Cielo, mio marito!

danny

Utente di lunga data
Esiste il rovescio della medaglia: ho un amico che non puo trovarsi con noi la domenica mattina perchè lei non vuole. Un'altro che non si puo fare loro visita il lunedi sera perchè lei deve assolutamente stirare..... etc.
Esiste un sessismo al contrario dove sono spesso le donne a dettare l'agenda famigliare e dove lui si adegua altrimente sono rotture.
Io più che al sessismo credo che gli squilibri all'interno delle coppie siano dovuti a problemi della singola persona, che cerca di delimitare una sua zona comfort all'interno della coppia.
Le fobie, le manie, le insicurezze del singolo vengono portate all'interno della coppia e lì creano un sistema di cogestione con il partner.
Credo che qualcosa di simile sia avvenuto per esempio nella mia coppia.
La persona depressa, fobica o ansiosa cerca di gestire il controllo degli spazi e delle persone, rifugge dalle situazioni che non riesce a gestire, col tempo condiziona anche le scelte di chi sta accanto.
Io credo di aver sottovalutato molto prima di sposarmi come questa cosa avrebbe potuto cambiarmi con gli anni.
 
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danny

Utente di lunga data
cosa dovrei fare. Non posso andate dal medico e parlare io di questo suo modo di porsi in famiglia. Tanto meno ci va lui. Se dico qualcosa in merito è peggio, sostiene che io ce l'ho con lui o peggio ancora che è una manovra per mettergli contro i figli.Un circolo vizioso
Sì.
Ci sono passato anch'io.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io più che al sessismo credo che gli squilibri all'interno delle coppie siano dovuti a problemi della singola persona, che cerca di delimitare una sua zona comfort all'interno della coppia.
Le fobie, le manie, le insicurezze del singolo vengono portate all'interno della coppia e lì creano un sistema di cogestione con il partner.
Credo che qualcosa di simile sia avvenuto per esempio nella mia coppia.
La persona depressa, fobica o ansiosa cerca di gestire il controllo degli spazi e delle persone, rifugge dalle situazioni che non riesce a gestire, col tempo condiziona anche le scelte di chi sta accanto.
Io credo di aver sottovalutato molto prima di sposarmi come questa cosa avrebbe potuto cambiarmi con gli anni.
Sono pienamente d'accordo con te.
Non sono piccole manie al livello di preferenze, mi sembrano rituali su cui poggiarsi per controllare l'ansia.
Penso che assecondare non faccia neanche bene se non altro perché non fa prendere coscienza che sono sintomi di altri disagi.
 

spleen

utente ?
Io più che al sessismo credo che gli squilibri all'interno delle coppie siano dovuti a problemi della singola persona, che cerca di delimitare una sua zona comfort all'interno della coppia.
Le fobie, le manie, le insicurezze del singolo vengono portate all'interno della coppia e lì creano un sistema di cogestione con il partner.
Credo che qualcosa di simile sia avvenuto per esempio nella mia coppia.
La persona depressa, fobica o ansiosa cerca di gestire il controllo degli spazi e delle persone, rifugge dalle situazioni che non riesce a gestire, col tempo condiziona anche le scelte di chi sta accanto.
Io credo di aver sottovalutato molto prima di sposarmi come questa cosa avrebbe potuto cambiarmi con gli anni.
Sono pienamente d'accordo con te.
Non sono piccole manie al livello di preferenze, mi sembrano rituali su cui poggiarsi per controllare l'ansia.
Penso che assecondare non faccia neanche bene se non altro perché non fa prendere coscienza che sono sintomi di altri disagi.
Diventa sessismo secondo me quando le esortazioni coniugali a comportarsi in un certo modo sono condite e motivate da affermazioni del tipo: Un buon marito farebbe così, una buona moglie non farebbe colà etc.
Come se essere buoni mariti o buone mogli dipendesse da ruoli prefissati e rigidi di comportamento.
Ed è una situazione tutt' altro che rara.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Diventa sessismo secondo me quando le esortazioni coniugali a comportarsi in un certo modo sono condite e motivate da affermazioni del tipo: Un buon marito farebbe così, una buona moglie non farebbe colà etc.
Come se essere buoni mariti o buone mogli dipendesse da ruoli prefissati e rigidi di comportamento.
Ed è una situazione tutt' altro che rara.
diventa sessimo quando certe dinamiche le inizi a portare fuori dalla coppia e le applichi anche su colleghe e conoscenti donne. Se poi si ha un capo femmina, la situazione generale diventa insostenibile.
 

danny

Utente di lunga data
Sono pienamente d'accordo con te.
Non sono piccole manie al livello di preferenze, mi sembrano rituali su cui poggiarsi per controllare l'ansia.
Penso che assecondare non faccia neanche bene se non altro perché non fa prendere coscienza che sono sintomi di altri disagi.
Sì.
 

