Confessare un tradimento

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Buscopann

Utente non raggiungibile
Grazie. Buon senso perchè, per quanto posso dire, l'unica vera necessità di confessare un tradimento è nel momento in cui tu voglia lasciare quella persona (ma anche lì bisognerebbe fare di distinguo, comunque). Se uno ha intenzione di recuperare il rapporto non ha senso scaricarsi la coscienza caricando l'altro di sofferenza. Non è "giusto" per ripartire al posizioni livellate. E' scemo perchè tu aggravi inutilmente una persona con la quale stai cercando di ritrovare TU un equilibrio. Tu, non lei o lui. E quindi, sei TU che devi darti da fare.
:eek:
Ma lasciare la persona e basta senza metterla al corrente che c'ha pure le corna non sarebbe sufficiente?

Buscopann
 

sienne

lucida-confusa
Infatti è molto meglio non scoprirlo affatto. Per tenerla in piedi, quella coppia. Altrimenti parliamo di aria fritta. Se e ma non fanno la felicità, solo casini. Tu, traditore pentito, vuoi che la coppia vada avanti? Bene, allora impegnati e soprattutto tieni presente quando aprire bocca e quando no. Altrimenti, che ti tenga o meno, che l'altro ti mandi a fare in culo o no, hai comunque sfasciato o alterato in maniera magari irreparabile un rapporto per entrambi, è l'egoismo è prorio quello.

Concordo. Per il semplice fatto, che se il traditore si rende conto con questa esperienza
cosa vuole, sa allora cosa fare: impegnarsi. Il tradito, quel posto non lo ha lasciato (si suppone).
E così si lavora alla coppia ... e non sul percorso che ha fatto il traditore ... o almeno, in altri termini.
 

Eratò

Utente di lunga data
confessare un tradimento
ma che senso ha?
è una cosa che non capirò mai
a me è sempre sembrata una cattiveria gratuita fatta esclusivamente per ferire l'altro
hai tradito? hai commesso degli errori? ti senti in colpa? ma cazzi tuoi!
troppo facile andare a scaricarsi la coscienza addosso all'altro
perchè non si è in grado di sopportare quello che si è fatto
troppo facile andare a dire "ti ho tradito" perchè si vuole lasciare qualcuno
o peggio ancora pretendere poi il perdono se si vuole restare insieme a quella persona

Dipende dalle persone e dalle situazioni...e visto che si tratta di variabili non indifferenti una regola generale non ci può essere.Se non ti
becco è un conto ma se vengo a scoprire e tu neghi mi sottovaluti l'intelligenza e non ci siamo....non sopporto la frase "guarda che non è quello che pensi".In entrambi i casi sia che ti becco sia che non ti becco c'è qualcosa che non va alla base del rapporto.Se ci si lascia addio...ma se si vuole ripartire bisogna costruire daccapo e liberi di bugie e segreti....ovviamente bisognerebbe avere la forza e le palle sia di accettare la verita sia di confessarla....
 

Eratò

Utente di lunga data
:eek:
Ma lasciare la persona e basta senza metterla al corrente che c'ha pure le corna non sarebbe sufficiente?

Buscopann

Se il traditore non viene scoperto siamo proprio convinti che smette di tradire e s' impegna nella
coppia oppure che trova il coraggio di lasciar il cornuto? Ci vorrebbe tanto amore e rispetto per fare ciò ma se ci fosse tutto questo amore e rispetto non ci sarebbe stato neanche il tradimento.Non sto parlando delle storielle di una notte ma dei tradimenti lunghi.....
 

Esperanta

Utente
Probabilmente confessare è una questione di, chiamiamola così, onestà intellettuale. A meno che non lo si faccia per essere lasciati, siamo d'accordo. Poi nel mezzo c'è tutto un insieme di sfumature che caratterizzano le situazioni.
In merito alle sofferenze delle due parti, analizzando la questione dall'esterno appare patetico attribuire eventuali sofferenze al traditore, inevitabilmente la parte maggiormente lesa è l'altra. Eppure proprio questa componente "attiva", proprio il fatto di essere il responsabile di tutto quanto, determina la sofferenza in colui che ha sbagliato non sapendo/volendo/potendo/preoccupandosi in tempo di evitare che questo accadesse.

