la conoscevo dal 2004 per motivi di lavoro ma, dal 2005 fino al dicembre dell'anno scorso, non l'avevo più risentita.
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verso la metà del mese di luglio, tuttavia, le sue telefonate cominciano a rarefarsi, riferendomi di essere confusa soprattutto dopo aver incontrato il compagno in casa che stava portando via alcuni effetti personali.
di lì a 2 giorni disdice il week end lungo che avevamo prenotato (me lo dice il mercoledì quando stavo per partire il giorno dopo); disdice anche il week end successivo che avevamo pianitficato di trascorrere alla casa sua al lago con comuni conoscenti (dicendo, anzi, che lei avrebbe ospitato questi conoscenti ma non me); disdice anche le vacanze che avevamo programmato di fare, in compagnia di comuni amici, a settembre; mi dice, con tono quasi livoroso, che è bene che non ci sentiamo per almeno un mese (ma che, se volessi, potrei chiamarla) in quanto molto confusa.
da quella volta l'ho sentita solo una volta - qualche giorno dopo - per dirle che ritenevo che fosse finita.... successivamente, nessun accenno da parte sua a qualche contatto con me.
Ciao cavaliere!
E' sempre una certa qual meraviglia notare che chi si tuffa nel supplizio di Tantalo, poi, cerca di liberarsene imponendo ad altri quello di Sisifo.
Cioè, l'amore andrebbe prevenuto al pari delle altre malattie dermatologiche gravemente invalidanti quali il prurito allo scroto ed alle natiche, ma senza un'adeguata profilassi non diviene mai una pandemia e, per fortuna, giace sempre tra le quattro capriole di fumo che fa il barbecue estivo sul quale vanno a sfrigolare porci con istinti suicidi e scrofe poco snervabili.
Sarebbe d'altra parte un crimine della stessa gravità l'ìmpedire che le persone, anche quelle umane, si lasciassero irretire dalla medesima voglia che li ha generati, il quale, come pena del contrapasso, si guadagnerebbe un'eternità di carezze lascive di un'avvenente piovra marina che però mai toccheranno la sua pelle flaccida e bianchiccia perchè racchiusa da un pesante scafandro di calcestruzzo.
In un certo senso si potrebbe anche dire che se qualcuno non ti usa in qualche modo, allora non vali proprio nulla.
Ed è tenendo a mente queste parole solennemente cruscanti che il petto si gonfia d'orgoglio anche quando arriva il lestofante a sottrarci il pingue portafogli, riempito a forza di cambiali, dalla tasca posteriore mentre siamo intenti a sbavare tutti eccitati ed a masturbarci reciprocamente quando siamo al cinema a guardare la versione 3D di Platoon.
Ed il passeggino sulla spiaggia diventa la roccia che Sisifo eternamente rotola per la sua tremenda colpa e la donna che vuole e non vuole e, appena fa allungare le propaggini inguinali di qualcuno, lei non riesce a coglierlo è altresì il Tantalo di cui si parlava.
Le donne si comprano in blocco e si vendono a pezzi, come chi piange tutta la sua bile dentro ai contenitori appositi da freezer per farne cubetti di ghiaccio che ne insaporiranno la flemma per settimane od anche mesi.
Il colore di costoro ha un fondo zuccherino, come nuvola che segue uno sparo senza bersaglio e la voglia di correre lontano di certe piante senza radici, e, come loro, si mescola dentro a certi paioli di rame, sopra il fuoco spento del camino d'una casa crollata portandosi dietro tutti i padroni che l'hanno abitata e tutti i ladri che hanno frugato nei suoi cassetti e negli armadi.
Loro, queste donne, nascono per forza in Primavera, perchè quella è la più vigliacca delle stagioni ed escono con la testa, mai con i piedi, perchè è proprio quella parte del corpo che faranno sbattere più volte a chi gli si avvicina troppo, mentre gli uomini nascono con i piedi, affinchè li usino fin da subito, dapprima per venire di corsa ad uno schiocco di dita, poi, per andarsene via veloci, quando è finita la fiera.
Eccola la malattia!
E' un lazzaretto grande come il mondo ed egualmente affollato, un pianeta intero, una crosta di terra ed una crosta nel cuore.
E' tutto insieme e tutto in una volta il desiderio che hai di metterti una maglietta con Mantegna davanti e Kandinskij sul retro, ad indicare come entri nella storia e come ne esci, mantre lei ti sottrae la materia attorno, ma non per cavare fuori la forma, come avrebbe fatto un Michelangelo invasato, quanto per ridurti ad una raffigurazione arcimboldesca, con la quale fare il brodo di verdure o anche solo, e molto più semplicemente, per prenderti per il culo.
Eccolo il punto chiave.
Il culo.
A volte sembra che abbia le maniglie.
E le donne sono così prensili.
Dannato pollice opponibile!
Dannato culo!
Ciao!