Spiego meglio la cosa con un esempio, desunto da un racconto di una mia amica.
Lei è insieme da anni con uno, c'è un legame ancora forte, ma lamenta la mancanza di progetti e allo stesso tempo la carenza nel sesso.
Praticamente lui non fa preliminari, la sua frequenza si è ridotta ( a volte anche solo una volta al mese).
Glielo fa presente insieme ad altre questioni che non cito.
Lui non reagisce. Promette di cambiare ma non mantiene.
La situazione si appiattisce.
Lei potrebbe lasciare, ma poiché alla persona ci tiene, dopo tanti anni, decide che la parte sessuale se la prende altrove.
Di fatto tradisce, ma come darle torto?
E' un esempio limite, poiché qui sono evidenziate mancanze del partner, mentre nei tradimenti svelati dal tradito si tende a glissare sui fenomeni di allentamento e giustificazione pregressi.
Il problema in questo caso è la distanza che si è creata e l'insoddisfazione a livello personale di un soggetto, che non trova ascolto.
A questo problema lei reagisce assecondando una propria componente promiscua: lei in pratica esprime finalmente sé stessa, sentendosi libera da vincoli, trovando ampie giustificazioni nel comportamento del partner.
In pratica lei si rivela. Il livello di valutazione non è quindi: "io tradisco perché il partner non mi caga abbastanza":
E' "io tradisco perché finalmente ascolto me stesso, non sentendomi più vincolato alle necessità di un altro".