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Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non scusarti mi piace leggerti , trovo sempre spunti interessanti , anzi ti ringrazio . Hai ragione è importante capire anche la controparte . Anche se ora mi sono messo io al centro del mio mondo .
Fai bene
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Sostengo il contrario
Non vedo il motivo per parlarne

Credo che dipenda dalla qualità della relazione. Certo se ci si sente dentro e si parla di un "noi" è naturale essere gelosi (ajajajajaiiiii) della persona con la quale l'amato-a condivide il letto, i pasti, il sesso, il quotidiano insomma e dunque si diventa avidi di sapere. Tutto tutto. Magari però la cosa è a senso unico e si rosica tanto; magari è il gioco dell'altro che usa il coniuge, paradossalmente, per tenere ancora più appeso l'amante. Storie varie, di vari tipi di merda. Se invece il rapporto è del tipo jamme bbell, non c'è nulla da dire che afferisca alla sfera personale di ognuno: ci si scambiano fluidi, cuoricioni, gratificazioni da banco e poi, grati alla vita per quanto raccattato, ognuno a casa sua.

Ognuno credo che abbia la sua risposta.
Io la vivevo esattamente come prima. Con il piacere di passare tempo con mio marito e i miei figli. Facendo sesso con lui. Uscendo a cena. Weekend e vacanze.
Non ho cambiato nessuna delle mie abitudini e non per non destare sospetti ma perché stavo bene così

Perdona la brutalità della domanda che sorge spontanea: se stavi così bene con tuo marito cosa ti spingeva nel letto dell'amico di famiglia? Quando da sposata frequentavo altri uomini mi mancava tutto; nel secondo matrimonio mi sembrava di stare in paradiso e neanche mi passava per l'anticamera di tradire; non lo faccio neanche ora che ne avrei ben donde, come rivalsa e come opportunità. Ma sarò strana io.
 

mistral

Utente di lunga data
Ma la quotidianità come la si vive ?
Quando hai chiaro il percorso che vuoi intraprendere agisci in sua funzione.
Finche non sapete che cosa volete fare si avanza a tentoni.Per un giorno o un'ora sembra non sia mai accaduto nulla perché la normalità e le cose anche belle che si vivevano prima prendono il sopravvento ,il giorno o l'ora dopo si precipita nella disperazione o nella rabbia o tutte e due.
Un giorno proverai pena per lei,il giorno dopo sarai cinico e spietato e avrai pena per te.Ti sentirai carnefice e anche vittima.
Prima che questa giostra delirante smetta di farti impazzire ci vorrà molto tempo .
Una sola cosa ti posso garantire.In qualunque modo vada a finire non starai sempre così,il male che senti ,anche se ora ti sembra impossibile passerà è strano a dirsi ma il sopravvivere a tanto ti renderà il miglior alleato di te stesso.L'unico su cui contare e un fanculo metaforico a tutto e tutti.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Quando hai chiaro il percorso che vuoi intraprendere agisci in sua funzione.
Finche non sapete che cosa volete fare si avanza a tentoni.Per un giorno o un'ora sembra non sia mai accaduto nulla perché la normalità e le cose anche belle che si vivevano prima prendono il sopravvento ,il giorno o l'ora dopo si precipita nella disperazione o nella rabbia o tutte e due.
Un giorno proverai pena per lei,il giorno dopo sarai cinico e spietato e avrai pena per te.Ti sentirai carnefice e anche vittima.
Prima che questa giostra delirante smetta di farti impazzire ci vorrà molto tempo .
Una sola cosa ti posso garantire.In qualunque modo vada a finire non starai sempre così,il male che senti ,anche se ora ti sembra impossibile passerà è strano a dirsi ma il sopravvivere a tanto ti renderà il miglior alleato di te stesso.L'unico su cui contare e un fanculo metaforico a tutto e tutti.

Si. Un delirio.

