Che schifo

CIRCE74

Utente di lunga data
noi le prendevamo da entrambi; mio padre a manate e mia mamma con la ciabatta di plastica, quella di una volta, con la suola a quadretti e le strisce incrociate, Faceva malissimo...se non riusciva a prenderci al volo sulla cosce, ce le tirava. Da mio padre non si sfuggiva, ti chiamava e tu stavi fermo in attesa, senno' era pure peggio. C'e' da dire che io ho capito subito cosa (non) fare; mia sorella, molto più testarda, le prendeva di continuo per affermare (inutilmente) il punto
sarai mica mio fratello?:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
 

Ulisse

Utente di lunga data
Comunicare non significa non gestire in autonomia.

Mio padre non era a casa. La gestione era interamente sulle spalle di mia madre. Lui tornava nel week end.
Lei, giustamente, lo costringeva (male) ad affrontare il fatto che prima io e poi entrambe eravamo due esistenze reali e concrete.
Di cui era responsabile e non soltanto perchè portava a casa i soldi.
Che portava in ogni caso a casa anche mia madre visto che lavorava pure lei.

Che poi la concretezza fosse costretta a smazzarsela da sola è tutto un altro discorso.

Quello che lei idealmente sosteneva, con tutte le sue pecche, era che fossimo una famiglia.
E che le cose della famiglia dovessero essere affrontate in famiglia. Tutti insieme.

E affrontare è anche comunicare.
Avere il coraggio di assumersi il carico delle proprie responsabilità.
Faccio una cagata, la dico. (da me per esempio non era mia madre a dire a mio padre, eravamo noi ad andare da mio padre e raccontare, anche le puttanate. Guardandolo negli occhi)

Che poi mia madre abbia chiesto a me e a mia sorella altre cose, fra cui divenire adulte prima del tempo, fare ragionamenti fuori di età, è un discorso che riguarda la problematicità di mia madre e di mio padre. E le dinamiche disfunzionali della coppia che si sono riversate sulla famiglia.

Quello che tu descrivi è un modello antico.
La madre in casa e il padre fuori.
Niente rotture di coglioni per l'uomo che porta a casa i soldi. La gestione economica e familiare in mano alla donna.

Che è qualcosa di diverso dal nascondere creando alleanze e complicità contro.

Non dire affermando "il papà è fuori che si fa il mazzo per tutti noi, questa ce la gestiamo per dargli sollievo" significa creare una comunicazione in cui il padre non soltanto non è qualcuno da cui proteggersi ma è una figura da proteggere, anche assumendosi la responsabilità di non fare cazzate, di risolvere cose prima che lui torni per lasciarlo riposare.

Non dire affermando "il papà è un pesantone, non diciamogliela questa cosa che poi dà di matto" è un messaggio completamente diverso.
Non crea alleanza, non crea idea di unità.
Crea separazione e schieramento.

Riesci a vederla la differenza del messaggio che passa?
io la differenza la vedo ma temo non sia vista o colta in quello che ho scritto io.
mi sembrava chiaro che nel mio caso fosse un nascondere ai fini di non caricare mio padre di cose che si potevano risolvere senza coinvolgerlo.
Hai percepito un diverso messaggio da parte mia?

comunicare e gestire in autonomia certo che possono coesistere.
Non mi sembra di aver affermato il contrario.
Ma non era il mio caso visto che la comunicazione avrebbe, nella mente di mia madre, aggiunto a mio padre un ulteriore pensiero oltre a quelli lavorativi.
Secondo lei, un appesantimento inutile ed in un qualche modo irriconoscente verso chi andava a lavorare per la famiglia.

non ha mai creato separazione o schieramenti.
Nemmeno dipinto mio padre come quello da tenere fuori perchè aduso ad andare di matto.
Anzi, lui è sempre stato una persona estremamente comprensibile ed accondiscendente con i figli.
Sospetto addirittura che il non coinvolgerlo fosse anche legato al non volerselo ritrovare contro in qualche decisione vista dai figli come impopolare o semplicemente troppo dura.

che sia un modello antico di famiglia antica mi sembra tanto ovvio quanto diffusa a quei tempi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ora non ho tempo 😅 se mi ricordo poi ci guardo
Guarda, per agevolarti te lo rimetto qui! :)

sottolineando le differenze (fondamentali)

"(IO) mi fido delle MIE valutazioni su di lui"
e dire " LEI si fida (la moglie di spleen) delle SUE(della moglie di spleen) valutazioni su di te (su spleen, ossia su di lui ) "
che si equivalgono fra loro"



e quello che hai scritto tu


"ti fidi delle sue valutazioni su di te"

che tradotto in prima persona potrebbe diventare

IO mi fido delle SUE (di lui) valutazioni su di me



Che è il rovescio di quello che ho scritto.

