Cloni
Si tratta di debolezza. Parlo per me ovviamente e sono lungi dal voler offendere qualcuno. La debolezza legata alla stanchezza di dover sempre sostenere se stessi. In posti virtuali come questo può capitare di dare una immagine di sé in cui poi non ci si riconosce più o, come nel mio caso, di essere stufi di avere a che fare con persone che non riescono a non vedere altro che quell'immagine. Capita quando ci si mette troppo in gioco. Quando si tira fuori tutto di sé fino in fondo e con la più assoluta sincerità. Quando tutto questo si fa in preda ad un cancro interiore che ti divora: con forsennata caparbietà per volersi capire fino in fondo fino, diagnosticarsi il male fino all'ultimo linfonodo ed ad arrivare al punto di accendere i fari e puntarli in profondità dritti negli abissi delle proprie terre sommerse.
Fatto questo, poi bisogna avere la forza di sostenerne le conseguenze ad oltranza nel dialogo con tutti coloro che ti hanno accompagnato in questo viaggio.
Chi, come me, questa forza non ce l'ha, preme il tasto di reset e cerca di ricominciare tirando fuori gli aspetti quanto più lontani possibile da quelli precedentemente spolverati.
Debolezza, appunto.