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Frithurik

utente deluso
Down.

Da due mesi frequento un centro di pet therapy che si prende cura di bambini con vari handicap, tra questi tre down , sono dolcissimi,
apprezzo e ammiro il coraggio di quelle mamma, anzi di tutte quelle mamme che hanno i bambini con diciamo "problemi," quando amore danno loro, un giorno una di queste (giovanissima) mi disse ,dopo che io l'avevo elogiata per la sua dolcezza """Exxxxxx. per me e una grazia che mi ha dato il signore"""". piu' che abbracciarla con affetto non sapevo cosa dire.
 

disincantata

Utente di lunga data
È una cosa troppo soggettiva. Impossibile dire se é giusto o sbagliato. Dipende da troppe cose. Io non avrei mai abortito ma davvero é una scelta soggettiva. Tanto le donne abortivano comunque anche quando l'aborto era illegale... rischiando la pelle, tra l'altro
Erano molti di più gli aborti negli anni 50/60.

stimano oltre un milione all'anno.

chissà come mai oggi tutti obiettori di coscienza eppure. ...

Basterebbe una seria e capillare divulgazione di educazione sessuale e metodi contraccettivi già nelle scuole elementari per insegnare che si possono e devono evitare gravidanze indesiderate e far conoscere la sessualità. In Francia lo insegnano da 40 anni in modo semplice semplice già alla scuola materna con disegni e spiegazioni studiate per bambini piccoli.

Qui tabù x ordini della Chiesa e politici falsi ed ipocriti.

Abete visto mai le pubblicità per la pillola o la spirale?

eppure la fanno per carta igienica ed assorbenti.....aspirina...tutto.

I consultori che negli anni settanta funzionavano stanno chiudendo.

Al sud mai decollati.
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
Erano molti di più gli aborti negli anni 50/60.

stimano oltre un milione all'anno.

chissà come mai oggi tutti obiettori di coscienza eppure. ...

Basterebbe una seria e capillare divulgazione di educazione sessuale e metodi contraccettivi già nelle scuole elementari per insegnare che si possono e devono evitare gravidanze indesiderate e far conoscere la sessualità. In Francia lo insegnano da 40 anni in modo semplice semplice già alla scuola materna con disegni e spiegazioni studiate per bambini piccoli.

Qui tabù x ordini della Chiesa e politici falsi ed ipocriti.

Abete visto mai le pubblicità per la pillola o la spirale?

eppure la fanno per carta igienica ed assorbenti.....aspirina...tutto.

I consultori che negli anni settanta funzionavano stanno chiudendo.

Al sud mai decollati.
Per la pillola e la spirale la pubblicità è vietata perchè sono presidi medici vendibili solo su prescrizione medica.
Mi pare che sui profilattici di pubblicità ne siano state fatte. Eccome.
Concordo invece sull'educazione sessuale a scuola. Siamo indietro decenni. Ma da qualche parte si sta cominciando.

Buscopann
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però una cosa è una gravidanza indesiderata, che può capitare anche usando contraccettivi, a meno di non usarne un paio contemporaneamente (come ho fatto io :carneval:) altra cosa è una gravidanza desiderata e i controlli dovuti e la scelta di non portarla avanti per danni del feto.
Mi spiegate perché mai si dovrebbero fare controlli ed ecografie se comunque non facesse differenza?
E, chiedo a Clem e ad altre, perché down sì e focomelico o spina bifida no?
Certo ognuno, guardando un proprio figlio, sa che lo amerebbe ugualmente anche se non fosse sano (anche perché garanzia che lo resti sempre non c'è) questo non significa che si possa scegliere di far nascere chi avrà una vita con un carico di sofferenze già in partenza perché tanto "io" lo amerò.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Però una cosa è una gravidanza indesiderata, che può capitare anche usando contraccettivi, a meno di non usarne un paio contemporaneamente (come ho fatto io :carneval:) altra cosa è una gravidanza desiderata e i controlli dovuti e la scelta di non portarla avanti per danni del feto.
Mi spiegate perché mai si dovrebbero fare controlli ed ecografie se comunque non facesse differenza?
E, chiedo a Clem e ad altre, perché down sì e focomelico o spina bifida no?
Certo ognuno, guardando un proprio figlio, sa che lo amerebbe ugualmente anche se non fosse sano (anche perché garanzia che lo resti sempre non c'è) questo non significa che si possa scegliere di far nascere chi avrà una vita con un carico di sofferenze già in partenza perché tanto "io" lo amerò.
Io ho fatto l'ammiocentesi del secondo figlio e non l'ho fatta del primo solo perchè mi sono lasciata convincere dal ginecologo (poi ho scoperto che era obiettore di coscienza:mad:) perchè in caso mio figlio avesse avuto problemi avrei avuto mesi per prepararmi e informarmi, non so se sarei riuscita ad abortire ma dello "choc" al momento della nascita ne volevo fare a meno.
 

