Ciao, sono il male

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Buonasera a tutti. Iniziamo sgombrando il campo da qualunque equivoco. Sono io quello sbagliato, sono io il traditore, sono io quello che lascia e non quello che viene lasciato, l'elefante nel negozio di cristalli, in poche parole lo stronzo. Quello quintessenziale. Non importa se sia vero o no, metto tutti i critici nella migliore posizione possibile. Detto questo vi faccio una domanda: ma a parte la matrice cattolica in cui siamo costretti a vivere, c'è scritto da qualche parte che chi tradisce sia quello sbagliato dei due?
Mia moglie era una persona speciale, o perlomeno io la vedevo così. A chiudere i rapporti in maniera netta non ci penso per nulla. Ci rimetterebbe soltanto mia figlia, oltre ad una quantità di grane di carattere economico patrimoniale che non ho la minima voglia di sobbarcarmi.
Alla fine di donne che hanno voglia di vivere di luce riflessa sotto questo cielo ne trovi quante ne vuoi.
Quindi alla fine, la domanda spinosa che volevo rivolgere la comunità, è questa. Se ti becchi le corna è colpa tua?
Benvenuto

A parte che, fortunatamente, per quanto la matrice pesi, qui (intendo in questo paese) c'è spazio e libertà per criticarla costruttivamente e posizionarsi in molti modi rispetto a quella matrice di cui parli. Volendolo fare.

Comunque, non c'è scritto da nessuna parte che qualcuno è sbagliato.
Ritenere un "Essere" sbagliato, è pura confusione fra essere e fare.

E giusto o sbagliato, secondo me, non c'entrano nulla.

E' questione invece, per come la vedo io, di posizioni rispetto a se stessi. E chiarezza. Con se stessi prima di tutto.

Se la fedeltà è un vincolo che si assume in seguito al conseguimento di un vincolo, ovviamente non c'è via d'uscita alla questione che poni tu.

Il vincolo non è sufficientemente motivante sulla lunga distanza a mantenersi vivo in se stesso.

Si può scegliere il come affrontare la questione.

Se mentendo o dichiarando. Senza raccontarsela troppo. E senza andare a cercare colpe da una parte o dall'altra.

Se si tradisce dopo aver dichiarato che non lo si sarebbe fatto, si tradisce innanzitutto se stessi. Con questo si fanno i conti. L'altro diventa un tramite e una passerella per non guardarsi o per guardarsi di sbieco. E diventa semplicemente un passivo e inconsapevole spettatore di uno spettacolo di menzogna.

Non a lui/lei direttamente.

Non c'entra praticamente niente l'altro nel tradire o nel non tradire. Subisce solo le conseguenze.

Se poi, come dici, non trovi altra soluzione che il mentire...assumiti il mentire. E menti bene almeno.
Senza andare a cercare nell'altro le motivazioni.

E' più che altro una questione di coerenza interna. In cui il giusto o lo sbagliato entrano solo come giudizio di sè. E la colpa, supposta, dell'altro è un comodo alibi per non farsi troppo male col giudizio.

A volte, forse, si trovano compromessi...ma che almeno non si giri la questione sulle colpe dell'altro che semplicemente non sa, non vuole, non può soddisfare i bisogni emergenti.

Per quanto mi riguarda, quella delle colpe, è una falsa questione. :)
 
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Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
A me sto tizio mi fa un po' ridere. Sembra che rivendichi un'idea di libertà, di espressione di sé avventurosa e rivoluzionaria, sembra che si consideri un garibaldini deluso perché la sua compagna non è Anita e poi? La sua rivoluzione è ruzzolare in un letto con altre?
Fa come gli adolescenti che vogliono VIVERE e poi in realtà vogliono bere la birra al parchetto, farsi una canna e andare al concerto di qualcuno che sarà dimenticato in sei mesi.
 

iosolo

Utente di lunga data
A me sto tizio mi fa un po' ridere. Sembra che rivendichi un'idea di libertà, di espressione di sé avventurosa e rivoluzionaria, sembra che si consideri un garibaldini deluso perché la sua compagna non è Anita e poi? La sua rivoluzione è ruzzolare in un letto con altre?
Fa come gli adolescenti che vogliono VIVERE e poi in realtà vogliono bere la birra al parchetto, farsi una canna e andare al concerto di qualcuno che sarà dimenticato in sei mesi.
Si anch'io ho avuto la stessa sensazione.
Tra l'altro un adolescente si ribella ad imposizioni, regole che non ha scelto, qui ci troviamo di fronte ad un adulto che ha preso un impegno cosciente e che ben conosceva regole e responsabilità. Anche decidendo di mettere al mondo una figlia.

