Cosa ne pensate di questa sentenza?

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karim

Utente
La ex moglie, che tradiva il marito durante il matrimonio, dopo la separazione può vivere con il suo nuovo compagno nella casa di proprietà esclusiva del suo ex marito quando l'abitazione le sia stata assegnata in quanto i figli minorenni sono stati a lei affidati.

Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 23786. Con questa decisione la Suprema Corte ha respinto il ricorso di Donato P. contro la decisione della Corte di appello di Taranto che aveva stabilito che «non potesse essere imposto, alla sua ex moglie, di non convivere con il suo attuale compagno nell'abitazione assegnatale perché si verificherebbe una illegittima restrizione della sua libertà personale».

Invano contro questa pronuncia Donato P. ha reclamato in Cassazione sostenendo che era una pronuncia iniqua «soprattutto sotto il profilo etico-morale, dato che al coniuge infedele era stato consentito il vantaggio di occupare la casa coniugale di sua esclusiva proprietà, posta in un fabbricato costruito per la sua famiglia d'origine e abitato dai suoi genitori e dai suoi tre fratelli». Insomma a Donato P. non è andato proprio giù che la ex moglie, Maria Teresa D.Z., possa vivere nel nido d'amore, costruito appositamente per loro nel palazzo di famiglia, con il nuovo boyfriend con il quale lei lo tradiva quando ancora erano legalmente sposati. Ad avviso del sostituto procuratore generale della Cassazione, Aurelio Golia, il ricorso di Donato P. meritava di essere accolto. Ma i supremi giudici della prima sezione civile non sono stati dello stesso parere. «In tema di separazione personale - hanno spiegato - i provvedimenti di affidamento dei figli minori prescindono dalle responsabilità dell'uno o dell'altro coniuge, e devono essere adottati con esclusivo riferimento al superiore interesse morale e materiale della prole stessa: e poi con la separazione, cessa l'obbligo di fedeltà reciproca fra i coniugi, prettamente connesso alla convivenza».

In pratica, dopo la separazione, chi ha ricevuto l'assegnazione della casa coniugale può viverci con chi gli pare. Aggiunge inoltre la Cassazione che «la declaratoria di addebito della separazione per infedeltà e l'esistenza o permanenza di un nuovo legame affettivo, anche quando sfocia, dopo la cessazione della convivenza coniugale, nella coabitazione presso la casa familiare assegnata al coniuge affidatario, non può essere di per sé ostativa all'affidamento della prole stessa al genitore cui sia stata addebitata la separazione per infedeltà». In altre parole l'ex coniuge infedele al quale sia stata addebitata la colpa della separazione, può essere assegnatario della casa coniugale e può conviverci con i figli e il nuovo compagno. Solo se la presenza di questa nuova persona sia «pregiudizievole per l'interesse morale e materiale dei figli» l'assegnazione della casa potrebbe essere revocata. Ma nel caso della signora Maria Teresa, l'assistente sociale aveva verificato che i due figli minori, a lei affidati, «mantenevano con la madre relazioni affettive stabili e non conflittuali». Vale a dire che la convivenza extraconiugale non aveva rodotto riflessi negativi sui figli. Così il ricorso di Donato P. è stato rigettato e l'uomo dovrà rassegnarsi a che la ex moglie viva con i figli e il boyfriend nel palazzo dove vivono gli ex suoceri e i tre ex cognati della donna.
 

Tubarao

Escluso
Fino a prova contraria si vive in un stato di diritto (anche se purtroppo molte volte è solo una parvenza di diritto) e quella donna non ha ucciso nessuno, fino a prova contraria e quindi non puoi limitare il diritto di vivere con chi vuole lei. Sarà poco etico ? Bho. Ma sicuramente questa sentenza difende i diritti di quella donna.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Fino a prova contraria si vive in un stato di diritto (anche se purtroppo molte volte è solo una parvenza di diritto) e quella donna non ha ucciso nessuno, fino a prova contraria e quindi non puoi limitare il diritto di vivere con chi vuole lei. Sarà poco etico ? Bho. Ma sicuramente questa sentenza difende i diritti di quella donna.

Credo che difenda soprattutto i diritti dei figli che hanno appunto il diritto di avere una casa in cui vivere con la madre.
Leggendola ho pensato che forse la soluzione ideale potesse essere quella di vendere quella casa o affittarne un'altra per garantire un alloggio ai figli e di conseguenza alla madre.
La convinvenza con ex parenti non sarà facile per nessuno.
Difficile però non conoscendo queste persone capire se potesse essere una soluzione fattibile.
 

