Espressioni culturali

danny

Utente di lunga data
Quello di cui si sente la mancanza non sono le notizie, ma la riflessione sui fatti.
Ma vi sono molte risorse in questo ambito. Bisogna cercarsele.
Meglio di quando si dovevano fare chilometri per raggiungere una biblioteca e impiegare ore per trovare documenti.
Per cercare la notizia di Chernobyl su i quotidiani d’epoca ero andata in centro e avevo fatto ricerca su microfilm e poi richiesta di stampa.
Adesso ci ho messo un minuto.
Sono anni che faccio questo lavoro e non nego la velocità con cui oggi si trovano informazioni.
Ma ti posso assicurare che ci sono una marea di cazzate on line tra cui occorre sapersi districare per trovare l'informazione giusta. Sempre che ci sia.
Perché purtroppo tutti copiano e una cazzata scritta da uno rischia di infestare poi tutto il web.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono anni che faccio questo lavoro e non nego la velocità con cui oggi si trovano informazioni.
Ma ti posso assicurare che ci sono una marea di cazzate on line tra cui occorre sapersi districare per trovare l'informazione giusta. Sempre che ci sia.
Perché purtroppo tutti copiano e una cazzata scritta da uno rischia di infestare poi tutto il web.
🤷🏻‍♀️
Non è che i giornalisti un tempo fossero sempre rigorosi…
Denunciato cinquant’anni fa
 

iosolo

Utente di lunga data
Sono anni che faccio questo lavoro e non nego la velocità con cui oggi si trovano informazioni.
Ma ti posso assicurare che ci sono una marea di cazzate on line tra cui occorre sapersi districare per trovare l'informazione giusta. Sempre che ci sia.
Perché purtroppo tutti copiano e una cazzata scritta da uno rischia di infestare poi tutto il web.
Però può essere una risorsa, un mezzo.
Poi è vero che come diceva Eco "troppe informazioni fanno solo rumore" ma è anche vero che io tutte quelle informazioni lì, le voglio, per poi arrivare ad ascoltare davvero.
Voglio leggere di chi considera Garibaldi un eroe, e chi un pazzo pedofilo, un servo del potere, o un pazzo comunista.
Non è solo la velocità ma anche la pluralità delle informazioni. E' la possibilità di trovare anche argomenti di nicchia che altrimenti non riusciresti a trovare, perché interessano te e altri 10 persone probabilmente.

Rimane il fatto, come diceva perplesso, che quelli che un tempo erano giornali autorevoli, hanno perso credibilità e la capacità di fare buon giornalismo.
 

danny

Utente di lunga data
E ci sono cascati tutti sulla polemica riguardo a Biancaneve.
Io ormai non mi affanno nemmeno più a contestare queste messe in scena.
Ho impiegato per trovare il video meno di quanto uno ci metta per rispondere su Fb si vari post minchioni, da una parte e dall'altra.
Grande quantità di informazioni di cui le persone non sanno disporre.
Inutili.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Però può essere una risorsa, un mezzo.
Poi è vero che come diceva Eco "troppe informazioni fanno solo rumore" ma è anche vero che io tutte quelle informazioni lì, le voglio, per poi arrivare ad ascoltare davvero.
Voglio leggere di chi considera Garibaldi un eroe, e chi un pazzo pedofilo, un servo del potere, o un pazzo comunista.
Non è solo la velocità ma anche la pluralità delle informazioni. E' la possibilità di trovare anche argomenti di nicchia che altrimenti non riusciresti a trovare, perché interessano te e altri 10 persone probabilmente.

Rimane il fatto, come diceva perplesso, che quelli che un tempo erano giornali autorevoli, hanno perso credibilità e la capacità di fare buon giornalismo.
Non è la quantità ma l'autorevolezza a fare la differenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per esempio questo è il video incriminato della Cortellesi
Ma è stata una tempesta mediatica in un bicchier d’acqua.
Forse sfruttando l’impulsività e il desiderio di commentare sempre e comunque, perché i social sono ormai la macchinetta del caffè di tutti, e si può parlare di qualsiasi cosa senza basi, perché mentre si sorseggia, il più lentamente possibile per fare la pausa più lunga, non si fanno ricerche. Poi ci si butta dentro di tutto dalla propria ignoranza, i propri pregiudizi, alle insoddisfazioni personali, alla reazione ai cambiamenti che ci fanno traballare lo sgabello su cui stiamo (nel nostro personale HydePark corner) alle invidie, alle ragioni di propaganda dell’oggetto di discussione, ecc
Ma già oggi si parla d’altro.
Ma è sempre successo sempre. Solo che succedeva per la vicina di casa. La notorietà non determina l’importanza.
 

