domanda ai traditori

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leone73

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... Leone, quando capirai che queste sono le TUE risposte... e solo le TUE?... che riflettono quello che ti PIACEREBBE che fosse... il TUO desiderio... il destino che TU scriveresti per l'altro... che, invece, vuole scriverselo da solo...
non credo siano solo le mie. ognuno piò fare ciò che vuole perchè ha un concetto di felicità diversa, am ci sono delle regole che vanno rispettate
conosci il detto i nodi vengono al pettine???
 
O

Old chensamurai

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non credo siano solo le mie. ognuno piò fare ciò che vuole perchè ha un concetto di felicità diversa, am ci sono delle regole che vanno rispettate
conosci il detto i nodi vengono al pettine???
... quali regole? le tue?... chi pone fa queste regole?...
 
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leone73

Guest
Leone, regole e valori, c'è differenza...
i valori a volte sono regole, il non tradire una persona che ti vuole bene è un valore che diventa regola nel senspo buono della parola, ovvero qualcosa che ti impedisce di farlo.

altrimenti si ammetta l'anarchia di tutto, in cui ognuno fa quello che cazzo vuole assumendosi però le proprie responsabilità
 
L

leone73

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Tu avevi (hai) il valore che diventa regola della fedeltà, lei no...
esatto, io soffro adesso ma poi passerà e magari troverà la persona giusta, lei e quelli come lei sono detinati o alla solitudine, o ad essere usati come oggetti da gente senza scrupoli, ed alla aridità sentimentale. in pratica perenni infelici
 
C

ciao

Guest
... hi, hi, hi... mi piace il tuo modo di ragionare... ma, te lo dico senza volerti sminuire, sia chiaro, dato che si vede bene che sei una persona intelligente... ti sbagli... ancora una volta stai semplificando le cose... la persona, al primo tradimento, non sa ancora cos'è un tradimento... capisci?... non ne ha esperienza... ne ha, forse, una costruzione anticipatoria fantasmatica... diciamo, nell'immaginazione... ma non ne ha esperienza concreta... non ha conoscenza di sé, come attore di quell'atto concreto... per questo non è né centrato né s-centrato... lo sarà, eventualmente, dopo (in un certo senso)... ciò che accade è, invece, la possibilità o meno che quella persona, sulla base delle sue anticipazioni, si conceda quell'esperienza... e attraverso quell'esperienza, produrrà conoscenza di sé, ovvero COLPA, ovvero GIOIA, ovvero LA VOGLIA DI RIFARLO, ovvero IL NON RIFARLO MAI PIU'... risponderà, insomma, all'eterna domanda che tutti ci tormenta:

CHI SONO, IO?
mi trovi d'accordo in parte (a differenza del 'ti sbagli', ha l'eleganza, non solo formale, di riconoscere pari livello al pensiero dell'interlocutore.... e mi permetto di dirlo proprio perchè si vede bene che sei una persona intelligente!).
la costruzione anticipatoria (punto nodale della faccenda che mi piacerebbe approfondire con te) è(ma forse non è neanche così scontato) 'debole' (bisognosa del supporto di una verifica esterna) in un bambino, così come è scarno il suo vocabolario, incerte le sue difese ....
pertanto, se mi dici che per 'vedere l'effetto che fa' bisogna andare 'tutti allo zoo comunale', ho la sensazione (piacevole, perchè no?) di ritrovarmi in un asilo... solo che spererei fosse frequentato da bambini, appunto!
questo per dirti che, se a te sembra che io semplifichi, è pur vero che lo faccio per non 'semplificare' troppo l'essere umano riducendolo ad un incapace.... di pensiero e, prima ancora, di immaginazione, sentimento, empatia, compassione....

sintesi estrema (ma so che capirai): le idee sono fatti... per chi non perde di vista la sua 'materia originale'.
 
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