Come posso aiutare mio marito?

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Lo sai tu. Non lui che ne ha assaggiata solo una. Se mangiassi sempre spaghetti al pomodoro per 40 anni non avresti curiosità di sapere che sapore ha altro?
Quindi andiamo tutti a ripassare il mito della caverna di Platone, così aggiungiamo filosofia alle materie mediche quivi trattate
 

danny

Utente di lunga data
Lo sai tu. Non lui che ne ha assaggiata solo una. Se mangiassi sempre spaghetti al pomodoro per 40 anni non avresti curiosità di sapere che sapore ha altro?
Di solito lo si fa normalmente perché ci si stanca di mangiare sempre uguale.
In effetti, la monotonia non è aspirazione diffusa.
 

hammer

Utente di lunga data
Lo sai tu. Non lui che ne ha assaggiata solo una. Se mangiassi sempre spaghetti al pomodoro per 40 anni non avresti curiosità di sapere che sapore ha altro?
Non è una regola fissa, dipende.
Sono circa 40 anni che mangio gli stessi spaghetti, e spero di poterli gustare ancora per altri 40, sempre con lo stesso piacere.
Anche perché so bene che altri spaghetti non sarebbero diversi da quelli che già conosco.
Il vero cambiamento non sta nel piatto, ma nell’emozione che lo accompagna.
Se però ai "nuovi" spaghetti aggiungessi un pizzico di connessione emotiva, allora il sapore potrebbe davvero essere diverso.
Faccio fatica a credere che quest’uomo sia finito in depressione solo per il semplice desiderio di provare un’altra donna, per di più arrivando a confessarlo alla moglie.
Sarebbe una stupidità colossale.
O è una storia inventata o lui ha già un altra.
 

Rebecca89

Sentire libera
Non è una regola fissa, dipende.
Sono circa 40 anni che mangio gli stessi spaghetti, e spero di poterli gustare ancora per altri 40, sempre con lo stesso piacere.
Anche perché so bene che altri spaghetti non sarebbero diversi da quelli che già conosco.
Il vero cambiamento non sta nel piatto, ma nell’emozione che lo accompagna.
Se però ai "nuovi" spaghetti aggiungessi un pizzico di connessione emotiva, allora il sapore potrebbe davvero essere diverso.
Faccio fatica a credere che quest’uomo sia finito in depressione solo per il semplice desiderio di provare un’altra donna, per di più arrivando a confessarlo alla moglie.
Sarebbe una stupidità colossale.
O è una storia inventata o lui ha già un altra.
Invece succede. Subentra un senso di non vissuto. Conosco due o tre coppie così, ed è una delle prime cose di cui si è aperto anche il tipo per il quale sono arrivata qui. Una delle coppie in questione è mio fratello.
Sempre con la premessa che nelle situazioni ti ci devi trovare, stare insieme da quando si è poco più che adolescenti ed arrivare all' età adulta ti porta inevitabilmente di fronte allo specchio a chiederti se hai veramente vissuto. Perché tutto quello che hai vissuto lo hai condiviso con una persona, ma di tuo cosa c è? Vuoi che aumentano le responsabilità e i pensieri della vita adulta, pensare a un matrimonio o ad una famiglia, resta una parte di te che non sa che cosa vuol dire stare con un' altra persona. La si mette sempre e solo sul piano sessuale, ovvio che c'entra ma non è solo quello. A un certo punto ti chiedi come sarebbe ridere con un' altra persona, discutere con un' altra persona, provare emozioni con un' altra persona perché nel tempo vuoi o non vuoi, puoi metterci tutto l impegno che credi ma le emozioni si stabilizzano. E non è, per me, questione di farfalle nello stomaco, ma proprio di senso di non conoscere qualcosa fuori da quel mondo, seppur perfetto, a livello di sensazioni, di confronto, di vita con un' altra persona. E le coppie così, almeno quelle che conosco io, inevitabilmente tradiscono e difficilmente lasciano. Perché cercano emozioni che li facciano sentire vivi in modo nuovo, pur rendendosi conto che l abitudine che hanno costruito nella loro vita va bene. Io non lo trovo così assurdo, e lo riscontro moltissimo nelle coppie 30/35 anni che stanno insieme da quando ne hanno 15. Spero vivamente che mio figlio faccia più esperienze possibili senza legarsi subito ad una persona perché so che poi arriverà il momento dello specchio.
 