Una specie di pace è un traguardo al quale si arriva con le proprie gambe solamente, indipendentemente dalla postura del traditore. E la qualità del percorso è strettamente legata alla robustezza del proprio essere individuo, scisso dalla coppia.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Credo che dipenda dalla qualità della relazione. Certo se ci si sente dentro e si parla di un "noi" è naturale essere gelosi (ajajajajaiiiii) della persona con la quale l'amato-a condivide il letto, i pasti, il sesso, il quotidiano insomma e dunque si diventa avidi di sapere. Tutto tutto. Magari però la cosa è a senso unico e si rosica tanto; magari è il gioco dell'altro che usa il coniuge, paradossalmente, per tenere ancora più appeso l'amante. Storie varie, di vari tipi di merda. Se invece il rapporto è del tipo jamme bbell, non c'è nulla da dire che afferisca alla sfera personale di ognuno: ci si scambiano fluidi, cuoricioni, gratificazioni da banco e poi, grati alla vita per quanto raccattato, ognuno a casa sua.




Perdona la brutalità della domanda che sorge spontanea: se stavi così bene con tuo marito cosa ti spingeva nel letto dell'amico di famiglia? Quando da sposata frequentavo altri uomini mi mancava tutto; nel secondo matrimonio mi sembrava di stare in paradiso e neanche mi passava per l'anticamera di tradire; non lo faccio neanche ora che ne avrei ben donde, come rivalsa e come opportunità. Ma sarò strana io.
Lui. Non ho altra spiegazione.
Non ho mai pensato di tradire fino a quel momento e anche allora ci ho pensato parecchio
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Vai nei casini se ti beccano anche se pensi di essere il traditore dai nobili intenti e non cambia nulla se l'altro lo fa per diletto o ha problemi in casa sua che cerca di risolvere fuori.
Vai nei casini indipendentemente se vieni "beccato" o meno

I casini non li genera soltanto il venir "beccati" ma (per quel poco di esperienza che posso portare) i casini ti piovono in testa per il solo fatto di frequentare una persona che commistiona due rapporti distinti, portando i suoi casini fuori.

Per fare un esempio scemo.. Il classico:
"Ma lo sai cosa ha fatto ieri sera?.. Ha fatto qui, ha fatto di là, poi è andato sul divano, poi ha bevuto l'amarino.. un insensibile, è uno stronzo, etc.. Etc..."

Ecco... In questi casi: parola d'ordine tagliare, amputare, chiudere.

Senza se e senza ma

Diversamente casini assicurati

Anche se non vieni mai scoperto.
 

danny

Utente di lunga data
Ho letto anche la risposta di skorpio che non condivido . Le responsabilità le hanno entrambi con i dovuti distinguo . Ma la merda sull amante la può gettare il traditore per spostare il focus ma il tradito deve esserne consapevole . La consapevolezza che ci hanno fatto male in due , io non cerco vendette , ma se penso a lui non provo certo simpatia e questo penso sia umanamente comprensibile . Poi posso fare tutte le filosofie del mondo ma lui non mi è indifferente . Mi pare che questo elevarsi questo finto distacco sia un modo per darsi una levatura morale superiore e liquidare la cosa senza veramente mettere in discussione tutto .
Ve la state prendendo con qualcuno che il vostro coniuge ha apprezzato, desiderato, scelto, non con un ladro.
Come è possibile trovare un punto d'incontro col partner se vi è odio o ostilità nei confronti di chi ha amato?
 

danny

Utente di lunga data
Bellissimo esercizio di stile ma cazzata grandissima . Facciamoci violenza per accettare tutto
No.
La violenza è quella di accettare il partner al proprio fianco odiando allo stesso tempo l'amante.
Se odi l'amante, a mio parere, lasci anche il partner.
Te ne vai da chi ha amato e desiderato chi tu ora disprezzi, perché non vi sarà alcuna possibilità di comprenderlo, né di trovare un nuovo equilibrio.
Giuda è riconosciuto come un traditore, i sommi sacerdoti no, assolvono il loro compito.
Verso l'amante possiamo riconoscere la nostra distanza in virtù di una differente etica e visione delle cose, ma non possiamo né dobbiamo avere sentimenti.
Questi li riserviamo esclusivamente a chi è vicino a noi.
 