Io ammiro tantissimo Ultimo, sul serio
 
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Buscopann

Utente non raggiungibile
Se il traditore non viene scoperto siamo proprio convinti che smette di tradire e s' impegna nella
coppia oppure che trova il coraggio di lasciar il cornuto? Ci vorrebbe tanto amore e rispetto per fare ciò ma se ci fosse tutto questo amore e rispetto non ci sarebbe stato neanche il tradimento.Non sto parlando delle storielle di una notte ma dei tradimenti lunghi.....
Si parla di confessioni. Non di tradimenti scoperti. Quindi è tutto in mano al traditore. Sia che voglia lasciare, sia che non voglia, non riesco a trovare quasi mai un senso alla confessione del tradimento, se non semplicemente quello di lavarsi la coscienza e condividere un po' di fardello col cornuto/a, che a quel punto diventa pure mazziato/a

Buscopann
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
Probabilmente confessare è una questione di, chiamiamola così, onestà intellettuale. A meno che non lo si faccia per essere lasciati, siamo d'accordo. Poi nel mezzo c'è tutto un insieme di sfumature che caratterizzano le situazioni.
In merito alle sofferenze delle due parti, analizzando la questione dall'esterno appare patetico attribuire eventuali sofferenze al traditore, inevitabilmente la parte maggiormente lesa è l'altra. Eppure proprio questa componente "attiva", proprio il fatto di essere il responsabile di tutto quanto, determina la sofferenza in colui che ha sbagliato non sapendo/volendo/potendo/preoccupandosi in tempo di evitare che questo accadesse.

Io ammiro tantissimo Ultimo, sul serio
Ognuno si sceglie i propri idoli. Io ammiro molto Batman invece :mrgreen:

Buscopann
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

lo so, che a Ultimo non piace,
ma il suo tradimento è stato di una botta e basta.

E mi dispiace, è tutto diverso, quando si parla di storie parallele.
O di tradimenti, che durano nel tempo ...

Di che tradimenti si discute?


sienne
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Gestirsi il pentimento in silenzio equivale ad autoassolversi. Magari ci vuole tempo, ma alla fine ti assolvi da sola. Bella forza. Io trovo molto più comodo questo atteggiamento invece.

Per quanto riguarda il neretto, intendevo dire che devo sapere se mi hai tradito. E devo essere io a decidere il futuro della nostra storia, non tu, a mie spese. Io so chi è lei. Ed è per questo che l'amo di un amore non condizionato. Posso amarti SOLO se rispetti determinate condizioni? No, ti amo per quello che sei, non per quello che fai. Ma non è automatico che io voglia stare con te SOLO perché ti amo. Un po' complesso da spiegare.
Ma cosa stai dicendo.
Gestirsi da soli un pentimento per un tradimento é auto assolversi?
É evidente che non hai "mai peccato" E non sei passato attraverso l auto gestione del senso di colpa.
Beato te che sei perfetto E tutto sai mi viene da scrivere.
 

Eratò

Utente di lunga data
Si parla di confessioni. Non di tradimenti scoperti. Quindi è tutto in mano al traditore. Sia che voglia lasciare, sia che non voglia, non riesco a trovare quasi mai un senso alla confessione del tradimento, se non semplicemente quello di lavarsi la coscienza e condividere un po' di fardello col cornuto/a, che a quel punto diventa pure mazziato/a

