hammer
Utente di lunga data
Si, lo so. Ma è impronunciabile.Il Martello di Thor ha un nome. Mjollnir
giusto per la precisione
Si, lo so. Ma è impronunciabile.Il Martello di Thor ha un nome. Mjollnir
giusto per la precisione
qui mica dobbiamo pronunciare, dobbiamo scrivere. abbiamo avuto nick molto più complicati da scrivereSi, lo so. Ma è impronunciabile.![]()
Allora non ho compreso cosa intendessi nei grassettiNon ho detto che per me sono inutili.
Ho detto che vengono da molti considerate inutili, compreso quel me adolescente che criticava la nonna ma andava in discoteca.
Significati e narrazioni:
La tua visione della cosiddetta civiltà occidentale non si dovrebbe limitare a quanto descritto, la considerazione che mi viene spontanea è che poteva andare peggio, molto peggio.
E non è una faccenda tanto per dire eh.![]()
I ragazzini che ballano fanno cose inutili, è inutile pregare, è inutile ballare, la nostra vita è fatta da una marea di cose inutili.Non capirò mai perchè il novecento ti stia così tanto sul cazzo.
Ma non importa.
Quello che vorrei farti notare è che critichi l'insipienza, il perbenismo, il conformismo di un mondo morto che criticava.... ma anche tu lo fai, cioè critichi quegli atteggiamenti.
Ogni periodo storico è frutto del suo modello, di quello che c'era prima, di quello che arrivava da fuori. Personalmente non mi sento di giudicare, per quanto quei tempi fossero giudicanti non erano nè meglio nè peggio di quelli che li hanno preceduti e seguiti.
Mi spiego? Lo so che mi esprimo male.
Per me sarebbe molto riuscire a capirli, quegli atteggiamenti, come risultati di ciò che quella umanità era.
A proposito delle cose inutili, che ti piacciono dei giovani d'oggi e dei quali hai postato i video:
Mia nonna passava molto tempo a pregare, non era una persona bigotta, era una donna dolcissima e buona, a volte mi faceva da madre, crescendo, da adolescente la guardavo con la superiorità di chi ritiene di aver capito tutto della vita, le dicevo: -Nonna, è uinutile pregare, non esiste niente al di fuori della nostra vita.-
Lei mi rispondeva sempre: -Tu non fai mai cose inutili?-
Ho cominciato a valutare, a considerare chi fosse stata e cosa avesse vissuto, anche attraverso i suoi racconti.
Rimase, appena sposata, madre di due bambine, le mie zie più anziane, dalla parte invasa durante l'occupazione austroungarica del 1918. In mezzo a sacrifici e difficoltà inenarrabili (la dose giornaliera concessa era di 50 grammi di farina al giorno) riuscì a sopravvivere e a far sopravvivere le sue figlie, rubando le uova che la gallina di sua cognata faceva e che erano destinate ad essere vendute al mercato nero.
Sopravvisse perchè mio nonno, che stava nell' esercito dall'altra parte del fronte, le aveva lasciato alcune monete d'argento (le banconote erano diventate carta straccia). Sopravvisse in mezzo a meree di soldati nemici che tornavano dalle battaglie sul Piave feriti, sopra carretti di fortuna, con le pance dilaniate dalle schegge di granata e pezzi di fegato fuori.
Visse anche la seconda guerra, con la preoccupazione che il figlio (mio padre) non tornasse mai più.
Per fortuna.
Sono le cose inutili che facciamo che ci definiscono più delle cose utili, scontate.
Ma non vedo differenze. La nostra natura è sempre quella, la nostra condizione non cambia.
La religione è un movimento politico, da sempre. E come sai non mi piace la politica.Adesso non ho molto tempo per approfondire, mi limito ad osservare che non hai colto o mi sono spiegato male sulla faccenda della danza e la preghiera. Continui a concentrarti sulle differenze tra le due cose, fin troppo evidenti, il nocciolo erano invece le cose inutili che facciamo.
Quando dico che ogni epoca nel tempo e nello spazio, ristretto o meno, ci definisce come prodotto della cultura in cui ci si specchia, non sto affermando che la schiavitù, ad esempio, sia stata una buona cosa, sto dicendo che il giudizio continuo di cui permeiamo le cose del passato è sostanzialmente inutile.
Come è inutile cercare di rendere generale metro di misura la nostra limitata esperienza sociale e famigliare, sia questa un prodotto delle valli bergamasche del tardo novecento, sia quella di mia nonna.
