Se dici che qui dentro non ho mai parlato d'altro che di sesso, o sei in malafede, o hai la lettura selettiva, ma di brutto.
Poi che la componente sessuale nelle scelte sentimentali delle persone adulte della specie umana sia assolutamente preponderante, qualora non repressa da adeguati sistemi di controllo sociale inculcati fin dall'infanzia, è una mia profonda convinzione.
Che in altri termini vuol dire che le uniche persone veramente libere di testa sono quelle che ragionano col cazzo (o con la fregna, ovviamente).
Poi se vuoi questa cosa te la posso declinare in maniera colta come il conflitto teorizzato da Nietzsche tra l'apollineo e il dionisiaco, ma ritengo che qui per farsi capire da tutti bisogna parlare abbastanza terra terra.
La mia ex moglie è una donna speciale, resta il fatto che le energie sono quelle che sono.
Parlo di me, dai. Lavoro 14 ore al giorno, tre giorni alla settimana, mentre gli altri tre ne lavoro soltanto una decina perché le serate le passo con mia figlia, che per fortuna ormai alla sua stanza in ufficio da me per cui il pomeriggio stacca da scuola e viene da me. Tre o quattro sere a settimana facciamo sport insieme tranne quando ha altri cazzi suoi. Un weekend su due sta con me.
Per cui le mie priorità sono le mie ambizioni personali lavorative e fare il padre comecristocomanda per lasciare qualcuno dopo di me che non debba dire allo psicanalista che il padre gli ha rovinato la vita come ne conosco tanti.
Quei due weekend al mese, o le due serate libere che riesco a ricavarmi, frequento altre persone interessanti che hanno i miei stessi interessi in comune, invece di tornare a casa e dover condividere i miei percorsi mentali con qualcuno che pensa di avere voce in capitolo sul mio cervello, solo perché ci siamo detti di sì davanti a un prete dieci anni prima.
Spoiler: non hai neanche lontanamente idea quanto sia più facile e più proficuo fare il padre quando decidi per cazzi tuoi senza dover condividere il punto di vista di una femmina sulle scelte che compi.
Parto dalla fine, ho giocato in coppia ho giocato in famiglia e ho giocato da solista. Ho esperienza profonda approfondita e pluriennale di tutti gli scenari quindi sì, è assolutamente più bello funzionare senza dover condividere a monte scelte e percorsi.
Poi mi rendo anche conto che l'ambizione personale non è la dimensione di vita di tutte le altre persone.
Anzi. Quasi tutta la gente che conosco caga figli per poi addossargli la rivalsa di quello che non hanno fatto nella vita, oppure vivere di luce riflessa raccontando con gli occhi a cuoricino vite non loro.
Questo perché la coppia la famiglia sono due dimensioni differenti. Chi le mischia inevitabilmente ammazza una sull'altare della seconda.
Con il rischio di perderla e con il rischio che cambi. Il che diventa un problema sia per il progetto che per la salute mentale ed economica degli eventuali figli. Motivo per il quale da sempre abbiamo deciso di immolare le nostre anime individuali buttando quel che siamo in qualcosa di più grande.
Per fortuna la più grande conquista filosofica dell'Occidente è aver messo l'individuo davanti alla collettività. Cosa che non succede in tutto il resto del mondo, dove è ontologicamente accettato che tu reprimi te stesso in nome del bene comune. Anzi le devianze in termini individualistici vengono represse. E non serve un dottorato in filosofia orientale, basta aver letto un po' di manga
Poi c'è tutto il mondo arabo e africano dove si ragiona per comunità che hanno un capo quindi c'è il mito dell'uomo forte, alla cui fascinazione cadiamo anche noi perché siamo negri dentro, infatti Hitler è stato sconfitto dagli altri nordeuropei, mica da noi.
Riportando la cosa nel mondo dei sentimenti, il giocattolo qui da noi diventa quello che ti prendi una persona a vent'anni, o trenta o qiaranta, e ti reprimi per darle spazio, ovvero ti espandi a sue spese usando figli, cani e mutui condivisi come colla tipo dipendente statale entra col sacro fuoco e poi pensa solo alla pensione perché tanto è illicenziabile.
Condisci con la parte culturale che ci si aspetta che in base al sesso di nascita uno faccia delle cose oppure ne faccio altre per cui si deve sentire in colpa se non le fa e la torta è servita