iosolo
Utente di lunga data
Io infatti non contestotutte le osservazioni fatte sul tradimento, quello che contesto è l'assunto che le cose sono cambiate, come se il tradimento fosse frutto di questa società e cultura, nell'accezione negativa.Mi domando se, tenendo conto che nel passato la libertà di scelte comportamentali era limitata da moltissime ragioni (particolarmente dal versante femminile), in fondo sia stato sempre così.
Il perimetro dell'appagamento per entrambi i partners di coppia sta strettissimo nel matrimonio, stretto nella convivenza stabilizzata e apparentemente lasco nella convivenza semplice. Ed è una considerazione diciamo razionale.
Poi c'è la sfera emotiva ... che tutto destabilizza.
Aggiungiamo la capacità di autocoscienza (rimpianto, rimorso, ecc.) ed il quadro è irrimediabilmente complicato, direi.
Come diceva il mio dentista, prima di impugnare gli attrezzi di tortura, ci ha fregato l'autocoscienza. Campavamo meglio se eravamo come i cani o i gatti.
Il tradimento, essendo un esigenza individuale, ha trovato sempre i suoi spazi in tutti i limiti di quanto gli era permesso. Il tradimento maschile quindi è sempre esistito e anche abbastanza tollerato senza troppi drammi. Quello femminile non era tollerato e portava a conseguenze disastrose.