posso menarti io?Anche io se fossi mia sorella mi menerei. Giuro.
posso menarti io?Anche io se fossi mia sorella mi menerei. Giuro.
Io si.Non voglio minimizzare, per carità
Seghe mentali.Io si.
vogliamo cominciare a chiamare le cazzate per quello che sono?
Ma nooooo !Piccolo aggiornamento, non so se qualcuno si ricorda di me. Ci siamo lasciati poche settimane fa. Non per i tradimenti, ovviamente, ma per tutto un insieme di fattori che hanno portato al fatto che vivessimo come fratello e sorella, cosa di cui io mi ero pesantemente stancata. Ero arrivata al punto di tornare a casa con l'ansia. In ogni caso dopo 8 anni (seppur 7 a distanza) mi mancano i momenti di condivisione con lui e mi sento molto sola. Ho 29 anni e pensavo di non dover ricominciare da zero.
Detto ciò l'idea di ricominciare con una persona mi distrugge al momento... finirò gattara![]()
Si, me lo dicono tutti. Ma è comunque dura ripartire... ma so che stare con lui per non stare sola sarebbe stato peggio.Ma nooooo !
Hai solamente 29 anni !!!
Una vita intera davanti.
Quando ne avrai 60 riderai di questa tua affermazione.
A 29 anni la vita ti deve sorridere.
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Eri presa da forti dubbi già prima dell'inizio effettivo della relazione.Ciao, ho 28 anni e sento il bisogno di raccontare la mia storia. 7 anni fa ho conosciuto in erasmus il mio attuale compagno, che é straniero. La storia è iniziata un pò a rilento, un pò per il contesto e un pò perché io scappavo da una situazione tremenda durante la quale avevo subito violenza sessuale da un uomo più grande di me e sposato. Il mio compagno già da allora presissimo, io all'inizio con forti dubbi, ma decido comunque di provarci. Il primo anno ci vediamo tre o quattro volte, per poi arrivare a una volta al mese nei successivi anni. Lui cerca lavoro, spero che consideri l'Italia, ma niente. Trova lavoro nel suo paese e iniziano di nuovo i viaggi, dispendiosissimi per me in quanto i miei non mi aiutano affatto. Io da subito mi sono sentita quasi obbligata a stare con lui, mi aveva già presentato la famiglia la ptima volta che ero andata, tra cui un fratello disabile che si è affezionato moltissimo a me. I primi due/tre anni passano anche abbastanza bene, poi la distanza diventa insormontabile. Spiego i miei dubbi ma lui mi prega di resistere, e io resisto. Mi sembra di vivere una doppia vita a tutti gli effetti: una vita in Italia, con la mia cultura, i miei amici, la mia famiglia, e una - una volta al mese quando va bene - nel suo paese, con la sua cultura, i suoi amici e la sua famiglia.
Ora il problema: mi è capitato di baciare un altro ragazzo e andare a letto con un altro. Nessun sentimento, soltanto necessità di un contatto fisico. In particolare col secondo ragazzo, che è un amico pur avendolo visto a distanza d'anni, é stata più una necessità di aver qualcuno con cui parlare in un periodo particolarmente difficile, in cui famiglia e amici non c'erano, e nemmeno il mio compagno. Vi dico la verità: al momento non ho sentito senso di colpa, e questo mi rende ancora peggiore. Le cose si sono concluse da sole. Dopo mesi e mesi, il mio compagno finalmente arriva in Italia perché cerca lavoro qua e viviamo insieme. Io, improvvisamente, sento tutti i sensi di colpa appena lui vive con me. Ovviamente per correttezza gli dico cosa é successo. Lui rimane deluso, ma devo dire che non ci ha messo molto a perdonarmi e anzi, non ha voluto sapere i dettagli. Mi chiede solo se mi sono infatuata di qualcuno e io ovviamente dico no, anche perché è assolutamente vero. Per lui è tutto ok, per me la vita è un inferno: non riesco a levarmi dalla testa le cose che ho fatto e vi assicuro che non passa secondo da 5 mesi a questa parte che io non ci pensi. Ho iniziato ad andare dalla psicologa, ma non mi sta aiutando. Ho attacchi di panico e oltretutto mia madre si è ammalata di tumore, e penso che in fondo sia una punizione a quello che ho fatto io. Non so se per il mio compagno sia meglio che sia libero, ho paura di poterlo rifare e che sia qualcosa nella mia natura, forse dovrei stare da sola per non far male a nessuno. Ormai sono una persona compromessa e non importa quante cose buone abbia fatto. Ogni gesto che lui fa per me (anche semplicemente fare il caffè al mattino) mi fa sentire malissimo. Mi vergogno quando parlo coi miei genitori e con le altre persone. Invidio le altre coppie che non si sono comportate male e temo che anche tra dieci anni mi sentirò così. Se penso a un eventuale matrimonio con lui mi vengono i brividi, perché temo che un giorno realizzi cosa ho fatto e mi cacci a pedate. Non so veramente cosa fare. Qualcuno è passato da questa situazione? Esiste un modo per redimersi come persona, oppure ho condannato la mia relazione e la mia vita?
Sai che sto iniziando a pensare che tutto, dalla violenza subita a questa relazione, mi abbiano portato a concepire il sesso come una cosa fortemente negativa?Eri presa da forti dubbi già prima dell'inizio effettivo della relazione.
Ti reputi compromessa e adduci il motivo al tradimento. Perché? Non mi pare che vi siano criticità in atto, tu stessa hai chiuso del tutto con quella storia.
