Cosa fa fallire un matrimonio

Lostris

Utente Ludica
Come posso farlo?
Di sereno non c è nulla... qua
Scusa, ma se realmente la situazione è questa, perché non tiri fuori la questione e parli fuori dai denti con tuo marito?

Se è così pessima dubito che non se ne sia accorto o ci stia bene.
E allora anche lui avrà tutto l’interesse a cercare di migliorarla o finirla.

Ha senso “non scegliere” e lasciare andare la barca se la situazione è sostenibile.. vivere con queste insofferenze non ha senso.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Scusa, ma se realmente la situazione è questa, perché non tiri fuori la questione e parli fuori dai denti con tuo marito?

Se è così pessima dubito che non se ne sia accorto o ci stia bene.
E allora anche lui avrà tutto l’interesse a cercare di migliorarla o finirla.

Ha senso “non scegliere” e lasciare andare la barca se la situazione è sostenibile.. vivere con queste insofferenze non ha senso.
Sono 5 anni che tento di parlarci ..
Ma ogni volta sbaglio il modo...
Probabilmente...
Perché siamo ancora insieme nonostante tutto ..
E i ns figli...sono legatissimi a lui...
Mio padre è legatissimo a mio marito...
Lo vede come il figlio maschio mai avuto ..
Mia sorella...gli vuole bene...
E io come cazz faccio ad uscirne da questa situazione?
Si accettano consigli...
 

Lostris

Utente Ludica
Sono 5 anni che tento di parlarci ..
Ma ogni volta sbaglio il modo...
Probabilmente...
Perché siamo ancora insieme nonostante tutto ..
E i ns figli...sono legatissimi a lui...
Mio padre è legatissimo a mio marito...
Lo vede come il figlio maschio mai avuto ..
Mia sorella...gli vuole bene...
E io come cazz faccio ad uscirne da questa situazione?
Si accettano consigli...
Ma io non ti dico di parlarci per chiudere, è per capire cosa pensa lui e come vi vede come coppia.

In che senso secondo te sbagli il modo? Come ti sei posta?

ti ricordo agli inizi e, da quello che scrivevi, mi sembravi più centrata.
Oddio, lasciamo perdere l’amico di famiglia 🙄, però al di là dei tuoi colpi di testa era chiara in te la priorità della salvaguardia della famiglia.

È evidente che qualcosa è cambiato, ma l’impressione è che sostanzialmente sei cambiata tu.

Non so se tu abbia avuto un’avventura che ti abbia scombinato più di altre che ti abbia reso maggiormente insofferente rispetto al “solito” che avevi in casa.

Io mi sono presa il tempo che mi serviva per parlare con lui, ma anche per essere certa che non erano elementi esterni (che pure vivevo) che influenzavano i problemi e l’inesistenza (da anni) della coppia.
Dopodiché ho “solo” (non è stato facile eh) fatto uscire una decisione che da tempo era dentro di me.
Nel mio caso la separazione.

Ogni situazione peró è diversa.

Di tutte le situazioni che citi, solo quella riguardo ai figli ha senso.
È a loro che la vostra coppia deve qualcosa, tentarle tutte e, se va male, vivere la separazione con intelligenza (anche perché non si spezza il legame con il padre).

Non a tuo padre, né tantomeno a tua Sorella.
Direi che se ne faranno eventualmente una ragione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono 5 anni che tento di parlarci ..
Ma ogni volta sbaglio il modo...
Probabilmente...
Perché siamo ancora insieme nonostante tutto ..
E i ns figli...sono legatissimi a lui...
Mio padre è legatissimo a mio marito...
Lo vede come il figlio maschio mai avuto ..
Mia sorella...gli vuole bene...
E io come cazz faccio ad uscirne da questa situazione?
Si accettano consigli...
Per me non hai nessuna intenzione di separarti, per ragioni che conosci tu, contemporaneamente vuoi concederti delle botte di vita, perciò ogni tanto butti lì un paio di frasi per poterlo mostrizzare e continuare con le botte di vita, senza sentirti in colpa.
Non sei mica l’unica. Vale anche per tanti traditi
Del resto non è che i compagni delle botte di vita potrebbero essere adeguati a diventare veri compagni.
Sola non ci vuoi stare, tutta l’organizzazione funziona come una macchina ben oliata ed evidentemente un po’ di freddezza è sopportabile.
L’ho già detto che non sei unica?
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma io non ti dico di parlarci per chiudere, è per capire cosa pensa lui e come vi vede come coppia.