Mari'

Utente di lunga data
La ex moglie, che tradiva il marito durante il matrimonio, dopo la separazione può vivere con il suo nuovo compagno nella casa di proprietà esclusiva del suo ex marito quando l'abitazione le sia stata assegnata in quanto i figli minorenni sono stati a lei affidati.

Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 23786. Con questa decisione la Suprema Corte ha respinto il ricorso di Donato P. contro la decisione della Corte di appello di Taranto che aveva stabilito che «non potesse essere imposto, alla sua ex moglie, di non convivere con il suo attuale compagno nell'abitazione assegnatale perché si verificherebbe una illegittima restrizione della sua libertà personale».

Invano contro questa pronuncia Donato P. ha reclamato in Cassazione sostenendo che era una pronuncia iniqua «soprattutto sotto il profilo etico-morale, dato che al coniuge infedele era stato consentito il vantaggio di occupare la casa coniugale di sua esclusiva proprietà, posta in un fabbricato costruito per la sua famiglia d'origine e abitato dai suoi genitori e dai suoi tre fratelli». Insomma a Donato P. non è andato proprio giù che la ex moglie, Maria Teresa D.Z., possa vivere nel nido d'amore, costruito appositamente per loro nel palazzo di famiglia, con il nuovo boyfriend con il quale lei lo tradiva quando ancora erano legalmente sposati. Ad avviso del sostituto procuratore generale della Cassazione, Aurelio Golia, il ricorso di Donato P. meritava di essere accolto. Ma i supremi giudici della prima sezione civile non sono stati dello stesso parere. «In tema di separazione personale - hanno spiegato - i provvedimenti di affidamento dei figli minori prescindono dalle responsabilità dell'uno o dell'altro coniuge, e devono essere adottati con esclusivo riferimento al superiore interesse morale e materiale della prole stessa: e poi con la separazione, cessa l'obbligo di fedeltà reciproca fra i coniugi, prettamente connesso alla convivenza».

In pratica, dopo la separazione, chi ha ricevuto l'assegnazione della casa coniugale può viverci con chi gli pare. Aggiunge inoltre la Cassazione che «la declaratoria di addebito della separazione per infedeltà e l'esistenza o permanenza di un nuovo legame affettivo, anche quando sfocia, dopo la cessazione della convivenza coniugale, nella coabitazione presso la casa familiare assegnata al coniuge affidatario, non può essere di per sé ostativa all'affidamento della prole stessa al genitore cui sia stata addebitata la separazione per infedeltà». In altre parole l'ex coniuge infedele al quale sia stata addebitata la colpa della separazione, può essere assegnatario della casa coniugale e può conviverci con i figli e il nuovo compagno. Solo se la presenza di questa nuova persona sia «pregiudizievole per l'interesse morale e materiale dei figli» l'assegnazione della casa potrebbe essere revocata. Ma nel caso della signora Maria Teresa, l'assistente sociale aveva verificato che i due figli minori, a lei affidati, «mantenevano con la madre relazioni affettive stabili e non conflittuali». Vale a dire che la convivenza extraconiugale non aveva rodotto riflessi negativi sui figli. Così il ricorso di Donato P. è stato rigettato e l'uomo dovrà rassegnarsi a che la ex moglie viva con i figli e il boyfriend nel palazzo dove vivono gli ex suoceri e i tre ex cognati della donna.


Che dire :rolleyes: e' la classica storiella del: Cornuto da parte della moglie e mazziato da parte della legge.


Certo e' che la moglie del povero Donato ed il suo amante c'hanno uno stomaco d'acciaio, altro che palle :( .
 

