Chiarezza

Brunetta

Utente di lunga data
Di mia natura fatico a non comunicare i miei pensieri e il mio sentire, figuriamoci in una relazione.
Mi domando come si possa continuare una convivenza in cui ogni giorno si accumulano non detti.
Non parlo solo di tradimento sessuale, ma proprio tutto quello che un tradimento comporta, anche solo essere andati in un ristorante nuovo.
Chiedo a chi ha una vita parallela seriale se si rende conto come stia scavando giorno per giorno un solco fino a renderlo insuperabile.
 

stany

Utente di lunga data
Non necessariamente tutto deve essere condiviso.Però quando il non condiviso non viene detto ,ma vissuto come sfogo per decantare le frustrazioni vissute nella coppia allora presenta dei rischi; si cerca la condivisione con una terza persona,e se fatto anche solo in amicizia, per me significa occultate,tradire il noi. Soprattutto quando ,appunto, il tema non condiviso attenga a problematiche di coppia. Capisco che non si possano azzerare le frequentazioni e le amicizie antecedenti la formazione della coppia, ma mi da alquanto fastidio che chi sta con me si confidi con altri. Il tradimento classico può iniziare anche solo da questo, non necessariamente da attrazione (innamoramento).
 

Foglia

utente viva e vegeta
Di mia natura fatico a non comunicare i miei pensieri e il mio sentire, figuriamoci in una relazione.
Mi domando come si possa continuare una convivenza in cui ogni giorno si accumulano non detti.
Non parlo solo di tradimento sessuale, ma proprio tutto quello che un tradimento comporta, anche solo essere andati in un ristorante nuovo.
Chiedo a chi ha una vita parallela seriale se si rende conto come stia scavando giorno per giorno un solco fino a renderlo insuperabile.

Vita parallela seriale. Mi ha colpita questa definizione. Beh, penso che quando arrivi ad avere una vita parallela seriale, e cioè che riguarda un po' tutti gli ambiti del quotidiano, più che scavare un solco hai già preso atto di una fine.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Di mia natura fatico a non comunicare i miei pensieri e il mio sentire, figuriamoci in una relazione.
Mi domando come si possa continuare una convivenza in cui ogni giorno si accumulano non detti.
Non parlo solo di tradimento sessuale, ma proprio tutto quello che un tradimento comporta, anche solo essere andati in un ristorante nuovo.
Chiedo a chi ha una vita parallela seriale se si rende conto come stia scavando giorno per giorno un solco fino a renderlo insuperabile.
Io morirei dopo 3 settimane, non ce la farei proprio, sarebbe un doppio lavoro senza retribuzione

E la mia curiosità in realtà sarebbe capire da chi la ha avuta e/o la ha, come fa a spartire cosi bene.

Riguardo al termine vita parallela seriale, leggendo il termine, e considerati alcuni noti eventi politici italiani di queste ultime ore, mi è istantaneamente venuta in mente la doppia vita seriale di un sacco di parlamentari nei nostri confronti
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io morirei dopo 3 settimane, non ce la farei proprio, sarebbe un doppio lavoro senza retribuzioneE la mia curiosità in realtà sarebbe capire da chi la ha avuta e/o la ha, come fa a spartire cosi bene.Riguardo al termine vita parallela seriale, leggendo il termine, e considerati alcuni noti eventi politici italiani di queste ultime ore, mi è istantaneamente venuta in mente la doppia vita seriale di un sacco di parlamentari nei nostri confronti
Di certo non siamo al centro dei loro pensieri. O meglio: lo siamo solo in campagna elettorale.Recentemente ho visto una intervista al berlusca Mi pare che stavolta abbia dichiarato ammmorre per le casalinghe. Con la crisi economica tutti potenziali casalinghi. Poi ci pensa lui a offrire lavoro alle giovani più talentuose :D
 

mistral

Utente di lunga data
Passati i primi periodi,non è così difficile.
Generalmente quando la coppia va a rotoli è proprio il dialogo che manca quindi non avrei tutta questa smania di raccontare le mie avventure visto che non ho nemmeno voglia di raccontarmi o di stare a sentire le nostre.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io morirei dopo 3 settimane, non ce la farei proprio, sarebbe un doppio lavoro senza retribuzione

E la mia curiosità in realtà sarebbe capire da chi la ha avuta e/o la ha, come fa a spartire cosi bene.

Riguardo al termine vita parallela seriale, leggendo il termine, e considerati alcuni noti eventi politici italiani di queste ultime ore, mi è istantaneamente venuta in mente la doppia vita seriale di un sacco di parlamentari nei nostri confronti
Ma anche tu taci molto a tua moglie. O sbaglio?
 