danny

Utente di lunga data
diventa sessimo quando certe dinamiche le inizi a portare fuori dalla coppia e le applichi anche su colleghe e conoscenti donne. Se poi si ha un capo femmina, la situazione generale diventa insostenibile.
Il sessismo in non pochi casi può essere manifestazione di una patologia.
Una persona equilibrata non ha necessità di ricorrere a categorizzazioni, in genere relativizza e ha un buon spirito di adattamento.
La misoginia - una delle manifestazioni di sessismo, come può essere anche la misandria - nei casi più estremi può portare uomini e donne a reazioni di estrema aggressività nei confronti delle donne.
Ne sono un esempio i serial killer.
Questa vicenda per esempio è nota e decisamente inquietante
https://it.wikipedia.org/wiki/Leonarda_Cianciulli
La figura dell'assassina è contro tutti i luoghi comuni: alta 1,50 e pesante 50 chili.
E' un caso estremo, ma identificativo di come la famiglia possa divenire il luogo ove proteggere e mantenere le proprie patologie psichiatriche.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Diventa sessismo secondo me quando le esortazioni coniugali a comportarsi in un certo modo sono condite e motivate da affermazioni del tipo: Un buon marito farebbe così, una buona moglie non farebbe colà etc.
Come se essere buoni mariti o buone mogli dipendesse da ruoli prefissati e rigidi di comportamento.
Ed è una situazione tutt' altro che rara.
Io mi riferivo a cose lette, non a impressioni. Naturalmente esisteranno anche donne dispotiche.
Il numero dei femminicidi rispetto agli omicidi di uomini da perte delle mogli o compagne è talmente squilibrato da far ragionevolmente pensare che i rapporti squilibrati in quel senso siano maggioritari.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il sessismo in non pochi casi può essere manifestazione di una patologia.
Una persona equilibrata non ha necessità di ricorrere a categorizzazioni, in genere relativizza e ha un buon spirito di adattamento.
La misoginia - una delle manifestazioni di sessismo, come può essere anche la misandria - nei casi più estremi può portare uomini e donne a reazioni di estrema aggressività nei confronti delle donne.
Ne sono un esempio i serial killer.
Questa vicenda per esempio è nota e decisamente inquietante
https://it.wikipedia.org/wiki/Leonarda_Cianciulli
La figura dell'assassina è contro tutti i luoghi comuni: alta 1,50 e pesante 50 chili.
E' un caso estremo, ma identificativo di come la famiglia possa divenire il luogo ove proteggere e mantenere le proprie patologie psichiatriche.
La famiglia ha un ruolo fondamentale per costruire relazioni che conservino la patologia entro ambiti controllabili.
 

danny

Utente di lunga data
Io mi riferivo a cose lette, non a impressioni. Naturalmente esisteranno anche donne dispotiche.
Il numero dei femminicidi rispetto agli omicidi di uomini da perte delle mogli o compagne è talmente squilibrato da far ragionevolmente pensare che i rapporti squilibrati in quel senso siano maggioritari.
Non credo che le conseguenze estreme possano dare un valore numerico per indicare la percentuale di genere nella disparità nella coppia.
L'uomo può essere più pericoloso rispetto a una donna solo per la forza superiore e questo potrebbe già essere una spiegazione per le conseguenze più tragiche, inoltre l'uomo ha la tendenza a esternare i problemi, la donna a interiorizzare (in sintesi ma il resto lo trovate in questo articolo), il che può essere motivo di reazioni aggressive http://www.lastampa.it/2011/08/23/s...mo-e-donna-X5tHc5sDZmPr6hg0GaWiPJ/pagina.html.
Ma nel caso di problemi psichiatrici è la donna a predominare http://www.ilgiornale.it/news/siamo-tutti-po-psicolabili-donne-sempre-pi-1314141.html
Quindi è ipotizzabile che in una coppia vi possano essere un meccanismo di conservazione dei propri disturbi più a carico del sesso femminile.
 

danny

Utente di lunga data
La famiglia ha un ruolo fondamentale per costruire relazioni che conservino la patologia entro ambiti controllabili.
Qui ci vorrebbe twinpeaks.
Io ho la sensazione che nella ricerca di un partner si scelga quello che maggiormente possa garantire l'area comfort più simile a quella parentale.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Non credo che le conseguenze estreme possano dare un valore numerico per indicare la percentuale di genere nella disparità nella coppia.
L'uomo può essere più pericoloso rispetto a una donna solo per la forza superiore e questo potrebbe già essere una spiegazione per le conseguenze più tragiche, inoltre l'uomo ha la tendenza a esternare i problemi, la donna a interiorizzare (in sintesi ma il resto lo trovate in questo articolo), il che può essere motivo di reazioni aggressive http://www.lastampa.it/2011/08/23/s...mo-e-donna-X5tHc5sDZmPr6hg0GaWiPJ/pagina.html.
Ma nel caso di problemi psichiatrici è la donna a predominare http://www.ilgiornale.it/news/siamo-tutti-po-psicolabili-donne-sempre-pi-1314141.html
Quindi è ipotizzabile che in una coppia vi possano essere un meccanismo di conservazione dei propri disturbi più a carico del sesso femminile.
Una martellata la posso dare anch'io.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Qui ci vorrebbe twinpeaks.
Io ho la sensazione che nella ricerca di un partner si scelga quello che maggiormente possa garantire l'area comfort più simile a quella parentale.
Comfort...non tanto :carneval:.
Concordo. I pattern comportamentali tendono a riprodursi.
C'è da riflettere.
 

