Complessità delle dinamiche post-tradimento

Brunetta

Utente di lunga data
Certo! E siccome ora a livello discendenza sono più che a posto, la questione fa parte del passato e non si pone più, da cui la mia osservazione iniziale
Per cui mi pare assurdo che continui a ruminare una ingiustizia, che ingiustizia non è.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Il mio post era un modesto contributo al ricorrente dibattito sulle dinamiche post-tradimento su un forum piuttosto monotematico sul tradimento. Che frequento poco, ma tant'è.

D'accordissimo che religione (insieme di principi morali per chi non la segue), situazione sociale ed ambiente geografico vadano utilizzati nel dibattito in modo armonico.

Ringrazio incidentalmente per la delicatezza del "molto adulti".
Per quello che posso, da diversamente giovane cerco di tenermi aggiornato.


Sulla preminente attenzione per i figli, che dagli antipodi della civiltà umana il ruolo materno sia decisamente preminente su quello maschile (almeno fino ad un certo punto dell'adolescenza, all'incirca sui 14 anni, quando i due apporti di genere tendono ad equilibrarsi), per focalizzazione sui "cuccioli", sottoscrivo tutto.

Ad occhio, io ho sollecitato il dibattito maggiormente sulla "coppia" e, mia impressione, la tua replica è incentrata maggiormente sulla "famiglia". Non vedo una particolare divergenza di opinioni, trattandosi di argomenti (o punti di vista) diversi anche se connessi.

Ho solo un'osservazione da fare sul fatto della validità del matrimonio come patto (non mi piace il termine "contratto", confesso, anche se è esatto) finalizzato alla formazione della famiglia. La realtà attuale ci mostra che la formazione della famiglia non avviene solo attraverso il matrimonio, ma anche attraverso altre forme di unioni, persino di individui dello stesso sesso.
Che mi pare (opinione personale) essere una buona cosa, in generale, se contribuisce al benessere dei figli.

Permettimi di esprimere l'opinione che entrambi abbiamo fatto disquisizioni (su argomenti non interamente coincidenti ma correlati) che rientrano entrambi nel concetto di etica, se pigliamo per buona la definizione più accreditata (secondo AI):

"L'etica è la disciplina filosofica che studia i principi e i valori che guidano il comportamento umano. Si occupa di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, esaminando le norme morali e le implicazioni delle azioni."

Qui nel forum si dibatte spesso sulla separazione dei due ambiti (coppia e famiglia), con opinioni anche divergenti espresse da chi li ritiene argomenti da trattarsi in modo unitario.

Mi sono interfacciato con AI sulla nostra discussione ed ho avuto le seguenti risposte:
"Nel contesto della pagina che stai leggendo, l'etica viene discussa in relazione ai cambiamenti culturali e sociali, in particolare nel modo in cui le convenzioni sul matrimonio e sulla fedeltà si sono evolute nel tempo. Si riflette sul fatto che la società moderna ha riformulato il concetto di fedeltà e impegno, rendendo il matrimonio meno rigido e più adattabile alle esigenze individuali."

"L'etica e il concetto di famiglia sono profondamente intrecciati. La famiglia è spesso vista come il primo ambiente in cui si sviluppano i valori morali e le norme etiche. Tradizionalmente, il matrimonio e la fedeltà coniugale sono stati considerati pilastri etici della società, ma nel tempo questi concetti si sono evoluti.

La pagina che stai leggendo discute proprio di come la percezione della fedeltà e del matrimonio sia cambiata nel tempo, con una crescente accettazione del divorzio e una minore rigidità nei rapporti di coppia. Questo riflette un mutamento etico e sociale: mentre un tempo il matrimonio era visto come un vincolo indissolubile, oggi è più spesso considerato un accordo basato sull'amore e sulla compatibilità, con la possibilità di scioglierlo se queste condizioni vengono meno."

Siamo "in topic" entrambi, direi.
Quindi, il tuo intervento (sul quale in gran parte concordo) arricchisce il dibattito e ti ringrazio.
Infatti non era in contrasto con quanto da te espresso, era solo un pensiero. :)
Quello che vedo fuori da qui, e dal virtuale in generale, riguardo la formazione di famiglia continua in maggioranza sulle vie classiche.
Tutto il resto, anche il da te citato mondo LGBT... ci sarà, ma rimane minoranza.

Gli utenti che scrivono qui sono tutti diversamente giovani, rispetto ai veri giovani.