Piperita

Sognatrice
Di mia natura fatico a non comunicare i miei pensieri e il mio sentire, figuriamoci in una relazione.
Mi domando come si possa continuare una convivenza in cui ogni giorno si accumulano non detti.
Non parlo solo di tradimento sessuale, ma proprio tutto quello che un tradimento comporta, anche solo essere andati in un ristorante nuovo.
Chiedo a chi ha una vita parallela seriale se si rende conto come stia scavando giorno per giorno un solco fino a renderlo insuperabile.
Dipende dal carattere. Io non riesco a comunicare le mie emozioni se prima non le metabolizzo. Questo è un mio limite. Parlare delle mie emozioni è come spogliarmi ed è una cosa che mi rende fragile di fronte agli altri, questo è quello che percepisco. Contenere tutto e non mostrare emozioni, mi aiuta ad essere più forte.

A volte capita che l'altro non voglia o non riesca ad ascoltare, forse perché non è abituato a farlo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dipende dal carattere. Io non riesco a comunicare le mie emozioni se prima non le metabolizzo. Questo è un mio limite. Parlare delle mie emozioni è come spogliarmi ed è una cosa che mi rende fragile di fronte agli altri, questo è quello che percepisco. Contenere tutto e non mostrare emozioni, mi aiuta ad essere più forte.

A volte capita che l'altro non voglia o non riesca ad ascoltare, forse perché non è abituato a farlo.
I dolori li devo digerire. Ma digerisco in fretta:mexican:
 

Lostris

Utente Ludica
Di mia natura fatico a non comunicare i miei pensieri e il mio sentire, figuriamoci in una relazione.
Mi domando come si possa continuare una convivenza in cui ogni giorno si accumulano non detti.
Non parlo solo di tradimento sessuale, ma proprio tutto quello che un tradimento comporta, anche solo essere andati in un ristorante nuovo.
Chiedo a chi ha una vita parallela seriale se si rende conto come stia scavando giorno per giorno un solco fino a renderlo insuperabile.
Diciamo che la natura di una persona può essere diversa, meno propensa ad esternare qualsiasi cosa e soprattutto magari in difficoltà nel dare voce a sentimenti ed emozioni.

Diciamo poi che per distrazione (millemila motivi possibili) a volte ti accorgi di un solco solo dopo del tempo, magari quando inciampi in esso.
Il più delle volte è più comodo e indolore ignorarlo, anziché cercare di riempirlo, soprattutto se già da tempo si è consolidata una quotidianità apparentemente tranquilla.

E a volte volgi lo sguardo altrove. E normalmente il solco c'è già e diventa solo più profondo. Lo sai, te ne rendi conto, ma non so dirti perché vai avanti. Egoismo puro, suppongo. Ci sto pensando.

Si arriva comunque sempre ad un limite, ad un punto in cui secondo me si tocca il fondo... è il momento in cui apri gli occhi e devi/decidi di fare i conti con la realtà.
Prima o poi arriva per tutti, anche se con modalità molto diverse a seconda dei casi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Diciamo che la natura di una persona può essere diversa, meno propensa ad esternare qualsiasi cosa e soprattutto magari in difficoltà nel dare voce a sentimenti ed emozioni.

Diciamo poi che per distrazione (millemila motivi possibili) a volte ti accorgi di un solco solo dopo del tempo, magari quando inciampi in esso.
Il più delle volte è più comodo e indolore ignorarlo, anziché cercare di riempirlo, soprattutto se già da tempo si è consolidata una quotidianità apparentemente tranquilla.

E a volte volgi lo sguardo altrove. E normalmente il solco c'è già e diventa solo più profondo. Lo sai, te ne rendi conto, ma non so dirti perché vai avanti. Egoismo puro, suppongo. Ci sto pensando.

Si arriva comunque sempre ad un limite, ad un punto in cui secondo me si tocca il fondo... è il momento in cui apri gli occhi e devi/decidi di fare i conti con la realtà.
Prima o poi arriva per tutti, anche se con modalità molto diverse a seconda dei casi.
Io penso che si tratti di evitamento del dolore.
Comunicare è molto faticoso e doloroso.
 

Kid

Utente un corno
Di mia natura fatico a non comunicare i miei pensieri e il mio sentire, figuriamoci in una relazione.
Mi domando come si possa continuare una convivenza in cui ogni giorno si accumulano non detti.
Non parlo solo di tradimento sessuale, ma proprio tutto quello che un tradimento comporta, anche solo essere andati in un ristorante nuovo.
Chiedo a chi ha una vita parallela seriale se si rende conto come stia scavando giorno per giorno un solco fino a renderlo insuperabile.
Io non ho vite parallele, ma il dialogo con mia moglie è andato via via scemando in maniera drammatica. E' un processo graduale... io semplicemente non voglio condividere i miei pensieri con lei, perchè non ci capiamo. Bada bene: lei ogni giorno mi parla del lavoro, delle stronzate, dei suoi dubbi... ergo: al momento è una cosa che riguarda solo me. Non so perchè... non ho tentazioni, non ho reali problemi o paranoie, semplicemente vorrei starmene da solo per un pò. Sarà la crisi della mezza età.
 