danny

Utente di lunga data
Una martellata la posso dare anch'io.
Più facile che una donna se la dia su di sé, mentre un uomo la dia sul partner.
Stesso problema, forse, differente manifestazione.
Però non è una regola valida per tutti: ad Auschwitz c'erano anche parecchie donne tra le SS, tanto per fare un esempio.
Avevo in casa un bel libro sulle donne assassine, tra l'altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Più facile che una donna se la dia su di sé, mentre un uomo la dia sul partner.
Stesso problema, forse, differente manifestazione.
Però non è una regola valida per tutti: ad Auschwitz c'erano anche parecchie donne tra le SS, tanto per fare un esempio.
Avevo in casa un bel libro sulle donne assassine, tra l'altro.
La questione che avevi posto tu era che un comportamento dispotico in casa fosse equamente distribuito tra uomini e donne, non che non esistano donne dispotiche, crudeli o assassine. I fatti dicono che sono in numero enormemente maggiore gli uomini, ma questo vale in generale anche per la popolazione carceraria.
Nel campo delle ipotesi si può ipotizzare quello che ci pare.
 

danny

Utente di lunga data
La questione che avevi posto tu era che un comportamento dispotico in casa fosse equamente distribuito tra uomini e donne, non che non esistano donne dispotiche, crudeli o assassine. I fatti dicono che sono in numero enormemente maggiore gli uomini, ma questo vale in generale anche per la popolazione carceraria.
Nel campo delle ipotesi si può ipotizzare quello che ci pare.
http://www.adnkronos.com/fatti/cron...-uomini-molestati_c7s8dhD6ix4fow5Bi0ZSmO.html
 

Brunetta

Utente di lunga data
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danny

Utente di lunga data
Non commento per non scatenare una polemica su una idiozia.
Non paragoniamo eh.

Altrimenti potremmo raccogliere testimonianze di botte prese dagli adulti da parte di duenni.
Io ho un dente scheggiato da mio figlio a tre mesi.
Stiamo parlando di due cose diverse.
Un conto individuare lo sbilanciamento in una coppia, l'altro le conseguenze fisiche di stati di aggressività.
E' ovvio che l'uomo abbia più capacità di provocarle.
Voglio dire, quando mia moglie mi ha picchiato non mi ha fatto niente e non ho reagito.
Ma lo ha fatto.
Quindi si è dimostrata aggressiva e pericolosa in quel momento in cui ha perso il controllo.
Magari non per me che peso 75 kg.
Ma per un bimbo piccolo?
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Stiamo parlando di due cose diverse.
Un conto individuare lo sbilanciamento in una coppia, l'altro le conseguenze fisiche di stati di aggressività.
E' ovvio che l'uomo abbia più capacità di provocarle.
Voglio dire, quando mia moglie mi ha picchiato non mi ha fatto niente e non ho reagito.
Ma lo ha fatto.
Quindi si è dimostrata aggressiva e pericolosa in quel momento in cui ha perso il controllo.
Magari non per me che peso 75 kg.
Ma per un bimbo piccolo?
Si parlava di coppia!

Ma allora il gatto? Siano noi i padroni o lui?
Andiamo avanti a caso!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Forse era un tema di difficile individuazione, vista la piega che ha poi preso la discussione.
Io non intendevo illuminare il problema della violenza sulle donne, che è innegabile, ma sulla diffusione di relazioni non paritarie, basate su il giudizio di uno sull'altro o reciproco.
Trovo terribile l'idea che qualcuno possa sentirsi sempre (o anche a turno per compensare) sotto esame da parte del partner per tutto o anche per aspetti particolari.
Non dubito che, ad esempio, possano esserci uomini che si sentano costantemente sotto esame sul piano sessuale, come se il piacere della donna dipendesse totalmente da loro. Cosa che è probabilmente gratificante, quando vi è riscontro, ma è anche frustrante quando non avviene. Questo può dipendere da idee tutte degli uomini o condivise dalla partner o da un atteggiamento giudicante.
Certamente può accadere anche a ruoli invertiti.

Io però pensavo alla quotidianità. Quasi tutte le donne, facendo entrare gli ospiti, si scusano per il disordine oppure si sentono orgogliose per l'ordine, mentre non ho sentito nessun uomo farlo.
Questo significa accollarsi delle cose sulle quali poter essere giudicate non solo da estranei, ma dal partner!
Ancora più mi ha colpito è la tendenza condivisa a nascondere, occultare le "mancanze" per evitare il rimprovero.
Può ben essere che ne esistano altre comuni al mondo maschile che non conosco, magari relativo al dover apparire dominanti sul posto di lavoro o in attività sportive o pratiche.
 
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