Le "linguacce" sono tutte uguali e il manico che è variabile.È dura quando capita a noi, ma lo sai che le storie finiscono.
Le "linguacce" sono tutte uguali e il manico che è variabile.È dura quando capita a noi, ma lo sai che le storie finiscono.
Credo che sia meglio far finta di non capire.Le "linguacce" sono tutte uguali e il manico che è variabile.
Le sere sono pesanti...a volte...È giunta l'ora della sera in cui non mi capacito che giovedì mi sorrideva e mi faceva le linguacce e le ho pure baciato tutta la faccia prima di andare via e l'ho presa a ridere e parlavamo come abbiamo sempre parlato.
Vorrei sapere fra tutte e due chi sta peggioforse io!
Intendevo col cervello. Secondo me non facciamo un essere sano in due.Le sere sono pesanti...a volte...
Forse tu, forse tu adesso e lei in un altro tempo...forse non è semplicemente importante chi sta peggio![]()
Mi ricordo che quando ad un caro amico ho detto una cosa simile a questa, anche se la mia era tipo "oh...e sono matta!", mi aveva risposto ridendo "benvenuta"Intendevo col cervello. Secondo me non facciamo un essere sano in due.
Fa un po' la stronzetta eh però...... me la sono vista arrivare in gonna, tacchi e collant come faceva quando mi voleva stuzzicare... poi mi guarda, ride e mi fa, prima frase della giornata... "Ti piacciono le mie scarpe nuove???"
Capite che mi ha pigliata un poco in contropiede.
i 20 anni di oggi sono i 12 anni di un tempo e temo che la tua ex rientri nella categoria di quelli che marciranno prima di maturareChe poi le ha sempre fatto così quando si litigava per qualcosa di serio già prima. Stavolta non voglio farla svicolare, tanto non ho più niente da perdere. Ultimamente aveva cominciato con "ho vent'anni, ho tutta la vita davanti". Ma col cazzo, a vent'anni sei una persona adulta e io non sono un giocattolo ce tu butti ia per poi riprendermi magari come amica, facendo finta di niente.
In realtà era una constatazione fatta abbastanza in leggerezza XD alla fine era una situazione molto surreale... perché litigare, alla fine? Le ho detto quel che dovevo ma mi sono goduta il momento - ero felice di vederla, e lo era anche lei. Mi sento in colpa perché non penso abbia capito quanto male mi ha fatto e io non le ho detto che sono stata molto male, questi mesi, per non darle la soddisfazione... epperò forse avrei dovuto. Mi ha detto "I giorni seguenti ho pianto perché quella sera stavi malissimo, se ti fosse successo qualcosa non lo sarei venuto a sapere!"Mi ricordo che quando ad un caro amico ho detto una cosa simile a questa, anche se la mia era tipo "oh...e sono matta!", mi aveva risposto ridendo "benvenuta"
Che era un po' un dirmi...respira piccoletta. Sono pensieri che in questo momento non ti portano da nessuna parte e riguardano più che altro il giudizio di te.
E ti portano via dall'ascoltare le cose che veramente ti scuotono...
Aveva ragione...che in fondo, quel che conta, è la qualità della propria vita...l'essere accomodati in pace con quel che si è. Io credo che parte dell'essere "sani" risieda nell'accettazione interna del proprio essere, nelle sue sfaccettature.
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Cambiamo argomento.... me la sono vista arrivare in gonna, tacchi e collant come faceva quando mi voleva stuzzicare... poi mi guarda, ride e mi fa, prima frase della giornata... "Ti piacciono le mie scarpe nuove???"
Capite che mi ha pigliata un poco in contropiede.
sei gentile...leggerezza...io userei un'altro termineIn realtà era una constatazione fatta abbastanza in leggerezza XD alla fine era una situazione molto surreale... perché litigare, alla fine? Le ho detto quel che dovevo ma mi sono goduta il momento - ero felice di vederla, e lo era anche lei. Mi sento in colpa perché non penso abbia capito quanto male mi ha fatto e io non le ho detto che sono stata molto male, questi mesi, per non darle la soddisfazione... epperò forse avrei dovuto. Mi ha detto "I giorni seguenti ho pianto perché quella sera stavi malissimo, se ti fosse successo qualcosa non lo sarei venuto a sapere!"