Il problema è la violenza carnale?
Ma sai che è possibilissimo? Perdona il sarcasmo.Sai che sto iniziando a pensare che tutto, dalla violenza subita a questa relazione, mi abbiano portato a concepire il sesso come una cosa fortemente negativa?
Probabile che non sia stato mai elaborato. E ora si ripercuore su ogni aspetto della mia vita.Ma sai che è possibilissimo? Perdona il sarcasmo.
Hai rimosso quell'evento nel peggiore dei modi. Ma non è colpa tua, in ogni senso.
Certo, perché no.Probabile che non sia stato mai elaborato. E ora si ripercuore su ogni aspetto della mia vita.
Francese. Ma ora non stiamo più insieme. Da tre settimane abbiamo deciso di comune accordo di lasciarci, ma era da mesi che andava male. Lui si è già trovato un'altra sistemazione. E ti dirò la verità, a parte alcune crisi di pianto improvvise, non ho ancora sentito "la botta" del dolore!Certo, perché no.
Ma il problema del momento è che questa cosa ti abbia impelagato in un rapporto sbagliato. Intanto, da parte tua, è probabile che la distanza finora abbia in realtà mitigato i problemi che stanno sorgendo ora con la vicinanza.
Lui invece di che nazionalità è?
Ho appena letto più su della rottura. Pensavo fossi nuova.Francese. Ma ora non stiamo più insieme. Da tre settimane abbiamo deciso di comune accordo di lasciarci, ma era da mesi che andava male. Lui si è già trovato un'altra sistemazione. E ti dirò la verità, a parte alcune crisi di pianto improvvise, non ho ancora sentito "la botta" del dolore!
Ma no, basta non prendere un gatto, e cerca di frequentare ambienti nuovi.Piccolo aggiornamento, non so se qualcuno si ricorda di me. Ci siamo lasciati poche settimane fa. Non per i tradimenti, ovviamente, ma per tutto un insieme di fattori che hanno portato al fatto che vivessimo come fratello e sorella, cosa di cui io mi ero pesantemente stancata. Ero arrivata al punto di tornare a casa con l'ansia. In ogni caso dopo 8 anni (seppur 7 a distanza) mi mancano i momenti di condivisione con lui e mi sento molto sola. Ho 29 anni e pensavo di non dover ricominciare da zero.
Detto ciò l'idea di ricominciare con una persona mi distrugge al momento... finirò gattara![]()
Mi hai fatto pensare a una ragazza che era qui molti anni fa. Storia simile, anche se il suo ragazzo era italiano, e adesso è felicemente sposata con un ragazzo favoloso.Francese. Ma ora non stiamo più insieme. Da tre settimane abbiamo deciso di comune accordo di lasciarci, ma era da mesi che andava male. Lui si è già trovato un'altra sistemazione. E ti dirò la verità, a parte alcune crisi di pianto improvvise, non ho ancora sentito "la botta" del dolore!
Ah bene dai! È difficile ricostruirsi da capo... sai, ho sempre immaginato che il mio percorso di vita sarebbe stato università-lavoro-matrimonio-figli. Mi ero convinta, per un periodo, che il tutto si sarebbe realizzato con lui. Ora so che non è così, e che la mia vita non deve e non può seguire uno schema! L'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli che conosco mi danno i soliti consigli di queste situazioni, del tipo "adesso divertiti con più ragazzi possibili". Sono esausta nel ripetere che non ne ho voglia, per niente...Mi hai fatto pensare a una ragazza che era qui molti anni fa. Storia simile, anche se il suo ragazzo era italiano, e adesso è felicemente sposata con un ragazzo favoloso.
Gli schemi, anche se opposti, sono sempre schemi e imprigionano.Ah bene dai! È difficile ricostruirsi da capo... sai, ho sempre immaginato che il mio percorso di vita sarebbe stato università-lavoro-matrimonio-figli. Mi ero convinta, per un periodo, che il tutto si sarebbe realizzato con lui. Ora so che non è così, e che la mia vita non deve e non può seguire uno schema! L'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli che conosco mi danno i soliti consigli di queste situazioni, del tipo "adesso divertiti con più ragazzi possibili". Sono esausta nel ripetere che non ne ho voglia, per niente...
E l'hai terminata l'università?Ah bene dai! È difficile ricostruirsi da capo... sai, ho sempre immaginato che il mio percorso di vita sarebbe stato università-lavoro-matrimonio-figli. Mi ero convinta, per un periodo, che il tutto si sarebbe realizzato con lui. Ora so che non è così, e che la mia vita non deve e non può seguire uno schema! L'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli che conosco mi danno i soliti consigli di queste situazioni, del tipo "adesso divertiti con più ragazzi possibili". Sono esausta nel ripetere che non ne ho voglia, per niente...
Si, ho finito triennale e magistrale nei tempi e con il massimo dei voti. Questo 5 anni fa. Ho anche un lavoro fisso. Ho deciso che ora mi concentro su di me, sulla casa che voglio comprare... da sola. Speriamo!E l'hai terminata l'università?
No perché con le tappe che hai elencato non è mica uno scherzo? Un passo alla volta, certe cose richiedono tempo ed impegno. Pertanto, e intanto, la laurea è in assoluto il primo passo. È in cima a tutto non a caso e finché non la risolvi, ammesso che sia così, esclude le tappe successive. Se non fai casini tutto arriverà a tempo debito.