Non ti piace l'impegno che hai preso, trovi che gli accordi che avevate all'inizio non sono stati rispettati dalla tua lei?! Da le tue parole non sembra. Sembra solo che tu ti sia stancato del tuo impegno e che quindi "meriti" di avere di più. Tra l'altro dici che lei non è nemmeno così male... ma solo che non va bene per te. Sei tu il problema.
Sei tu che ti sei seduto al tavolo da gioco e poi hai deciso di cambiare le regole, perchè così non ti piacevano, ma questo non ti autorizza a barare.

Lei non è come tu la vuoi, lei non ti soddisfa più, ci sta. Ti alzi dal tavolo e lasci il gioco. Nonostante tua figlia, che è una responsabilità che ti sei preso, conoscendo quelle regole.
Barare, la mancanza di rispetto verso la persona che ha scelto di condividire la sua vita con te e che rimane all'oscuro di quello che in realtà è solo una tua recita la trovo assolutamente inconcepibile.

Non c'è lealtà, non c'è onesta, ne integrità morale. Questo è quanto.
Se non ami tua moglie le devi almeno il tuo rispetto, la possibilità di scegliere se vuole un marito traditore o se vuole essere libera. La tua libertà come al solito finisce con l'inizio della libertà dell'altro.
 

Kid

Utente un corno
Buonasera a tutti. Iniziamo sgombrando il campo da qualunque equivoco. Sono io quello sbagliato, sono io il traditore, sono io quello che lascia e non quello che viene lasciato, l'elefante nel negozio di cristalli, in poche parole lo stronzo. Quello quintessenziale. Non importa se sia vero o no, metto tutti i critici nella migliore posizione possibile. Detto questo vi faccio una domanda: ma a parte la matrice cattolica in cui siamo costretti a vivere, c'è scritto da qualche parte che chi tradisce sia quello sbagliato dei due?
Mia moglie era una persona speciale, o perlomeno io la vedevo così. A chiudere i rapporti in maniera netta non ci penso per nulla. Ci rimetterebbe soltanto mia figlia, oltre ad una quantità di grane di carattere economico patrimoniale che non ho la minima voglia di sobbarcarmi.
Alla fine di donne che hanno voglia di vivere di luce riflessa sotto questo cielo ne trovi quante ne vuoi.
Quindi alla fine, la domanda spinosa che volevo rivolgere la comunità, è questa. Se ti becchi le corna è colpa tua?
Continuo a credere che l'infedeltà sia assolutamente naturale e aggiungo, u nvero toccasana. Il problema è che questi benefici si hanno solo quando la cosa rimane segreta.