Quanto all'occidente, ho fatto una domanda alla quale nessuno ha voluto rispondere: Cos'è l'occidente di cui copiosamente qui dentro ci si riempie la bocca, pardon di cui si digita?
-La democrazia liberale?
-Il capitalismo?
-Un sistema di valori? Perciò quali?
-Il metodo scientifico?
-L'odierno way of life?
Cos'altro?
Ed i presunti antagonisti chi sono? I marziani?
Senza dimenticare che storicamente anche i nazisti erano un prodotto plausibile dell'occidente.
Ripeto la seconda domanda:
Cosa si vince? La possibilità di essere arringati dal balcone virtuale dei media da qualche pagliaccio che ci promette la luna? Siamo in buona compagnia in quello, mi sembra.
Quanto all'albero dei fichi e alle scimmie che si fanno la guerra per mangiarli, non dimentichiamo, per piacere che molte di quelle scimmie, se rimangono senza fichi, l'albero lo possono tranquillamente bruciare.
Devo dedurre che chi vincerà si porterà a casa il nulla?
Non concordo sulla prima parte. Non lo dico certo da persona religiosa, purtroppo o per fortuna siamo quello che siamo anche per influenza del cristianesimo. Su cosa potremmo essere stati in alternativa del resto non scommetterei un soldo bucato, sviluppo e progresso non sono sinonimi di assenza religiosa, questo secondo me è un assioma piuttosto semplicistico.Non ho citato il cristianesimo volutamente. Ritengo che il suo violento avvento sia stata una delle peggiori calamità che abbiano colpito l'Occidente.
I valori etici su cui oggi si fonda la nostra società possono essere interpretati e sostenuti anche senza il cristianesimo.
Se dipendesse da me, seguirei la religione norrena, adorando Odino e Thor (il mio nickname "Hammer" è un omaggio al martello di Thor).
Tuttavia sono agnostico.
Un Occidente senza cristianesimo avrebbe potuto svilupparsi in modo molto più razionale e civile. Senza una Chiesa dominante, credo che il progresso scientifico sarebbe stato più rapido e meno ostacolato, con l'Illuminismo e il razionalismo che avrebbero visto la luce molto prima.
Ritengo che l'umanità abbia perso, a causa di una religione monoteista intollerante e violenta, almeno mille anni di sviluppo scientifico.
Questo avrebbe potuto condurci a una società più orientata alla ragione, meno condizionata dalla fede e dall'ignoranza delle masse, e a un'Europa più pluralista, tollerante e meno ottusa.
Scusate lo sfogo.
Concordo sul fatto che l'Occidente non sia un'entità monolitica, ma una realtà composta da molteplici culture.
Concordo che non ha "vinto" o "perso" una competizione globale, ma si è imposto come sistema di vita dominante.
Concordo che dopo la caduta del comunismo, il capitalismo è rimasto l'unico modello economico prevalente, adottato anche dai paesi emergenti, inclusa la Cina.
Proprio la Cina ha lanciato una sfida a questo sistema definito occidentale, oggi sostanzialmente dominato dagli anglosassoni.
A questo blocco occidentale, guidato da anglosassoni e francesi, si sono aggiunte le potenze sconfitte nella Seconda Guerra Mondiale: Germania, Giappone e Italia, ormai completamente assorbite nel sistema plutocratico che esse stesse avevano cercato di scardinare.
Russia e India, a causa delle loro profonde contraddizioni politiche, razziali e religiose interne, non diventeranno mai entità capaci di sfidare realmente l'attuale ordine mondiale.
Al massimo potranno affiancare tatticamente la Cina, ma solo fino a quando le loro fragilità interne non emergeranno inevitabilmente.
Ah, perchè io ti sembro aggrappato al passato?Allora non ho compreso cosa intendessi nei grassetti
La religione è un movimento politico, da sempre. E come sai non mi piace la politica.
Il mio riferimento alla preghiera come utilità è invece alla ricerca di spiritualità, che è qualcosa di ben diverso da una religione.
Una qualunque religione, sia chiaro, che deve necessariamente essere una traduzione semplificata per tutti e funzionare come contenitore e regolatore e creare un bacino di fidelizzati che si autoalimenta, tipo vendita piramidale.
Quelle che non sono riuscite a sostenere la concorrenza, sono morte e sovrascritte.
