Chiedo il vostro parere!

Brunetta

Utente di lunga data
Io invece penso che una relazione extra è comunque una relazione.
Solo che contrariamente alle relazioni tra persone libere non ci sono le possibilità di passare molte giornate insieme, notti, weekend, vacanze, far la spesa, andare all'Ikea e svegliarsi con la fiatella.
Quindi due anni di relazione extra valgono tre mesi di una relazione tra persone libere.
Chi deciderebbe di convivere dopo tre mesi?
E il piccolo particolare di avere una persona da lasciare (che non è una lavatrice e ci soffre) famiglie e cerchia di amici da informare, abitazione e abitudini da cambiare... sciocchezze, chiunque è pronto.

Ma non fate ridere i polli, voi che non avete il coraggio di cambiare modello di scarpe!
 

Brunetta

Utente di lunga data

ciliegia

Utente di lunga data
E il piccolo particolare di avere una persona da lasciare (che non è una lavatrice e ci soffre) famiglie e cerchia di amici da informare, abitazione e abitudini da cambiare... sciocchezze, chiunque è pronto.
Verissimo
 

Brunetta

Utente di lunga data

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quanti ragionamenti su un lui di cui non si sa nulla...:)

Sarà che non sono un'attendista, sarà che le attese mi rompono le storie e preferisco valutare il "ne vale la pena" di una attesa...ma anche poi valutato il ne vale la pena, se l'attesa non è ricambiata da fatti concreti per me non ne vale più la pena.

Di base non mi fido dei parolai. E li si vede nel fare. Nella coincidenza fra il dire e il fare.

Se si dice, si fa. Se non si è certi di non fare, meglio non dire.

La fiducia sulle interpretazioni a me sembra le famose perle ai porci.

E le grandi dichiarazioni di intenti, lasciano il tempo che trovano...spesso e volentieri.

Forse anche perchè generalmente non se ne chiede conto.

Io sono una rompicoglioni e chiedo conto. Se dici A, allora voglio vedere A. E se non mi fai vedere A, mi spieghi pure il perchè e il percome, E se le spiegazioni non mi bastano, beh...non mi bastano.

E pretendo di essere trattata nello stesso modo.
SE non sai chiedere, non mi fido. Se chiedi male, non mi fido. Se chiedi stronzate, sei fuori :D

Altro discorso se voglio giocare...allora le valutazioni sono altre e sicuramente di minor impegno ed impatto.

Ad un amante non ho neanche la voglia di chiedere...è un amante. Stessa dignità umana, ma in termini relazionali è un amante. Quindi circoscritto nel suo recinto. E da amante la vedo dalla stessa prospettiva.

Se poi si vuole aprire il recinto...allora se ne discute...ma se nella discussione entrano le promesse....mah...di promesse sono piene le fosse. :carneval:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
tutti hanno una parte femminile e una maschile più o meno spiccata, io stessa ascolto molto la mia parte maschile, ma gli ormoni di solito non mentono...
e che raccontano gli ormoni? :D

sai che non capisco a cosa ti riferisci con ormoni...riesci ad argomentare un po' più chiaramente?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Basta saperlo ..... in due
serve essere in due, per saperlo in due :D

se uno dei due c'è a metà, per dire...o entrambi...

quindi, secondo me, prima di saperlo in due, serve che ognuno lo sappia da solo....se no son fragole a merenda..buonissime eh! :carneval:
 

spleen

utente ?
Quanti ragionamenti su un lui di cui non si sa nulla...:)

Sarà che non sono un'attendista, sarà che le attese mi rompono le storie e preferisco valutare il "ne vale la pena" di una attesa...ma anche poi valutato il ne vale la pena, se l'attesa non è ricambiata da fatti concreti per me non ne vale più la pena.

Di base non mi fido dei parolai. E li si vede nel fare. Nella coincidenza fra il dire e il fare.

Se si dice, si fa. Se non si è certi di non fare, meglio non dire.

La fiducia sulle interpretazioni a me sembra le famose perle ai porci.

E le grandi dichiarazioni di intenti, lasciano il tempo che trovano...spesso e volentieri.

Forse anche perchè generalmente non se ne chiede conto.

Io sono una rompicoglioni e chiedo conto. Se dici A, allora voglio vedere A. E se non mi fai vedere A, mi spieghi pure il perchè e il percome, E se le spiegazioni non mi bastano, beh...non mi bastano.

E pretendo di essere trattata nello stesso modo.
SE non sai chiedere, non mi fido. Se chiedi male, non mi fido. Se chiedi stronzate, sei fuori :D

Altro discorso se voglio giocare...allora le valutazioni sono altre e sicuramente di minor impegno ed impatto.

Ad un amante non ho neanche la voglia di chiedere...è un amante. Stessa dignità umana, ma in termini relazionali è un amante. Quindi circoscritto nel suo recinto. E da amante la vedo dalla stessa prospettiva.

