Trovo che non confessare per non far soffrire il compagno sia ipocrisia bella e buona. Se tradisci te ne se già "fregato" di ferire il compagno. Ok, si possono avere tutte le ragioni del mondo per tradire, non ultimo il fatto che metti te stesso prima di tutti. Ma starsene zitti lasciando che il partner rimanga con te perché truffato nei sentimenti e non per una sua scelta consapevole, illuso di vivere una relazione magari con i suoi problemi, ma comunque limpida ed onesta trovo sia alquanto meschino. Non confessare serve solo a chi tradisce, non spacciamolo per un gesto compassionevole verso chi è tradito.
Io vorrei sapere. Da lei! Anche se ancora non ha deciso nulla, anche se ancora è confusa. Vorrei che mi dicesse: "Ti ho tradito" o "Ho una relazione con un altro uomo" o "Sono attratta da un altro, sono confusa". Allora le cose si affrontano, come coppia, assieme. Io, tradito, devo essere messo in condizione di scegliere. Chi tradisce lo fa consapevolmente e deve assumersi almeno la responsabilità del dolore che ne consegue per se stesso e per gli altri.
Da tradito devo sapere chi ho di fronte. Devo sapere che la donna che amo mi ha tradito e devo avere la possibilità di chiudere la storia oppure di "perdonare" e andare avanti, di affrontare un nuovo percorso assieme. Altrimenti è un inganno, una truffa, un tradimento che si perpetra giorno dopo giorno.
Si potrebbe pensare che se il tradito non sa, non soffrirà. Vero, in parte. Ma prima o poi il sospetto viene, nascono i dubbi. Il tradimento perfetto non esiste, si fa sempre in due (uno di troppo per essere sicuri che un segreto resti tale) e prima o poi un errore si fa. Scoprirlo da solo, scoprire non solo il tradimento, ma il fatto di essere stato preso per i fondelli, ingannato dalla persona che si ama e di cui ci si fida ciecamente, che si stima e si rispetta e che crediamo rispetti e stimi noi, sapere che ancora continua ad ingannarti, a mentirti... Beh, quello fa ancora più male del tradimento in se. Se non altro aggiunge dolore al dolore.
Una sola cosa chiedo in una relazione: la chiarezza. Che si porta dietro tutta una serie di altre cose (il rispetto, l'onestà...), ma tutto parte da li.