Illuso

Utente di lunga data
Così il ricorso di Donato P. è stato rigettato e l'uomo dovrà rassegnarsi a che la ex moglie viva con i figli e il boyfriend nel palazzo dove vivono gli ex suoceri e i tre ex cognati della donna.
E sti cazzi, e quando scende le scale per entare o uscire e li incrocia li saluta facendogli le corna...:rotfl:
E poi al Tg i vicini dicono che era una famiglia normale...e che lei sembrava tanto una buona donna...:rotfl:
 

lele51

Utente di lunga data
Credo che difenda soprattutto i diritti dei figli che hanno appunto il diritto di avere una casa in cui vivere con la madre.
Leggendola ho pensato che forse la soluzione ideale potesse essere quella di vendere quella casa o affittarne un'altra per garantire un alloggio ai figli e di conseguenza alla madre.
La convinvenza con ex parenti non sarà facile per nessuno.
Difficile però non conoscendo queste persone capire se potesse essere una soluzione fattibile.
Sarebbe la soluzione ideale, però la signora non è del tutto sprovvista... nei weekend le lascia i figli ai ex-suoceri e se ne va a spasso con il nuovo amico...
mah, un pò di vergogna no?????
Lele:confused:
 

aristocat

Utente iperlogica
Questo è un esempio del fatto che secondo me è ora che cambino le attuali leggi sul divorzio, e soprattutto l'interpretazione delle stesse da parte dei giudici.

Se è vero che i bambini sono affidati alla moglie, qui si lede imho il diritto degli stessi a non vedersi in casa dei bellimbusti sfascia-famiglie, dall'oggi al domani.

Possibile che, in questo ordinamento giuridico, un padre non abbia il diritto di dire che non vuole vedere i propri figli convivere con un perfetto Mister X?

Alla faccia della privacy miiiii
 

karim

Utente
Questo è un esempio del fatto che secondo me è ora che cambino le attuali leggi sul divorzio, e soprattutto l'interpretazione delle stesse da parte dei giudici.

Se è vero che i bambini sono affidati alla moglie, qui si lede imho il diritto degli stessi a non vedersi in casa dei bellimbusti sfascia-famiglie, dall'oggi al domani.

Possibile che, in questo ordinamento giuridico, un padre non abbia il diritto di dire che non vuole vedere i propri figli convivere con un perfetto Mister X?

Alla faccia della privacy miiiii
Concordo :up:
Visto che queste sentenze si giustificano sempre nel nome del bene supremo dei figli mi chiedo: ma è proprio interesse dei figli distruggere psicologicamente e economicamente uno dei genitori e ficcarli in situazioni che rischiano di sfociare in guerre senza quartiere?
Io parto dal presupposto che l'unico bene dei figli di suprema importanza sia avere accanto i due genitori, e quando il divorzio limita questa possibilità, da parte dei giudici si dovrebbe fare il possibile per rendere il clima più sereno possibile invece di buttare benzina sul fuoco provocando delle verie e proprie tragedie.
 

karim

Utente
E sti cazzi, e quando scende le scale per entare o uscire e li incrocia li saluta facendogli le corna...:rotfl:
:risata::risata::risata:

Ti potrei dire come li saluterebbe mio padre se fosse al posto del suocero.
A CALCI NELLE PALLE mattina, mezzogiorno e sera. :mexican:
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Per vendetta (e buon guadagno) venderei da casa ai Cinesi. :sarcastic:
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Casa con parenti di lui...oddio potrebbe diventare un buon metodo per farla scappare.
I parenti basta che rendino la vita non difficile, ma difficilissima.
Del resto per il bene dei figli hanno affondato uno dei coniugi, oltretutto quello senza colpe, bene, si vede che i giudici hanno una amante e stanno preparandosi per il futuro, la vedo solo in questo modo, perchè un poco di buon senso avrebbe fatto diversamente.
Comunque credo che il signor Donato potrebbe richiedere al tizio che convive con la simpatica ex moglie un affitto, perchè la casa è ai figli e con loro la moglie...ma lui in quella famiglia non centra nulla e la sua parte la deve pagare...se poi gli si richiedono 3000 euro al mese non è colpa sua, no?
Ovviamente questa potrebbe essere un'altra causa, ma visto che il buon senso è andato a farsi benedire...potrebbe anche andare in buon porto.
 
La ex moglie, che tradiva il marito durante il matrimonio, dopo la separazione può vivere con il suo nuovo compagno nella casa di proprietà esclusiva del suo ex marito quando l'abitazione le sia stata assegnata in quanto i figli minorenni sono stati a lei affidati.

Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 23786. Con questa decisione la Suprema Corte ha respinto il ricorso di Donato P. contro la decisione della Corte di appello di Taranto che aveva stabilito che «non potesse essere imposto, alla sua ex moglie, di non convivere con il suo attuale compagno nell'abitazione assegnatale perché si verificherebbe una illegittima restrizione della sua libertà personale».