In che senso secondo te sbagli il modo? Come ti sei posta?

ti ricordo agli inizi e, da quello che scrivevi, mi sembravi più centrata.
Oddio, lasciamo perdere l’amico di famiglia 🙄, però al di là dei tuoi colpi di testa era chiara in te la priorità della salvaguardia della famiglia.

È evidente che qualcosa è cambiato, ma l’impressione è che sostanzialmente sei cambiata tu.

Non so se tu abbia avuto un’avventura che ti abbia scombinato più di altre che ti abbia reso maggiormente insofferente rispetto al “solito” che avevi in casa.

Io mi sono presa il tempo che mi serviva per parlare con lui, ma anche per essere certa che non erano elementi esterni (che pure vivevo) che influenzavano i problemi e l’inesistenza (da anni) della coppia.
Dopodiché ho “solo” (non è stato facile eh) fatto uscire una decisione che da tempo era dentro di me.
Nel mio caso la separazione.

Ogni situazione peró è diversa.

Di tutte le situazioni che citi, solo quella riguardo ai figli ha senso.
È a loro che la vostra coppia deve qualcosa, tentarle tutte e, se va male, vivere la separazione con intelligenza (anche perché non si spezza il legame con il padre).

Non a tuo padre, né tantomeno a tua Sorella.
Direi che se ne faranno eventualmente una ragione.
No....non è stata nessuna avventura a fare scaturire questi problemi...
Li avevamo da anni...
L amico di famiglia all'inizio è stato solo quello che li ha fatti scaturire...
Ora ci troviamo su due binari separati...
Non lo reggo più...
Anche adesso abbiamo appena finito una discussione sui figli...sulle responsabilità...
@Brunetta non tiro fuori cose così...per mostrizzarlo...
Abbiamo dei forti dissidi ormai incolmabili...
Veramente...
Sto scrivendo dopo una litigata...al di là del bene e del male...dove lui è ancora convinto di essere nel giusto...anche sulla gestione dei figli...
Ma non puoi essere convito di essere nel giusto...dove tuo figlio 14 enne ti dice ...che tanto lui non esce di casa...al di là del covid...
E tu adulto?non fai nulla?
Dai ...
 

Brunetta

Utente di lunga data
No....non è stata nessuna avventura a fare scaturire questi problemi...
Li avevamo da anni...
L amico di famiglia all'inizio è stato solo quello che li ha fatti scaturire...
Ora ci troviamo su due binari separati...
Non lo reggo più...
Anche adesso abbiamo appena finito una discussione sui figli...sulle responsabilità...
@Brunetta non tiro fuori cose così...per mostrizzarlo...
Abbiamo dei forti dissidi ormai incolmabili...
Veramente...
Sto scrivendo dopo una litigata...al di là del bene e del male...dove lui è ancora convinto di essere nel giusto...anche sulla gestione dei figli...
Ma non puoi essere convito di essere nel giusto...dove tuo figlio 14 enne ti dice ...che tanto lui non esce di casa...al di là del covid...
E tu adulto?non fai nulla?
Dai ...
Tu cosa vorresti che facesse?
 

