Classico o scientifico?

Stato
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Conte, ti confesso che non lo ho letto tutto nemmeno io. Mettiamola così: i presupposti dei nostri ragionamenti sono diversi e dunque diverse sono le conclusioni. IL discorso era nato dalle università, se avevano o meno il bisogno di finanziamenti inter-regionali e di collegamenti nazionali o se bastavano i finanziamenti di impenditori locali. Abbiamo dato le rispettive risposte e chiudiamola qui, prima che altri, comprensibilimente, si annoino. Detto per inciso, continui ad essermi simpatico :)
Il mio ragionamento è questo.
Se il 90% delle tasse che noi paghiamo restano in Veneto
Altro che Università...
Perchè da SEMPRE siamo abituati a far miracoli con le poche risorse a disposizione.

Non avremmo certo bisogno di finanziamenti eh?

CI ARRANGIAMO.

E non pesiamo su nessuno.
 
Indubbiamente sono approcci diversi, ma non opposti.

Dire che con uno puoi fare tutto mentre con l'altro alcune strade ti sono precluse, è quantomeno fantasioso.
Si ma non puoi dimostrarlo.
Difatto chi è laureato in una roba non lo è in nessuna altra no?

Di precluso c'è solo questo.

Se non hai un diploma di scuola media superiore di cinque anni, non puoi accedere all'università.

Se non superi esame di ammission non puoi accedere a università

Se non hai schei per pagarti gli studi non puoi accedere all'università.

Se ricevi l'ESU ( almeno ai miei tempi si chiamava così) e non hai tot profitto, non puoi finire l'Università.
 

Tubarao

Escluso
Si ma non puoi dimostrarlo.
Difatto chi è laureato in una roba non lo è in nessuna altra no?

Di precluso c'è solo questo.

Se non hai un diploma di scuola media superiore di cinque anni, non puoi accedere all'università.

Se non superi esame di ammission non puoi accedere a università

Se non hai schei per pagarti gli studi non puoi accedere all'università.

Se ricevi l'ESU ( almeno ai miei tempi si chiamava così) e non hai tot profitto, non puoi finire l'Università.
A quanto pare trattasi di verità incontrovertibile. Un dogma.
 
A quanto pare trattasi di verità incontrovertibile. Un dogma.
Simmel insegna che ognuno di noi ha "buone" ragioni, (le sue) per credere a idee false no?
Me lo dicono tutti che la mia idea secessionista non è buona.

Ma io ho le mie "buone" ragioni per credervi.

Esattamente come uno ha le sue buone ragioni per credere al cuore di una donna.
 
A quanto pare trattasi di verità incontrovertibile. Un dogma.
Sai però questo dibattito mi ha portato a delle riflessioni.
Sia su tutta sta storia del metodo.

Ci sono cose nella musica che da sempre hanno lasciato imbarazzati:
Interpreti, esecutori, musicologi, storici ecc..ecc..ecc...

Tipo sta roba qua...
[video=youtube;_yvwJt40ZWg]https://www.youtube.com/watch?v=_yvwJt40ZWg[/video]

Potrei tenerti un pomeriggio a parlarti del cosidetto stile beethoveniano, della sua poetica e qui e che lì...

Ma poi ci troveremmo tra le palle una cosa come questa che non è neanche più beethoveniana, e liquidata semplicemente dai contemporanei...puareto cosa vuoi...lè sordo patoco...e oramai così ubriaco smarso ( si ricordi che Beethoveen, non era laureato ma era un ubriacon), che non sa più quel che fa.
 
A quanto pare trattasi di verità incontrovertibile. Un dogma.
Poi caro Tuba, proprio oggi è venuto da me una spece di Anna Blume....a dirmi che non è corretto il mio modo di suonare la musica barocca.

Ammetto io non ho certo studiato i trattati di esecuzione di musica antica, ma ho comunque scatenato contro questa persona un panzer che l'ha lasciata lì.

Ecco sta persona ipercritica e ipermusicologicamente preparata, era ignorante patoca proprio dell'impalcatura su cui io ho costruito il mio modo di suonare l'organo eh?

Capito Tuba? Sta qua con tutte le so cose, manco sapeva chi era Karl Straube.

Ora vediamo da vicino il mio lavoro.

Se non ti vanno le mani, puoi avere anche diecimila lauree, ma non suoni.

Suonare richiede molta poca chiacchera e molta applicazione.

Io non so dirti in che misura i miei studi teorici e musicologici, abbiano influito sul mio modo di "sentire" e concepire una determinata partitura: posso dirti però che sovente sono state d'impaccio. E altre volte d'aiuto.