Divì

Utente senza meta
Diciamo che la natura di una persona può essere diversa, meno propensa ad esternare qualsiasi cosa e soprattutto magari in difficoltà nel dare voce a sentimenti ed emozioni.

Diciamo poi che per distrazione (millemila motivi possibili) a volte ti accorgi di un solco solo dopo del tempo, magari quando inciampi in esso.
Il più delle volte è più comodo e indolore ignorarlo, anziché cercare di riempirlo, soprattutto se già da tempo si è consolidata una quotidianità apparentemente tranquilla.

E a volte volgi lo sguardo altrove. E normalmente il solco c'è già e diventa solo più profondo. Lo sai, te ne rendi conto, ma non so dirti perché vai avanti. Egoismo puro, suppongo. Ci sto pensando.

Si arriva comunque sempre ad un limite, ad un punto in cui secondo me si tocca il fondo... è il momento in cui apri gli occhi e devi/decidi di fare i conti con la realtà.
Prima o poi arriva per tutti, anche se con modalità molto diverse a seconda dei casi.
Che bel post! Grazie grazie.
 

Kid

Utente un corno
Diciamo che la natura di una persona può essere diversa, meno propensa ad esternare qualsiasi cosa e soprattutto magari in difficoltà nel dare voce a sentimenti ed emozioni.

Diciamo poi che per distrazione (millemila motivi possibili) a volte ti accorgi di un solco solo dopo del tempo, magari quando inciampi in esso.
Il più delle volte è più comodo e indolore ignorarlo, anziché cercare di riempirlo, soprattutto se già da tempo si è consolidata una quotidianità apparentemente tranquilla.

E a volte volgi lo sguardo altrove. E normalmente il solco c'è già e diventa solo più profondo. Lo sai, te ne rendi conto, ma non so dirti perché vai avanti. Egoismo puro, suppongo. Ci sto pensando.

Si arriva comunque sempre ad un limite, ad un punto in cui secondo me si tocca il fondo... è il momento in cui apri gli occhi e devi/decidi di fare i conti con la realtà.
Prima o poi arriva per tutti, anche se con modalità molto diverse a seconda dei casi.
Chapeau
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non ho vite parallele, ma il dialogo con mia moglie è andato via via scemando in maniera drammatica. E' un processo graduale... io semplicemente non voglio condividere i miei pensieri con lei, perchè non ci capiamo. Bada bene: lei ogni giorno mi parla del lavoro, delle stronzate, dei suoi dubbi... ergo: al momento è una cosa che riguarda solo me. Non so perchè... non ho tentazioni, non ho reali problemi o paranoie, semplicemente vorrei starmene da solo per un pò. Sarà la crisi della mezza età.
Vai avanti così e ti ritrovi alla terza età nel silenzio.
 

iosolo

Utente di lunga data
Io non ho vite parallele, ma il dialogo con mia moglie è andato via via scemando in maniera drammatica. E' un processo graduale... io semplicemente non voglio condividere i miei pensieri con lei, perchè non ci capiamo. Bada bene: lei ogni giorno mi parla del lavoro, delle stronzate, dei suoi dubbi... ergo: al momento è una cosa che riguarda solo me. Non so perchè... non ho tentazioni, non ho reali problemi o paranoie, semplicemente vorrei starmene da solo per un pò. Sarà la crisi della mezza età.
Non ti manca?! L'intimità della confidenza...?!
 

Piperita

Sognatrice
Io non ho vite parallele, ma il dialogo con mia moglie è andato via via scemando in maniera drammatica. E' un processo graduale... io semplicemente non voglio condividere i miei pensieri con lei, perchè non ci capiamo. Bada bene: lei ogni giorno mi parla del lavoro, delle stronzate, dei suoi dubbi... ergo: al momento è una cosa che riguarda solo me. Non so perchè... non ho tentazioni, non ho reali problemi o paranoie, semplicemente vorrei starmene da solo per un pò. Sarà la crisi della mezza età.
Mi è capitato e anche io ho preferito stare zitta. Poi a lungo andare mi sono convinta di essere sbagliata e mi sono sforzata di essere giusta
 

Blaise53

Utente di lunga data
Mi è capitato e anche io ho preferito stare zitta. Poi a lungo andare mi sono convinta di essere sbagliata e mi sono sforzata di essere giusta
Capita di non essere capiti. Ci sono momenti che si vuole stare solo con se stessi, poi ci si accorge che si ha bisogno degli altri e tutto ricomincia, piano ma ricomincia
 
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