Non credo che un tradimento valga lo sfascio di una famiglia.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
I miei genitori mi hanno sempre insegnato a prendermi la responsabilità delle azioni che compio...
Anche i miei, quindi? Mica mi stavo deresponsabilizzando, quello che interessava, visto il titolo del forum, era un confronto con altri traditori, per capire alla fine se sono io il marziano oppure se alla fine tutto sommato non sia soltanto un problema di moral comune contrapposta alla fame di libertà dei singoli.
è difficile chiedere confronto se non si esprimono i pensieri e si parte esordendo che sei "il male". Se ti definisci in tale modo si presuppone che ti sei già giudicato. Insieme si sta per scambiarsi concetti, amore ed anche le incombenze che una vita purtroppo impone.
Sono partito dicendo che sono il male, proprio perché ritengo il problema della connotazione morale delle mie azioni già risolto. Se non mi sento in colpa io con me stesso, non saranno certo le critiche dei traditi a farmi sentire 'na monnezza. Certo che mi interessano i giudizi degli altri, sto solo cercando di capire chi siano coloro i quali hanno un punto di vista sufficientemente distaccato dall'argomento tradimento per giudicarmi in maniera asettica.
Certo le cose fatte assieme alla persona che ami sono molto divertenti e gratificanti. Ma la monogamia DIVENTA una gabbia se tali la senti. La tua compagna è la tua socia, la tua compagna di scorribande, il tuo migliore amico, l'altra metà di te stesso, la tua immagine riflessa uguale e complementare e la ami e la apprezzi per se stessa perché è te e tu sei lei.
Questa si chiama la compagna ideale. Ammesso che esista, non ci sono ancora inciampato. O forse sì ma era una vita fa, Questo alla fine non mi è dato saperlo. Al netto del fatto che la compagna ideale molto probabilmente non esiste, ma inconsciamente uno cerca sempre di trovarla, che cosa bisogna fare, coltivare la autoinganno vedendo il partner migliore di come è accontentandosi? Lasciarsi e stare soli per non infrangere l'ordine costituito, oppure salvaguardare capra e cavoli con un bel muro spesso di segreti & bugie?
il male...............................?
per così poco..?
qui sei uno dei meglio.. pochi giorni e ti sentirai un chierichetto!!!!
benvenuto!!!
Grazie! Bello essere il meglio. Convinto te…
Secondo me la casistica di corna è così ampia che mica si può ridurre, in termini di responsabilità, esclusivamente a uno.
Già, ottimo spunto.
Cosa intendi per scorribande?
Quello che ti pare, puoi connotare il termine come preferisci. Partiamo dalla gita romantica nel parchetto dietro casa, a due passi in cima all'Everest, passando per una notte bollente di sesso a tre con la sua amica lesbo confusa. Io per scorribande intendo tutte quelle esperienze che ti lasciano un bel batticuore, e il cervello in giro a gironzolare quando ci ripensi.
Benvenuto
A parte che, fortunatamente, per quanto la matrice pesi, qui (intendo in questo paese) c'è spazio e libertà per criticarla costruttivamente e posizionarsi in molti modi rispetto a quella matrice di cui parli. Volendolo fare.
Comunque, non c'è scritto da nessuna parte che qualcuno è sbagliato.
Ritenere un "Essere" sbagliato, è pura confusione fra essere e fare.
E giusto o sbagliato, secondo me, non c'entrano nulla.
E' questione invece, per come la vedo io, di posizioni rispetto a se stessi. E chiarezza. Con se stessi prima di tutto.
Se la fedeltà è un vincolo che si assume in seguito al conseguimento di un vincolo, ovviamente non c'è via d'uscita alla questione che poni tu.
Il vincolo non è sufficientemente motivante sulla lunga distanza a mantenersi vivo in se stesso.
Si può scegliere il come affrontare la questione.
Se mentendo o dichiarando. Senza raccontarsela troppo. E senza andare a cercare colpe da una parte o dall'altra.
Se si tradisce dopo aver dichiarato che non lo si sarebbe fatto, si tradisce innanzitutto se stessi. Con questo si fanno i conti. L'altro diventa un tramite e una passerella per non guardarsi o per guardarsi di sbieco. E diventa semplicemente un passivo e inconsapevole spettatore di uno spettacolo di menzogna.
Non a lui/lei direttamente.
Non c'entra praticamente niente l'altro nel tradire o nel non tradire. Subisce solo le conseguenze.
Se poi, come dici, non trovi altra soluzione che il mentire...assumiti il mentire. E menti bene almeno.
Senza andare a cercare nell'altro le motivazioni.
E' più che altro una questione di coerenza interna. In cui il giusto o lo sbagliato entrano solo come giudizio di sè. E la colpa, supposta, dell'altro è un comodo alibi per non farsi troppo male col giudizio.
A volte, forse, si trovano compromessi...ma che almeno non si giri la questione sulle colpe dell'altro che semplicemente non sa, non vuole, non può soddisfare i bisogni emergenti.
Per quanto mi riguarda, quella delle colpe, è una falsa questione.
Grazie, di cuore. Il mio Problema è che mi trovo la situazione paradossale che oltre a cornificare la signora, mi trovo al contempo incazzato con lei per ciò che vorrei che lei fosse, nonché incazzato con me stesso, perché in qualche modo sento di essermi fatto fregare. Anche se ti giuro che il pacchetto era incartato da dio.
A me sto tizio mi fa un po' ridere. Sembra che rivendichi un'idea di libertà, di espressione di sé avventurosa e rivoluzionaria, sembra che si consideri un garibaldini deluso perché la sua compagna non è Anita e poi? La sua rivoluzione è ruzzolare in un letto con altre?
Fa come gli adolescenti che vogliono VIVERE e poi in realtà vogliono bere la birra al parchetto, farsi una canna e andare al concerto di qualcuno che sarà dimenticato in sei mesi.
Il tuo punto di vista posso capirlo, ma con Garibaldi e Anita, non c'entra proprio nulla. Grazie a Dio l'età del dover apparire l'ho passata un pezzo, anche ai miei stessi occhi. In realtà è proprio un problema di onestà intellettuale. Il rapporto che vivo è proprio quello perfetto: casa in centro città, lavoro bello, moglie bella & milf, figlia bella, tata bilingue (brutta) casa al mare, convenzioni sociali. Il problema è che proprio questo lo vivo come la birra al parchetto e il concerto degli adolescenti che vogliono vivere. E ho le palle trifolate. Tanto coi soldi non ci compri le notti in piedi passate a dare capocciate al muro, perché vorresti essere altrove. Questo mi rende sicuramente un ingrato, ma non mi interessa la gratitudine.
Si anch'io ho avuto la stessa sensazione.
Tra l'altro un adolescente si ribella ad imposizioni, regole che non ha scelto, qui ci troviamo di fronte ad un adulto che ha preso un impegno cosciente e che ben conosceva regole e responsabilità. Anche decidendo di mettere al mondo una figlia.
Non ti piace l'impegno che hai preso, trovi che gli accordi che avevate all'inizio non sono stati rispettati dalla tua lei?! Da le tue parole non sembra. Sembra solo che tu ti sia stancato del tuo impegno e che quindi "meriti" di avere di più. Tra l'altro dici che lei non è nemmeno così male... ma solo che non va bene per te. Sei tu il problema.
Sei tu che ti sei seduto al tavolo da gioco e poi hai deciso di cambiare le regole, perchè così non ti piacevano, ma questo non ti autorizza a barare.
Lei non è come tu la vuoi, lei non ti soddisfa più, ci sta. Ti alzi dal tavolo e lasci il gioco. Nonostante tua figlia, che è una responsabilità che ti sei preso, conoscendo quelle regole.
Barare, la mancanza di rispetto verso la persona che ha scelto di condividire la sua vita con te e che rimane all'oscuro di quello che in realtà è solo una tua recita la trovo assolutamente inconcepibile.
Non c'è lealtà, non c'è onesta, ne integrità morale. Questo è quanto.
Se non ami tua moglie le devi almeno il tuo rispetto, la possibilità di scegliere se vuole un marito traditore o se vuole essere libera. La tua libertà come al solito finisce con l'inizio della libertà dell'altro.
Già, quello che dici è perfettamente lecito, anzi se io fossi un mio amico gli direi esattamente quello che dici tu. Ma io sono il male
:cattivik:
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Continuo a credere che l'infedeltà sia assolutamente naturale e aggiungo, un vero toccasana. Il problema è che questi benefici si hanno solo quando la cosa rimane segreta.
Non credo che un tradimento valga lo sfascio di una famiglia.
Punto di partenza perfetto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Arci

