Ciao a tutti... ho una domanda

Pincopallino

Utente di lunga data
Boh, può essere.
Come te del resto.😀
Puoi dimostrare questa accusa?
Io te l’ho chiesto, tu mi hai accusato.
Puoi farmi la lista dei miei interventi ove descrivendo la mia vita, citando fatti, atti e numeri intravedi vanto?

Sì parla probabilmente di conquiste.
Non tutti vogliamo sempre essere o avere persone nella vita.
Poi, a me dà adrenalina anche essere innamorato.
Perché no?
La conquista ad esempio per me è gratificante quando è reciproca.
Il sapere di aver fatto mio qualcuno Che a sua volta non mi ha fatto suo, non mi da alcuna soddisfazione.
Anzi mi fa sentire autore di uno stupro.

Non è l’unico.
Nomi Brunetta, nomi.
Cosi getti del fango nel forum senza portare nulla di concreto.
Esprimiti, tira fuori quello che senti di voler dire, non fare come quello che tira il sasso e nasconde la mano.
Nomi e argomenti.
Su da brava, tira fuori un po’ di concretezza invece di buttar lì frasi così tanto per alimentare un gossip simile alla vicenda che sta coinvolgendo adesso un ministro.

Non sono all'estrema ricerca....
Se incontro approfondisco e cerco di intrattenere una piacevole conversazione.
Il più delle volte finisce nel nulla per mancanza di interesse.
Sono condannato a trovare una donna occupata per farla capitolare....
Non voglio sminuire la tua bravura, ma fino ad ora non ho ancora conosciuto una donna sposata che non abbia tradito per sua libera scelta.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Puoi dimostrare questa accusa?
Io te l’ho chiesto, tu mi hai accusato.
Puoi farmi la lista dei miei interventi ove descrivendo la mia vita, citando fatti, atti e numeri intravedi vanto?
'Accusa' mi pare una parola grossa, diciamo che sottolineare ogni due per tre le cinquecento amanti evidenzia una malcelata soddisfazione.❤
 

Pincopallino

Utente di lunga data
'Accusa' mi pare una parola grossa, diciamo che sottolineare ogni due per tre le cinquecento amanti evidenzia una malcelata soddisfazione.❤
550 per l’esattezza.
Ma anche tu sei distratto.
Qui chi mi ha letto con attenzione sa bene che sono molte meno.
Ma molte.
Solo che fa comodo tralasciare i miei interventi seri.
😉
 

Gaia

Utente di lunga data
Parlo da traditrice. Nessuno mi ha fatto capitolare.
E’ stata una mia libera scelta dettata, dopo attenta, ma non definitiva analisi, dalla voglia di essere di nuovo guardata e non solo vista.
Mio marito non manca nei miei confronti in nessun modo. E’un uomo presente sotto tutti i punti di vista e anche la nostra intimità va a gonfie vele da sempre.
Succede però nei rapporti di lunga durata che il partner diventi al pari di un migliore amico sotto certi aspetti. Se ti dice che sei bella sai che lo dice perché ti ama e ti amerebbe pure se fossi un cesso.
Lo sguardo di un altro uomo invece è veritiero.
Perciò deduco che almeno nel mio caso sia un po’ una crisi di mezz’età’.
Non necessariamente in senso anagrafico. Sto solo cambiando, evolvendo (o forse devolvendo per alcuni) e questa esperienza mi ha dato nuovi spunti su di me, sulle mie sicurezze e sulle mie fragilità.
In definitiva, nonostante non sia una cosa di cui vado fiera, è un percorso che per me è stato necessario. Parentesi mi ha dato chiavi di lettura diversa anche sul mio modo di essere.
Non rinnego nulla, nemmeno l’aver scelto lui fra tanto uomini che mi girano attorno. Resta una persona che stimo profondamente e che voglio resti nella mia vita, seppur in modo diverso.
 

danny

Utente di lunga data
La conquista ad esempio per me è gratificante quando è reciproca.
Il sapere di aver fatto mio qualcuno Che a sua volta non mi ha fatto suo, non mi da alcuna soddisfazione.
Anzi mi fa sentire autore di uno stupro.
Ma infatti come fai ad aver fatto tuo qualcuno che non ti abbia scelto a sua volta?
Stiamo parlando di rapporti consensuali, no?

