Beh... Sono normali per me.Ci sono pure 45 enni governati dall’ormone.
Beh... Sono normali per me.Ci sono pure 45 enni governati dall’ormone.
Ciao, io sono stata tradita e questa spiegazione del "l'ho fatto perché ce l'avevo con te" mi è stata in effetti data, in maniera fumosa e raccattata dopo altre lacunose giustificazioni. La cosa buffa è che sulle prime ho creduto a tutto ma a posteriori mi sono resa conto che quelle motivazioni servivano a lui, per giustificare a se stesso quello che aveva fatto, per non sentirsi totalmente dalla parte del torto. Responsabilizzare me per una scelta sua lo trovo infantile però.Sto leggendo alcuni libri che qualche gentile utente ha proposto ed ascoltandone altri. Riflettevo sul principale motivo per cui si soffre dopo essere stati traditi.
E pensavo che effettivamente quando si tradisce in un qualche modo si distrugge la complicità che si aveva col partner. La si distrugge in modo totale o parziale. E questo forse lascia un tarlo pesante. Per mantenere la complicità occorrerebbe confessare completamente tutto e condividerne i risultati. In quanti lo hanno fatto?
Chi ha tradito non è più o non era più interessato, ammesso che la avesse, a mantenere questa complicità?
Inoltre, proprio perché io penso che chi tradisce abbia goduto nell'instaurare la complicità con altri partner, non è che il tradimento sia arrivato per avere una rivalsa sul partner? Rivalsa o vendetta o punizione, chiamatela come volete, fatta al partner perché consapevoli o no sono stati considerati colpevoli delle loro mancanze, insensibilità, trascuratezza, (ognuno ha la sua) e che quindi meritano una punizione ed il tradimento appare (anche inconsciamente ripeto) un buon modo?
Mi farebbe piacere sapere se sia chi ha tradito che chi ha subito si riconosce in queste dinamiche.
Concordo con questa frase e posso dirti che si vede tutto il percorso che hai fatto, perché non è una cosa semplice da comprendere.Tradire è una cosa che si fa per sé stessi, non contro qualcuno.
Qualcuno giustifica lo sbandamento come egoismo, un gesto per pensare e se stessi. Uno spazio personale. Un "nessuno mi da quel che vorrei o pensavo di volere" allora me lo prendo. Secondo me, come hai detto, è un po' come voler contrastare un naturale invecchiamento (fisico e di relazioe) con sentimenti "bomba" in stile vendetta. In questa ottica inutile colpevolizzarci. Se per sentirsi giovane o combattere l'invecchiamento si ha bisogno di sentirsi piacevoli e ricercati "fuori casa"... tu puoi fare quello che vuoi che non ci starai dietro. Certo che per il tradito complicità, autostima, ruolo nella coppia, considerazione, ne prendono una bella botta. Questo è il motivo per cui sarebbe meglio non farsi beccare.Ciao, io sono stata tradita e questa spiegazione del "l'ho fatto perché ce l'avevo con te" mi è stata in effetti data, in maniera fumosa e raccattata dopo altre lacunose giustificazioni. La cosa buffa è che sulle prime ho creduto a tutto ma a posteriori mi sono resa conto che quelle motivazioni servivano a lui, per giustificare a se stesso quello che aveva fatto, per non sentirsi totalmente dalla parte del torto. Responsabilizzare me per una scelta sua lo trovo infantile però.
Oggi penso che alcune persone decidano di tradire per tanti motivi diversi ma che la spinta principale sia il piacere dell'incontro clandestino e tutto ciò che comporta, che fa girare la testa. Il resto è contesto, che per qualcuno giustifica e per altri no, ma che per molti consente di inquadrare una sorta di moralità del tradimento. Secondo me l'unica cosa di fondo che li accomuna davvero è il brivido del proibito, sconosciuto.
Non ho mai tradito, ma capisco che quella vertigine sia per qualcuno irresistibile (giocano molti fattori, non esprimo alcun giudizio) e che, di fronte al fatto compiuto e/o scoperto, a volte abbiano bisogno di darsi un motivo per il conflitto interno tra morale (personale) e azione.
Tradire è una cosa che si fa per sé stessi, non contro qualcuno.
Per me è sempre stato solo un limite, altro che piacere....Concordo con questa frase e posso dirti che si vede tutto il percorso che hai fatto, perché non è una cosa semplice da comprendere.
Non sono altrettanto l'accordo sul piacere dell'incontro clandestino, nel senso che può essere vero per alcuni, ma non credo che a tutti dia un piacere particolare la clandestinità.