Lostris

Utente Ludica
No....non è stata nessuna avventura a fare scaturire questi problemi...
Li avevamo da anni...
L amico di famiglia all'inizio è stato solo quello che li ha fatti scaturire...
Ora ci troviamo su due binari separati...
Non lo reggo più...
Anche adesso abbiamo appena finito una discussione sui figli...sulle responsabilità...
@Brunetta non tiro fuori cose così...per mostrizzarlo...
Abbiamo dei forti dissidi ormai incolmabili...
Veramente...
Sto scrivendo dopo una litigata...al di là del bene e del male...dove lui è ancora convinto di essere nel giusto...anche sulla gestione dei figli...
Ma non puoi essere convito di essere nel giusto...dove tuo figlio 14 enne ti dice ...che tanto lui non esce di casa...al di là del covid...
E tu adulto?non fai nulla?
Dai ...
Non capisco il nesso fra il grassetto e i vostri problemi, che ritieni indipendenti. Ma forse ti sei spiegata male.

I figli - e tutto quanto gira intorno ad essi - sono sempre il terreno delle mine vaganti e bombe a orologeria in una coppia..
Gestire le differenze di vedute diventa un’impresa.

Ma come coppia, voi, ci siete ancora? Intimità?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io credo che, se non fa danni a sé o agli altri, un figlio vada rispettato nei suoi tempi. Non sopporto che tiene il bambino per le mani per farlo camminare, deve trovare la forza nei suoi muscoli e le sue sicurezze per farlo. E lo stesso vale anche per le altre fasi di crescita.
Se c’è una patologia, si vede e non è questione di opinioni.
Se avessi avuto un marito che avesse voluto spingere i figli a fare qualcosa, credo che sarei arrivata a essere un muro anch'io. Giusto per dire che tu ti irriti, ma pure lui. In altro post hai detto che è un buon padre.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Dopodiché ho “solo” (non è stato facile eh) fatto uscire una decisione che da tempo era dentro di me.
Nel mio caso la separazione.
Wow.... non lo sapevo :)
In generale in questi casi si dice un "mi dispiace", ma nel tuo caso sono sicura che la scelta sia stata il frutto di più che ben ponderate riflessioni. Ti dico brava, allora ;) 🤗
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
No....non è stata nessuna avventura a fare scaturire questi problemi...
Li avevamo da anni...
L amico di famiglia all'inizio è stato solo quello che li ha fatti scaturire...
Ora ci troviamo su due binari separati...
Non lo reggo più...
Anche adesso abbiamo appena finito una discussione sui figli...sulle responsabilità...
@Brunetta non tiro fuori cose così...per mostrizzarlo...
Abbiamo dei forti dissidi ormai incolmabili...
Veramente...
Sto scrivendo dopo una litigata...al di là del bene e del male...dove lui è ancora convinto di essere nel giusto...anche sulla gestione dei figli...
Ma non puoi essere convito di essere nel giusto...dove tuo figlio 14 enne ti dice ...che tanto lui non esce di casa...al di là del covid...
E tu adulto?non fai nulla?
Dai ...
E cosa dovresti fare? Sono curiosa perché anche mio figlio fa così.
Ne parlo con lui, cerco di capire se c'è qualcosa che posso fare.
Magari propongo delle cose da fare insieme, per cercare di tirarlo in mezzo.
Ma rispetto il suo stato e non insisto. Il mio è più grande, ma in fondo è sempre stato così poco incline alla amicizie. Soprattutto quando ha iniziato a selezionare drasticamente i suoi amici.
 

Foglia

utente viva e vegeta
No....non è stata nessuna avventura a fare scaturire questi problemi...
Li avevamo da anni...
L amico di famiglia all'inizio è stato solo quello che li ha fatti scaturire...
Ora ci troviamo su due binari separati...
Non lo reggo più...
Anche adesso abbiamo appena finito una discussione sui figli...sulle responsabilità...
@Brunetta non tiro fuori cose così...per mostrizzarlo...
Abbiamo dei forti dissidi ormai incolmabili...
Veramente...
Sto scrivendo dopo una litigata...al di là del bene e del male...dove lui è ancora convinto di essere nel giusto...anche sulla gestione dei figli...
Ma non puoi essere convito di essere nel giusto...dove tuo figlio 14 enne ti dice ...che tanto lui non esce di casa...al di là del covid...
E tu adulto?non fai nulla?
Dai ...

