drogatevi di meno che fa male

Nicky

Utente di lunga data
Mai stata attratta dalla droga.
Però il film del mio periodo era Trainspotting. Quello mi piace ancora, come film.
 

danny

Utente di lunga data
Anche ben prima.
Non proprio.
Ho un libro di quegli anni sulle comunità e non dice affatto questo. Molto più complessa la questione. Dopo cerco il libro e fornisco il titolo, ma non è più in vendita da anni. .
Comunità con cui interagisco per varie ragioni (anche come volontario anni fa) da ormai 40 anni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Boh, ma in che film?
Forse da te.
Da me erano ragazzi normali che senza capire un cazzo sono finiti nella tossicodipendenza, di cui all'epoca non si parlava.9

La frase del libro più forte è quella in cui lei dice che è più forte e non finirà come gli altri.
Era un pensiero diffuso, tipicamente adolescenziale.
Era facilissimo accedere alla droga e soprattutto veniva venduto come figo.
Parlo degli anni 80.
Nei decenni successivi sono cambiate le droghe e gli adolescenti hanno cominciato a schifare i relitti degli eroinomani dandosi alle pasticche.
Quante ne giravano in disco.
Chi è nato dopo ha un'altra percezione.
Ma normalmente non ci si ferma al primo capitolo, dopo si vede a quale degrado si arriva.
 

danny

Utente di lunga data
Ma normalmente non ci si ferma al primo capitolo, dopo si vede a quale degrado si arriva.
Moooolto edulcorato, quel degrado.
Nella realtà si crepava.
Male.
E pieni di schifezze sulla pelle, sporchi, imbruttiti, soli, nella pattumiera.
Come al boschetto dove sono andato qualche anno fa.
Nessuno può immaginarselo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dipende che adolescente sei stato e dove è quando soprattutto.
Mediamente il libro alla mia epoca aveva intrigato tutti.
Il film, poi.
La protagonista piaceva a tutti i maschi.
Del resto c’è anche chi ha visto come modello Genny Savastano…
 

Brunetta

Utente di lunga data
Moooolto edulcorato, quel degrado.
Nella realtà si crepava.
Male.
E pieni di schifezze sulla pelle, sporchi, imbruttiti, soli, nella pattumiera.
Come al boschetto dove sono andato qualche anno fa.
Appunto! Cosa c’era di attraente?
 

iosolo

Utente di lunga data
La discesa agli inferi.
Secondo me però quel libro fa forse paura per chi non ha vissuto direttamente quegli anni.
Da quel degrado lei ne sembrava uscita.
Il libro era ottimista, ti dava sempre una speranza.
La realtà no.
Il libro si ma la storia vera della protagonista continua tra cadute e ricadute.
 

Nicky

Utente di lunga data
E quando eravamo piccoli la cosa che ci ha impedito di drogarci, oltre alla quantità industriale di mazzate che avremmo preso da papà e mamma, era anche il fatto di avere la certezza che saremmo stati isolati e difficilmente avremmo trovato comprensione. La prospettiva chiara e telefonatissima di guadagnarsi il disprezzo dei genitori era un deterrente pazzesco.
Io non ho la stessa estrazione, anzi, ma non ho mai avuto cedimenti su questo. Se avessi trovato anche solo l'ombra della droga in casa, sarebbero volati gli oggetti. Poi magari non serve, ma per me era importante essere chiara.
 