Invano contro questa pronuncia Donato P. ha reclamato in Cassazione sostenendo che era una pronuncia iniqua «soprattutto sotto il profilo etico-morale, dato che al coniuge infedele era stato consentito il vantaggio di occupare la casa coniugale di sua esclusiva proprietà, posta in un fabbricato costruito per la sua famiglia d'origine e abitato dai suoi genitori e dai suoi tre fratelli». Insomma a Donato P. non è andato proprio giù che la ex moglie, Maria Teresa D.Z., possa vivere nel nido d'amore, costruito appositamente per loro nel palazzo di famiglia, con il nuovo boyfriend con il quale lei lo tradiva quando ancora erano legalmente sposati. Ad avviso del sostituto procuratore generale della Cassazione, Aurelio Golia, il ricorso di Donato P. meritava di essere accolto. Ma i supremi giudici della prima sezione civile non sono stati dello stesso parere. «In tema di separazione personale - hanno spiegato - i provvedimenti di affidamento dei figli minori prescindono dalle responsabilità dell'uno o dell'altro coniuge, e devono essere adottati con esclusivo riferimento al superiore interesse morale e materiale della prole stessa: e poi con la separazione, cessa l'obbligo di fedeltà reciproca fra i coniugi, prettamente connesso alla convivenza».

In pratica, dopo la separazione, chi ha ricevuto l'assegnazione della casa coniugale può viverci con chi gli pare. Aggiunge inoltre la Cassazione che «la declaratoria di addebito della separazione per infedeltà e l'esistenza o permanenza di un nuovo legame affettivo, anche quando sfocia, dopo la cessazione della convivenza coniugale, nella coabitazione presso la casa familiare assegnata al coniuge affidatario, non può essere di per sé ostativa all'affidamento della prole stessa al genitore cui sia stata addebitata la separazione per infedeltà». In altre parole l'ex coniuge infedele al quale sia stata addebitata la colpa della separazione, può essere assegnatario della casa coniugale e può conviverci con i figli e il nuovo compagno. Solo se la presenza di questa nuova persona sia «pregiudizievole per l'interesse morale e materiale dei figli» l'assegnazione della casa potrebbe essere revocata. Ma nel caso della signora Maria Teresa, l'assistente sociale aveva verificato che i due figli minori, a lei affidati, «mantenevano con la madre relazioni affettive stabili e non conflittuali». Vale a dire che la convivenza extraconiugale non aveva rodotto riflessi negativi sui figli. Così il ricorso di Donato P. è stato rigettato e l'uomo dovrà rassegnarsi a che la ex moglie viva con i figli e il boyfriend nel palazzo dove vivono gli ex suoceri e i tre ex cognati della donna.
Mia cara difficile pensare che certe mogli non strumentalizzino il marito usando a loro vantaggio i figli. Bisognerebbe allora vedere sempre chi ha chiesto la separazione e perchè. Un conto allora è una donna che voglia allontanare il marito da dove abita, perchè lui ha un'altra, un conto è che un povero marito se ne debba andare da casa sua perchè lei ha un altro.
In questo caso, vorrei che buon senso sia: Ok caro io occupo ( non abito) la tua casa, mentre i nostri ( notare NOSTRI) figli la abitano. Io e il mio boy, ti passiamo un affitto. Altrimenti sto boy, a mio modo di vedere, abita a sbafo.
Cioè e i figli?
Qua richiamo Daniele, cosa dice il boy ai figli?
Salve sono lo zio simpatia?
Ma per avere una storia è proprio necessario abitare assieme?
Io nel caso del boy, mi sentirei enormemente a disagio a occupare una casa che è di un altro.
 

tenebroso67

Utente di lunga data
La ex moglie, che tradiva il marito durante il matrimonio, dopo la separazione può vivere con il suo nuovo compagno nella casa di proprietà esclusiva del suo ex marito quando l'abitazione le sia stata assegnata in quanto i figli minorenni sono stati a lei affidati.
...............
Cornuto e mazziato.....

Moralmente non posso che essere dalla parte del marito.
 

MK

Utente di lunga data
In pratica, dopo la separazione, chi ha ricevuto l'assegnazione della casa coniugale può viverci con chi gli pare.
Trovo questa cosa immorale, se non c'è il consenso di entrambi gli ex conugi e il pagamento di un affitto da parte di chi va a vivere in una casa che non è sua. Mi sembrava che la nuova legge relativa all'affido condiviso parlasse di perdita della casa coniugale nel caso di nuova convivenza (provata ovviamente). Forse durante l'iter parlamentare si è persa.
 