disincantata

Utente di lunga data
Infatti io dopo l'amniocentesi avrei abortito se avessero trovato gravi malformazioni o Dawn. La feci di proposito dopo i problemi della seconda.

Una mia conoscente ha avuto il quarto figlio dawn.

Andava ai raduni di comunione e liberazione. Ai ritiri spirituali.

Quando però ha avuto la bimba Dawn si è rifiutata di vederla x giorni....non l'ha allattata.

Il marito era disperato.

poi ha accettato il fatto ma.....prima è facile parlare....
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho avuto un'analisi dubbia per la prima (poi ripetuta e avuta una risposta rassicurante) ma se fosse stata negativa avrei abortito eccome. Piangevo già tutti i giorni tra la prima e la seconda analisi, questo non toglie che non avrei fatto nascere un figlio condannato alla sofferenza.
 

disincantata

Utente di lunga data
:up:
Io ho avuto un'analisi dubbia per la prima (poi ripetuta e avuta una risposta rassicurante) ma se fosse stata negativa avrei abortito eccome. Piangevo già tutti i giorni tra la prima e la seconda analisi, questo non toglie che non avrei fatto nascere un figlio condannato alla sofferenza.
:up:
 
tutte scelte legittime che un paese civile deve poter offrire.
però continuo ad affermare che un ragazzo con la sindrome di down non è condannato alla sofferenza e mi piacerebbe ricordare le parole che innominata scrisse tempo fa sulle diversità .
 

Brunetta

Utente di lunga data
A volte molti mi ricordano una che criticava un'altra che si era rifatta il naso, pronunciandosi contro la chirurgia platica. Ma chi criticava aveva un naso perfetto e chi aveva fatto la plastica uno dantesco.
 
A volte molti mi ricordano una che criticava un'altra che si era rifatta il naso, pronunciandosi contro la chirurgia platica. Ma chi criticava aveva un naso perfetto e chi aveva fatto la plastica uno dantesco.
il mio concetto è:
hai fatto bene a farlo perché il naso era il tuo ma conosco chi con quel tipo di naso ci ha fatto una vita felice .è stato determinante che poteste scegliere
 

Sbriciolata

Escluso
Però una cosa è una gravidanza indesiderata, che può capitare anche usando contraccettivi, a meno di non usarne un paio contemporaneamente (come ho fatto io :carneval:) altra cosa è una gravidanza desiderata e i controlli dovuti e la scelta di non portarla avanti per danni del feto.
Mi spiegate perché mai si dovrebbero fare controlli ed ecografie se comunque non facesse differenza?
E, chiedo a Clem e ad altre, perché down sì e focomelico o spina bifida no?
Certo ognuno, guardando un proprio figlio, sa che lo amerebbe ugualmente anche se non fosse sano (anche perché garanzia che lo resti sempre non c'è) questo non significa che si possa scegliere di far nascere chi avrà una vita con un carico di sofferenze già in partenza perché tanto "io" lo amerò.
ti rispondo perché anche io ho sempre avuto lo stesso pensieri di Clem;
io credo che sia insensato pretendere che un figlio sia perfetto,lo puoi mettere al mondo perfetto ma non puoi sapere cosa gli destinerà la vita. Quello che però posso fare è impedire che venga al mondo una creatura solo per soffrire, non credendo in alcun valore assoluto della sofferenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ti rispondo perché anche io ho sempre avuto lo stesso pensieri di Clem;
io credo che sia insensato pretendere che un figlio sia perfetto,lo puoi mettere al mondo perfetto ma non puoi sapere cosa gli destinerà la vita. Quello che però posso fare è impedire che venga al mondo una creatura solo per soffrire, non credendo in alcun valore assoluto della sofferenza.
Tra imperfetto e con grave disabilità ce ne corre.
Se ci mettiamo a fare una graduatoria delle disabilità accettabili e no, oltre che assurdo in sé, è anche offensivo per chi quelle disabilità le ha.
 
