, non lo so.
concordo senza riserve sulla 'meravigliosa differenza' (irriducibile alterità, per me); l'attrattiva è, per me, effetto collaterale. Piacevole, eh. Ma certo non la chiave.infatti nel mio primo intervento ho indicato la femminilità come meravigliosa differenza rispetto alla virilità e vera essenza dell'attrattiva(non solo sensuale ) uomo-donna
Direi che non è necessariamente essere sexy, ma d'altronde una donna che la sa esprimere (perchè per me è un'attitudine innata in ogni donna) risulta comunque sessualmente desiderabile. Ma c'è di più... oltre che sessualmente desiderabile, risulta attraente in toto, che è cosa assai diversa e più completa.Cito questa frase ad esempio, ma non è personale: ogni volta che leggo cose di questo genere penso che ci sia un errore di fondo clamoroso: la troppa importanza data al maschile, come se fosse termine di giudizio assoluto sempre e comunque. Intanto, sia per me che secondo me, la femminilità non è essere sexy. Essere sexy è essere, almeno potenzialmente, seducenti per gli uomini, cosa che ritengo necessaria nella vita quanto avere un ombrello mentre si fa immersione. La femminilità è una dote innata interna, una postura, un atteggiamento del corpo, una propriocezione di sé altra -irriducibilmente- dal maschile, non lo prevede; se piace loro, è un risultato collaterale. Il fatto invece che la si banalizzi, la si volga all'aspetto sexy della cosa, dai maschi in qualche modo me lo aspetto: tanto, gira e ti rigira finisce con loro, com quasi tutti loro, alla riduzione del reale a "questo lo desidero, desidero averlo, desidero afferrarlo" e "questo no". Ma che questo appiattimento della femminilità alla desiderabilità, "desiderio e potenzialità di possesso" la facciano le donne...è una sconfitta, per me, e pure bella grossa.
assolutamente d'accordo :smile:Vi leggo tutti con avidità e attenzione, grazie! :smile:
Da tutti gli interventi mi sembra emerga che bisogna distaccarsi dal binomio femminilità/sensualità, idem per quanto riguarda la mascolinità.
Alla fine, non è neanche l'abito che fa il monaco, quindi una donna può essere femminile anche i pantaloni e senza smalto e un uomo può essere maschile anche senza la giacca e la cravatta o gli addominali a tartaruga.
Proiezione di sé e percezione di sé mi sembrano fondamentali, perché alla fine l'immagine che abbiamo di noi stessi si ritrasmette all'esterno e l'esterno ci ritrasmette un'immagine che può essere uguale o contraria o diversa.
Come vorrei essere oggi? Ok, sono biologicamente una donna, ma noi siamo esseri sociali, abbiamo il raziocinio oltre all'istinto e quindi tutto diventa molto più complicato rispetto alla semplice visuale biologica e questo a prescindere dalla controparte (l'uomo), non visto come antagonista, ma come completamento. Come se una femminilità abbia bisogno della mascolinità adatta a lei e adatta al momento.
Perché, in fin dei conti, mi ritrovo molto nelle parole di Nausicaa (che prego vivamente di continuare a scrivere nel forum, leggerla è un piacere immenso :smile: "Se vi sono caratteristiche insite nell'essere donna -e sinceramente per me non ce ne sono, ci sono quelle che IO desidero avere come donna- non possono che essere a paragone di quelle ipotetiche caratteristiche insite nell'essere uomo."
Grazie del chiarimento.Ottimo. Ma vedo di spiegare meglio cosa intendo.
Io ho un ideale di che persona vorrei essere.
Un ideale di che madre vorrei essere.
Un ideale di che lavoratrice vorrei essere.
Di che amica, di che figlia.
E un ideale di che donna vorrei essere.
Andiamo sul lavoro.
Quando sono lì che pinciono sulle mie cose, sto lavorando, sono una ricercatrice, e non ci piove. E tuttavia io ho un ideale cui desidero raffrontarmi. In questo ideale ci sono, ad esempio, intraprendenza ed indipendenza.
Quando mi vedo lontana da quelle caratteristiche, pur lavorando ed essendo lavoratrice, mi sento insoddisfatta della ricercatrice che sono in quel momento, e sì, mi sento meno ricercatrice. E' una cosa dinamica.
Poi, io sono pure una insicura cronica, ergo sì, la mia immagine di me è veicolata anche dalle altre persone. Malsano quanto vuoi, ma è il mio carattere, modificabile fino ad un certo punto e con cui io devo fare i conti, come tanti altri. Quindi.
Arriva il tizio con cui discuto e prende sul serio le mie idee e le valuta intraprendenti e loda la mia indipendenza intellettuale --> mi rimanda l'immagine di me che desidero, in sua compagnia mi sento più ricercatrice.
Arriva il tizio che vuole prevaricare e non mi ascolta, mi tratta come una ragazzetta alle prime armi --> mi rimanda l'immagine di quello che ho paura di essere, in sua compagnia mi sento meno ricercatrice.
Potresti obiettare che sul lavoro certo bisogna impegnarsi, mentre non c'è nulla da impegnarsi per essere femmina, donna, una volta che il cromosoma è quel che è.
Sì. Epperò, come hai visto, ci sono diverse persone -anche femmine- che associano alla femminilità delle caratteristiche, che possono essere possedute come no.