MK

Utente di lunga data
Casa con parenti di lui...oddio potrebbe diventare un buon metodo per farla scappare.
I parenti basta che rendino la vita non difficile, ma difficilissima.
Del resto per il bene dei figli hanno affondato uno dei coniugi, oltretutto quello senza colpe, bene, si vede che i giudici hanno una amante e stanno preparandosi per il futuro, la vedo solo in questo modo, perchè un poco di buon senso avrebbe fatto diversamente.
Comunque credo che il signor Donato potrebbe richiedere al tizio che convive con la simpatica ex moglie un affitto, perchè la casa è ai figli e con loro la moglie...ma lui in quella famiglia non centra nulla e la sua parte la deve pagare...se poi gli si richiedono 3000 euro al mese non è colpa sua, no?
Ovviamente questa potrebbe essere un'altra causa, ma visto che il buon senso è andato a farsi benedire...potrebbe anche andare in buon porto.
Un uomo degno di tale nome non aspetterebbe la richiesta ma chiederebbe all'ex marito quanto deve pagare.
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Ci ho riflettuto un po' e sono convinto che il motivo per cui stanno ancora in quella casa, è la ex moglie che non se ne vuole andare e utilizza i figli come arma. L'amante ci sta, perché obbedisce all'ex moglie.

Un uomo prende solitamente le sue cose, la donna e i figli e si sposta dalla tana del rivale. Questa situazione è anomala e l'unica spiegazione che ho trovato è che la donna comanda e non se ne vuole andare, forse anche per ripicche che noi non conosciamo.
 

Eliade

Super Zitella Acida
Che dire :rolleyes: e' la classica storiella del: Cornuto da parte della moglie e mazziato da parte della legge.


Certo e' che la moglie del povero Donato ed il suo amante c'hanno uno stomaco d'acciaio, altro che palle :( .
QUOTO!

Questo è un esempio del fatto che secondo me è ora che cambino le attuali leggi sul divorzio, e soprattutto l'interpretazione delle stesse da parte dei giudici.

Se è vero che i bambini sono affidati alla moglie, qui si lede imho il diritto degli stessi a non vedersi in casa dei bellimbusti sfascia-famiglie, dall'oggi al domani.

Possibile che, in questo ordinamento giuridico, un padre non abbia il diritto di dire che non vuole vedere i propri figli convivere con un perfetto Mister X?

Alla faccia della privacy miiiii
QUOTO!!!



Ci ho riflettuto un po' e sono convinto che il motivo per cui stanno ancora in quella casa, è la ex moglie che non se ne vuole andare e utilizza i figli come arma. L'amante ci sta, perché obbedisce all'ex moglie.

Un uomo prende solitamente le sue cose, la donna e i figli e si sposta dalla tana del rivale. Questa situazione è anomala e l'unica spiegazione che ho trovato è che la donna comanda e non se ne vuole andare, forse anche per ripicche che noi non conosciamo.
Non se ne va perchè le fa comodo!
Dubito che le spese per vivere con i figli e il nuovo boy in un'altra casa siano tali e quali a quelle che ha nella casa coniugale!

Che vergogna!!:mad:
 

Sabina

Utente di lunga data
Non condivido neanch'io, la trovo una cosa veramente offensiva nei confronti dell'ex marito. Poteva uscire di casa con i figli e il nuovo compagno o restare sola con i figli continuando a frequentarlo solo fuori casa. Che esempio per dei minori!
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Non condivido neanch'io, la trovo una cosa veramente offensiva nei confronti dell'ex marito. Poteva uscire di casa con i figli e il nuovo compagno o restare sola con i figli continuando a frequentarlo solo fuori casa. Che esempio per dei minori!
Ottimo esempio. Imparano come fare :mad:
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Poi ci si stupirà se il padre parlerà della ex moglie con i figli chiamandola stronza o gran figlia di mignotthaus. Lei vuole quello perchè pensa di avere ragione nel tradimento...lei vuole questo e fa la guerra al marito usando i figli e questo volente o nolente porterà ad una guerra tra genitori con i figli in mezzo. Per il bene dei figli i giudici hanno messo in mezzo i figli, siamo messi bene!!!
Più che una laurea ai giudici servirebbe una idoneità psichiatrica per professare quella professione, perchè in questo caso avevano davvero il cuore troppo troppo vicino al buco del culo.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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