Premetto che il tuo modo di porti da insoddisfatto senza dichiarare cosa vorresti mi irrita e mi ricordi un ex utente che non volevo credere che il suo tormento fosse così superficiale e per il quale mi sono impegnata a capire
le sue profondità per scoprire che era una pozzanghera. Quindi mi scuso se non riesco a esprimermi in modo non irritante.
A me sembra che stai confermando che il tuo bisogno di scorribande si riduce a sperimentazioni sessuali.
Infatti hai parlato di passeggiare al giardino dietro casa, che non è granché come scorribanda, di Everest e di sesso a tre. Considerato che l'Everest è piuttosto lontano e probabilmente fuori dalle possibilità economiche e fisiche di molti, esiste solo l'ultima possibilità.
Sbaglio?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il dubbio che il "pacco" sia toccato a tua moglie non ti viene?
 

oro.blu

Never enough
Sono partito dicendo che sono il male, proprio perché ritengo il problema della connotazione morale delle mie azioni già risolto. Se non mi sento in colpa io con me stesso, non saranno certo le critiche dei traditi a farmi sentire 'na monnezza. Certo che mi interessano i giudizi degli altri, sto solo cercando di capire chi siano coloro i quali hanno un punto di vista sufficientemente distaccato dall'argomento tradimento per giudicarmi in maniera asettica.
Secondo me se una persona non si sente in colpa non pensa di essere il male. Ma è un mio pensiero. Evidente pensiamo diversamente.

Questa si chiama la compagna ideale. Ammesso che esista, non ci sono ancora inciampato. O forse sì ma era una vita fa, Questo alla fine non mi è dato saperlo. Al netto del fatto che la compagna ideale molto probabilmente non esiste, ma inconsciamente uno cerca sempre di trovarla, che cosa bisogna fare, coltivare la autoinganno vedendo il partner migliore di come è accontentandosi? Lasciarsi e stare soli per non infrangere l'ordine costituito, oppure salvaguardare capra e cavoli con un bel muro spesso di segreti & bugie?