Ti posso dare il mio punto di vista, qui dentro i separati/divorziati sono una minoranza esigua :)

Parto dal grassetto: secondo me, devi veramente darti ascolto innanzitutto per capire se questi dissidi che definisci come "incolmabili" siano davvero frutto di un divario.... che vi porta, a litigare su tutto, al mancato ascolto reciproco e alla serie di cose che descrivi tu.
Relativamente poco tempo fa (tengo buona memoria) ti ho letta dire che mai e poi mai avresti lasciato il padre dei tuoi figli. Che anzi ti eri scelta una persona proprio in quanto ottimo padre, che ti vivevi il tuo extra con la massima tranquillità, ma che la famiglia non era certo in discussione.
Pensaci ;)
E prova a capire se te la stavi raccontando in quella circostanza (so eh, che significa raccontare palle a se stessi in primis ;) ), oppure ORA che ci stai litigando vedi tutto in un'ottica per così dire amplificata. Che litigare in una coppia è assolutamente normale.

Non sono più intervenuta sul discorso che non stai scegliendo "niente" (ne stavo parlando con te e anche con @Nocciola) ma comunque continuo a non condividere il vostro punto di vista: se non faccio niente e resto nel matrimonio, scelgo il matrimonio. Quale ruolo occupi il marito nel "pacchetto matrimonio" non era stato messo da me in discussione. Sta di fatto che finché non decidi altrimenti, tu scegli eccome, secondo me ;)
E la questione non è di così poco conto.
Io ho un ricordo - nettissimo - della volta in cui mi sono detta "la separazione è l'obiettivo". Da lì, ho risalito una china non indifferente ;)
@ipazia mi disse (lo ricordo ancora con commozione :) ) che il mio cammino era cosa da farsi tacitulus taxim. In silenzio, piano piano :)

Sono stata anch'io nella fase per così dire "di oscillamento", e questa mia condizione (credo che per te sia comunque differente) era dovuta dal fatto che negavo, davanti a me stessa, nel mio io, quella che era l'evidenza dei fatti. Era come se.... tutte le cose negative, tutta la non comunicazione (e risparmio il resto) non esistessero. Non esiste, mi dicevo, e via a tacere parti di me grandi come una casa. E negavo l'evidenza dei fatti. Tutto questo per dire invece a te (come consiglio che mi viene dalla parte più istintiva) di non agire facendo l'esatto contrario. Ascoltati, e fallo bene.
La separazione non è tutto rose e fiori: questo lo immaginerai, ma tanto spesso si immagina (si vorrebbe, almeno io avrei voluto :) ) una sorta di "spugna" che cancella i problemi, una panacea per tutti i mali. Calcola e considera, ad esempio, che i dissidi sull'educazione dei figli non si cancellano con la separazione. I figli "vengon su" meglio (a prescindere anche dalla "bontà" delle idee educative) quanto più vedono un fronte comune, tra i genitori.
Quindi non è che "dopo" la separazione questi problemi si eliminino. Non è che dopo si sia finalmente "liberi" come l'aria. Con quella persona che è tuo marito sarai destinata a relazionarti PER I FIGLI, e la qualità del vostro modo di relazionarvi influirà tanto quanto (quasi) le singole scelte educative. Te lo dico a ragion veduta, visto che di difficoltà ne ho affrontate anche in questo senso, e ne sto affrontando parecchie.

Quello che poi vivi a casa tua ovviamente lo sai tu, ma ascoltati e valuta bene ;)
Sotto questo aspetto, potrei parlarti comunque delle altre difficoltà della separazione.