E mi incuriosisce molto questo rovesciamento. :)




 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Mia madre invece era comprensiva, molto affettuosa. Poi diceva "fra 10 minuti arriva la strega".
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Guarda, per agevolarti te lo rimetto qui! :)

sottolineando le differenze (fondamentali)

"(IO) mi fido delle MIE valutazioni su di lui"
e dire " LEI si fida (la moglie di spleen) delle SUE(della moglie di spleen) valutazioni su di te (su spleen, ossia su di lui ) "
che si equivalgono fra loro"



e quello che hai scritto tu


"ti fidi delle sue valutazioni su di te"

che tradotto in prima persona potrebbe diventare

IO mi fido delle SUE (di lui) valutazioni su di me



Che è il rovescio di quello che ho scritto.

E mi incuriosisce molto questo rovesciamento. :)
@ipazia secondo me Omicron non ha capito niente di quello che hai detto :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io la differenza la vedo ma temo non sia vista o colta in quello che ho scritto io.
mi sembrava chiaro che nel mio caso fosse un nascondere ai fini di non caricare mio padre di cose che si potevano risolvere senza coinvolgerlo.
Hai percepito un diverso messaggio da parte mia?

comunicare e gestire in autonomia certo che possono coesistere.
Non mi sembra di aver affermato il contrario.
Ma non era il mio caso visto che la comunicazione avrebbe, nella mente di mia madre, aggiunto a mio padre un ulteriore pensiero oltre a quelli lavorativi.
Secondo lei, un appesantimento inutile ed in un qualche modo irriconoscente verso chi andava a lavorare per la famiglia.

non ha mai creato separazione o schieramenti.
Nemmeno dipinto mio padre come quello da tenere fuori perchè aduso ad andare di matto.
Anzi, lui è sempre stato una persona estremamente comprensibile ed accondiscendente con i figli.
Sospetto addirittura che il non coinvolgerlo fosse anche legato al non volerselo ritrovare contro in qualche decisione vista dai figli come impopolare o semplicemente troppo dura.

che sia un modello antico di famiglia antica mi sembra tanto ovvio quanto diffusa a quei tempi.

Sono rigidina...non capivo cosa c'entrasse con il pezzetto che avevi quotato :)

Proprio perchè sono due forme di comunicazione diverse.
Con risultati diversi e ripercussioni diverse.

Mia madre invece si lamentava che mio padre fosse troppo morbido e il carico delle decisioni "cattive" (secondo lei) toccasse a lei. :D
Era una donna interessante.
Voleva uscire dal modello a cui era stata sottoposta e che non condivideva.
Ma l'aveva talmente introiettato che entrava in conflitto con se stessa nel processo di applicazione e finiva per applicare un modello attendendosi le risposte dell'altro modello.

Poveretta...che casino c'aveva in testa.

Probabilmente avesse aderito supinamente al modello precedente sarebbe stata meglio.
Ma è stata coraggiosa, tutto sommato.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
cosa scommettiamo?

ma...anche tu....non mi hai più risposto a questo :p :D :D


Non so cosa sia successo. Ed è una variabile importante.

Però...non ti sembra un po' esagerato pensare di conoscer l'altro (in modo definitivo)?

Io non penso che G. mi conosca....come non penso di conoscere lui.
E per fortuna....se ci conoscessimo...sarebbe già ora di lasciarci...e io invece ho ancora il desiderio di scoprire chi è, che cazzate può fare, in quali modi fantasiosi può deludermi e stupirmi e meravigliarmi. E viceversa eh.

E sono le esperienze fatte insieme, da soli e nel mondo, che permettono la scoperta. A volte scoprire è doloroso.


Mi sembra che tu parli di una delusione...una cosa tipo "non me lo aspettavo proprio da te!!!" sbaglio?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
ma...anche tu....non mi hai più risposto a questo :p :D :D


Non so cosa sia successo. Ed è una variabile importante.

Però...non ti sembra un po' esagerato pensare di conoscer l'altro (in modo definitivo)?

Io non penso che G. mi conosca....come non penso di conoscere lui.
E per fortuna....se ci conoscessimo...sarebbe già ora di lasciarci...e io invece ho ancora il desiderio di scoprire chi è, che cazzate può fare, in quali modi fantasiosi può deludermi e stupirmi e meravigliarmi. E viceversa eh.

E sono le esperienze fatte insieme, da soli e nel mondo, che permettono la scoperta. A volte scoprire è doloroso.


Mi sembra che tu parli di una delusione...una cosa tipo "non me lo aspettavo proprio da te!!!" sbaglio?
Non ti ho risposto perché è un argomento che mi intristisce troppo e non avevo voglia di andare giù di morale...ma la tua domanda l'ho capita:p
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non ti ho risposto perché è un argomento che mi intristisce troppo e non avevo voglia di andare giù di morale...ma la tua domanda l'ho capita:p
Grazie per la spiegazione!

Non dimenticare che le cose che lasci lì a fermentare, queste cose, non fanno come l'uva....vanno in acido e si ingigantiscono. ;):)
 
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