E io che pensavo "Gesù, dammi la forza."
Alla fine metà della giornata l'abbiamo passata ridendo meglio di prima, e mi sembra tutto così surreale. Fra l'altro ok, non mi scrive, ma si è dimenticata di portarmi altre cose... e "volevo raccontarti tutti i film che vedevo in questi mesi, ma sapevo di non poterlo più fare!"
Oh Sant'Elmo martire. Secondo me nessuna di noi due sa cosa fare. Lei perché è così, e io perché sono a) completamente persa b) stanca di cercare le persone per prima, specie dopo questi torti allucinanti.
Più che innervosire... mi lascia proprio interdetta. È sempre stato il suo modo di affrontare le cose, e... boh. Da un lato la reazione che descrivi era quella che stavo per avere, dall'altro un po' sa di piacermi, un po' penso sia il suo modo di chiedermi scusa... un po' l'ha salvata in corner quello che ha detto l'attimo dopo: "Domenica mia madre aveva la paura scema che potessi farmi male, io no, ma avevo paura di beccarmi il resto degli insulti, eri veramente arrabbiata quella sera di due mesi fa."Fa un po' la stronzetta eh però...
Non ti fa innervosire che tiri la corda in questo modo, in particolare dopo non essere neppure riuscita a darti spiegazioni di quel che ha fatto e sta facendo?
Provo ad immedesimarmi, e io al tuo posto credo che sarei piuttosto innervosita...per usare un eufemismo...
Una roba pacifica tipo "cazzo vuoi che me ne fotta delle tue scarpe nuove. Mi hai fatto male. Cogliona". Ecco...una roba delicata così...![]()
Te ogni tanto mi fai morire!!!Cambiamo argomento.
Ma anche tra lesbiche siete sensibili a questi artifizi sessisti?
Non l'avevo mai sentito.
Non lo so? Non conosco molte lesbiche, però per esempio io sono molto femminile e mi vesto con molta cura (praticamente sono costantemente overdressed), lei molto vanitosa e insicura, e ogni volta che faceva così, dato che si vestiva con i tutoni tutta la settimana, sapeva che mi faceva impazzire e che le facevo il baciamano e la stuzzicavo, ed era tutta contenta.Cambiamo argomento.
Ma anche tra lesbiche siete sensibili a questi artifizi sessisti?
Non l'avevo mai sentito.
non resisto...solo una cosa prima di andare a dormire..Più che innervosire... mi lascia proprio interdetta. È sempre stato il suo modo di affrontare le cose, e... boh. Da un lato la reazione che descrivi era quella che stavo per avere, dall'altro un po' sa di piacermi, un po' penso sia il suo modo di chiedermi scusa... un po' l'ha salvata in corner quello che ha detto l'attimo dopo: "Domenica mia madre aveva la paura scema che potessi farmi male, io no, ma avevo paura di beccarmi il resto degli insulti, eri veramente arrabbiata quella sera di due mesi fa."
"Vedi un po' tu, dovevo darti la pacca sulla spalla e chiederti se t'aveva sfondata bene?!"
"No, ma avevi il diritto di essere arrabbiata, me li meritavo tutti."
Lì per lì l'ho presa in giro, le cose serie gliele ho dette dopo il caffè. Delle spiegazioni, un poco piene di bugie palesi, me le ha date. E poi mi sta portando la roba a spezzoni. E quella mattina m'ha invitato a pranzo con le colleghe.
... Ho il diritto di sentirmi stranita? Alla fine l'ho presa a ridere e l'ho presa per il culo, mentre chiacchieravamo con loro. Mi sembrava la cosa più giusta da fare. Però penso anche di aver sbagliato. Insomma, non so mai che pesci prendere con lei. Penso che opterò per il "gliene dico una ogni volta che mi riporta un pezzo, e se si mette in tiro pure la prossima volta le chiedo chi deve incontrare". Non lo so. È per questo che sono così confusa. Si fa presto a dire che si è chiuso tutto, perché secondo me non è tanto vero.
