Ciao a tutti!
Come iniziare...premetto che la mia storia può sembrare una chimera, ma purtroppo o per fortuna è tutto vero.
Inizia tutto un'anno e mezzo fa, quando a causa di un patatrak in ufficio, mi ritrovo a stretto contatto con il mio capo e mi rendo conto che mi piace, nonostante lui non faccia assolutamente nulla per attirare la mia attenzione. È un tipo molto riservato e distaccato. Credo che la cosa che abbia fatto scattare la scintilla fosse la profonda stima che provava per me. Circostanze pessime: lui spostato con bimbi, io sposata con 1 bimbo....nel frattempo arriveranno altri figli sia per lui che per me.
Io sono una tipa che non riesce a reprimere le proprie emozioni, e gli parlo del fatto che lui non mi sia indifferente, che mi spiace (data la situazione) e che sono certa che presto passerà. Io sono sicura dell'amore per mio marito (non parlo di matrimonio perfetto ma sono felice) e lui mi risponde molto rispettosamente che sta con la moglie da sempre, e per nulla al mondo vorrebbe gettare il dono che gli ha fatto la vita.
Cmq col tempo senza avance o frecciatine, scopriamo di avere un feeling inquietante, tradotto nel pensare le stesse cose, dire le cose contemporaneamente e forse il problema più grosso....capirci nel profondo.
Passano i mesi, parlare insieme è qualcosa di sensazionale e una sera dopo un evento di lavoro...scappa un bacio, semplice, a labbra serrate ma di un intensità spaventosa.
Per fortuna le occasioni per poter stare a parlare soli sono molto rare, ma piu passa il tempo e piu stiamo bene insieme, sempre consci che le circostanze sono veramente le peggiori che si potrebbero immaginare, anche perche, come dicevo, nel frattempo sua moglie resta incinta e io aspetto il secondo (ovviamente dei reciproci compagni). Nonostante la situazione consiglierebbe un distacco totale per il bene di tutti, questo feeling ci lega in maniera inspiegabile.
È passato ormai un anno e mezzo da allora, e nonostanste ci siamo ritrovati ore e ore a parlare in macchina isolati, siamo riusciti a non andare mai oltre un bacio. Io sono più brava a frenare nella teoria e lui è piu bravo a frenarmi nella pratica essendo io molto emotiva.
Da un paio di mesi, vivo con la consapevolezza di amare questa persona, e per quanto molti non ci crederanno, amo anche mio marito, sto bene con lui, sono fiera che sia il padre dei miei figli e se in futuro ne volessi altri li vorrei sempre dai lui. Ma sono giunta alla mia realtà dove se sono in grado di amare piu figli in maniera incondizionata, mi ritrovo ad amare due persone, per motivi diversi, ma li amo entrambi.
Per arrivare a questa conclusione, mi sono chiesta cosa volesse dire per me amare, e mi sono risposta che:
- se è l'ultimo pensiero prima di addormentarmi
- uno dei primi al mattino
- il suo nome tra altri mille mi balza agli occhi come evidenziato
- il suo nome sul dysplay del telefono mi chiude lo stomaco e evoca le famose farfalle
- se pensare alle sue mani che mi sfiorano il viso mi fa venira la pelle d'oca
...allora forse sono davvero innamorata.
Più passa il tempo e meno sono certa che resisterò alla forte attrazione che provo per lui e sempre piu spesso mi ritrovo combattuta dalle mie due parti: la prima, leale, fedele, che pensa al male che proverebbe il mio compagno e a quello che penserebbero gli altri di me, e nel momento in cui facessimo l'amore, questo anno e mezzo si dissolverebbe come una manciata di polvere (perche alla domanda "ci sei stata a letto?" non segue mai "dopo quanto tempo")con tutta la fatica che ci è costata; la seconda incentrata solo su me stessa che mi dice cha la vita è una sola ed un affiatamento del genere raramente si trova e dopo tutto questo tempo dubito che sia un colpo di fulmine o un fuoco di paglia, quest'uomo mi rende felice e questo non posso negarmelo.