Se io, o loro, amo vedermi come donna molto elegante (dio mio, io no!) nel momento in cui questa mia eleganza va a quel paese mi vedrò meno femmina... che poi, in realtà, eleganza, grazia, whatever, siano caratteristiche transienti e che ogni donna esprime la propria femminilità come meglio crede, e che la stessa donna che pregiava l'eleganza in un momento di crisi può scoprire che si sente fottutamente donna in braghe di tela e bigodini mentre tiene compagnia a una amica in difficoltà, è un concetto su cui concordo e su cui infatti mi sono espressa negando che vi siano caratteristiche "universali" nel concetto di femminilità.
sì, sì, chi lo mette in dubbio? Infatti, dicevo che pur non essendone la chiave, è l'effetto collaterale. Sull'essere attraenti in toto, (di nuovo collaterale, non chiave) sono più che d'accordo (e questo vale per entrambi i generi, no?)Direi che non è necessariamente essere sexy, ma d'altronde una donna che la sa esprimere (perchè per me è un'attitudine innata in ogni donna) risulta comunque sessualmente desiderabile. Ma c'è di più... oltre che sessualmente desiderabile, risulta attraente in toto, che è cosa assai diversa e più completa.
:inlove: ecco, per me è femminilissima, lei: la adoro (altro che le strappone che girano)Grazie del chiarimento.
Però si parlava di femminilità ed è infatti l'equivalente del tuo parlare di ricercatrice ideale.
L'essere donna è per me una cosa essenziale che non cambia se hai bigodini o urli.
La vedo messa un po' in discussione solo se hai in tutto e per tutto movenze, stile, linguaggio, tono di voce da camionista o scaricatore di porto (senza offesa per camionisti e scaricatori educati). Ma probabilmente anche tale donna si sentirà donna.
Altro è parlare di seduzione, fascino, femminilità ecc che sono variabili a seconda delle circostanze.
Forse è una questione di parole.
La femminilità variabile allora è appunto Audrey e quella la guardo con il binocolo :carneval:
Eh sì uno si sente uomo perché lo è.Minni, porca puttana. Non capisci mai un cazzo di nulla. Come dire che uno è maschio solo per il fatto di nascere col cazzo. Su. Ma che cazzo fai sti ragionamenti da vetero femminista ecocompatibile della merda. Sembri il Micio al contrario.
Infatti.Cito questa frase ad esempio, ma non è personale: ogni volta che leggo cose di questo genere penso che ci sia un errore di fondo clamoroso: la troppa importanza data al maschile, come se fosse termine di giudizio assoluto sempre e comunque. Intanto, sia per me che secondo me, la femminilità non è essere sexy. Essere sexy è essere, almeno potenzialmente, seducenti per gli uomini, cosa che ritengo necessaria nella vita quanto avere un ombrello mentre si fa immersione. La femminilità è una dote innata interna, una postura, un atteggiamento del corpo, una propriocezione di sé altra -irriducibilmente- dal maschile, non lo prevede; se piace loro, è un risultato collaterale. Il fatto invece che la si banalizzi, la si volga all'aspetto sexy della cosa, dai maschi in qualche modo me lo aspetto: tanto, gira e ti rigira finisce con loro, com quasi tutti loro, alla riduzione del reale a "questo lo desidero, desidero averlo, desidero afferrarlo" e "questo no". Ma che questo appiattimento della femminilità alla desiderabilità, "desiderio e potenzialità di possesso" la facciano le donne...è una sconfitta, per me, e pure bella grossa.
Sono d'accordo sul neretto, ma il primo periodo è una scemenza.Eh sì uno si sente uomo perché lo è.
Altra cosa è che venga considerato maschile e/o seduttivo per la sua mascolinità, fascino e charme.
Questo secondo aspetto è opinabile.
Ieri c'è stata una standing ovation per Rurke (come si scrive?) che io trovavo viscido in gioventù e orripilante e laido ora.
Io so che tu sei un figo da paura ma quando invecchiando lo sarai meno, avrai messo la pancia, userai il bastone e magari non ti funzionerà più (sì lo so a te non succederà nulla di tutto ciò) cosa ti sentirai? Un canguro?Sono d'accordo sul neretto, ma il primo periodo è una scemenza.
Si perla di maschio, non di uomo. E ti posso assicurare che se ci sono pochi uomini in giro ci sono pure pochi maschi, a prescindere che abbiano un pende tra le gambe o no.Io so che tu sei un figo da paura ma quando invecchiando lo sarai meno, avrai messo la pancia, userai il bastone e magari non ti funzionerà più (sì lo so a te non succederà nulla di tutto ciò) cosa ti sentirai? Un canguro?
Ti sentirai sempre uomo.
Anche senza potenza sessuale e senza potenzialità seduttive.
Era in parallelo al sentirsi donna.Si perla di maschio, non di uomo. E ti posso assicurare che se ci sono pochi uomini in giro ci sono pure pochi maschi, a prescindere che abbiano un pende tra le gambe o no.
:rotfl:Barzelletta completamente politically scorrect, e che fa incazzare equamente maschi e femmine
Dio crea Adamo, e quindi Eva.
Dopo qualche giornoAdamo va da Dio
"Dio, grazie, grazie per avermi dato Eva... Ma... Dio... come mai l'hai creata così bella?"
"E' perchè tu la possa amare figliuolo"
"Oh Dio grazie... ma... a questo punto... perchè l'hai creata così stupida?!"
"Figliuolo... è perchè lei possa amare te..."