E' con la musicologia che io ho aperto i miei orizzonti e sono arrivato a Straube.

Straube era discendente dalla tradizione della Thomaschoole di Lipsia.
Dove fu organista Bach, e non se ne fregarano mai un casso nè di olandesi saccenti, nè di austriaci boriosi.

Straube c'era quando Max Reger componeva, e anzi Straube fu il primo interprete dedicatario delle opere di Max Reger.

Dalla scuola di Straube è uscito Gunter Ramin.
Ramin fu maestro di Walcha e Richter.
Da un allievo di Ramin discende il maestro della Lisitsina.

Ed è questo l'unicissimo motivo che mi ha spinto fino a Riga per poter studiare con quella donna.

QUindi è come dirti:
Ehi guarda che tutto quello che c'è da sapere sull'informatica l'ho imparato dagli Hacker e dai smanettoni, non certo da Bill Gates.

Ma non so se sono riuscito a spiegarmi.

E mi è venuto in mente quella volta che in caserma l'intellettuale denigrò un ragazzo bergamasco che faceva il muratore.

Bon, io presi l'intellettuale e lo trasferii al minuto mantenimento assieme al muratore.
Poi pretesi che l'intellettuale mi mostrasse come si fa con cazzuola e fraton...e malta.

Sembra una cazzata...
Ma non lo è.

E ricordiamoci che se non si sa come fare, puoi avere dieci lauree, ma non riesci a dare la malta ai muri.
Perchè o ti resta sul fraton, o la casca dal muro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In tutta la discussione mi pare che nessuno abbia visto la validità del corso di studi da un altro punto di vista.
Non pensate che il corso sia più formativo quanto più è affine agli interessi dello studente?
E' quello che intendevo quando avevo chiesto gli interessi del figlio piuttosto che parlare della scuola.
Da quest'ottica tutte le opinioni date sono valide.
Ognuno ha considerato formativo il corso di studi seguito forse proprio per questo.
 
A quanto pare trattasi di verità incontrovertibile. Un dogma.
Infine caro Tuba,
Mi è venuta in mente la vicenda del primario di cardiologia che ha curato mio padre.

Non ha fatto il classico.

Ma udite udite ragioneria.

Poi cosa capitò?

Che anzichè fare il militare, fece l'obiettore.
POi andò un anno a fare volontariato in Africa.

Tornò dicendo che voleva fare il medico.

Si iscrisse a medicina.

Oggi è un primario di cardiologia.

In altre parole, se le mani non ti vanno, inutile fare el pianista...

Se non sei tagliato per fare il medico, puoi aver fatto tutti i classici che te pare, ma rimarrai sempre un medico mediocre.

E anche lì, puoi aver studiato tutti i trattati di anatomia, istologia, fisiologia del mondo...
E non essere bon a usare un bisturi eh?

E me sa che un bravo chirurgo non lo è certo per aver fatto il classico...
Ma solo perchè si è applicato per bene, e ha doti naturali, durante le autopsie de rito...

( che una l'ho vista da studente, per correre drio ad una che faceva medicina, so diventà verde e go vomità par do giorni)....robe da svenire...
 
In tutta la discussione mi pare che nessuno abbia visto la validità del corso di studi da un altro punto di vista.
Non pensate che il corso sia più formativo quanto più è affine agli interessi dello studente?
E' quello che intendevo quando avevo chiesto gli interessi del figlio piuttosto che parlare della scuola.
Da quest'ottica tutte le opinioni date sono valide.
Ognuno ha considerato formativo il corso di studi seguito forse proprio per questo.
Dipende dagli interessi dello studente...
Altrimenti se fosse guardare mia figlia, andrebbe a fare il liceo coreutico...

Invece sbagli e ti sfugge una cosa elementare.

Ognuno può parlare solo del corso di studi che ha seguito, non di quello che non ha seguito.

E quindi come può dare un consiglio utile ed oggettivo?

NON PUO'.

Poi che cosa si può dire?
Fa le magistrali che poi diventi maestro di scuola?

Dirai
Toso fa le magistrali e poi muori di fame.
 
Ho le mie buone ragioni per chiedere la Vostra opinione.
banalizzo ma non ho molto tempo, perdonatemi.
Ha ancora senso il liceo classico nel 2014?
E lo scientifico è oggi ed in prospettiva più utile e formativo?
Esperienze dirette con i figli o nipoti o figli di amici ORA?
COmunque tornando a bomba
Io ho finito il liceo nel 1986.