Forse c'è un piacere dato dal fatto che è una relazione a due, non condizionata, dunque, da altri legami familiari, sociali, ma la clandestinità o il brivido del proibito non penso diano piacere a tutti, anzi.
Probabilmente è come dici tu. Io intendo il brivido di cambiare strada di nascosto mentre tutti ti immaginano su un binario. La trasgressione, che per ognuno di noi può assumere sfaccettature diverse. Fosse anche solo per un attimo e seguito da pentimento sincero.Concordo con questa frase e posso dirti che si vede tutto il percorso che hai fatto, perché non è una cosa semplice da comprendere.
Non sono altrettanto l'accordo sul piacere dell'incontro clandestino, nel senso che può essere vero per alcuni, ma non credo che a tutti dia un piacere particolare la clandestinità.
Forse c'è un piacere dato dal fatto che è una relazione a due, non condizionata, dunque, da altri legami familiari, sociali, ma la clandestinità o il brivido del proibito non penso diano piacere a tutti, anzi.
Perché non preferire una coppia aperta?Per me è sempre stato solo un limite, altro che piacere....
Perché (e so che con questo ti manderò in bestia) sono gelosa di mio marito e non sopporterei di vederlo con un'altra, avrei paura non tanto del fatto fisico ma di perderlo per avere trovato una con cui magari potrebbe avere più feeling su tutto che con me...il mio problema principale è che ho paura di perdere le persone per me care, l'ho sempre avuta , quindi non ce la farei a stare tranquillaPerché non preferire una coppia aperta?
Stranamente non è così sorprendente quello che hai scritto. Permettimi di sorridere al tuo post e non lo faccio con ironia o sarcasmo ma genuinamente e ti comprendo benissimo. Forse è una raccomandazione superflua ma tieniti e cura ciò a cui tieniPerché (e so che con questo ti manderò in bestia) sono gelosa di mio marito e non sopporterei di vederlo con un'altra, avrei paura non tanto del fatto fisico ma di perderlo per avere trovato una con cui magari potrebbe avere più feeling su tutto che con me...il mio problema principale è che ho paura di perdere le persone per me care, l'ho sempre avuta , quindi non ce la farei a stare tranquilla
In più so per certo che anche lui non accetterebbe mai la coppia aperta, per lui esiste solo la coppia classica e non cambierebbe mai idea, una mia proposta del genere farebbe chiudere subito il nostro matrimonio.
Mi sembra un po' di averti inquadrato e ci credo quando mi dici che sorridi senza ironia o sarcasmo, ci sorrido anche io molte volte con amarezza....non è una raccomandazione superflua quella mi fai, è quella che mi faccio da sola molte volte, grazie.Stranamente non è così sorprendente quello che hai scritto. Permettimi di sorridere al tuo post e non lo faccio con ironia o sarcasmo ma genuinamente e ti comprendo benissimo. Forse è una raccomandazione superflua ma tieniti e cura ciò a cui tieni![]()
E ci mancherebbe anche lo si facesse contro qualcuno.Ciao, io sono stata tradita e questa spiegazione del "l'ho fatto perché ce l'avevo con te" mi è stata in effetti data, in maniera fumosa e raccattata dopo altre lacunose giustificazioni. La cosa buffa è che sulle prime ho creduto a tutto ma a posteriori mi sono resa conto che quelle motivazioni servivano a lui, per giustificare a se stesso quello che aveva fatto, per non sentirsi totalmente dalla parte del torto. Responsabilizzare me per una scelta sua lo trovo infantile però.
Oggi penso che alcune persone decidano di tradire per tanti motivi diversi ma che la spinta principale sia il piacere dell'incontro clandestino e tutto ciò che comporta, che fa girare la testa. Il resto è contesto, che per qualcuno giustifica e per altri no, ma che per molti consente di inquadrare una sorta di moralità del tradimento. Secondo me l'unica cosa di fondo che li accomuna davvero è il brivido del proibito, sconosciuto.
Non ho mai tradito, ma capisco che quella vertigine sia per qualcuno irresistibile (giocano molti fattori, non esprimo alcun giudizio) e che, di fronte al fatto compiuto e/o scoperto, a volte abbiano bisogno di darsi un motivo per il conflitto interno tra morale (personale) e azione.
Tradire è una cosa che si fa per sé stessi, non contro qualcuno.
