prolissa io?!..ma vi siete visti?!!!
comincio con uno scherzo, ma non posso farne a meno.. questo post ha figliato nel giro di una giornata talmente tanto.. che non sono riuscita a leggere tutto ma ho dovuto leggere un po' random e saltare le ultime 2 pagine. perciò chiedo: scusa/venia/perdono ecc ecc se mi ripeterò o andrò fuori tema.
rispondo al protagonista che a pagina 7 (circa una 20ina di pagine fa) si è rivolto a me:
bene...
otella82
la saggezza che esprimi nel tuo post Mente spudorataMente nei confronti della tua età... (se quell'82 ha questo senso)
però non tutti i tasselli sono al loro posto se il meccanismo non gira come dovrebbe...
e riguardo a vent'anni... fossi scemo! tornare ad avere vent'anni... ma non mi passa nemmeno per l'ultimo neurone...
la realtà è che per provare emozioni non serve gioventù, scelleratezza o quel pizzico di sana incoscienza che segna i vent'anni di quasi tutti... e non servono nemmeno maturità o consapevolezza... certo aiutano, tutte queste cose aiutano... ma , per provare emozioni, serve solo essere liberi di poterlo fare.
e il costrutto morale del buon marito e del buon padre a volte risulta essere una gabbia chiusa da forti catene... giustissimo... l'ho scelto io... ma... la vita ti cambia, la vita cambia, le persone cambiano... è bello come dici tu...
salvo poi dover scendere a compromessi con se stesso ogni giorno...
e questa è una faccia della medaglia...
L'altra è... decisamente più dura da affrontare.
rimanere ai margini della vita delle persone alle quali sono chiamato ad insegnare me stesso... oltre che rischiare d'insegnare qualcosa di "sbagliato" è l'unica cosa che mi ha impedito di compiere una scelta diversa rispetto a quella di ritrovare il gusto di essere ciò che sono.
Ragione ha sempre vinto da quando sono sposato...
sono io... è me stesso per quello che desidera che perde. da un bel pezzo.
tutto rimarrebbe effimero...e, come dice qualcuno, dopo tre mesi di sesso magari mi stuferei pure di lei... non lo so, può darsi.
la realtà è che lei è un tramite come scrivevo oggi.
il problema sono io.
grazie per i vostri commenti...
dunque.. innanzitutto sì, l'82 si riferisce alla mia età, sono nata nel mitico anno dei mondiali, che per le priorità che avevo allora (dormire, mangiare, piangere, e farmi cambiare il pannolino) non mi sono gustata come avrei voluto. vabbè la smetto di fare l'idiota.
Credo che la "saggezza" se così la vogliamo chiamare, del mio post, sia soltanto il frutto del mio vissuto e del mio percorso. non ho mai amato imparare le cose sui libri, mi è sempre piaciuto sperimentare, battere testae contro i muri, ed appuntare da una parte le mie personali riflessioni in merito.
Magari non desideri avere 20 anni, ma mi parli di emozioni, di libertà, parli della donna in questione come farebbe un mio coetaneo particolarmente sognatore. trasudi vita.
Io no so che vita tu abbia fatto, perchè tu abbia scelto di sposarti, perchè parli del tuo matrimonio come costrizione in un certo senso, come qualcosa di normale che tuttavia ti ha tolto libertà e ti ha fatto rinunciare a progetti e sogni. Non è questo.
Non ho consigli da dare, mi sto rendendo conto che qui rischio di generalizzare troppo. partecipando a questo forum mi trovo in una scuola di vita dove il mio livello di istruzione è molto diverso da quello degli altri, non sono cretina, ma parlare delle mie storie d'amore e del mio percorso durante e dopo di esse, non pouò essere paragonato alla vita di molti di voi, che se la vedono con le responsabilità del matrimonio, dei figli, della carrira ecc ecc. per questo a volte parlo da figlia, forse è questo che io posso dare qui quando voi mi date il privilegio di sbirciare da una finestra sul mondo che non avrei modo di raggiun gere altrimenti, e di spostare la mia riflessione su di me attraverso altri punti di vista.
Da figlia spiego e rispondo.
Una cosa che ho odiato quando i miei mi hanno comunicato la separazione, è che tutto è avvenuto all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, con la sola piccolissima avvisaglia di un leggero peggioramento dell'umore di mio padre negli ultimi 2 mesi -che io per inciso attribuivo a me stessa dato che da 16-17enne, avevo cominciato a rispondergli un tantino per le rime. La routine annoia, perchè dalla rassicurante abitudine si scade in un ripetersi continuo di cose eventi gesti, dei quali abbiamo perfino scordato la ragione. Da figlia, non ho mai visto i miei scambiarsi tenerezze, non li ho mai visti condividere una passione, o avere un'intesa particolare.. ma sono nata in questa famiglia, ho sempre visto questo, per me era quel che ci doveva essere, nè più nè meno.
Tornassi indietro li prenderei a calci nel culo per farli comunicare.
Perchè alzare le spalle, perchè alzar muri, perchè non continuare a confrontarsi, invece di affondare nel divano ingugniti una, e affondare nel divano sognando la fuitina con la colf l'altro?!
I tuoi desideri.. sono così lontani dalla donna che hai sposato?! ne sei sicuro?!
perchè non provare a comunicare un'ansia, un desiderio, perchè non impiegare le proprie energie a spezzare la monotona routine per un nuovo inizio?!
cazzarola provaci! almeno tentare, anche questa è una nuova sfida, una nuova emozione, un qualcosa di davvero originale in cui pochi provano e ancora meno riescono.
Poi..
io non sono contraria al divorzio o alla separazione. avrei preferito vedere un percorso dei miei, sentito,con alti e bassi, che poi fosse sfociato in una separazione, che vedere tutto normale, fino a quel giorno di dicembre, in cui son venuti a darmi la mazzata con lui con le valige in mano, dicendomi, fra l'altro, che anche se io non me n'ero accorta perchè ero piccola, la cosa era già successa.
cerca ciò che credi, e comunica se puoi.
Io mio padre l'ho riaccettato a pieno nella mia vita solo di recente, quando ha cominciato a comunicare, e a trattarmi non da scema, non da amica, non da consulente, non da genitore, ma da figlia. quando mi ha fatto vedere che da lui potevo ancora imparare qualcosa.
forse ho sproloquiato...
in bocca al lupo, comunque.
ps= sì, sono prolissa anch'io!