giorgiocan
Utente prolisso
Stamattina prendo l'auto per andare in ufficio. E' tutta tangenziale, ma è una bella strada, praticamente tutta in mezzo ai colli. Limite dei 70 km/h. Ora, sono (diventato con l'età) un pilota noioso: ho un'auto sportiva ma rispetto i limiti senza sentirlo come un sacrificio. In più il panorama è piacevole, ti accompagna a destinazione senza noia. E poi piove discretamente, ed è da un po' che non faccio i soliti controlli di pressione pneumatici, ecc (distributori e officine chiusi). Motivo in più per andare con calma, tanto in tutta la tangenziale siamo forse in tre.
Mi si accoda un TIR, evidentemente un po' più veloce di me. Non cambio velocità. Comincia ad avvicinarmisi a puntate: si fa sotto, arretra, si fa sotto di nuovo. Sfanala. Non cambio velocità. Si fa sotto di nuovo e suona il clacson. Decido di distanziarlo un po', mi bastano pochi secondi per dargli 70-80 metri. Mi "accomodo" a 80-90 km/h. In breve mi si rifà sotto, suona e mette fuori il muso a sinistra, come a volermi superare. Aggiungo che ci sono diverse gallerie lungo il tragitto, e la visibilità spesso è di poche decine di metri.
Non ho voglia di correre. Alla prima piazzola che avvisto, gli do di nuovo qualche decina di metri, metto la freccia, mi fermo e lo faccio passare. Quasi non lo insulto, tanto è inutile. Mi rimetto in strada dopo di lui. Dopo circa 400 mt prende lo svincolo ed esce: era arrivato.
Io lo capisco anche, che ai più tutta questa situazione appesantisce l'animo. Qui però appena aprono le gabbie ci troviamo di nuovo gli ospedali pieni, in un modo o nell'altro.
Mi si accoda un TIR, evidentemente un po' più veloce di me. Non cambio velocità. Comincia ad avvicinarmisi a puntate: si fa sotto, arretra, si fa sotto di nuovo. Sfanala. Non cambio velocità. Si fa sotto di nuovo e suona il clacson. Decido di distanziarlo un po', mi bastano pochi secondi per dargli 70-80 metri. Mi "accomodo" a 80-90 km/h. In breve mi si rifà sotto, suona e mette fuori il muso a sinistra, come a volermi superare. Aggiungo che ci sono diverse gallerie lungo il tragitto, e la visibilità spesso è di poche decine di metri.
Non ho voglia di correre. Alla prima piazzola che avvisto, gli do di nuovo qualche decina di metri, metto la freccia, mi fermo e lo faccio passare. Quasi non lo insulto, tanto è inutile. Mi rimetto in strada dopo di lui. Dopo circa 400 mt prende lo svincolo ed esce: era arrivato.
Io lo capisco anche, che ai più tutta questa situazione appesantisce l'animo. Qui però appena aprono le gabbie ci troviamo di nuovo gli ospedali pieni, in un modo o nell'altro.
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