Io non sono certa ne che prima o poi finiremo a letto insieme, ne che prima o poi ci staccheremo senza che nulla sia successo.
Non so cosa mi riservi il futuro, e sò di essere ancora in quella fase dove posso ancora scegliere e devo dire che leggere le vostre storie mi ha dato molto da pensare, ma una parte di me vorrebbe lasciarsi andare e una parte vorrebbe non fosse mai iniziato.
Volevo condividere con voi la mia situazione e sono curiosa dei vostri punti di vista.
Avviso che sono abbastanza prolissa...ma questo si era capito.
Ciao feeling!
Io ti trovo una persona davvero spaventosa, nel senso buono però.
E te lo dice uno che non è molto bravo a trovare le parole da scrivere sui fogli di carta per fare i ritratti delle persone, quindi non preoccuparti se magari ti sembra non calzante o inadatto o addirittura il contrario di quello che sei, perchè sarà certo colpa mia e del mio inetto modo di esprimermi.
Ma in te vedo tanti di quei buchi da far sembrare Spongebob come una solida palla di cannone, e non lo dico mica perchè a te qualcosa manchi dal di dentro, ma piuttosto perchè sei assorbente ai fluidi come l'acqua e la passione.
Ma perchè passione? Perchè di amore io non ce ne vedo neppure col microscopio, nè in te, nè il quello che t'ha inchiodata al muro, nè in quello che ti ha sposata acerbamente e neanche in quello che baci in macchina mentre stai concependo e partorendo il figliolo altrui.
E' solo che tu hai come una passione raffinata, di quelle che si comprano nei negozi raffinati, che si incartano colle carte raffinate e ti fanno dai nastrini così belli che poi è un delitto aprirli, ed allora non li vuoi consumare subito, come un bambino che straccia la carta coi babbi natale del pacchetto col trenino la mattina del venticinque.
Piuttosto lo accarezzi e lo sniffi e lo soppesi e lo tieni dentro ad un forziere segreto e ben chiuso, ma di vetro, che solo tu sappia cosa c'è nel pacchetto ma che tutti lo possano vedere e ne possano parlare e lo trovino intrigante e invitante e bello.
Ma solo tu lo puoi scartare e lo tieni, come la ciliegina sulla torta di carore, per ultimo, o forse neanche, che non importa mangiarlo, importa sapere che c'è ed è ancora lì, per te, se lo vorrai mai.
E, come certi dispersi nel deserto che muoiono di sete, o quasi, con ancora la borraccia d'acqua piena, tu te la godi.
Perchè il piacere più grande che ti perdi non è tanto quello di non consumare un abbraccio succoso con quell'uomo, ma piuttosto quello di non poterlo far sapere ai quattro angoli della trerra, di non poterne parlare colle amiche sdegnose o con la parrucchiera boccalona.
Vieni qui perciò, e ti esponi e ti delizi a farti deliziare e rimbrottare e scarfogliare come una cipolla del molto che al resto del mondo è precluso, ahimè, dalla terribile morale moderna che è troppo similie a quella del medioevo barbaro e forcaiolo.
E da questo nasce il tuo diletto, come la condivisione di una tartina col caviale presa al discaunt l'anno scorso e ancora nella sua confezione di origine slava.
Una chiccha da esibire nelle caverne desolate e spoglie, come l'anello di Gollum o la figurina del feroce Saladino o il primo dentino che dondola in etreno che fa stare in ansia la fatina che vive ai blocchi di partenza con un soldino in mano da infilarti sotto al cuscino.
Questo non è cuore, questa è testa.
Questa non è passione, questo è un cilicio.
Non è ingozzarsi d'amore, è ascetismo malato.
Per questo sei spaventosa.
Per chi segue il tuo film.
Ciao!