...questo scritto è stato estrapolato da internet da una cara amica e collega che poi me lo ha "girato".
Cosa ne pensate?
Ciao a tutti!
Airforever
Infedeli per istinto
Il tradimento è una vera necessità biologica. Un'eredità dei nostri progenitori che rappresenta il trionfo della natura sulla cultura, dato che le avventure extraconiugali esistono anche là dove sono punite con la morte. Lo sostengono alcuni studiosi di questo "bene di largo consumo"
E' anche la nostra società a non essere adatta alla monogamia, sottolinea Giacomo Dacquino, psicologo e psichiatra, docente universitario di Torino."Il tradimento coniugale è diventato un bene di largo consumo anche nel nostro Paese, tradizionalmente molto "casto" sotto il profilo del matrimonio e dei rapporti di coppia in generale", prosegue l'esperto. "I costumi sono cambiati al punto da aver reso l'adulterio il peccato più confessato dagli italiani, quello che supera tutte le altre trasgressioni erotiche". E in fondo il partner assolutamente fedele e le storie d'amore a prova di tradimento non esistono, perché tutti tradiamo con il pensiero, tutti abbiamo l'istinto di "rapina" e quindi desideriamo relazioni "extra", almeno con la fantasia. E' una questione di scelte. Ma perché dal desiderio si passi all'azione è necessario che nella coppia scatti un meccanismo preciso, quello del disamoramento. "Prima che il tradimento si consumi, molto di frequente si crea il silenzio affettivo e sessuale, e prima ancora la perdita di fiducia, la disistima, l'indifferenza o l'intolleranza", sostiene Dacquino, affermando inoltre che se c'è l'amore non si pensa proprio a tradire, si prova solo il "piacere della fedeltà". "Può darsi che l'impulso all'adulterio abbia anche un fondamento genetico", conclude lo psichiatra, "ma le ipotesi, poiché solo di ipotesi si tratta, esposte da Helen Fisher e da Robin Backer circa le radici biologiche dell'infedeltà, non devono far credere che quanto è scritto nei geni sia del tutto incontrollabile. La fedeltà è una scelta volontaria, ma si deve essere allenati al dominio di sé, al duro lavoro quotidiano fatto di chiarimenti, sublimazioni e inevitabili mediazioni". Se è vero che infedeli si nasce, fedeli si diventa.
Il tradimento
Il tradimento è l'argomento preferito di molti giornali femminili e fiumi di inchiostro sono stati versati. Nell'ottica di una comprensione delle basi dell'argomento è utile capire la grande suddivisione che può essere fatta.
L'immaturità sessuale - Riguarda soprattutto gli uomini, anche se la percentuale femminile è andata aumentando con l'emancipazione. Si tradisce per provare nuove situazioni sessuali, ritenute più appaganti. Riguarda soggetti che non sono mai riusciti a vivere completamente le proprie fantasie, spesso più estetiche che sessuali (una donna bellissima o un uomo dal fisico scultoreo). Un comportamento tipico è quello dell'uomo sempre galante con le donne che ha avuto poche o non diversificate esperienze sessuali. Il tradimento può essere unito o meno a un grosso coinvolgimento emotivo. Ciò che è importante notare è l'associazione a una situazione sessuale nuova per il soggetto. Non rientra in questa categoria il tradimento a sfondo sessuale per insoddisfazione: chi tradisce perché il partner si è raffreddato tradisce per incompletezza, cioè perché non riceve più ciò che vorrebbe ricevere.
Il narcisismo - Riguarda entrambi i sessi. Negli uomini il fenomeno potrebbe rientrare nel generico concetto di machismo: l'uomo tradisce per affermare la propria virilità. Nella donna si manifesta con lo stato di geisha: la relazione sessuale è un atto giudicato normale, quasi quotidiano, non esclusivo, la donna si offre a un uomo proprio come gli offrirebbe un tè o accetterebbe un invito a pranzo. Sia nel macho sia nella geisha è evidente uno stato di insicurezza notevole che porta l'individuo a identificare nell'atto sessuale un'approvazione per la propria persona. Ovviamente con queste premesse non è in grado di reggere un rapporto esclusivo.