Ai miei tempi dato che lo scientifico era lì attaccato, posso dirti, che c'era solo qualche differenza di materie eh?
Non c'è il greco allo scientifico, ma c'è più matematica.

Cioè non è che allo scientifico non si studino le materie letterarie eh?

Poi adesso mi pare che ci siano mille rivoli di licei...
Linguistico, Pedagocico, Musicale,

Ma la voglia di studiare manca sempre...
 

Eratò

Utente di lunga data
Poi caro Tuba, proprio oggi è venuto da me una spece di Anna Blume....a dirmi che non è corretto il mio modo di suonare la musica barocca.

Ammetto io non ho certo studiato i trattati di esecuzione di musica antica, ma ho comunque scatenato contro questa persona un panzer che l'ha lasciata lì.

Ecco sta persona ipercritica e ipermusicologicamente preparata, era ignorante patoca proprio dell'impalcatura su cui io ho costruito il mio modo di suonare l'organo eh?

Capito Tuba? Sta qua con tutte le so cose, manco sapeva chi era Karl Straube.

Ora vediamo da vicino il mio lavoro.

Se non ti vanno le mani, puoi avere anche diecimila lauree, ma non suoni.

Suonare richiede molta poca chiacchera e molta applicazione.

Io non so dirti in che misura i miei studi teorici e musicologici, abbiano influito sul mio modo di "sentire" e concepire una determinata partitura: posso dirti però che sovente sono state d'impaccio. E altre volte d'aiuto.

E' con la musicologia che io ho aperto i miei orizzonti e sono arrivato a Straube.

Straube era discendente dalla tradizione della Thomaschoole di Lipsia.
Dove fu organista Bach, e non se ne fregarano mai un casso nè di olandesi saccenti, nè di austriaci boriosi.

Straube c'era quando Max Reger componeva, e anzi Straube fu il primo interprete dedicatario delle opere di Max Reger.

Dalla scuola di Straube è uscito Gunter Ramin.
Ramin fu maestro di Walcha e Richter.
Da un allievo di Ramin discende il maestro della Lisitsina.

Ed è questo l'unicissimo motivo che mi ha spinto fino a Riga per poter studiare con quella donna.

QUindi è come dirti:
Ehi guarda che tutto quello che c'è da sapere sull'informatica l'ho imparato dagli Hacker e dai smanettoni, non certo da Bill Gates.

Ma non so se sono riuscito a spiegarmi.

E mi è venuto in mente quella volta che in caserma l'intellettuale denigrò un ragazzo bergamasco che faceva il muratore.

Bon, io presi l'intellettuale e lo trasferii al minuto mantenimento assieme al muratore.
Poi pretesi che l'intellettuale mi mostrasse come si fa con cazzuola e fraton...e malta.

Sembra una cazzata...
Ma non lo è.

E ricordiamoci che se non si sa come fare, puoi avere dieci lauree, ma non riesci a dare la malta ai muri.
Perchè o ti resta sul fraton, o la casca dal muro.
È vero Conte e vale per tutte le professioni.Puoi studiare quanto ti pare ma se non è fatto tuo rimarrai sempre mediocre.Ad es.mia madre mi mando a lezioni di pianoforte, 2 anni ma mica era fatto mio, son rimasta medioce nonostante m'impegnassi a casa a suonare e risuonare.Mia sorella invece? Bravissima e da piccola aveva vinto anche dei premi.È la passione, il talento e l'impegno che portano al eccellenza.
 

Hellseven

Utente di lunga data
Vedete, io dissento proprio sulla differenza di metodo.

Il mio professore di matematica, ad esempio, ma è solo uno dei tanti che mi vengono in mente, ci ha sempre fatto vedere la matematica appunto come una filosofia.

Secondo lui, la radice quadrata di due, non era il numero che usciva fuori dalla calcolatirice 1.414.......ma è...radice quadrata di 2, un numero reale irrazionale.

Keplero, Copernico, Galilei erano prima dei pensatori (?) poi dei matematici.

L'approccio alla soluzione dei teoremi, cos'è se non un approccio critico verso un mondo, verso un metodo, verso un linguaggio, verso una filosofia.

E allora dov'è la diversità di metodo di cui tanto sento parlare ma leggo poco ?

Vogliamo parlare dell'approccio che ha un informatico alla soluzione dei problemi ? Sbriciolata potrebbe confermare che galleggiamo tra la filosofia e la psicologia, con incursioni nella negromanzia (ma questo è un discorso diverso).