Buscopann
Ecco per me solo la scoperta del tradimento può portare alla confessione del tradimento perché senza venir scoperto il traditore non solo non confessa ma continuerebbe anche a
tradire senza lasciare.Per lasciare il tradito ci vuole coraggio e coscienza ma se uno tradisce
vuol dire che non ha nessuna delle due....Lo stesso coraggio e coscienza che ci vuole per mettere il punto in un rapporto quando ci si accorge di non amare piu prima di tradire...
Io di persone cosi non ne ho mai conosciute
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
Ecco per me solo la scoperta del tradimento può portare alla confessione del tradimento perché senza venir scoperto il traditore non solo non confessa ma continuerebbe anche a
tradire senza lasciare.Per lasciare il tradito ci vuole coraggio e coscienza ma se uno tradisce
vuol dire che non ha nessuna delle due....Lo stesso coraggio e coscienza che ci vuole per mettere il punto in un rapporto quando ci si accorge di non amare piu prima di tradire...
Io di persone cosi non ne ho mai conosciute
Non è vero. Anche io non ho mai visto il koala. Eppure esiste.
La scelta di lasciare o meno è un'equazione con tante di quelle variabili che ogni singolo caso è a sé. Ovvio che quando sei dentro un matrimonio con figli o semplicemente se convivi diventa tutto molto più complicato.

Buscopann
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Mah...io sono d'accordo con l'omissione...Penso che sono lì con il mio uomo, mi dà tutto quello che mi deve dare, sto bene, siamo contenti, abbiamo i nostri progetti...un giorno mi arriva lì e mi dice "sai, un anno dopo che stavamo insieme è capitato questo con questa, ma è finita dopo un mese".Questo è tentato omicidio...mi ammazzarebbe, ma a che pro? E' cattiveria...Il lavarsi la coscienza non l'ho mai capito, già il senso di colpa è un peso talmente grande che per me è la giusta punizione...Una persona ammette il tradimento e cosa pensa di fare?! Essere più limpido e pulito!? No, ha solo fatto male volontariamente...e avrà quella sensazione di "aver fatto la cosa giusta" confessando una cosa morta e sepolta...
Cattiveria. Si.Anche io la penso cosi.
 

disincantata

Utente di lunga data
Sì, la tua è la visione completamente opposta della cosa, e, ripeto, ha il suo fondamento.
Ma Ataru ha veramente colto l'essenza.
E ribadisco anch'io che confessando, dai all'altro la libertà di scegliere, se non lo fai lo fai vivere nell'illusione di un qualcosa che non è, e quindi continui ad ingannarlo.
Il silenzio è solo una soluzione di comodo per chi tradisce.
Io ho sempre pensato che chi è ignaro viene umiliato proprio per questo e il traditore non deve permettersi di farlo.
Troppo facile fare le cose alle spalle, è davvero da vili.
Uno schifo totale!
In teoria sarebbe cosi, in pratica in quanti confessano per onesta'? Per altruismo?

Uno onesto e altruista non tradisce sistematicamente.
Non x anni.
Quasi sempre vanno minacciati e la veriita', mai tutta, mai, esce a rate e si scocciano pure.

Certo che e' meglio sapere, ma Ci sono casi, quando il tradimento e' stato lungo, o piu' d'uno, o con amico/a di familia
, o sono passati tantissimi anni, che devastano chi lo scopre e non sei libero di scegliere. Troppo tardi. Troppi intoppi.

Insomma non esiste un metro uguale X tutti e, per tutti i tradimenti.
 

Ataru

Utente di lunga data
Concordo. Per il semplice fatto, che se il traditore si rende conto con questa esperienza
cosa vuole, sa allora cosa fare: impegnarsi. Il tradito, quel posto non lo ha lasciato (si suppone).
E così si lavora alla coppia ... e non sul percorso che ha fatto il traditore ... o almeno, in altri termini.
Rimane una truffa.

se si vuole ripartire bisogna costruire daccapo e liberi di bugie e segreti....ovviamente bisognerebbe avere la forza e le palle sia di accettare la verita sia di confessarla....
:up:

:eek:
Ma lasciare la persona e basta senza metterla al corrente che c'ha pure le corna non sarebbe sufficiente?

Buscopann
:up:

Ci vorrebbe tanto amore e rispetto per fare ciò ma se ci fosse tutto questo amore e rispetto non ci sarebbe stato neanche il tradimento.Non sto parlando delle storielle di una notte ma dei tradimenti lunghi.....
:up:

Probabilmente confessare è una questione di, chiamiamola così, onestà intellettuale. A meno che non lo si faccia per essere lasciati, siamo d'accordo. Poi nel mezzo c'è tutto un insieme di sfumature che caratterizzano le situazioni.
In merito alle sofferenze delle due parti, analizzando la questione dall'esterno appare patetico attribuire eventuali sofferenze al traditore, inevitabilmente la parte maggiormente lesa è l'altra. Eppure proprio questa componente "attiva", proprio il fatto di essere il responsabile di tutto quanto, determina la sofferenza in colui che ha sbagliato non sapendo/volendo/potendo/preoccupandosi in tempo di evitare che questo accadesse.