Anche la danza è ricerca di spiritualità, così come il comporre poesie, scrivere, camminare, correre. Tanti diversi modi che più o meno consapevolmente utilizziamo alla ricerca di connessione con ciò che ci circonda, di cui siamo una microscopica parte.
Non mi sembra sia riduttiva la definizione di occidente. Il capitalismo, per dire, è solo un effetto di quell'approccio al mondo.
Se dovessi usare ancora meno parole per definire l'occidente, lo definirei disconnesso.
tu cosa aggiungeresti alla descrizione?
Poteva andare peggio, poteva andare meglio. Cosa conta? E' pura speculazione.
Il fatto è come è andata.
Ed è questo che sto dicendo.
E' andata come è andata. I risultati sono qui da osservare.
Da abbandonare per andare oltre.
Rimanere aggrappati al passato resta qualcosa di veramente inutile invece.
Il passato è passato. Non esiste più.
Rimanere aggrappati al passato oltre che inutile è mortifero.
Ne è una variante evolutiva. E non lo dico io.quindi voi pensate che la Cina sia un paese con un modello di capitalismo occidentale contemporaneo. udiu
quello che c'è in Cina è infatti un marxismo con caratteristiche cinesi, non la fotocopia del modello sovietico. ma rimane un posto con economia sottoposta ad un rigido controllo statale. un Biden o una Harris non verrebbero mai presi in considerazione per il ruolo politico primario. Trump manco sarebbe candidabileNe è una variante evolutiva. E non lo dico io.
A meno che non si intenda pensare che sia stato mutuato dalla dinastia Ming....
Ricordo altresì che il comunismo non è nato in Cina.
Sempre a parlar male degli yankee...quello che c'è in Cina è infatti un marxismo con caratteristiche cinesi, non la fotocopia del modello sovietico. ma rimane un posto con economia sottoposta ad un rigido controllo statale. un Biden o una Harris non verrebbero mai presi in considerazione per il ruolo politico primario. Trump manco sarebbe candidabile
e nessuno sano di mente vuole vivere come a NYC
obbiettivamente andare a sostenere Taiwan con consapevole rischio di far degenerare la cosa, quando sai che i tuoi sistemi d'arma non funzionano senza la componentistica cinese, per me è evidente segno di disperazioneSempre a parlar male degli yankee...![]()
Certamente e anche di grande successo.quindi voi pensate che la Cina sia un paese con un modello di capitalismo occidentale contemporaneo. udiu
Esattamente come nella Germania nazista, nell'Italia fascista e nella Spagna franchista.quello che c'è in Cina è infatti un marxismo con caratteristiche cinesi, non la fotocopia del modello sovietico. ma rimane un posto con economia sottoposta ad un rigido controllo statale. un Biden o una Harris non verrebbero mai presi in considerazione per il ruolo politico primario. Trump manco sarebbe candidabile
e nessuno sano di mente vuole vivere come a NYC
Certamente e anche di grande successo.
Da un punto di vista politico la Cina è governata da un partito unico e totalitario.
Il partito comunista cinese, con le sue politiche economiche e sociali, che includono il mercato libero e la proprietà privata, si è allontanato moltissimo dai principi comunisti tradizionali.
Quindi, mentre il partito mantiene una base ideologica comunista nella sua struttura, nella pratica ha adattato e modificato molte delle sue politiche per rispondere alle esigenze interne e alle sfide rivolte al mondo occidentale.
In questo senso, quello che veniva definito totalitarismo comunista si è quindi trasformato in totalitarismo puro e semplice.
Oggi la Cina è quanto di più simile alla Germania nazista si sia mai visto.
Gli manca solo l'aberrante politica razziale.
allora gente, decidetevi. o è un sistema totalitario o è un sistema capitalistico. un sistema capitalista occidentale contemporaneo non accetta sottomissioni alla politicaEsattamente come nella Germania nazista, nell'Italia fascista e nella Spagna franchista.
Comunisti di facciata ma fascisti dentro.
Un sistema plutocratico controllato da un governo totalitario genera uno stato fascista.allora gente, decidetevi. o è un sistema totalitario o è un sistema capitalistico. un sistema capitalista occidentale contemporaneo non accetta sottomissioni alla politica
la possibilità di uan controllata proprietà privata non priva il sistema cinese dell'etichietta di marxismo.
Non si può leggere il presente alla luce del passato. Anzi azzardo che per leggere il presente serva proprio dimenticarlo il passato mentre si legge.Ah, perchè io ti sembro aggrappato al passato?
Il mio legame col passato è limitato alla passione che nutro per la storia.