Personalmente, se l'aria fosse stata minimamente respirabile in casa (questo mi rendo conto che sia soggettivo: io ho fatto tanti casini con le mie stesse mani, e per lungo tempo - troppo lungo ahimé - non ho avuto la forza di essere più egoista. Perché sono stata una gran stupida a ridurre la situazione a quella che era diventata, e ad arrivarci davvero, alla separazione, con le budella in mano. Perciò di errori ne ho fatti tanti. Ma tutto è partito dal mancato ascolto. Ti ho letta un pò "oscillante". Fossi al tuo posto (con la classica esperienza del senno del poi ovviamente ;) ) inizierei davvero a capire se quei dissidi "incolmabili" sono frutto di una amplificazione di un momento, oppure davvero hanno radici più profonde e lontane. Tenuto conto che il matrimonio dove "va tutto bene" è utopia, o fortuna riservata davvero a pochi. E impegno. E farsi il culo. E tante volte comunque l'impegno di uno non basta, poiché ciò che conta non è tanto il non litigare mai, ma il non litigare sempre. Il non scambiare (come mi disse un collega) anche il più semplice gesto come un affronto personale. E se si arriva a quel punto, la degenerazione è garantita. Tieni sempre conto di non oltrepassare mai certe soglie.
Per dire.
Poi certamente: ognuno ha le proprie soglie. Prima di fare scelte è necessario comunque non "oscillare" più, e farsi chiarezza sul "quando", ce la si è raccontata :)
 

Lostris

Utente Ludica
Wow.... non lo sapevo :)
In generale in questi casi si dice un "mi dispiace", ma nel tuo caso sono sicura che la scelta sia stata il frutto di più che ben ponderate riflessioni. Ti dico brava, allora ;) 🤗
😊

Sto molto meglio da quando ho preso la decisione - anche fisicamente.

Il lockdown ha rallentato tantissimo tutto, ma, vuoi perché non c’era più niente da tempo, in casa tra me e lui direi che c’è tranquillità.

Ora mi sto muovendo per avere una casa mia, ed è tra l’altro una soluzione che va tantissimo a vantaggio dei bambini, che voglio paghino il meno possibile.

Insomma... al di là dell’incertezza del domani, mi affaccio su questa nuova fase serena e sicura che sia la scelta giusta.

Poi sul domani... vedremo☺
 

Foglia

utente viva e vegeta
😊

Sto molto meglio da quando ho preso la decisione - anche fisicamente.

Il lockdown ha rallentato tantissimo tutto, ma, vuoi perché non c’era più niente da tempo, in casa tra me e lui direi che c’è tranquillità.

Ora mi sto muovendo per avere una casa mia, ed è tra l’altro una soluzione che va tantissimo a vantaggio dei bambini, che voglio paghino il meno possibile.

Insomma... al di là dell’incertezza del domani, mi affaccio su questa nuova fase serena e sicura che sia la scelta giusta.

Poi sul domani... vedremo☺
Mi fa molto piacere per te :)
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Sono 5 anni che tento di parlarci ..
Ma ogni volta sbaglio il modo...
Probabilmente...
Perché siamo ancora insieme nonostante tutto ..
E i ns figli...sono legatissimi a lui...
Mio padre è legatissimo a mio marito...
Lo vede come il figlio maschio mai avuto ..
Mia sorella...gli vuole bene...
E io come cazz faccio ad uscirne da questa situazione?
Si accettano consigli...
Continuerebbe ad essere un padre per i tuoi figli ed un amico per la tua famiglia. Finirebbe il vostro matrimonio, non il legame con i figli e la famiglia.
Questo sempre se è davvero tua intenzione separarti.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ti posso dare il mio punto di vista, qui dentro i separati/divorziati sono una minoranza esigua :)

Parto dal grassetto: secondo me, devi veramente darti ascolto innanzitutto per capire se questi dissidi che definisci come "incolmabili" siano davvero frutto di un divario.... che vi porta, a litigare su tutto, al mancato ascolto reciproco e alla serie di cose che descrivi tu.
Relativamente poco tempo fa (tengo buona memoria) ti ho letta dire che mai e poi mai avresti lasciato il padre dei tuoi figli. Che anzi ti eri scelta una persona proprio in quanto ottimo padre, che ti vivevi il tuo extra con la massima tranquillità, ma che la famiglia non era certo in discussione.
Pensaci ;)
E prova a capire se te la stavi raccontando in quella circostanza (so eh, che significa raccontare palle a se stessi in primis ;) ), oppure ORA che ci stai litigando vedi tutto in un'ottica per così dire amplificata. Che litigare in una coppia è assolutamente normale.