L'incompletezza - È di gran lunga la causa più comune: il partner non dà quello che ci si aspetta e che si trova invece in un'altra persona. Mille sono le sfaccettature dell'incompletezza. È proprio a causa di questa varietà che, parlando di tradimenti, troppo spesso si entra nel particolare per giustificare o per condannare. In realtà è un errore fondamentale: prima occorre definire la classe a cui il tradimento appartiene e ragionare sempre per schemi molto generali. Si scoprirà che non esiste comunque nessun motivo valido che giustifichi un tradimento.
Questa asserzione non è certo un inno alla fedeltà, ma una considerazione sulla qualità della vita di chi tradisce; poiché non esiste alcun vincolo indissolubile (nemmeno il matrimonio, visto che c'è il divorzio): chi tradisce rivela sostanzialmente un fallimento esistenziale.
Che bisogno c'è di tradire? Prima si lascia il vecchio partner e poi si va con il nuovo. Chi tradisce è insoddisfatto della sua situazione, ma non ha il coraggio di cambiarla. Quando ci si sente attratti fortemente da un'altra persona vuol dire che il rapporto attuale è in crisi; a questo punto esistono due possibilità: lo si tronca e si inizia una nuova storia o lo si accetta per quello che è, consci che l'attrazione ha solo messo in luce gli aspetti negativi del rapporto: sta a noi decidere se la qualità del rapporto attuale è sufficiente. Il tradimento equivale a tenere il piede in due scarpe, attingendo il meglio dalle due (o più!) fonti: un atto di viltà.
Se il tradimento fosse tutta questa cosa naturale non sarebbe sofferto, sarebbe tutta una festa, e questo forum non esisterebbe.
Ma oggi guardate, sono in fase sperimentale, mettiamo pure che lo accetti come una cosa naturale, in quanto facente parte, fin dai primordi, della natura umana, cos'altro possiamo inserire in questa categoria?! lo spirto di sopravvivenza, tradotto molto spesso in aggressività, contro altre creature e contro altri uomini. classificatemi il tradimento come naturale, e io vi risponderò.. sì, anche l'omicidio allora.
perchè la natura dovrebbe essere portata a giustificazione del tradimento e non dell'omicidio o del furto?! naturalmente siamo portati a sopravvivere e a prosperare a discapito degli altri.
accetto la teoria naturalista o in toto o niente. troppo comodo.
Ecco la comodità, la comodità, il rigirare la frittata a nostro piacere, è una qualità naturale degli esseri umani, è la storia che lo prova, condannando e glorificando a seconda dell'occasione: la guerra è sbagliata, ma se sono gli Stati Uniti a muoversi in armi, quegli stessi Stati Uniti che ci hanno tolto dall'impiccio nell'ultima guerra, se sono loro contro un popolo che con noi ha più differenze che punti in comune, allora è difesa, allora va bene.
Ma non parliamo di questo perchè la politica internazionale qui ci incastra come il cavolo a merenda, e finiamo per accapigliarci su questioni che è meglio tener fuori da un forum del genere.
Il tradimento è una scelta, e concordo solo con la chiosa finale dell'articolo citato. è una scelta ed è una scelta vigliacca e sbagliata, sempre in ogni caso.
Mi interessano poco i sondaggi, ma dissento nel modo più assoluto se mi vengono a dire che i costumi sono cambiati: i mezzi di informazione e di ricerca sono cambiati, e la percezione è cambiata, e le possibilità sono cambiate, un confronto fra i traditori di ieri e di oggi non può essere fatto se non inventandosi dati e statistiche.
La mia bisnonna, santa donna analfabeta, con l'acutezza della popolana abituata a rimboccarsi le maniche per campare, ha sostenuto questo all'inizio degli anni 70 (riportato da mia madre): "i ragazzi di oggi non hanno niente che non va, e la gente di oggi non ha nulla di peggio di quel che c'era ieri.. sotto quei sottanoni, c'eran le solite schifezze, ma non si vedevan così bene per le troppe stoffe!"