L'unica differenza, e la grande discriminante, per me, non è il percorso di studi, ma le persone con le quali compi questo percorso.
A parte che lo hai scritto molto bene, ne condivido appieno il contenuto. La matematica e' una forma di pensiero ne sono convinto anche io
 

Hellseven

Utente di lunga data
Bè non è che faccia male alla salute cmq :)
In verità ne sono felice ma io lo scelsi perché la matematica e le materie scientifiche mi erano estranee e perché venivo da una famiglia in cui si faceva o il classico o il classico. E mi son trovato bene. Ma lui ambisce a ingegneria o medicina e quindi volevo che scegliesse liberamente pur sapendo che forse in questo tipo di scelte una formazione scientifica avrebbe aiutato. Ma tu sei l'esempio del contrario esatto? E tanti altri pure quindi va benissimo cosi😃
 

Nausicaa

sfdcef
In verità ne sono felice ma io lo scelsi perché la matematica e le materie scientifiche mi erano estranee e perché venivo da una famiglia in cui si faceva o il classico o il classico. E mi son trovato bene. Ma lui ambisce a ingegneria o medicina e quindi volevo che scegliesse liberamente pur sapendo che forse in questo tipo di scelte una formazione scientifica avrebbe aiutato. Ma tu sei l'esempio del contrario esatto? E tanti altri pure quindi va benissimo cosi😃
Yup. Classico e poi università scientifica.
mi mancavano, è vero, alcune nozioni. Derivate per esempio... E quando il prof scrisse per la prima volta n! (N fattoriale n!=n•(n-1)•(n-2) etc ) fui la cretina che ridacchió pensando che avesse voluto scrivere una spiritosaggine... Ehm...
ma direi che in brevissimo tempo mi sono rifatta e tanti altri miei compagni.
devo dire che la mia insegnante al liceo era molto brava e puntava molto a farci capire approfonditamente le cose. Fortuna mia.
 

Nobody

Utente di lunga data
A parte che lo hai scritto molto bene, ne condivido appieno il contenuto. La matematica e' una forma di pensiero ne sono convinto anche io
Insomma... se fosse solo una forma di pensiero, non potrebbe descrivere il mondo. Se lascio cadere un oggetto da una determinata altezza, grazie a lei posso sapere oggettivamente quanto tempo ci vorrà perchè colpisca il suolo.
 

Tubarao

Escluso
Insomma... se fosse solo una forma di pensiero, non potrebbe descrivere il mondo. Se lascio cadere un oggetto da una determinata altezza, grazie a lei posso sapere oggettivamente quanto tempo ci vorrà perchè colpisca il suolo.
Si narra che uno che di filosofia se ne intendeva parecchio, fece scrivere sulla porta delle propria accademia qualcosa del tipo: Non entri chi non è matematico. (O comunque qualcosa del genere).

Senza l'arido numero :D non esisterebbe nulla. Niente arte. Niente musica.

Sicuramente il Conte potrebbe spiegare meglio di me la bellezza matematica delle Fughe di Bach.

La stessa Minerva, meglio di me, potrebbe descrivere la bellezza dell'arte del Rinascimento che sfrutta la tecnica della prospettiva.

Oppure Fantastica, potrebbe descriverci la struttura numerica e matematica della Commedia di Dante.

I numeri esistono da sempre, e sempre esisteranno, anche quando di noi (inteso come genere umano) resterà solo la puzza. :D
 
Si narra che uno che di filosofia se ne intendeva parecchio, fece scrivere sulla porta delle propria accademia qualcosa del tipo: Non entri chi non è matematico. (O comunque qualcosa del genere).

Senza l'arido numero :D non esisterebbe nulla. Niente arte. Niente musica.

Sicuramente il Conte potrebbe spiegare meglio di me la bellezza matematica delle Fughe di Bach.

La stessa Minerva, meglio di me, potrebbe descrivere la bellezza dell'arte del Rinascimento che sfrutta la tecnica della prospettiva.

Oppure Fantastica, potrebbe descriverci la struttura numerica e matematica della Commedia di Dante.

I numeri esistono da sempre, e sempre esisteranno, anche quando di noi (inteso come genere umano) resterà solo la puzza. :D
se è per questo mi è capitato di leggere appassionati inni alla matematica con dissertazioni che ne spiegavano il fascino e l'enorme importanza..testi davanti aiquali naturalmente m'inchino con grande senso di ignoranza e rispetto
 
Stato
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