Non sono più intervenuta sul discorso che non stai scegliendo "niente" (ne stavo parlando con te e anche con @Nocciola) ma comunque continuo a non condividere il vostro punto di vista: se non faccio niente e resto nel matrimonio, scelgo il matrimonio. Quale ruolo occupi il marito nel "pacchetto matrimonio" non era stato messo da me in discussione. Sta di fatto che finché non decidi altrimenti, tu scegli eccome, secondo me ;)
E la questione non è di così poco conto.
Io ho un ricordo - nettissimo - della volta in cui mi sono detta "la separazione è l'obiettivo". Da lì, ho risalito una china non indifferente ;)
@ipazia mi disse (lo ricordo ancora con commozione :) ) che il mio cammino era cosa da farsi tacitulus taxim. In silenzio, piano piano :)

Sono stata anch'io nella fase per così dire "di oscillamento", e questa mia condizione (credo che per te sia comunque differente) era dovuta dal fatto che negavo, davanti a me stessa, nel mio io, quella che era l'evidenza dei fatti. Era come se.... tutte le cose negative, tutta la non comunicazione (e risparmio il resto) non esistessero. Non esiste, mi dicevo, e via a tacere parti di me grandi come una casa. E negavo l'evidenza dei fatti. Tutto questo per dire invece a te (come consiglio che mi viene dalla parte più istintiva) di non agire facendo l'esatto contrario. Ascoltati, e fallo bene.
La separazione non è tutto rose e fiori: questo lo immaginerai, ma tanto spesso si immagina (si vorrebbe, almeno io avrei voluto :) ) una sorta di "spugna" che cancella i problemi, una panacea per tutti i mali. Calcola e considera, ad esempio, che i dissidi sull'educazione dei figli non si cancellano con la separazione. I figli "vengon su" meglio (a prescindere anche dalla "bontà" delle idee educative) quanto più vedono un fronte comune, tra i genitori.
Quindi non è che "dopo" la separazione questi problemi si eliminino. Non è che dopo si sia finalmente "liberi" come l'aria. Con quella persona che è tuo marito sarai destinata a relazionarti PER I FIGLI, e la qualità del vostro modo di relazionarvi influirà tanto quanto (quasi) le singole scelte educative. Te lo dico a ragion veduta, visto che di difficoltà ne ho affrontate anche in questo senso, e ne sto affrontando parecchie.

Quello che poi vivi a casa tua ovviamente lo sai tu, ma ascoltati e valuta bene ;)
Sotto questo aspetto, potrei parlarti comunque delle altre difficoltà della separazione.