La conquista in realtà secondo me è proprio il riuscire a 'essere scelti da un'altra persona, che, ovviamente, ha altrettanto, se non superiore, capacità decisionale della tua e obiettivi personali.
L'alternativa a questa visione è la manipolazione di persone fragili, ma è un'altra questione, che riguarda più il plagio che il successo nell'ambito relazionale.
E il plagio non è decisamente accettabile nella totalità dei rapporti umani.
È l'unica cosa che mi sentirei di accostare in qualche modo a livello emotivo a quel reato che hai citato.
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
è Stupendo... è Spettacolare... è una sensazione unica...
Poi logico non sono uno sventra-passere come mi desciverebbe @Brunetta !!!
Logico che quelle poche volte che son riuscito a far capitolare una donna occupata, l'ho trattata con dolcezza e le ho dato ciò che cercava, e non l'ho trattata con disprezzo, ci mancherebbe, se una donna cede significa solo che ha delle mancanze nel rapporto di coppia...
Ed io trovo queste donne affascinanti...
Perché le trovi così affascinanti?

Paole' non fare il paraculo con me😂
 

danny

Utente di lunga data
'Accusa' mi pare una parola grossa, diciamo che sottolineare ogni due per tre le cinquecento amanti evidenzia una malcelata soddisfazione.❤
Meglio scegliere ed essere scelta (la prescelta) tra 500 amanti o essere l'unica ad aver detto sì?
È uno stereotipo, a cui Pinco si accosta con una certa ironia.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Avversaria che non cede.
Che è? Na guerra?
No ma una sfida, mi pare anche a te intriga più "il corteggiamento" Che il dopo.
Lo avevi scritto da qualche parte

Certo, poi il discorso è continuato con Brunetta parando di sentirsi Ganzi e con Nocciola che ha introdotto il termine figo. Basta continuare a leggere l’evolversi del post.
Opinione personali, che non era ciò che Paolo aveva scritto

Gran motivazione
Immagino che sia comunque una persona che piace.
Non lo trovo poi così strano rispetto a chi cambia spesso amante, personalmente faccio proprio fatica a capire quelli sempre attratti da qualcuno, saranno di bocca buona.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
No ma una sfida, mi pare anche a te intriga più "il corteggiamento" Che il dopo.
Lo avevi scritto da qualche parte
Il corteggiamento è una fase piacevole della storia.
Ma che c’entra col sentirsi sul filo del rasoio o gratificati nell’ego come dice Paolo o Parma?
A me fregancaz del rasoio o dell’ego.
Mi dona piacere perché mi sento desiderato da una persona che io desidero.
Mai creduto difatti nel corteggiamento monodirezionale.
Le uniche donne corteggiate in vita mia mi avevano fatto capire e da mo, che potevo.

Opinione personali, che non era ciò che Paolo aveva scritto
Certo poi è stato ripreso anche da Parma lo stesso concetto. In altri post a tema corna siamo finiti a parlare di geopolitica. Che non era ciò che l’autore del post aveva scritto. Ad esempio.

Ma infatti come fai ad aver fatto tuo qualcuno che non ti abbia scelto a sua volta?
Stiamo parlando di rapporti consensuali, no?

La conquista in realtà secondo me è proprio il riuscire a 'essere scelti da un'altra persona, che, ovviamente, ha altrettanto, se non superiore, capacità decisionale della tua e obiettivi personali.
L'alternativa a questa visione è la manipolazione di persone fragili, ma è un'altra questione, che riguarda più il plagio che il successo nell'ambito relazionale.
E il plagio non è decisamente accettabile nella totalità dei rapporti umani.
È l'unica cosa che mi sentirei di accostare in qualche modo a livello emotivo a quel reato che hai citato.
Non so qui si parla di “far capitolare” come se si parlasse della Gerusalemme Liberata.
 