ivanl

Utente di lunga data
Invece succede. Subentra un senso di non vissuto. Conosco due o tre coppie così, ed è una delle prime cose di cui si è aperto anche il tipo per il quale sono arrivata qui. Una delle coppie in questione è mio fratello.
Sempre con la premessa che nelle situazioni ti ci devi trovare, stare insieme da quando si è poco più che adolescenti ed arrivare all' età adulta ti porta inevitabilmente di fronte allo specchio a chiederti se hai veramente vissuto. Perché tutto quello che hai vissuto lo hai condiviso con una persona, ma di tuo cosa c è? Vuoi che aumentano le responsabilità e i pensieri della vita adulta, pensare a un matrimonio o ad una famiglia, resta una parte di te che non sa che cosa vuol dire stare con un' altra persona. La si mette sempre e solo sul piano sessuale, ovvio che c'entra ma non è solo quello. A un certo punto ti chiedi come sarebbe ridere con un' altra persona, discutere con un' altra persona, provare emozioni con un' altra persona perché nel tempo vuoi o non vuoi, puoi metterci tutto l impegno che credi ma le emozioni si stabilizzano. E non è, per me, questione di farfalle nello stomaco, ma proprio di senso di non conoscere qualcosa fuori da quel mondo, seppur perfetto, a livello di sensazioni, di confronto, di vita con un' altra persona. E le coppie così, almeno quelle che conosco io, inevitabilmente tradiscono e difficilmente lasciano. Perché cercano emozioni che li facciano sentire vivi in modo nuovo, pur rendendosi conto che l abitudine che hanno costruito nella loro vita va bene. Io non lo trovo così assurdo, e lo riscontro moltissimo nelle coppie 30/35 anni che stanno insieme da quando ne hanno 15. Spero vivamente che mio figlio faccia più esperienze possibili senza legarsi subito ad una persona perché so che poi arriverà il momento dello specchio.
lo devo far leggere a mio figlio
 

Eagle72

Utente di lunga data
Di solito lo si fa normalmente perché ci si stanca di mangiare sempre uguale.
In effetti, la monotonia non è aspirazione diffusa.
Qui è oltre la monotonia che potrebbe anche non esserci. È curiosità di come è con qualcuno altro. Soprattutto vai avanti con l'età e dici mai "proverò" qualcun altro
 

Rebecca89

Sentire libera
lo devo far leggere a mio figlio
So la situazione, ne hai parlato molte volte, purtroppo non puoi nemmeno obbligarli... però si, impazzisci a una certa. Mio fratello ha 30 anni e l anno scorso ha avuto una crisi vera, ora sono di nuovo insieme ma non lo vedo entusiasta, non lo vedo felice. Lo vedo rassegnato perché si è reso conto di essersi legato, non riesce a lasciarla perché è come una simbiosi da cui difficilmente poi riesci a staccarti ma ogni tanto crolla, mi chiama, che si sente in gabbia. Protetto, al sicuro, gabbia d oro se vuoi ma gabbia resta. Voglio molto bene a mia cognata, la conosco che era una bambina, ma se mio fratello facesse il passo di chiudere io lo capirei.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Invece succede. Subentra un senso di non vissuto. Conosco due o tre coppie così, ed è una delle prime cose di cui si è aperto anche il tipo per il quale sono arrivata qui. Una delle coppie in questione è mio fratello.
Sempre con la premessa che nelle situazioni ti ci devi trovare, stare insieme da quando si è poco più che adolescenti ed arrivare all' età adulta ti porta inevitabilmente di fronte allo specchio a chiederti se hai veramente vissuto. Perché tutto quello che hai vissuto lo hai condiviso con una persona, ma di tuo cosa c è? Vuoi che aumentano le responsabilità e i pensieri della vita adulta, pensare a un matrimonio o ad una famiglia, resta una parte di te che non sa che cosa vuol dire stare con un' altra persona. La si mette sempre e solo sul piano sessuale, ovvio che c'entra ma non è solo quello. A un certo punto ti chiedi come sarebbe ridere con un' altra persona, discutere con un' altra persona, provare emozioni con un' altra persona perché nel tempo vuoi o non vuoi, puoi metterci tutto l impegno che credi ma le emozioni si stabilizzano. E non è, per me, questione di farfalle nello stomaco, ma proprio di senso di non conoscere qualcosa fuori da quel mondo, seppur perfetto, a livello di sensazioni, di confronto, di vita con un' altra persona. E le coppie così, almeno quelle che conosco io, inevitabilmente tradiscono e difficilmente lasciano. Perché cercano emozioni che li facciano sentire vivi in modo nuovo, pur rendendosi conto che l abitudine che hanno costruito nella loro vita va bene. Io non lo trovo così assurdo, e lo riscontro moltissimo nelle coppie 30/35 anni che stanno insieme da quando ne hanno 15. Spero vivamente che mio figlio faccia più esperienze possibili senza legarsi subito ad una persona perché so che poi arriverà il momento dello specchio.
Avrei potuto scrivere lo stesso..io sono uno di quelle coppie. E anche io auguro alle figlie di non legarsi subito a qualcuno per sempre. Ha dei vantaggi perché è qualcosa di speciale ma dopo 20/30 anni subentra ciò che dici che non è la noia. Ma sapere di poter lasciare la terra senza aver mai provato un altro corpo, un altra persona, un altra emozione diversa.
 