Tra imperfetto e con grave disabilità ce ne corre.
Se ci mettiamo a fare una graduatoria delle disabilità accettabili e no, oltre che assurdo in sé, è anche offensivo per chi quelle disabilità le ha.
non so mica se è assurdo distinguere tra chi è destinato solo a sofferenza e chi ha una discreta aspettativa di qualità della vita
 

free

Escluso
Tra imperfetto e con grave disabilità ce ne corre.
Se ci mettiamo a fare una graduatoria delle disabilità accettabili e no, oltre che assurdo in sé, è anche offensivo per chi quelle disabilità le ha.

in effetti ci sono disabilità che premettono di vivere solo pochi anni, e anche "male", ovvero tra mille difficoltà e/o sofferenze
per dire, se dagli esami risulta una prospettiva di vita così, secondo me sarebbe necessario pensarci bene prima di scegliere di andare avanti con la gravidanza
 

Brunetta

Utente di lunga data
non so mica se è assurdo distinguere tra chi è destinato solo a sofferenza e chi ha una discreta aspettativa di qualità della vita
E' assurdo che lo facciamo noi, qui, ora.
Ognuno la fa per sé.
 

Sbriciolata

Escluso
Tra imperfetto e con grave disabilità ce ne corre.
Se ci mettiamo a fare una graduatoria delle disabilità accettabili e no, oltre che assurdo in sé, è anche offensivo per chi quelle disabilità le ha.

io parlo di quello che può essere accettabile per me se sta a me decidere della qualità della vita di un mio figlio dal momento che lo metto al mondo e io non metterei al mondo una persona destinata ad una vita di sola sofferenza, non credo di mancare di rispetto io ma non credo che manchi di rispetto neppure chi non trova la forza di affrontare l'ipotesi di avere un figlio con un problema genetico che non sai di che gravità possa essere. Ho visto bimbi nascere e sopravvivere a dispetto dei medici per anni attaccati ad apparecchiature senza mai poter uscire, grazie al cielo senza neppure la coscienza della loro condizione. Io una cosa così non me la sento di deciderla per un figlio. Con tutto il rispetto per chi ha un altro sentire.
 

Tubarao

Escluso
io parlo di quello che può essere accettabile per me se sta a me decidere della qualità della vita di un mio figlio dal momento che lo metto al mondo e io non metterei al mondo una persona destinata ad una vita di sola sofferenza, non credo di mancare di rispetto io ma non credo che manchi di rispetto neppure chi non trova la forza di affrontare l'ipotesi di avere un figlio con un problema genetico che non sai di che gravità possa essere. Ho visto bimbi nascere e sopravvivere a dispetto dei medici per anni attaccati ad apparecchiature senza mai poter uscire, grazie al cielo senza neppure la coscienza della loro condizione. Io una cosa così non me la sento di deciderla per un figlio. Con tutto il rispetto per chi ha un altro sentire.
Con me su questo discorso sfondo una porta non aperta, ma spalancata.

C'è una cosa che però mi perplime, e che mi suona leggermente come Deja Vu: chi decide il limite ?
 

Brunetta

Utente di lunga data
io parlo di quello che può essere accettabile per me se sta a me decidere della qualità della vita di un mio figlio dal momento che lo metto al mondo e io non metterei al mondo una persona destinata ad una vita di sola sofferenza, non credo di mancare di rispetto io ma non credo che manchi di rispetto neppure chi non trova la forza di affrontare l'ipotesi di avere un figlio con un problema genetico che non sai di che gravità possa essere. Ho visto bimbi nascere e sopravvivere a dispetto dei medici per anni attaccati ad apparecchiature senza mai poter uscire, grazie al cielo senza neppure la coscienza della loro condizione. Io una cosa così non me la sento di deciderla per un figlio. Con tutto il rispetto per chi ha un altro sentire.
Appunto

Con me su questo discorso sfondo una porta non aperta, ma spalancata.

C'è una cosa che però mi perplime, e che mi suona leggermente come Deja Vu: chi decide il limite ?
Ovvio il genitore.
Non certo un medico né un'associazione o lo stato o una pubblicità.
 

Calimero

Utente Piccolo e Nero
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