Personalmente, se l'aria fosse stata minimamente respirabile in casa (questo mi rendo conto che sia soggettivo: io ho fatto tanti casini con le mie stesse mani, e per lungo tempo - troppo lungo ahimé - non ho avuto la forza di essere più egoista. Perché sono stata una gran stupida a ridurre la situazione a quella che era diventata, e ad arrivarci davvero, alla separazione, con le budella in mano. Perciò di errori ne ho fatti tanti. Ma tutto è partito dal mancato ascolto. Ti ho letta un pò "oscillante". Fossi al tuo posto (con la classica esperienza del senno del poi ovviamente ;) ) inizierei davvero a capire se quei dissidi "incolmabili" sono frutto di una amplificazione di un momento, oppure davvero hanno radici più profonde e lontane. Tenuto conto che il matrimonio dove "va tutto bene" è utopia, o fortuna riservata davvero a pochi. E impegno. E farsi il culo. E tante volte comunque l'impegno di uno non basta, poiché ciò che conta non è tanto il non litigare mai, ma il non litigare sempre. Il non scambiare (come mi disse un collega) anche il più semplice gesto come un affronto personale. E se si arriva a quel punto, la degenerazione è garantita. Tieni sempre conto di non oltrepassare mai certe soglie.
Per dire.
Poi certamente: ognuno ha le proprie soglie. Prima di fare scelte è necessario comunque non "oscillare" più, e farsi chiarezza sul "quando", ce la si è raccontata :)
Scegli di stare in quella casa non il matrimonio, il mio matrimonio è finito da tempo. Convivo con un uomo verso il quale la rabbia si sta attenuando e so che starei molto peggio a lasciarlo, ma non perché vivrei senza di lui. Tanto che appunto se lui prendesse la porta per me non ci sarebbero problemi. Il mio obiettivo era tornare a stare bene io, e ci sto riuscendo anche se non del tutto. E quando sto bene con lui non ho problemi a starci. Ma è una cosa assolutamente egoistica.
Come sta lui ha smesso di interessarmi da tempo.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Continuerebbe ad essere un padre per i tuoi figli ed un amico per la tua famiglia. Finirebbe il vostro matrimonio, non il legame con i figli e la famiglia.
Questo sempre se è davvero tua intenzione separarti.
Purtroppo si teme sempre il peggio.
Una mia amica ha deciso si è separata, i figli hanno preferito stare col padre. Per lei è stato un brutto colpo, mai avrebbe pensato ad un simile risvolto. Ora si pente e si sente sola
 

Ulisse

Utente di lunga data
Purtroppo si teme sempre il peggio.
Una mia amica ha deciso si è separata, i figli hanno preferito stare col padre. Per lei è stato un brutto colpo, mai avrebbe pensato ad un simile risvolto. Ora si pente e si sente sola
non è che la scelta dei figli è semplicemente una loro punizione nei confronti della madre perchè le attribuiscono la rottura della famiglia?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Purtroppo si teme sempre il peggio.
Una mia amica ha deciso si è separata, i figli hanno preferito stare col padre. Per lei è stato un brutto colpo, mai avrebbe pensato ad un simile risvolto. Ora si pente e si sente sola
Boh. Oggi la "tendenza" è verso una bigenitorialità quasi perfetta, nel senso che esiste il genitore prevalentemente collocatario, ma l'altro (se vuole) ha un ben ampio spazio per potere stare con i figli. Questo dalla mia esperienza. Sicuramente i figli, dopo una certa età (non la ricordo esattamente, forse 14 anni ma ora non ci ho guardato :) ), hanno voce in capitolo.
Scelta inusuale, comunque: tu come te la spieghi?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Scegli di stare in quella casa non il matrimonio, il mio matrimonio è finito da tempo. Convivo con un uomo verso il quale la rabbia si sta attenuando e so che starei molto peggio a lasciarlo, ma non perché vivrei senza di lui. Tanto che appunto se lui prendesse la porta per me non ci sarebbero problemi. Il mio obiettivo era tornare a stare bene io, e ci sto riuscendo anche se non del tutto. E quando sto bene con lui non ho problemi a starci. Ma è una cosa assolutamente egoistica.
Come sta lui ha smesso di interessarmi da tempo.
Secondo me scegli un pacchetto, che prevede la coabitazione con un marito. Prescindevo da come consideri il marito, ma non è che se scegli di restare a convivere con il marito non stai comunque scegliendo il matrimonio. Non so se si capisce. E' comunque una scelta. Quella di rimanere sposati, a convivere sotto lo stesso tetto. Che poi i rapporti siano buoni, non buoni, o altro, è altra cosa. Tu stai scegliendo di stare nel matrimonio anche se non te ne frega più niente (non ci credo ;) ) del marito. E a lui evidentemente starà bene anche così.

Ma non è che hai "scelto di non scegliere". Ogni giorno fai una precisa scelta, che è quella di restare nel matrimonio, pur non cercando più: dialogo, sesso.... mettici quel che vuoi :)
 
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