Metà di quelle che ho conosciuto sembravano camionisti. L'altra metà molto normali e trovavano queste cose imposizioni di una cultura maschilista.Non lo so? Non conosco molte lesbiche, però per esempio io sono molto femminile e mi vesto con molta cura (praticamente sono costantemente overdressed), lei molto vanitosa e insicura, e ogni volta che faceva così, dato che si vestiva con i tutoni tutta la settimana, sapeva che mi faceva impazzire e che le facevo il baciamano e la stuzzicavo, ed era tutta contenta.
Io impazzisco per i vestiti e le gonne in generale, su di me e sulle altre. Poi sai, non potendo portare i tacchi e avendo cominciato a portare scarpe non ortpediche solo da una decina d'anni, le scarpe col tacco mi piaciono da morire da guardare sulle altre persone, e guardo sempre i piedi della gente![]()
Sì, infatti. Ho cercato di prendere un po' la cosa come veniva e mi sento in colpa, anche se sono riuscita a dirle le cose serie del mucchio.sei gentile...leggerezza...io userei un'altro termine
comunque...la situazione era surreale, probabilmente anche perchè lei ha tirato dalla parte del "facciamo che va tutto bene"...e forse il tuo senso di colpa riguarda l'averglielo lasciato fare.
Ma pensa anche che se in quel momento ti sei comportata in quel modo. Quello era il modo in cui riuscivi a comportarti.
Questo però non significa "giustificarla".
Non so se sei completamente persa...sicuramente lei non ti è di aiuto, con quei suoi comportamenti, a trovare orientamento. E anche questo io lo aggiungerei alla lista della valutazioni su di lei per te.
E' in fondo una persona che ti ha dato un calcio in faccia, e di fronte al fatto che sei crollata al tappeto è andata a comprarsi un gelato e se ne è tornata chiedendoti se ne volessi uno anche tu...
Buonanotte, [MENTION=5159]ipazia[/MENTION]!non resisto...solo una cosa prima di andare a dormire..
ma proprio i coglioni di guardarti negli occhi non li ha eh!
E prima con la mamma (ma è colpa della mamma) e poi le colleghe (non avrà potuto evitare)...sti cazzi nina...
riformulo...non è stronzetta...è peggio.
Parati. Dico davvero. Guarda con attenzione. E non cercarle scuse sentendoti tu quella in grado di tollerare tutto.
Che magari sei sufficientemente forte da reggere anche di peggio.
Ma non vedo perchè tu non debba volere di meglio per te.
Io penso che tu possa concederti il pensiero che esistono relazioni in cui non solo si sa che pesci pigliare, ma ce lo si può anche chiedere serenamente...e esistono...pretendi per te nina. Pretendi il meglio.
E un abbraccio della buonanotte...:abbraccio:
Ma sai che ci siamo sempre fatte la stessa domanda anche noi? O camioniste, o normalissime che se ti vedono in tiro inarcano un sopracciglio. Personalmente posso dirti che per me la questione trascende un po' l'ambito LGBT: alle Superiori spendevo soldi solo e soltanto in libri... poi mi sono guardata allo specchio e mi sono chiesta perché se mi piacevano i libri dovevo vestirmi con i sacchi dell'immondizia. Poi guardavo la gente in carrozzina e vedevo che erano tutti un po' trasandati e lasciati a se stessi, sotto quest'aspetto, che nessuno mostrava le gambe o il corpo in generale, e nessuno si truccava. Da quando ho cominciato mi sento meglio con me stessa, valorizzo quel che ho e il corpo che ho e mi ci sento più a mio agio dentro. Per quanto riguarda la comunità LGBT, da quel che ho visto molte lesbiche fanno dell'abbigliamento e dell'aspetto uno strumento per allontanarsi il più possibile dall'ordine costituito e per ribadire che ognuna è femmina come vuole... e io le ammiro un sacco, ma i vestitini di pizzo della Fornarina sono così belli e il portafogli è debole... e pure vuoto!Metà di quelle che ho conosciuto sembravano camionisti. L'altra metà molto normali e trovavano queste cose imposizioni di una cultura maschilista.
Hai detto che partecipate a manifestazioni Lgbt quindi non dovreste essere una coppia isolata, ma conoscerne altre.
Chiedo per capire.