Che mi serve poco ma mi aiuta a leggere il presente.
Vuoi una definizione mia di Occidente?
L'unica possibile è il blocco politico delle nazioni che lo compongono.
Ogni altra definizione di tipo sociologico, culturale e soprattutto economico non è possibile, visto che da quei punti di vista è adottato da quasi tutti i paesi del mondo, e siccome i lasciti culturali sono gli unici che contano, di cosa parliamo?
Della fantomatica vittoria culturale di una Cina che adotta il sistema economico occidentale? Che studia le scienze come gli occidentali? Che li imita su ogni possibile aspetto di vita? (E stiamo qui a parlare di crisi dell'occidente o della sua morte?) Errato. Dobbiamo parlare della crisi politica delle nazioni che lo hanno fatto nascere, crescere e diffuso in ogni dove.
Poteva andare peggio, perchè io non mi vedrei granchè bene nella URSS di Andropov, giusto per fare un esempio.
Le religioni sono nate dalle civiltà del neolitico (Cit. Jared Diamond - Armi acciaio e malattie).
Incanalando il bisogno di significato e il pensiero simbolico che ci è proprio.
Non a caso ti ho messo quel link, nella mia risposta sopra.
Concordo con quanto affermato, ma non sottovaluterei le capacità tecnologiche e industriali degli Stati Uniti e, più in generale, del G7.obbiettivamente andare a sostenere Taiwan con consapevole rischio di far degenerare la cosa, quando sai che i tuoi sistemi d'arma non funzionano senza la componentistica cinese, per me è evidente segno di disperazione
Gli USA, se il dollaro smette di essere moneta unica per il commercio internazionale, non possono più supportare la loro macchina bellica. se non possono più permettersi un esercito come quello che hanno, devono ritirarsi da quasi tutti i quadranti mondiali. se si ritirano dai quadranti, i paesi europei devono darsi na sveja
questo è
" Il più ricco 1% del paese possiede metà della ricchezza del paese, 5 trilioni di dollari (nel 1987 circa, ndr). Un terzo di questi viene dal duro lavoro, 2/3 dai beni ereditati, interessi sugli interessi accumulati da vedove e figli idioti, e dal mio lavoro, la speculazione mobiliare-immobiliare. È una stronzata, c'è il 90% degli americani là fuori che è nullatenente o quasi. Io non creo niente, io posseggo. E noi facciamo le regole: le notizie, le guerre, la pace, le carestie, le sommosse, il prezzo di uno spillo. Tiriamo fuori conigli dal cilindro mentre gli altri, seduti, si domandano come accidenti abbiamo fatto. Non sarai tanto ingenuo da credere che noi viviamo in una democrazia: vero, Buddy? È il libero mercato, e tu ne fai parte... ", ma " L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America. " (va letto però con la voce incomparabile di Giannini)Adesso non ho molto tempo per approfondire, mi limito ad osservare che non hai colto o mi sono spiegato male sulla faccenda della danza e la preghiera. Continui a concentrarti sulle differenze tra le due cose, fin troppo evidenti, il nocciolo erano invece le cose inutili che facciamo.
Quando dico che ogni epoca nel tempo e nello spazio, ristretto o meno, ci definisce come prodotto della cultura in cui ci si specchia, non sto affermando che la schiavitù, ad esempio, sia stata una buona cosa, sto dicendo che il giudizio continuo di cui permeiamo le cose del passato è sostanzialmente inutile.
Come è inutile cercare di rendere generale metro di misura la nostra limitata esperienza sociale e famigliare, sia questa un prodotto delle valli bergamasche del tardo novecento, sia quella di mia nonna.
Quanto all'occidente, ho fatto una domanda alla quale nessuno ha voluto rispondere: Cos'è l'occidente di cui copiosamente qui dentro ci si riempie la bocca, pardon di cui si digita?
-La democrazia liberale?
-Il capitalismo?
-Un sistema di valori? Perciò quali?
-Il metodo scientifico?
-L'odierno way of life?
Cos'altro?
Ed i presunti antagonisti chi sono? I marziani?
Senza dimenticare che storicamente anche i nazisti erano un prodotto plausibile dell'occidente.
Ripeto la seconda domanda:
Cosa si vince? La possibilità di essere arringati dal balcone virtuale dei media da qualche pagliaccio che ci promette la luna? Siamo in buona compagnia in quello, mi sembra.