Se poi si vuole aprire il recinto...allora se ne discute...ma se nella discussione entrano le promesse....mah...di promesse sono piene le fosse. :carneval:
Il mondo anche di recinti fatti con i lego.
Tutta sta capacità di incapsulare in ruoli e di circoscrivere relazioni, nelle persone normalmente non la vedo proprio.
 

ciliegia

Utente di lunga data
Il mondo anche di recinti fatti con i lego.
Tutta sta capacità di incapsulare in ruoli e di circoscrivere relazioni, nelle persone normalmente non la vedo proprio.
Diciamo che la teoria possiamo impararla un po' tutti, sulla pratica siamo sforniti in parecchi...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il mondo anche di recinti fatti con i lego.
Tutta sta capacità di incapsulare in ruoli e di circoscrivere relazioni, nelle persone normalmente non la vedo proprio.
Vero.

Neanche io.

Ma dubito sia questione di ruoli.

Io la vedo un po' come vivere della speranza che le cose possano cambiare.

Che non è una speranza sbagliata o irreale in sè.

Ma

1) per cambiare qualcosa serve assumerlo per come è (non posso cambiare la taglia di un vestito se non provo il vestito e mi accorgo che sì, la taglia è sbagliata)

2) per cambiare qualcosa serve il fare, non il dire

3) pensare di cambiare qualcosa che è esterno, quando è già bello riuscire ad assestare se stessi, è piuttosto staccato dalla concretezza del fare

E allora i ruoli, anzichè vestiti da indossare a PROPRIA scelta, divengono situazioni che calano dall'esterno e con cui non solo non si gioca, mi si subiscono pure.

Di certo, ragionare sui cambiamenti altrui, senza assumere i propri bisogni e desideri come tali...la vedo davvero dura...ma diffusa in effetti.

Che detta in sintesi...non è che se ti sposi uno che mette sempre le scarpe da ginnastica poi maturerà e metterà le scarpe che piacciono tanto a te...i mocassini per esempio.

Potrebbe essere, come no. E le motivazioni del cambiamento potrebbero essere molteplici e alcune anche rivoltarsi contro il cambiamento stesso.

Di mio sono piuttosto convinta che se mi prendo uno in scarpe da ginnastica è perchè mi piace in scarpe da ginnastica. Non perchè spero che metterà i mocassini...

Me li metto io se mi piacciono.

Non so se mi spiego....

In questi termini...gli altri sono tutti sbagliati...nove volte su dieci.

E se cerco un ideale, a me pare piuttosto ovvio che l'ideale in carne e ossa non lo incontro...e se lo incontro a me scattano pure tutti gli allarmi...mi verrebbe il dubbio che gli ultimi neuroni rimasti mi abbiano abbandonata :D
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
insomma a che conclusione siete arrivati?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il mondo anche di recinti fatti con i lego.
Tutta sta capacità di incapsulare in ruoli e di circoscrivere relazioni, nelle persone normalmente non la vedo proprio.
Aggiungo anche una ulteriore riflessione...

Se dentro una persone, vive e governa l'immagine della relazione che ha necessariamente risvolti romantici, non basta dirsi "mi va bene l'amante".

Se il proprio sistema di riferimento è di un certo tipo, quello è.

Non ci si gira intorno.
Inutile pensare di cambiarlo affidandosi fra l'altro al cambiamento dell'altro.

Ed è una cosa che leggo piuttosto spesso....io volevo l'amante eh...ma lui/lei, ho visto l'oltremondo e non so più tornare indietro.
(fondamentalmente la presenza dell'altro ha svegliato in sè desideri che poi si mettono sull'esterno...quindi tendenzialmente ci si re-innamora di se stessi e dei propri desideri tramite l'altro, e più sono profondi i desideri risvegliati più ci si incasina...ed è uno dei motivi per cui certe relazioni non si riesce a chiuderle, che chiudere la relazione è anche un po' chiudere con se stessi)

Il cazzo che volevi l'amante. Volevi una relazione che avesse evoluzioni...per un motivo o per l'altro ti sei ficcato in questo casino emotivo...

Se penso a me, quando avevo e facevo l'amante, io non avevo come riferimento il sistema relazionale a lunga distanza.
Non c'era proprio dentro di me.
Rimanevo pure basita quando e se dall'altra parte se ne uscivano con genialate dell'amore.

ci ho impiegato tempo a capire che spesso accade che, nonostante le apparenze, poi la ricerca effettiva è la relazione tradizionale.
Ero ingenua, ai tempi.

Adesso so che 9 su 10 chi cerca una relazione, la vuole tradizionale.

Io ancora adesso non desidero, e non ho una relazione tradizionale...ma penso che proprio non mi appartenga quell'immaginario.

Quindi, non mi sentivo l'ultima. Perchè non ero in gara con nessuno. Io soddisfacevo me stessa. E l'altro di conseguenza.
Non mi sentivo la prima per lo stesso motivo.
Non mi sembrava di raccogliere briciole, perchè il mio tempo era fatto altro. E quella relazione era altro dalla mia quotidianità.
Non volevo di più, perchè avevo quel che volevo.

Se mai mi annoiavo, perchè quel che volevo, che credevo di volere, poi si rivelava insufficiente...e di solito decidevo di prendere e andare.

Proprio un sistema di riferimento diverso.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Era una supercazzola? :confused:
non sono capace a fare le supercazzole :eek::eek::eek:

EDIT: non cerco il post...non mi piacciono le bandiere...finisce che ci si finisce sotto...e si dimentica che le bandiere servono per segnare il vento e semmai sventolare stemmi e non per dire chi si è o a chi o cosa si appartiene :)
 
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