::
La compagna o il compagno ideale non esistono? Dipende dalla aspettative. Forse dipende solo dal carattere. Non è questione di accontentarsi ma di essere felici anche dei difetti. Perché la perfezione non esiste. E se la vai cercando rimarrai sempre deluso.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Premetto che il tuo modo di porti da insoddisfatto senza dichiarare cosa vorresti mi irrita e mi ricordi un ex utente che non volevo credere che il suo tormento fosse così superficiale e per il quale mi sono impegnata a capire
le sue profondità per scoprire che era una pozzanghera. Quindi mi scuso se non riesco a esprimermi in modo non irritante.
A me sembra che stai confermando che il tuo bisogno di scorribande si riduce a sperimentazioni sessuali.
Infatti hai parlato di passeggiare al giardino dietro casa, che non è granché come scorribanda, di Everest e di sesso a tre. Considerato che l'Everest è piuttosto lontano e probabilmente fuori dalle possibilità economiche e fisiche di molti, esiste solo l'ultima possibilità.
Sbaglio?
Premessa condivisibile ma non condivisa. Se non puoi aiutarmi a capire se la mia insoddisfazione è semplicemente rodimento di culo, tormento di un'anima bella, oppure un disturbo riconoscibile allo spettro autistico, non capisco perché mi rispondi.
Io di risposte per te non ne ho. Le sto ancora cercando.
Passando alle scorribande, intese come sperimentazione sessuale, se proprio posso essere sincero, tanto sono ben nascosto dietro a un nickname, sono 24 anni che esperimento e ormai di casini ne ho fatti a sufficienza. Amiche lesbo confuse incluse.
Il mio problema in realtà nasce proprio dal fatto che mi sento illuso dalla persona con cui sto. Non so dirti se questo tormento abbia la profondità di una pozzanghera, ma bene non ci sto.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Secondo me se una persona non si sente in colpa non pensa di essere il male. Ma è un mio pensiero. Evidente pensiamo diversamente.
Evidente.
La compagna o il compagno ideale non esistono? Dipende dalla aspettative. Forse dipende solo dal carattere. Non è questione di accontentarsi ma di essere felici anche dei difetti. Perché la perfezione non esiste. E se la vai cercando rimarrai sempre deluso.
Scusa [MENTION=6804]fog[/MENTION], Ma stiamo scherzando? Qui non si tratta di una botta di una sera. Qui si tratta della donna che nei miei piani doveva essere la mia compagna per tutta la vita. Sono incazzato con me per la scelta sbagliata, incazzato con lei perché non è all'altezza, incazzato con la vita, l'Italia, il cattolicesimo è un sacco di altre cose perché metterle le corna è il miglior compromesso possibile
 

Brunetta

Utente di lunga data
Premessa condivisibile ma non condivisa. Se non puoi aiutarmi a capire se la mia insoddisfazione è semplicemente rodimento di culo, tormento di un'anima bella, oppure un disturbo riconoscibile allo spettro autistico, non capisco perché mi rispondi.
Io di risposte per te non ne ho. Le sto ancora cercando.
Passando alle scorribande, intese come sperimentazione sessuale, se proprio posso essere sincero, tanto sono ben nascosto dietro a un nickname, sono 24 anni che esperimento e ormai di casini ne ho fatti a sufficienza. Amiche lesbo confuse incluse.
Il mio problema in realtà nasce proprio dal fatto che mi sento illuso dalla persona con cui sto. Non so dirti se questo tormento abbia la profondità di una pozzanghera, ma bene non ci sto.
La premessa era per spiegare eventuale tono irritante che non è nelle mie intenzioni, se non ha funzionato è colpa mia.
il punto di vista è il mio. E poi se nasci gazzella, il leone ti si mangia prima o poi. Mica c'è nulla di male.
Era una risposta sufficientemente irritante?
:carneval:
Resta che non si capisce cosa tu voglia da tua moglie.
Per me vuoi qualcosa da te, ma non sai cosa.
Forse non vuoi accettare di essere un galletto più che un leone.
 

oro.blu

Never enough
Evidente.

