drogatevi di meno che fa male

Brunetta

Utente di lunga data
Ma hai risposto a me, che non ho mai usato una sostanza nella vita e, quindi, non ho capito su cosa dovrei essere stimolata a essere coerente.
Tu avevi scritto…
Ma sai, se uno lo ha fatto o lo fa, che senso ha dare indicazioni diverse ai figli?
Io, però, come ho detto, sono contraria. Non posso vietare nulla a nessuno, dopo l'infanzia cosa vuoi vietare, ma consentirlo in casa mia, per avere un'illusione di confidenza o controllo, non avrebbe senso. Sanno che per me è una cosa sgradevole, come ubriacarsi, poi ognuno fa ciò che vuole.
Quindi che non si può vietare o controllare e poi hai aggiunto che sono inutili le prediche. Come se non Vi fosse possibilità educativa.
Ho risposto che la possibilità educativa esiste.
 

Nicky

Utente di lunga data
Quindi che non si può vietare o controllare e poi hai aggiunto che sono inutili le prediche. Come se non Vi fosse possibilità educativa.
Ho risposto che la possibilità educativa esiste.
Le prediche non sono inutili, dove l'ho scritto? Ho scritto che non predico su cose di cui non sono convinta o su cui non posso dare l'esempio.
Per il vietare, man mano che le persone crescono non sono soggette al nostro controllo e, quindi, i nostri divieti perdono senso. La possibilità educativa si ha con bambini e adolescenti, dopo di che le nostro possibilità di incidenza sono limitate dall'autonomia che le persone sviluppano.
 

iosolo

Utente di lunga data
Ma sai, se uno lo ha fatto o lo fa, che senso ha dare indicazioni diverse ai figli?
Mio padre aveva alcuni vizi e tantissimi difetti (ovviamente l'ho adorato ugualmente). Ma continuava a ripeterci che erano cose che non andavano fatte: "segui quello che dico e non quello che faccio" era il suo motto.
Non so se è un modo educativo valido ma nessuno di noi tre figli, ha i suoi vizi. Forse era particolarmente convincente o non so.
Ai miei figli cerco di spiegare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, e cerco di essere coerente con quello che è il mio pensiero, se sbaglio, o ho sbagliato, e non riesco, però quei principi valgono comunque, così come i giusti insegnamenti. Almeno spero.
 

Nicky

Utente di lunga data
Mio padre aveva alcuni vizi e tantissimi difetti (ovviamente l'ho adorato ugualmente). Ma continuava a ripeterci che erano cose che non andavano fatte: "segui quello che dico e non quello che faccio" era il suo motto.
E' un ragionamento che capisco, ha cercato di ovviare a eventuali incoerenze con la trasparenza. Può funzionare anche questo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le prediche non sono inutili, dove l'ho scritto? Ho scritto che non predico su cose di cui non sono convinta o su cui non posso dare l'esempio.
Per il vietare, man mano che le persone crescono non sono soggette al nostro controllo e, quindi, i nostri divieti perdono senso. La possibilità educativa si ha con bambini e adolescenti, dopo di che le nostro possibilità di incidenza sono limitate dall'autonomia che le persone sviluppano.
Ci riprovo.
Per me la responsabilità educativa può portare a cambiare i propri comportamenti (non a nasconderli) e questo è formativo e quindi permane anche con i figli adulti.
 

spleen

utente ?
Ci riprovo.
Per me la responsabilità educativa può portare a cambiare i propri comportamenti (non a nasconderli) e questo è formativo e quindi permane anche con i figli adulti.
Una volta si chiamava buon esempio.
Adesso a volte vedo figli più responsabili dei genitori. anche i miei (figli) a volte :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Una volta si chiamava buon esempio.
Adesso a volte vedo figli più responsabili dei genitori. anche i miei (figli) a volte :)
A volte non ci si rende conto di come si trasmettono valori e attitudini.
Ad esempio, ci sono molti genitori che vorrebbero figli amanti della lettura o della cultura e massacrano i bambini con letture, talvolta anche non adeguate all’età, ma i figli non vedono mai i genitori utilizzare il tempo libero per leggere e trovarne conforto. Chissà perché, ma poi da adulti non saranno lettori.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
A volte non ci si rende conto di come si trasmettono valori e attitudini.
Ad esempio, ci sono molti genitori che vorrebbero figli amanti della lettura o della cultura e massacrano i bambini con letture, talvolta anche non adeguate all’età, ma i figli non vedono mai i genitori utilizzare il tempo libero per leggere e trovarne conforto. Chissà perché, ma poi da adulti non saranno lettori.
che poi l’amore per la lettura ho riscontrato che nasce non so come e non da cosa.
ho uno dei miei figli che legge moltissimo libri e fumetti di carta.
e di certo non ha avuto alcun modello in casa da copiare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
che poi l’amore per la lettura ho riscontrato che nasce non so come e non da cosa.
ho uno dei miei figli che legge moltissimo libri e fumetti di carta.
e di certo non ha avuto alcun modello in casa da copiare.
Ma non funziona per imitazione.
Ci sono stati scrittori figli di analfabeti.
Innanzi tutto, per fortuna, non c’è solo la famiglia, ma anche la scuola, nonni, parenti e genitori di amici, amici, oratorio ecc.
Ma soprattutto per diventare buoni lettori, per limitarci a questo, non solo deve essere una attività soddisfacente e si può intuire che lo sia vedendo leggere, ma anche ascoltando i racconti dei vecchi. O apprendendo la soddisfazione che si ricava da una attività tranquilla, vedendo e sperimentando cucinare, ricamare, lavorare a maglia o giocare ai soldatini o subuteo.
Si imparano attitudini, non solo attività.
Può anche funzionare, come per le sorelle Williams o Agassi, è imporre una attività. Ma il più delle volte crea rifiuto.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
A volte non ci si rende conto di come si trasmettono valori e attitudini.
Ad esempio, ci sono molti genitori che vorrebbero figli amanti della lettura o della cultura e massacrano i bambini con letture, talvolta anche non adeguate all’età, ma i figli non vedono mai i genitori utilizzare il tempo libero per leggere e trovarne conforto. Chissà perché, ma poi da adulti non saranno lettori.
Io sono una lettrice abituale, da piccolissima, con velleità pregresse di scrittice. I miei non erano soliti leggere da giovani, ancora meno adesso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E siamo passati dalla droga alla lettura 🤣🤣
Qualcuno è invece è appassionato di uncinetto?🤣🤣🤣
Ecco… io sono negata perché mia madre aveva pretese di perfezione che mi facevano sentire frustrata.
Ma forse conviene imparare…
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Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

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perplesso

Administrator
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Mio padre aveva alcuni vizi e tantissimi difetti (ovviamente l'ho adorato ugualmente). Ma continuava a ripeterci che erano cose che non andavano fatte: "segui quello che dico e non quello che faccio" era il suo motto.
Non so se è un modo educativo valido ma nessuno di noi tre figli, ha i suoi vizi. Forse era particolarmente convincente o non so.
Ai miei figli cerco di spiegare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, e cerco di essere coerente con quello che è il mio pensiero, se sbaglio, o ho sbagliato, e non riesco, però quei principi valgono comunque, così come i giusti insegnamenti. Almeno spero.
a volte sono efficaci anche gli esempi al contrario
 

Brunetta

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