francoff

Utente di lunga data
No.
La violenza è quella di accettare il partner al proprio fianco odiando allo stesso tempo l'amante.
Se odi l'amante, a mio parere, lasci anche il partner.
Te ne vai da chi ha amato e desiderato chi tu ora disprezzi, perché non vi sarà alcuna possibilità di comprenderlo, né di trovare un nuovo equilibrio.
Giuda è riconosciuto come un traditore, i sommi sacerdoti no, assolvono il loro compito.
Verso l'amante possiamo riconoscere la nostra distanza in virtù di una differente etica e visione delle cose, ma non possiamo né dobbiamo avere sentimenti.
Questi li riserviamo esclusivamente a chi è vicino a noi.
Ma anche no . Odio è un termine estremo che non c entra nulla . Loro assieme mi han fatto del male , con motivazioni e responsabilità diverse , e astio nei confronti di entrambi lo trovo naturale . Poi lui esce dalle dinamiche della ricostruzione perché non c entra più nulla con la nostra progettualità ma che lui non c entri nulla con il nostro passato prossimo non abbia contribuito a segnarlo non mi pare palese . Che lei abbia amato desiderato o altro l altro sono cose sue e loro . Io non c entro.nulla e neppure ci voglio entrare .
 

Diletta

Utente di lunga data
Quando hai chiaro il percorso che vuoi intraprendere agisci in sua funzione.
Finche non sapete che cosa volete fare si avanza a tentoni.Per un giorno o un'ora sembra non sia mai accaduto nulla perché la normalità e le cose anche belle che si vivevano prima prendono il sopravvento ,il giorno o l'ora dopo si precipita nella disperazione o nella rabbia o tutte e due.
Un giorno proverai pena per lei,il giorno dopo sarai cinico e spietato e avrai pena per te.Ti sentirai carnefice e anche vittima.
Prima che questa giostra delirante smetta di farti impazzire ci vorrà molto tempo .
Una sola cosa ti posso garantire.In qualunque modo vada a finire non starai sempre così,il male che senti ,anche se ora ti sembra impossibile passerà è strano a dirsi ma il sopravvivere a tanto ti renderà il miglior alleato di te stesso.L'unico su cui contare e un fanculo metaforico a tutto e tutti.
Si. Un delirio.

Una specie di pace è un traguardo al quale si arriva con le proprie gambe solamente, indipendentemente dalla postura del traditore. E la qualità del percorso è strettamente legata alla robustezza del proprio essere individuo, scisso dalla coppia.


E' tutto scritto qui e non cè altro da aggiungere!
 

danny

Utente di lunga data
Ma anche no . Odio è un termine estremo che non c entra nulla . Loro assieme mi han fatto del male , con motivazioni e responsabilità diverse , e astio nei confronti di entrambi lo trovo naturale . Poi lui esce dalle dinamiche della ricostruzione perché non c entra più nulla con la nostra progettualità ma che lui non c entri nulla con il nostro passato prossimo non abbia contribuito a segnarlo non mi pare palese . Che lei abbia amato desiderato o altro l altro sono cose sue e loro . Io non c entro.nulla e neppure ci voglio entrare .
Lei ti ha fatto male.
Mia moglie mi ha fatto male.
Il suo amante è il solito piacione che arrivato a 50 anni suonati dopo una settantina di donne entrate e uscite nella sua vita ha pensato bene di accasarsi vagliando, probabilmente, più donne tra quelle in quel momento disponibili e coinvolte da lui. Almeno due, da quel che posso immaginare.
Ma se mia moglie non lo avesse accolto non avrebbe avuto nulla a che fare con me e avrei trovato la sua vita e le sue scelte solo molto diverse dalle mie.
Posso dire di essermi confrontato con lui solo quando lui ha preteso di entrare in rivalità con me.
Non lo avesse fatto, se se ne fosse rimasto al suo posto di amante, avrebbe continuato a godere della mia indifferenza. Un'indifferenza che ridimensiona la persona, che mi era ed è estranea.
Chiarisco: la curiosità nei confronti di chi ha rapporti con una moglie può essere comprensibile quando si voglia comprendere cosa può averla spinta tra le sue braccia.
La mia curiosità è stata appagata dalla lettura delle loro mail, che mi hanno tolto tutte le illusioni che nel frattempo mi ero creato e mi hanno permesso di confrontarmi con mia moglie evitando bugie e omissioni, valutando alla fine anche il mio rapporto con lei su basi concrete.
Ma a parte questo, quel che è della vita dell'amante è al limite solo un problema per mia moglie, non mio.
Il mio unico interesse è solo ed esclusivamente verso lei e il rapporto che posso mantenere con lei.
Il risentimento, il rancore, l'astio, qualsiasi sentimento verso un estraneo sono solo distrazione nel difficile percorso alla ricerca di una soluzione che faccia stare bene. Insieme o senza chi ci ha tradito.
 