Scusa [MENTION=6804]fog[/MENTION], Ma stiamo scherzando? Qui non si tratta di una botta di una sera. Qui si tratta della donna che nei miei piani doveva essere la mia compagna per tutta la vita. Sono incazzato con me per la scelta sbagliata, incazzato con lei perché non è all'altezza, incazzato con la vita, l'Italia, il cattolicesimo è un sacco di altre cose perché metterle le corna è il miglior compromesso possibile
Ah ok. Allora sei una persona tendenzialmente infelice. Che se la prende con tutto e con tutti. Perché io non parlavo di una botta ma del per sempre.
Non credo troverai la pace facilmente. Sarai sempre incazzato con qualcuno. Non sei il male. Sei solo "triste".
Quando nel tuo animo troverai la pace anche "accontentarsi" ti sembrerà meraviglioso.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ah ok. Allora sei una persona tendenzialmente infelice. Che se la prende con tutto e con tutti. Perché io non parlavo di una botta ma del per sempre.
Non credo troverai la pace facilmente. Sarai sempre incazzato con qualcuno. Non sei il male. Sei solo "triste".
Quando nel tuo animo troverai la pace anche "accontentarsi" ti sembrerà meraviglioso.
Naahhh qualunquismo mon amour:carneval:
 

Skorpio

Utente di lunga data
Anche i miei, quindi? Mica mi stavo deresponsabilizzando, quello che interessava, visto il titolo del forum, era un confronto con altri traditori, per capire alla fine se sono io il marziano oppure se alla fine tutto sommato non sia soltanto un problema di moral comune contrapposta alla fame di libertà dei singoli.

Sono partito dicendo che sono il male, proprio perché ritengo il problema della connotazione morale delle mie azioni già risolto. Se non mi sento in colpa io con me stesso, non saranno certo le critiche dei traditi a farmi sentire 'na monnezza. Certo che mi interessano i giudizi degli altri, sto solo cercando di capire chi siano coloro i quali hanno un punto di vista sufficientemente distaccato dall'argomento tradimento per giudicarmi in maniera asettica.

Questa si chiama la compagna ideale. Ammesso che esista, non ci sono ancora inciampato. O forse sì ma era una vita fa, Questo alla fine non mi è dato saperlo. Al netto del fatto che la compagna ideale molto probabilmente non esiste, ma inconsciamente uno cerca sempre di trovarla, che cosa bisogna fare, coltivare la autoinganno vedendo il partner migliore di come è accontentandosi? Lasciarsi e stare soli per non infrangere l'ordine costituito, oppure salvaguardare capra e cavoli con un bel muro spesso di segreti & bugie?

Grazie! Bello essere il meglio. Convinto te…

Già, ottimo spunto.

Quello che ti pare, puoi connotare il termine come preferisci. Partiamo dalla gita romantica nel parchetto dietro casa, a due passi in cima all'Everest, passando per una notte bollente di sesso a tre con la sua amica lesbo confusa. Io per scorribande intendo tutte quelle esperienze che ti lasciano un bel batticuore, e il cervello in giro a gironzolare quando ci ripensi.

Grazie, di cuore. Il mio Problema è che mi trovo la situazione paradossale che oltre a cornificare la signora, mi trovo al contempo incazzato con lei per ciò che vorrei che lei fosse, nonché incazzato con me stesso, perché in qualche modo sento di essermi fatto fregare. Anche se ti giuro che il pacchetto era incartato da dio.

Il tuo punto di vista posso capirlo, ma con Garibaldi e Anita, non c'entra proprio nulla. Grazie a Dio l'età del dover apparire l'ho passata un pezzo, anche ai miei stessi occhi. In realtà è proprio un problema di onestà intellettuale. Il rapporto che vivo è proprio quello perfetto: casa in centro città, lavoro bello, moglie bella & milf, figlia bella, tata bilingue (brutta) casa al mare, convenzioni sociali. Il problema è che proprio questo lo vivo come la birra al parchetto e il concerto degli adolescenti che vogliono vivere. E ho le palle trifolate. Tanto coi soldi non ci compri le notti in piedi passate a dare capocciate al muro, perché vorresti essere altrove. Questo mi rende sicuramente un ingrato, ma non mi interessa la gratitudine.

Già, quello che dici è perfettamente lecito, anzi se io fossi un mio amico gli direi esattamente quello che dici tu. Ma io sono il male
:cattivik:
ecco.. mi spiegheresti come fai tecnicamente a multirispondere a vari utenti in uno stesso post??

sono diversi mesi che sono qui ma non ho ancora capito come cazzo si faccia... :D:D...
 
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