danny

Utente di lunga data
Appunto! Cosa c’era di attraente?
Hai visto il trailer?
C'è sempre un meglio.
Dipende dove stai.
Quel film rappresentava il degrado solo per chi viveva una realtà tranquilla in qualche bel posto.
Per me, era un bel film adolescenziale, migliore della realtà che vedevo attorno a me nella periferia popolare di Milano.
Fatta di ragazzi fatti e di gente di merda.
Una società disgregata, famiglie a pezzi, uno contro l'altro.
Ragazza che urlava di notte perché era a rota e il cui compagno per non essere infastidito la buttava dal balcone.
Ragazzine che si facevano ovunque buttando le siringhe dove capitava.
Siringhe riutilizzate poi da altri. Mamme che guardavano le braccia sperando fossero intonse. Nonne che inseguivano i nipoti e spacciatori che ti venivano a casa.
Furti. Sporco. Sangue. Zombie.
Una merda.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai visto il trailer?
C'è sempre un meglio.
Dipende dove stai.
Quel film rappresentava il degrado solo per chi viveva una realtà tranquilla in qualche bel posto.
Per me, era un bel film adolescenziale, migliore della realtà che vedevo attorno a me nella periferia popolare di Milano.
Fatta di ragazzi fatti e di gente di merda.
Una società disgregata, famiglie a pezzi, uno contro l'altro.
Ragazza che urlava di notte perché era a rota e il cui compagno per non essere infastidito la buttava dal balcone.
Ragazzine che si facevano ovunque buttando le siringhe dove capitava.
Siringhe riutilizzate poi da altri. Mamme che guardavano le braccia sperando fossero intonse. Nonne che inseguivano i nipoti e spacciatori che ti venivano a casa.
Furti. Sporco. Sangue. Zombie.
Una merda.
Quindi? Se la realtà era pure peggiore, perché mai avrebbe dovuto attrarre?
 

danny

Utente di lunga data
Quindi? Se la realtà era pure peggiore, perché mai avrebbe dovuto attrarre?
Non è difficile capirlo.
A un adolescente attrae pure Twilight.
Ecco, Christiane F. per i ragazzi delle periferie era Twilight.
Le stragi colpirono sopratutto le periferie.
Ci si sbarazzo' nel giro di poco di un'intera generazione di futuri proletari.
Questa cosa cambiò molto l'equilibrio della società.
E preparo' l'ascesa degli Yuppie e dei paninari e di quel mondo, che non aveva antagonisti.
Arci in un post ha detto la cosa più vera.
 

Brunetta

Utente di lunga data
io amo la vita e disprezzo quindi tutto quello che me la può portare via...
Io credo che per qualsiasi cosa, problema o difficoltà, conti come si è. E si è per le esperienze primarie e come sono state interpretate (intendo anche istintivamente da neonati) con la propria individualità, data dal proprio patrimonio genetico.
Forse è solo botta di fortuna.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è difficile capirlo.
A un adolescente attrae pure Twilight.
Ecco, Christiane F. per i ragazzi delle periferie era Twilight.
Le stragi colpirono sopratutto le periferie.
Ci si sbarazzo' nel giro di poco di un'intera generazione di futuri proletari.
Questa cosa cambiò molto l'equilibrio della società.
Io ragazzi rovinati li ho visti e una versione edulcorata (mica poi tanto, prostituirsi per una dose non era carino) non avrebbe potuto essere affascinante.
 

iosolo

Utente di lunga data
Hai visto il trailer?
C'è sempre un meglio.
Dipende dove stai.
Quel film rappresentava il degrado solo per chi viveva una realtà tranquilla in qualche bel posto.
Per me, era un bel film adolescenziale, migliore della realtà che vedevo attorno a me nella periferia popolare di Milano.
Fatta di ragazzi fatti e di gente di merda.
Una società disgregata, famiglie a pezzi, uno contro l'altro.
Ragazza che urlava di notte perché era a rota e il cui compagno per non essere infastidito la buttava dal balcone.
Ragazzine che si facevano ovunque buttando le siringhe dove capitava.
Siringhe riutilizzate poi da altri. Mamme che guardavano le braccia sperando fossero intonse. Nonne che inseguivano i nipoti e spacciatori che ti venivano a casa.
Furti.
Una merda.
Io ti ho detto dove stavo, ma se dovevo guardare in meglio, non avrei guardato li. Era una realtà che conoscevi e che dove non arrivava il film arrivavi tu con la tua dose di realismo.
E non mi sembrava nel film di vedere il mio degrado più pulito, qualcosa a cui aspirare, perché nel film quando si arriva alla prostituzione e alla morte degli amici te ne rendi conto anche li che quel degrado è molto simile a quello che vedi tu.
 
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