Ultima modifica:

Andrea Lila

Utente di lunga data
Ve la state prendendo con qualcuno che il vostro coniuge ha apprezzato, desiderato, scelto, non con un ladro.
Come è possibile trovare un punto d'incontro col partner se vi è odio o ostilità nei confronti di chi ha amato?
No.
La violenza è quella di accettare il partner al proprio fianco odiando allo stesso tempo l'amante.
Se odi l'amante, a mio parere, lasci anche il partner.
Te ne vai da chi ha amato e desiderato chi tu ora disprezzi, perché non vi sarà alcuna possibilità di comprenderlo, né di trovare un nuovo equilibrio.
Giuda è riconosciuto come un traditore, i sommi sacerdoti no, assolvono il loro compito.
Verso l'amante possiamo riconoscere la nostra distanza in virtù di una differente etica e visione delle cose, ma non possiamo né dobbiamo avere sentimenti.
Questi li riserviamo esclusivamente a chi è vicino a noi.
Anche se parlare di odio è improprio, ma sempre di una forma di disprezzo si tratta, io lo trovo lecito. Questa frattura di pensiero nel forum è decisamente insanabile :D: continueremo a discuterne a vita :rolleyes:

Non amo, decisamente, tutto ciò che ama o ha amato chi amo. Mi appello al principio di unicità e diversità di ognuno. Per dire, esempio stupido, noi abbiamo hobbies completamente diversi: io di stare su una barca 12 ore aspettando il tonno dell'anno non ci penso minimamente (nel caso raro vada con lui prendo il sole mezza giornata e mi faccio riaccompagnae in porto) e lui col cavolo che si allenerebbe tutti i giorni come faccio io, sotto zero o a ferragosto. Siamo diversi e amiamo cose diverse: a lui è piaciuta una che a me repelle, fisicamente e intellettualmente, e non devo costringermi ad apprezzare la parte di sè che se ne è invaghhita in nome di un insieme da rivitalizzare a tutti i costi. Lo amo, ma quel lui sbandato per un'idiota è stato altrettanto idiota, e tutta la carretta di quel periodo mi fa schifo. Al netto delle motivazioni, dei pentimenti, del distacco totale suo verso la faccenda. Per ora è così; quando arriverò, se ci arriverò, ad avere cura anche di quella componente del suo essere che lui stesso fa fatica a riconoscere, vorrà dire che salirò direttamente in paradiso :D
 

