Come abbiamo fatto a sopravvivere noi bambino degli anni 50/60/70?

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disincantata

Utente di lunga data
Lo vedrò su raireplay.
In generale: il problema esiste, ma esiste da sempre per ogni fenomeno migratorio.
Mi spiego: le generazioni passate italiane magari vivevano "senza padre". Infatti erano i maschi a lasciare la terra, per arruolarsi nelle fabbriche tedesche, nelle miniere belghe, ecc. E mandavano i soldi a casa. Il problema ci appare meno evidente, perchè un bambino soffre maggiormente la lontananza della madre (es. le rumene o le ucraine di oggi) rispetto a quella paterna (gli italiani di ieri).

Paradossalmente, per famiglie che vogliono aumentare il proprio tenore di vita (in Patria: es. la Romania o l'Ucraina di oggi, ma anche l'Italia di ieri), la "rimessa" dall'estero è essenziale, da sempre. Da un punto di vista sociologico, sarebbe "meno oneroso" che a partire per guadagnare fosse il "padre". Cosa che hanno fatto gli italiani o gli irlandesi, ma anche (ad esempio) i turchi in Germania. Ma che non fanno - se non in misura minoritaria - gli uomini dell'est.
Ora, mi attirerò le ire di qualche benpensante, che non trovando di meglio - come argomentazione - mi definirà razzista (teoria abominevole, e chiudo qui): ma perchè sono soprattutto le donne a guadagnarsi il pane in occidente? Le risposte sono 2:
1) gli italiani andavano in miniera o in fabbrica. Oggi le donne espatriano perchè noi affidiamo loro "lavori di cura", tradizionalmente affidati alle donne. Noi ci fidiamo delle donne (chi di voi assumerebbe un babysitter uomo e straniero?). Ma, SOPRATTUTTO, gli uomini non ci pensano proprio a fare lavori "da femmina" (ed infatti in alcune tradizioni, che non reputano degradanti i lavori di cura, gli uomini vengono assunti eccome: pensate ai filippini).
2) chiedete ad una ragazza o donna ucraina, moldava, o rumena come funziona il menage familiare...la donna lavora, l'uomo si dà alla vodka. Io - per vari motivi, e da anni - ho contatti con grandissime lavoratrici che provengono dall'est. Se sono qui da sole, spesso è perchè fuggono anche dalla loro famiglia, mariti fancazzisti e ubriaconi, e che comunque si fanno mantenere dalle mogli. Ovvio che non è regola generale. Ma è vero che l'incidenza del fenomeno è assai assai elevata.
Quando i miei genitori avevano una donna ucraina in casa, gli hanno proposto di far venire sua figlia, allora sui dieci anni, avrebbe avuto tutto, non ha voluto, quindi non sempre sono vittime. Spesso stanno meglio qui, in tutti i sensi, libere.
Anche oggi a distanza di 20 anni e' ancora in Italia eppure potrebbe vivere benissimo al suo paese con tutti i risparmi accumulati.
Non ha senso prima fare famiglia e poi abbandonare i figli.
 

ologramma

Utente di lunga data
chiedete ad una ragazza o donna ucraina, moldava, o rumena come funziona il menage familiare...la donna lavora, l'uomo si dà alla vodka. Io - per vari motivi, e da anni - ho contatti con grandissime lavoratrici che provengono dall'est. Se sono qui da sole, spesso è perchè fuggono anche dalla loro famiglia, mariti fancazzisti e ubriaconi, e che comunque si fanno mantenere dalle mogli. Ovvio che non è regola generale. Ma è vero che l'incidenza del fenomeno è assai assai elevata.
Anche io ne conosco parecchie e devo dire che hai ragione nel definire le donne dell'est succube dei mariti fannulloni e ubriaconi, una mia conoscenza particolare si è prodigata molto nel lavoro come badante per far studiare i figli , potete sempre dire voi maschi italiani siete creduloni, in questo caso no ho la riprova dato che sono venuti in italia, ed con una figlia siamo in diretto contatto , brava famiglia.
Altre dopo aver mantenuto i propri mariti e stufe di farlo hanno divorziato, da loro il divorzio costa pochissimo 100 euro e non devi essere presente basta volerlo e la casa cointestata o se la tiene una delle parti o si vende, altra cultura per noi lunga tiritera e un sacco di soldi
 
Stato
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