Etta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Visto che chiedi a me, come dicevo altrove, non ho bisogno di scoparmi la donna di un altro per gratificare il mio ego come tu e Paolo invece fate.
Io gratifico il mio ego e mi sento figo il lunedì, mercoledì e venerdì.
I giorni in cui mi rado e poi mi rinfresco con la prep.
Nientaltro.
Sono molto più sempliciotto di Voi due.
Chi mi conosce personalmente qua, sa che dico il vero.
Mi spiace perché di solito ci capiamo, ma non è un problema. Io di tutte le faccende extra che ho avuto ne conto solo una impegnata (a quanto ne so, ovviamente, mica mi facevo dare lo stato di famiglia), per altro durata una settimana perché l'idea mi disgustava più di quanto mi piacesse la tipa. Parlavo di tutt'altro
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ognuno dà significati diversi dagli altri e personali a ciò che vive.
I discorsi sul tempo sono esemplari. Le piogge di questi giorni sono state accolte con felicità, sollievo o con fastidio, tristezza, malinconia.
In ogni relazione ognuno trova e ci mette cose esplicite e implicite e cose di cui potrebbe non essere consapevole.

Scriveva l’altro giorno la Soncini:

Moltissimi anni fa conobbi un uomo bruttino ma di gran successo presso le femmine, per le ragioni per cui gli uomini adulti hanno successo presso le femmine, ragioni che possono andare dalla parlantina ai soldi, dalla posizione lavorativa al senso dell’umorismo (il cliché femminile «voglio un uomo che mi faccia ridere» non ha eguali nel desiderio maschile: una donna che ti fa ridere la vedi perlopiù come sorella, non come una che vuoi sbattere al muro).


Tuttavia quell’uomo era un coacervo di complessi rispetto al genere femminile che mi pareva inspiegabile, finché capii una delle cose più importanti che abbia compreso in giovinezza: al liceo non gliel’avevano data mai.

È un’eventualità che vale solo per i maschi, perché una liceale che voglia che qualcuno frequenti le sue mutande deve alzare un mignolo perché si mettano in fila in dieci (è un divario tra i sessi che durerà tutta la vita, compensato dal vantaggio maschile nel diventare più fotogeniciinvecchiando, una parabola per le femmine rarissima).


Il tizio che avevo conosciuto da adulto rubacuori, dunque, al liceo era stato solo bruttino, non aveva ancora quei vantaggi che ti concedono la vita, il passare del tempo, e persino il tuo stesso essere bruttino: se sei bruttino ti applichi, se sei bruttino sviluppi altre qualità, se sei bruttino cerchi d’essere almeno interessante.

E tuttavia, una volta diventato interessante e spiritoso e di eloquio mirabile, non c’è successo con le donne in età adulta che possa farti superare la frustrazione d’essere stato quello cui al liceo non la davano. Neanche se a quaranta ti acclamano gli stadi, questo basterà a consolarti dell’essere stato il sedicenne che vedeva gli altri limonare nei bagni della scuola e mai veniva il suo turno d’essere il limonatore.”
Vi sembra realistico?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ognuno dà significati diversi dagli altri e personali a ciò che vive.
I discorsi sul tempo sono esemplari. Le piogge di questi giorni sono state accolte con felicità, sollievo o con fastidio, tristezza, malinconia.
In ogni relazione ognuno trova e ci mette cose esplicite e implicite e cose di cui potrebbe non essere consapevole.

Scriveva l’altro giorno la Soncini:

Moltissimi anni fa conobbi un uomo bruttino ma di gran successo presso le femmine, per le ragioni per cui gli uomini adulti hanno successo presso le femmine, ragioni che possono andare dalla parlantina ai soldi, dalla posizione lavorativa al senso dell’umorismo (il cliché femminile «voglio un uomo che mi faccia ridere» non ha eguali nel desiderio maschile: una donna che ti fa ridere la vedi perlopiù come sorella, non come una che vuoi sbattere al muro).