Io ammiro tantissimo Ultimo, sul serio
Io non trascuro la sofferenza del traditore. Se è arrivato a tradire di sicuro dei motivi (più o meno validi) ci saranno e cerco di capire quali sono le mie responsabilità. E' un percorso ho fatto e sto facendo. E sono consapevole che si soffra da entrambe le parti, sempre che il traditore non sia uno stronzo senza cuore.

Ma cosa stai dicendo.
Gestirsi da soli un pentimento per un tradimento é auto assolversi?
É evidente che non hai "mai peccato" E non sei passato attraverso l auto gestione del senso di colpa.
Beato te che sei perfetto E tutto sai mi viene da scrivere.
Non ti scaldare Tebe. Difficilmente (forse mai) mi è capitato di parlare con traditori che abbiano detto "Ho sbagliato!", punto e basta. C'è sempre qualche "ma". E questo, in qualche modo, è darsi degli alibi. E gli alibi alleggeriscono il fardello. Vuoi negare che trovare delle cause "esterne" alle nostre azioni renda più sopportabili i sensi di colpa? Poi non voglio negare che non sia per tutti così, ci mancherebbe, ma nella mia esperienza pochi si prendono la piena responsabilità di un tradimento senza "scaricare" qualche "colpa" sul tradito. Forse perché in effetti qualche responsabilità c'è quasi sempre, è vero, ma non sta al traditore darsi delle attenuanti, secondo me. Ritengo che gestire in autonomia i propri sensi di colpa sia più semplice perché devi curarti solo della tua sofferenza e non anche di quella di chi hai tradito. E' una forma di difesa. Lecita. Se poi mi dici che sia più facile confessare, facendo soffrire l'altra persona, perché così facendo "scarichi" parte del fardello su di lei e quindi ti alleggerisci la coscienza... Non so cosa dirti. A me sembra terrificante. Per me diventa molto più pesante e i sensi di colpa si acuiscono, altro che scaricare. Mi prendo un fardello più grande sulle spalle.

Tu hai mai confessato? E ti è stato più semplice, dopo?

Non è vero che non ho mai "peccato". Non ho mai tradito, questo no. Ma ho fatto cose di cui non vado fiero, mancando di rispetto a qualcuno. E per quanto mi riguarda era più facile tenermi dentro i miei sensi di colpa, autogestirmeli come dici tu, piuttosto che affrontare la persona offesa guardandola negli occhi e confessandole la mia colpa, sapendo che l'avrei fatta soffrire. Forse l'ho persa facendo così, ma per me è stata la cosa giusta. E credo anche per lei.

Il neretto è uno sfogo impulsivo e infondato. Non penso di essere perfetto, anzi. E di certo non penso di sapere tutto, altrimenti non sarei qui a scrivere su questo forum. Sono sicuro si possa parlarne pacatamente.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
E' chiaro che ci sono due visioni opposte sulla questione. La mia compagna la pensa come voi. Non vorrebbe sapere (bella forza, sta con un uno che è fedele fino al midollo :O ). Soprattutto se si tratta di una storia finita ed avessi deciso di stare con lei. Se si trattasse di un errore, di una sbandata e alla fine fossi pentito e decidessi di dedicarmi totalmente a lei, non lo vorrebbe sapere. E questo mi creerebbe dei problemi qualora dovessi tradirla, perché io invece glielo direi rischiando che decida di lasciarmi.

Quindi che fare in un rapporto di coppia? Seguire le proprie idee o assecondare i desideri dell'altro? Dovrei dirglielo sapendo che non vorrebbe e che la farei soffrire? O seguire la mia coscienza e confessare, facendola soffrire, certo, ma lasciando decidere a lei se stare con me o meno?