AI attenzione che è una gran puttanella, ti rimanda indietro quello che vuoi sentirti dire. Ha una base comunicativa molto sedativa direi. Nella sostanza non aggiunge niente al pensiero che gli fornisci. Non ti aiuta a scavare. Ti seda.

Nei grandi argomenti che si portano dietro grandi parole come etica, empatia, sentimenti la nostra specie è parecchio paracula. Si parla sempre di quello che si vede perchè riguarda se stessi, non si considerano le proprie mancanze e non si considera che, in parte avvengono non vedendole proprio, in altra parte non è possibile fermarsi sempre davanti a tutto. Magari in una coppia ci si aspetterebbe fosse diverso, ma alla fine è più una questione di equilibrio.
Non quello di grandi maestri della vita, ma solo quello del vivere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mai parlato di ingiustizia, al massimo di scommessa persa con sospetto di gioco truccato
Cioè tu pensi che ti abbia sposato per avere un figlio e poi tradire e guadagnarsi un appartamento?
 

Nicky

Utente di lunga data
No, io ho portato solo il mio esempio, nella vita che è sempre in evoluzione, si cambia, per cui non è detto che chi prima si comportava in un certo modo poi faccia lo stesso. Per cui è inutile precludersi una storia d'amore per il passato del partner, contando che molte volte, chi in passato si è comportato in modo ineccepibile, poi magari cambia e sbarella rendendoti più cornuto di un cesto di lumache.
Credo che non ci sia una vera sovrapposizione tra essere "libertini" e essere infedeli.
Si può essere infedeli, anche senza essere persone che hanno tante esperienze e persino senza una particolare attitudine verso il sesso, perché le ragioni sono diverse.
Mentre ci sono persone che hanno tante esperienze, ma tengono alla trasparenza.
Certo, se conoscessi un uomo già molto adulto, che ha sempre tante relazioni parallele, penserei che è la sua indole e se volessi frequentarlo comunque me ne farei una ragione.
 

danny

Utente di lunga data
Ho integrato il mio post di riferimento: i 22 anni erano la differenza di età, lei era sui 33 anni di età. Il mio conoscente non aveva tendenze pedofile ...
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Vabbè, 22... La differenza che c'è tra mio padre e la sua compagna.
Capirai.
Anch'io esco anche con tipe che hanno.... 18 anni meno di me, circa.
Non è che fuori è pieno di donne disponibili.
33... 55... Ci sta.
Per quel che dura.
Tanto finiscono pure le coppie tra coetanei, scordiamoci quel 'per sempre'.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Vabbè, 22... La differenza che c'è tra mio padre e la sua compagna.
Capirai.
Anch'io esco anche con tipe che hanno.... 18 anni meno di me, circa.
Non è che fuori è pieno di donne disponibili.
33... 55... Ci sta.
Per quel che dura.
Tanto finiscono pure le coppie tra coetanei, scordiamoci quel 'per sempre'.
Dubito che quel "per sempre" sia mai esistito. Il problema è che te lo inculcano fin da piccoli e tu poi costruisci sopra i famosi castelli d'aria.
Se si progettasse di meno il poi dormire sugli allori e si vivesse di più il momento corrente sarebbe un mondo di coppia migliore imho
 

danny

Utente di lunga data
Dubito che quel "per sempre" sia mai esistito. Il problema è che te lo inculcano fin da piccoli e tu poi costruisci sopra i famosi castelli d'aria.
Se si progettasse di meno il poi dormire sugli allori e si vivesse di più il momento corrente sarebbe un mondo di coppia migliore imho
Vero, anche se il progetto è uno step fondamentale per creare una famiglia, a cui la coppia viene subordinata.
L'uomo giusto da sposare è la versione concreta di quella promessa di eternità.
Ovvero la scelta di una situazione il più possibile stabile e favorevole per fare figli.
Che la coppia funzioni realmente a volte non è nemmeno necessario.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Vero, anche se il progetto è uno step fondamentale per creare una famiglia, a cui la coppia viene subordinata.
L'uomo giusto da sposare è la versione concreta di quella promessa di eternità.
Ovvero la scelta di una situazione il più possibile stabile e favorevole per fare figli.
Che la coppia funzioni realmente a volte non è nemmeno necessario.
Difatti ho scritto "progettare il meno possibile".
Perfino io che vivo a ore e Neanche a giorni mi rendo conto che un minimo di progettazione è necessario.
Ma appunto "un minimo".
Per non perdere di vista l'adesso
 
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