Frithurik
utente deluso
[h=1]Violenza sessuale a Torino,ma imputato viene assolto[/h]Non solo. "Non urla"quando l'uomo che la voleva, un 46enne difeso dagli avvocati CosimoMaggiore e Vittorio Rossini, tenta di spogliarla. In sostanza,la presunta vittima non avrebbe "tradito quellaemotività che pur doveva suscitare in lei laviolazione della sua persona".
Il fatto non sussiste": con questa motivazione il tribunale di Torino ha assolto un uomo di 46 annidall'accusa di violenza sessuale nei confronti di unadonna che gliaveva intimato di smettere di palpeggiarla.
Quello che fa molto discutere è il motivo per cui il giudice nonle ha creduto, ha mandato assolto il presunto stupratore perché ilfatto non sussiste eanzi ha trasferito gli atti in vista di una denuncia percalunnia a carico della donna.La stessa donna, tra le lacrime, ha raccontatodurante il dibattimento che quel collega, più anziano e più stabiledi lei (che era precaria) le ricordava il padre, "persona fredda, cruda edura". La donna, già vittima di abusi da parte del padre durante l'infanzia,era confusa, forse per la poca lucidità o per la difficoltà a ricordare fattidi ormai quasi sei anni, quando la donna lavoravacon contratto interinale alla Croce Rossa di Torino, dovel'imputato era commissario dei volontari. "Lei ha tenuto a lungo ilsilenzio su questa dolorosa vicenda - ha precisato il magistrato durante larequisitoria - ma questo non significa che non sia attendibile nel raccontarecosa le è stato fatto".
Sono schifato non ho parole.
Il fatto non sussiste": con questa motivazione il tribunale di Torino ha assolto un uomo di 46 annidall'accusa di violenza sessuale nei confronti di unadonna che gliaveva intimato di smettere di palpeggiarla.
Quello che fa molto discutere è il motivo per cui il giudice nonle ha creduto, ha mandato assolto il presunto stupratore perché ilfatto non sussiste eanzi ha trasferito gli atti in vista di una denuncia percalunnia a carico della donna.La stessa donna, tra le lacrime, ha raccontatodurante il dibattimento che quel collega, più anziano e più stabiledi lei (che era precaria) le ricordava il padre, "persona fredda, cruda edura". La donna, già vittima di abusi da parte del padre durante l'infanzia,era confusa, forse per la poca lucidità o per la difficoltà a ricordare fattidi ormai quasi sei anni, quando la donna lavoravacon contratto interinale alla Croce Rossa di Torino, dovel'imputato era commissario dei volontari. "Lei ha tenuto a lungo ilsilenzio su questa dolorosa vicenda - ha precisato il magistrato durante larequisitoria - ma questo non significa che non sia attendibile nel raccontarecosa le è stato fatto".
Sono schifato non ho parole.