Patti chiari e amicizia lunga allora. Perché se tu SAI come la penso io, se sai che io VOGLIO sapere, tutti i discorsi sulla malvagità intrinseca di una confessione cadono nel vuoto e rimane solo la scelta opportunista di tacere.
Ah quindi NONOSTANTE lei ti abbia detto che NON vorrebbe saperlo tu lo diresti uguale?
Complimenti per il rispetto verso l altro.
Cattivo proprio. Fare il doppio del male alla persona che hai tradito.
In questo caso due volte.
La prima scopando con un altra e la seconda dicendo qualcosa che lei ti aveva detto di non dirle.



Minchia.
( lo so che non hai tradito e lei si, ma rispondo alla frase che non riesco da smart a nerettare in cui tu dici che se tradissi lo diresti. Minchia2. Ce Dio ci liberi dai sinceri duri e puri, che ti distruggono la gita cosí. Per sguire le loro para fottendosene di te e di ció che oensi. Proprio da dire. Cornuti e mazziati.:unhappy:)
 

disincantata

Utente di lunga data
Non è vero. Anche io non ho mai visto il koala. Eppure esiste.
La scelta di lasciare o meno è un'equazione con tante di quelle variabili che ogni singolo caso è a sé. Ovvio che quando sei dentro un matrimonio con figli o semplicemente se convivi diventa tutto molto più complicato.

Buscopann
Il tradimento tra fidanzati e' ancora piu' assurdo per me.

Non ci sono certo le premesse di una futura convivenza felice se gia' tradisci.


Poi puo' durare una vita. Come non saprei.

Una mia collega ha tradito spudoratamente il marito con un ns collega otto giorni prima di sposarlo.

Sono ancora insieme. Fine anni 70. Boh!
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Certo. Per questo è facile tacere e non affrontare il dolore dell'altro. Gestirsela da soli è molto più facile, in primo luogo perché già arrivando a tradire ci si danno degli alibi e quindi delle giustificazioni. Molto più difficile è guardare negli occhi la persona che hai tradito mentre le spezzi il cuore. Come ho detto, non spacciamo per un gesto compassionevole una scelta opportunista e assumiamoci le nostre responsabilità.

Io la vedo così.



Invece stare zitti è altruismo. Dai, non raccontiamoci musse. Stare zitti conviene soprattutto a chi ha tradito.
Hai ragione. Sarebbe molto difficile guardarmi negli occhi mentre mi spezzi il cuore confessandomi ( pur non volenrolo sapere, ricordo) di avermi tradita.

perché i tuoi occhi sarebbero nelle mie mani.







Madonna. Scusami ma mi metti i brividi.
 

Ataru

Utente di lunga data
Ah quindi NONOSTANTE lei ti abbia detto che NON vorrebbe saperlo tu lo diresti uguale?
Complimenti per il rispetto verso l altro.
Cattivo proprio. Fare il doppio del male alla persona che hai tradito.
In questo caso due volte.
La prima scopando con un altra e la seconda dicendo qualcosa che lei ti aveva detto di non dirle.



Minchia.
( lo so che non hai tradito e lei si, ma rispondo alla frase che non riesco da smart a nerettare in cui tu dici che se tradissi lo diresti. Minchia2. Ce Dio ci liberi dai sinceri duri e puri, che ti distruggono la gita cosí. Per sguire le loro para fottendosene di te e di ció che oensi. Proprio da dire. Cornuti e mazziati.:unhappy:)
No Tebe, stai prendendo una cantonata su di me. Ma ti concedo che la mia frase possa essere ambigua.

Non intendevo dire che glielo direi lo stesso, sapendo che lei preferirebbe non sapere. Intendevo dire che non farlo mi costerebbe un conflitto interiore. Che sarebbe un prezzo da pagare per il mio errore. Per questo mi aspetterei un analogo trattamento da parte sua. Io vorrei sapere. Da lei. Lei lo sa.

Tu, sapendo che il tuo compagno vorrebbe sapere, confesseresti o resteresti della tua idea che sarebbe un'inutile sofferenza per lui e quindi staresti zitta?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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