Tuttavia quell’uomo era un coacervo di complessi rispetto al genere femminile che mi pareva inspiegabile, finché capii una delle cose più importanti che abbia compreso in giovinezza: al liceo non gliel’avevano data mai.

È un’eventualità che vale solo per i maschi, perché una liceale che voglia che qualcuno frequenti le sue mutande deve alzare un mignolo perché si mettano in fila in dieci (è un divario tra i sessi che durerà tutta la vita, compensato dal vantaggio maschile nel diventare più fotogeniciinvecchiando, una parabola per le femmine rarissima).


Il tizio che avevo conosciuto da adulto rubacuori, dunque, al liceo era stato solo bruttino, non aveva ancora quei vantaggi che ti concedono la vita, il passare del tempo, e persino il tuo stesso essere bruttino: se sei bruttino ti applichi, se sei bruttino sviluppi altre qualità, se sei bruttino cerchi d’essere almeno interessante.

E tuttavia, una volta diventato interessante e spiritoso e di eloquio mirabile, non c’è successo con le donne in età adulta che possa farti superare la frustrazione d’essere stato quello cui al liceo non la davano. Neanche se a quaranta ti acclamano gli stadi, questo basterà a consolarti dell’essere stato il sedicenne che vedeva gli altri limonare nei bagni della scuola e mai veniva il suo turno d’essere il limonatore.”
Vi sembra realistico?
Si e no. Un conto è essere al liceo quello cui non la danno, un conto è essere al liceo in cui nessuno dei tuoi amici tromba e quelli che trombano veramente o sono rari o vengono dall'ITIS. A volte il mal comune mezzo gaudio, aiuta
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si e no. Un conto è essere al liceo quello cui non la danno, un conto è essere al liceo in cui nessuno dei tuoi amici tromba e quelli che trombano veramente o sono rari o vengono dall'ITIS. A volte il mal comune mezzo gaudio, aiuta
Il punto (che tu confermi) è che la frustrazione da adolescenti influenza ancora in età adulta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si e no. Un conto è essere al liceo quello cui non la danno, un conto è essere al liceo in cui nessuno dei tuoi amici tromba e quelli che trombano veramente o sono rari o vengono dall'ITIS. A volte il mal comune mezzo gaudio, aiuta
L’argomento era se qualcuno può vivere le relazioni come modalità per sentirsi figo, vincente, per rafforzare il proprio ego.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il punto (che tu confermi) è che la frustrazione da adolescenti influenza ancora in età adulta.
Più che altro si crea una mentalità della scarsità difficile da abbandonare, un po' come in tempo di guerra, e si sa che in tempo di guerra ogni buca è trincea e tale per cui poi tendenzialmente ogni lasciata è persa. Mia nonna ad esempio che era del '20 ha vissuto tutta la vita con la mentalità della scarsità avendo vissuto la guerra, quella vera, anche se in effetti aveva molto di più di quello di cui aveva bisogno.
 

Nicky

Utente di lunga data
L’argomento era se qualcuno può vivere le relazioni come modalità per sentirsi figo, vincente, per rafforzare il proprio ego.
Ma certo che qualcuno può viverle così, ma quello che io non penso sia vero è che sia il motore prevalente dei tradimenti.
Quel qualcuno che usa la conquista delle donne (o uomini) per sentirsi figo può essere un uomo single, per dire.
Ottenere l'attenzione e l'ammirazione degli altri è, penso, gratificante per tutti.
Ma se da questo dipende il proprio ego, già c'è un problema, per me.
Comunque, io non ho tradito solo perché mi piaceva essere ammirata. A dire il vero, non sentivo neppure l'esigenza di essere guardata.
Mi piaceva molto lui. Non è il solo motivo, ma è quello più importante. A un certo punto, lo pensavo giorno e notte.
 
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