francoff

Utente di lunga data
Lei ti ha fatto male.
Mia moglie mi ha fatto male.
Il suo amante è il solito piacione che arrivato a 50 anni suonati dopo una settantina di donne entrate e uscite nella sua vita ha pensato bene di accasarsi vagliando, probabilmente, più donne tra quelle in quel momento disponibili e coinvolte da lui. Almeno due, da quel che posso immaginare.
Ma se mia moglie non lo avesse accolto non avrebbe avuto nulla a che fare con me e avrei trovato la sua vita e le sue scelte solo molto diverse dalle mie.
Posso dire di essermi confrontato con lui solo quando lui ha preteso di entrare in rivalità con me.
Non lo avesse fatto, se se ne fosse rimasto al suo posto di amante, avrebbe continuato a godere della mia indifferenza. Un'indifferenza che ridimensiona la persona, che mi era ed è estranea.
Chiarisco: la curiosità nei confronti di chi ha rapporti con una moglie può essere comprensibile quando si voglia comprendere cosa può averla spinta tra le sue braccia.
La mia curiosità è stata appagata dalla lettura delle loro mail, che mi hanno tolto tutte le illusioni che nel frattempo mi ero creato e mi hanno permesso di confrontarmi con mia moglie evitando bugie e omissioni, valutando alla fine anche il mio rapporto con lei su basi concrete.
Ma a parte questo, quel che è della vita dell'amante è al limite solo un problema per mia moglie, non mio.
Il mio unico interesse è solo ed esclusivamente verso lei e il rapporto che posso mantenere con lei.
Il risentimento, il rancore, l'astio, qualsiasi sentimento verso un estraneo sono solo distrazione nel difficile percorso alla ricerca di una soluzione che faccia stare bene. Insieme o senza chi ci ha tradito.
Mi sei incomprensibile anche perché fai il neretto a 4 parole decontestalizzandole dal resto mi sa che te la suoni e te la canti . Mi spiace vedo un uomo intelligente e sensibile e forse per questo senza pace .
 
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Andrea Lila

Utente di lunga data
Lei ti ha fatto male.
Mia moglie mi ha fatto male.
Il suo amante è il solito piacione che arrivato a 50 anni suonati dopo una settantina di donne entrate e uscite nella sua vita ha pensato bene di accasarsi vagliando, probabilmente, più donne tra quelle in quel momento disponibili e coinvolte da lui. Almeno due, da quel che posso immaginare.
Ma se mia moglie non lo avesse accolto non avrebbe avuto nulla a che fare con me e avrei trovato la sua vita e le sue scelte solo molto diverse dalle mie.
Posso dire di essermi confrontato con lui solo quando lui ha preteso di entrare in rivalità con me.
Non lo avesse fatto, se se ne fosse rimasto al suo posto di amante, avrebbe continuato a godere della mia indifferenza. Un'indifferenza che ridimensiona la persona, che mi era ed è estranea.
Chiarisco: la curiosità nei confronti di chi ha rapporti con una moglie può essere comprensibile quando si voglia comprendere cosa può averla spinta tra le sue braccia.
La mia curiosità è stata appagata dalla lettura delle loro mail, che mi hanno tolto tutte le illusioni che nel frattempo mi ero creato e mi hanno permesso di confrontarmi con mia moglie evitando bugie e omissioni, valutando alla fine anche il mio rapporto con lei su basi concrete.
Ma a parte questo, quel che è della vita dell'amante è al limite solo un problema per mia moglie, non mio.
Il mio unico interesse è solo ed esclusivamente verso lei e il rapporto che posso mantenere con lei.
Il risentimento, il rancore, l'astio, qualsiasi sentimento verso un estraneo sono solo distrazione nel difficile percorso alla ricerca di una soluzione che faccia stare bene. Insieme o senza chi ci ha tradito.

La mia curiosità è stata appagata dall'averci parlato direttamente e a lungo: brividi di orrore lungo la schiena per la pochezza e l'insulsaggine della persona, pena addirittura per lo stato ansiogeno e di prostrazione col quale si è posta, stupore per il cinismo e la freddezza di lui nell'averla usata anche se in totale consapevolezza di lei che forse di sentirsi esattamente un oggetto aveva bisogno visto che la sua vita era (é?) tutta imperniata, anche a suo dire, sull'apparenza. Stiamo parlando di merda a tutto tondo, di bisogni reciproci soddisfatti alle spalle dei compagni di vita, non ce lo dimentichiamo.
Il decorso della scemenza di lei non mi riguarda, quello di lui si, difatti ce la stiamo risolvendo, ma posso dire che in generale le persone fatte di così poco mi repellono? Nella mia vita non le faccio entrare solitamente e se posso; questa ci è stata ficcata a forza e pure mi è servito incrociarla per imparare qualcosa.
 