Grazie per il credito che mi dai e ti confermo che sono sincero. Goditi il fine settimana e le imminenti vacanze con la tua famiglia e lascia perdere l' amarezza. Mi pare che adesso non hai motivo di averne. Forse in passato avresti potuto ma il passato non c' è più.Mi sembra un po' di averti inquadrato e ci credo quando mi dici che sorridi senza ironia o sarcasmo, ci sorrido anche io molte volte con amarezza....non è una raccomandazione superflua quella mi fai, è quella che mi faccio da sola molte volte, grazie.
Non mi manda in bestia, comprendo il tuo ragionamento che mi conferma che la scelta di tradire è tutta del traditore, che trae da quel gesto un piacere personale, in qualsiasi contesto lo si inserisca. Mi conferma anche che su questo argomento è impossibile trarre conclusioni a largo spettro, mea culpa: nel mio intervento in effetti non ho contemplato tutti quelli che amano la promiscuità sessuale e che sono in relazioni in cui stanno bene ma che non l'ammetterebbero mai. E chissà quanti altriPerché (e so che con questo ti manderò in bestia) sono gelosa di mio marito e non sopporterei di vederlo con un'altra, avrei paura non tanto del fatto fisico ma di perderlo per avere trovato una con cui magari potrebbe avere più feeling su tutto che con me...il mio problema principale è che ho paura di perdere le persone per me care, l'ho sempre avuta , quindi non ce la farei a stare tranquilla
In più so per certo che anche lui non accetterebbe mai la coppia aperta, per lui esiste solo la coppia classica e non cambierebbe mai idea, una mia proposta del genere farebbe chiudere subito il nostro matrimonio.
A me i maschi in perizoma non mi piacciono.E ci mancherebbe anche lo si facesse contro qualcuno.
Noi infedeli amiamo l’umanità!
Possibilmente in perizoma.
Uff…come sei sofistica…oggi ne ho uno col biscione di Mediaset davanti.A me i maschi in perizoma non mi piacciono.
appunto. impossibile incasellare in ruoli immutabili le persone. questo forum è pieno di casi di uomini e donne che hanno recitato più parti in commediaNo, non lo avevo capito. E personalmente faccio molta distinzione tra i 20 anni, dove sei governato dal divertimento e dall'ormone, e i 45 anni con storie importanti e figli sulle spalle. Però ci sono anche persone che si sentono tradite perché non hanno avuto quello che si aspettavano.
No.Probabilmente è come dici tu. Io intendo il brivido di cambiare strada di nascosto mentre tutti ti immaginano su un binario. La trasgressione, che per ognuno di noi può assumere sfaccettature diverse. Fosse anche solo per un attimo e seguito da pentimento sincero.
Chi non ama clandestinità e brivido lascia, non si scopa tutto il condominio. Oppure, se la sua indole è quella, sta in una coppia aperta. No?
A me è semplicemente piaciuta più del dovuto una persona...tutto qui.No.
Spesso chi tradisce, non sente di trasgredire; sei lì e agisci con naturalezza, non c'è un piacere particolare che derivi dalla violazione della regola, ma c'è il piacere normale di fare qualcosa che desideri.
Poi, sai, chi ha un amante, non è detto che ami la promiscuità sessuale. Non che ci sia nulla di male nell'amare la promiscuità sessuale, ma spesso si è motivati dall'attrazione/infatuazione/innamoramento per una singola persona.
Poi non so, ci potrà essere chi la vive in modo diverso, ma vedo mettere spesso l'accento sulla trasgressione, sul proibito, senza avere mai provato nulla a riguardo.
Capisco il tuo punto di vista. Ogni pretesa di esaustività presta il fianco a critiche condivisibili.No.
Spesso chi tradisce, non sente di trasgredire; sei lì e agisci con naturalezza, non c'è un piacere particolare che derivi dalla violazione della regola, ma c'è il piacere normale di fare qualcosa che desideri.
Poi, sai, chi ha un amante, non è detto che ami la promiscuità sessuale. Non che ci sia nulla di male nell'amare la promiscuità sessuale, ma spesso si è motivati dall'attrazione/infatuazione/innamoramento per una singola persona.
Poi non so, ci potrà essere chi la vive in modo diverso, ma vedo mettere spesso l'accento sulla trasgressione, sul proibito, senza avere mai provato nulla a riguardo.
E' corretto, condivido. Non è detto che la spinta principale sia il piacere dell'incontro clandestino, anche se può esserlo, o la rivalsa, che riguarderà qualcuno, ma non tutti.Capisco il tuo punto di vista. Ogni pretesa di esaustività presta il fianco a critiche condivisibili.
Secondo me il punto non è comunque cosa ti spinge tra le braccia di un’altra persona ma cosa ti spinge a farlo nonostante la relazione fissa monogama che ti sei scelto e che scegli di mantenere.