Quanto all'albero dei fichi e alle scimmie che si fanno la guerra per mangiarli, non dimentichiamo, per piacere che molte di quelle scimmie, se rimangono senza fichi, l'albero lo possono tranquillamente bruciare.
Devo dedurre che chi vincerà si porterà a casa il nulla?
Bei tempi, quando eravamo Yuppie." Il più ricco 1% del paese possiede metà della ricchezza del paese, 5 trilioni di dollari (nel 1987 circa, ndr). Un terzo di questi viene dal duro lavoro, 2/3 dai beni ereditati, interessi sugli interessi accumulati da vedove e figli idioti, e dal mio lavoro, la speculazione mobiliare-immobiliare. È una stronzata, c'è il 90% degli americani là fuori che è nullatenente o quasi. Io non creo niente, io posseggo. E noi facciamo le regole: le notizie, le guerre, la pace, le carestie, le sommosse, il prezzo di uno spillo. Tiriamo fuori conigli dal cilindro mentre gli altri, seduti, si domandano come accidenti abbiamo fatto. Non sarai tanto ingenuo da credere che noi viviamo in una democrazia: vero, Buddy? È il libero mercato, e tu ne fai parte... ", ma " L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America. " (va letto però con la voce incomparabile di Giannini)
Beh quella era un po' un'estremizzazione, da noi succedono le stesse cose, solo che quando si mette male interviene lo stato a parare il culo ai fessi di oggi, facendo debito da scaricare sui fessi di domaniBei tempi, quando eravamo Yuppie.
Ti rinrazio per gli interessanti spunti e riflessioni ma non sono d'accordo.Non si può leggere il presente alla luce del passato. Anzi azzardo che per leggere il presente serva proprio dimenticarlo il passato mentre si legge.
Il presente per sua essenza non può che essere vissuto mentre accade.
Il resto, compresa la ricollocazione nel passato, è frutto di una rielaborazione.
Non nego l'importanza della conoscenza storica.
Ma è storia. Narrazione.
Credo sia tipico del '900 che l'occidente, nelle sue diverse definizioni, usi se stesso per definire il resto del mondo.
Anche questa è una visione di un vecchio modello, una rivisitazione dell'antropocentrismo che pretende di descrivere e definire ogni essere a partire dalla definizione che l'uomo ha di se stesso.
E penso che uno dei segnali che quel pensiero stia morendo sia visibile anche in fatti molto banali, tipo gente che si porta in casa cuccioli di lince trovati feriti, o che raccoglie gabbiani o procioni. E ci costruisca storie di vicinanza e connessione. Non che prima non esistessero storie così. Ma adesso vengono mostrate.
Come sono un segnale gli studi che riguardano le piante, il wood wide web per intenderci.
Non sono d'accordo sul fatto che la Cina utilizzi il sistema economico occidentale come riferimento per se stessa.
Non sarebbe fra l'altro riuscita a fare quello che ha fatto negli ultimi '50 anni e che sta facendo pure ora se lo utilizzasse.
Ha come riferimento se stessa in ciò che fa.
La trovo una semplificazione molto riduttiva.
Come trovo riduttiva la definizione politica di occidente e per contro di non occidente.
Che però è molto utile per il sostenere i grandi blocchi che politicamente sono utili al mantenimento di un sistema economico e politico globale così come lo conosciamo oggi.
Ho capito cosa intendi con poteva andare peggio.
Diciamo che quella che porti è una delle tante definizioni che sono state coniate a partire dal '45.
Ma resta nebulosa, come le altre. Basta pensare a Bannon per esempio.
Non esiste una definizione che non sia nebulosa e strumentale.
Ed è il motivo per cui preferisco fare riferimento a strutture culturali che hanno come conseguenza scelte politiche, etiche e morali e quindi economiche e finanziarie.
Sì, nel neolitico possiamo dire che è nata l'agricoltura. La costituzione di primi gruppi stabili che si identificavano anche nel luogo in cui vivevano.
Con tutto ciò che ne consegue in termini di regolamentazione proprio del pensiero simbolico convogliandolo in un concetto condiviso e funzionale alla stabilità stessa.
Ma la spiritualità è altro.
Che poi finisca in una forma religiosa piuttosto che in un'altra poco conta.
Potremmo dire che la religione discende da un bisogno rappresentativo e la spiritualità da un bisogno espressivo e creativo.
Pensa a homo naledi, 250.000 anni fa, e al dibattito che ha scatenato proprio per le implicazioni storiche che avrebbe la conferma delle sepolture.