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danny

Utente di lunga data
Anche se parlare di odio è improprio, ma sempre di una forma di disprezzo si tratta, io lo trovo lecito. Questa frattura di pensiero nel forum è decisamente insanabile :D: continueremo a discuterne a vita :rolleyes:

Non amo, decisamente, tutto ciò che ama o ha amato chi amo. Mi appello al principio di unicità e diversità di ognuno. Per dire, esempio stupido, noi abbiamo hobbies completamente diversi: io di stare su una barca 12 ore aspettando il tonno dell'anno non ci penso minimamente (nel caso raro vada con lui prendo il sole mezza giornata e mi faccio riaccompagnae in porto) e lui col cavolo che si allenerebbe tutti i giorni come faccio io, sotto zero o a ferragosto. Siamo diversi e amiamo cose diverse: a lui è piaciuta una che a me repelle, fisicamente e intellettualmente, e non devo costringermi ad apprezzare la parte di sè che se ne è invaghhita in nome di un insieme da rivitalizzare a tutti i costi. Lo amo, ma quel lui sbandato per un'idiota è stato altrettanto idiota, e tutta la carretta di quel periodo mi fa schifo. Al netto delle motivazioni, dei pentimenti, del distacco totale suo verso la faccenda. Per ora è così; quando arriverò, se ci arriverò, ad avere cura anche di quella componente del suo essere che lui stesso fa fatica a riconoscere, vorrà dire che salirò direttamente in paradiso :D
Sì, ma l'amante non è un hobby.
E' una persona estranea a noi che è stata scelta dal nostro partner per avere una relazione che ha mutato la relazione che noi avevamo con lui.
L'agire che ha causato problemi a noi è tutto a carico del nostro coniuge, che ha la piena e totale responsabilità di quanto è accaduto.
Per questo l'amante mi è indifferente. Non ha alcun peso nella mia vita, non ha alcuna importanza per me, non conta nulla.
Posso pensare che è brutto o bello, simpatico o antipatico, avere un'opinione su di lui come persona, ma non provare emozioni o sentimenti nei suoi confronti.
E neppure sarebbe mia intenzione ambire ad averli.
Non voglio scaricare le responsabilità di quanto è accaduto su un altra persona, le voglio attribuire a chi aveva preso degli impegni nei miei confronti, in maniera che il confronto parta da basi reali, eliminando tutte le illusioni che inconsciamente emergono quando si tenta di riparare una relazione che è divenuta dolorosa e rimediare all'inevitabile frustrazione di quello che è, a ragion veduta, un fallimento di un progetto.
Aggiungo che la scelta dell'amante definisce anche chi abbiamo accanto esattamente come i libri che legge, il lavoro che fa, i vestiti che indossa...
Da questo punto di vista avere una pessima opinione dell'amante dovrebbe comportare anche la disistima di chi se l'è scelta/o.
 

danny

Utente di lunga data
La mia curiosità è stata appagata dall'averci parlato direttamente e a lungo: brividi di orrore lungo la schiena per la pochezza e l'insulsaggine della persona, pena addirittura per lo stato ansiogeno e di prostrazione col quale si è posta, stupore per il cinismo e la freddezza di lui nell'averla usata anche se in totale consapevolezza di lei che forse di sentirsi esattamente un oggetto aveva bisogno visto che la sua vita era (é?) tutta imperniata, anche a suo dire, sull'apparenza. Stiamo parlando di merda a tutto tondo, di bisogni reciproci soddisfatti alle spalle dei compagni di vita, non ce lo dimentichiamo.
Il decorso della scemenza di lei non mi riguarda, quello di lui si, difatti ce la stiamo risolvendo, ma posso dire che in generale le persone fatte di così poco mi repellono? Nella mia vita non le faccio entrare solitamente e se posso; questa ci è stata ficcata a forza e pure mi è servito incrociarla per imparare qualcosa.
Magari mi sbaglio, ma questa rabbia che mi sembra di scorgere ogni tanto nei tuoi scritti temo sia dovuta proprio al tuo confrontarsi con l'amante e quel che pensi di lei.
Come dire... Ma come ha potuto tradirmi mio marito con una persona che vale così poco?
Come ha potuto mettere in discussione una relazione importante con me solo per questa persona?
Come posso valere per lui "meno" (nel momento in cui ha rischiato di perdermi) di questa persona che trovo repellente?
Dimmi se sbaglio.
 
Stato
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