danny

Utente di lunga data
Qui è oltre la monotonia che potrebbe anche non esserci. È curiosità di come è con qualcuno altro. Soprattutto vai avanti con l'età e dici mai "proverò" qualcun altro
Boh.
La voglia ti viene se ti manca qualcosa, anche solo un certo tipo di emozioni nel sesso.
Altrimenti ti dedichi a collezionare auto d'epoca.
 

ivanl

Utente di lunga data
Avrei potuto scrivere lo stesso..io sono uno di quelle coppie. E anche io auguro alle figlie di non legarsi subito a qualcuno per sempre. Ha dei vantaggi perché è qualcosa di speciale ma dopo 20/30 anni subentra ciò che dici che non è la noia. Ma sapere di poter lasciare la terra senza aver mai provato un altro corpo, un altra persona, un altra emozione diversa.
nella mia esperienza, più che la voglia di nuovo, ha fatto tanto la sensazione di sentirsi importante e desiderato da una persona a cui non dovevo nulla e, quindi, era del tutto disinteressata nelle sue manifestazioni
 

Nicky

Utente di lunga data
Qui è oltre la monotonia che potrebbe anche non esserci. È curiosità di come è con qualcuno altro. Soprattutto vai avanti con l'età e dici mai "proverò" qualcun altro
Penso che sia una cosa che si prova quando ci si lega a qualcuno da giovanissimi.
Per me mio marito è stato il primo vero legame, a parte una frequentazione che, però, non era così importante. Ma non avevo una sensazione di mancanza, perché ci sono arrivata con una personalità già formata.
Se ti incontri troppo giovane, rischi di chiederti chi sei senza quella persona e, quindi, volerti mettere in un certo senso, alla prova.
 

Rebecca89

Sentire libera
Avrei potuto scrivere lo stesso..io sono uno di quelle coppie. E anche io auguro alle figlie di non legarsi subito a qualcuno per sempre. Ha dei vantaggi perché è qualcosa di speciale ma dopo 20/30 anni subentra ciò che dici che non è la noia. Ma sapere di poter lasciare la terra senza aver mai provato un altro corpo, un altra persona, un altra emozione diversa.
Sento spesso dire verso chi soffre questa cosa "eh, ma non sai prenderti le responsabilità, una coppia dopo un po' è normale che diventa così, si chiama quotidianità "...tutto giusto. Ma parliamo di ragazzini, che diventano adulti, che si ritrovano a litigare, confrontarsi, prendere decisioni, fare l amore sempre e solo con la stessa persona e non conoscono altro. E a un certo punto un po' perché senti magari le storie degli amici, un po' perché una è carina e premurosa con te, un po' perché ti guardi in casa e vedi una perfezione sempre uguale ti chiedi. Ti domandi. Analizzi, ti interroghi, vai in crisi. Ti ritrovi a dirti che hai 35 anni e vedi già la tua vita scritta. Matrimonio, casa, figli. E subentra il panico. Quel senso di "ma io, di mio, solo mio, che cos ho?"
Non è egoismo nei confronti dell' altra persona che magari e sicuramente non c ha fatto manco niente. Ma siamo fatti di emozioni, di sensazioni, di istinti. Non c entra manco l amore. A un certo punto senti proprio la fame di vita. Compri un libro di cui già conosci il finale. E quindi come fai a leggerlo pagina dopo pagina con entusiasmo?
 

ivanl

Utente di lunga data
Sento spesso dire verso chi soffre questa cosa "eh, ma non sai prenderti le responsabilità, una coppia dopo un po' è normale che diventa così, si chiama quotidianità "...tutto giusto. Ma parliamo di ragazzini, che diventano adulti, che si ritrovano a litigare, confrontarsi, prendere decisioni, fare l amore sempre e solo con la stessa persona e non conoscono altro. E a un certo punto un po' perché senti magari le storie degli amici, un po' perché una è carina e premurosa con te, un po' perché ti guardi in casa e vedi una perfezione sempre uguale ti chiedi. Ti domandi. Analizzi, ti interroghi, vai in crisi. Ti ritrovi a dirti che hai 35 anni e vedi già la tua vita scritta. Matrimonio, casa, figli. E subentra il panico. Quel senso di "ma io, di mio, solo mio, che cos ho?"
Non è egoismo nei confronti dell' altra persona che magari e sicuramente non c ha fatto manco niente. Ma siamo fatti di emozioni, di sensazioni, di istinti. Non c entra manco l amore. A un certo punto senti proprio la fame di vita. Compri un libro di cui già conosci il finale. E quindi come fai a leggerlo pagina dopo pagina con entusiasmo?
Applausi scroscianti
 
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