danny

Utente di lunga data
Ma è stata una tempesta mediatica in un bicchier d’acqua.
Forse sfruttando l’impulsività e il desiderio di commentare sempre e comunque, perché i social sono ormai la macchinetta del caffè di tutti, e si può parlare di qualsiasi cosa senza basi, perché mentre si sorseggia, il più lentamente possibile per fare la pausa più lunga, non si fanno ricerche. Poi ci si butta dentro di tutto dalla propria ignoranza, i propri pregiudizi, alle insoddisfazioni personali, alla reazione ai cambiamenti che ci fanno traballare lo sgabello su cui stiamo (nel nostro personale HydePark corner) alle invidie, alle ragioni di propaganda dell’oggetto di discussione, ecc
Ma già oggi si parla d’altro.
Ma è sempre successo sempre. Solo che succedeva per la vicina di casa. La notorietà non determina l’importanza.
La notizia è stata data dai giornali on line.
È il meccanismo di base che cambia l'approccio alla notizia, oltre al fatto che l'informazione è in mano a cazzari a livello industriale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La notizia è stata data dai giornali on line.
È il meccanismo di base che cambia l'approccio alla notizia, oltre al fatto che l'informazione è in mano a cazzari a livello industriale.
Tu te ne accorgi, io me ne accorgo, i miei figli nemmeno la considerano. Non so perché devi considerare ogni indizio un segno di decadenza.
Tieni. Non c’entra, ma suona bene.
 

iosolo

Utente di lunga data
Non è la quantità ma l'autorevolezza a fare la differenza.
L'autorevolezza, chi la decide e su quali criteri?
In internet si trovano anche informazioni autorevoli, certo cercandole.
Credo che forse è questo che manca a buona parte della popolazione, capire da chi arriva quella informazione e a volte anche capire perché mi sta arrivando.
Però la selezione delle informazioni che devono arrivare è stata da sempre abilmente usata, soprattutto dai giornali.
Anche oggi per avere informazioni più complete della situazione in Israele e in Palestina difficilmente possiamo passare da canali troppo ufficiali.
 

danny

Utente di lunga data
L'autorevolezza, chi la decide e su quali criteri?
Un tempo nessuno avrebbe posto questa domanda.
Nel momento in cui Umberto Eco vale come la qualunque, accade esattamente questo.
Sì arriva a non comprendere più i criteri di validazione. Era stato ampiamente predetto proprio da Eco qualche anno fa.
 

spleen

utente ?
La notizia è stata data dai giornali on line.
È il meccanismo di base che cambia l'approccio alla notizia, oltre al fatto che l'informazione è in mano a cazzari a livello industriale.
Il fatto è che erano i 7 nani a spaccarsi le ossa in miniera per Biancaneve..... I Rammstein lo avevano capito benissimo. 😁
Edit:
quei bacchettoni di youtube mi hanno censurato...
Qui sotto l'immagine del link da cercare, è uno spasso...
sonne.jpg
 

iosolo

Utente di lunga data
Un tempo nessuno avrebbe posto questa domanda.
Nel momento in cui Umberto Eco vale come la qualunque, accade esattamente questo.
Sì arriva a non comprendere più i criteri di validazione. Era stato ampiamente predetto proprio da Eco qualche anno fa.
O si che ce la saremmo posta, c'è sempre un momento, in cui l'autorevolezza viene in qualche modo messa in discussione. Che sia nelle parole dei preti, o nelle parole di un illustrissimo professore.
L'autorevolezza ad Umberto Eco la concedi tu perché ti fidi delle sue capacità e della sua esperienza, nonché trovi sensate le analisi accurate e precise che fa, oltre ad avere avuto anche il benestare del tempo. Pasolini è un autorevolezza in discussione ad esempio, troppo partigiano per alcuni.
Se in televisione, se sul giornale, ci spacciano autorevolezza alcune figure quanto meno discutibili, tra cui anche direttori di giornali e/o illustri politici, come posso credere che le loro siano parole autorevoli?
Quando poi la manipolazione avviene tramite una personale autorevole non è ancora più insidiosa? Preferisco l'informazione contestabilissima di una qualunque che verità assolute di alcune persone e giornali ritenute autorevoli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un tempo nessuno avrebbe posto questa domanda.
Nel momento in cui Umberto Eco vale come la qualunque, accade esattamente questo.
Sì arriva a non comprendere più i criteri di validazione. Era stato ampiamente predetto proprio da Eco qualche anno fa.
La fiducia nelle fonti autorevoli si è progressivamente erosa proprio per la contro informazione che, priva di autorità ufficiale, gradualmente ha proposto fonti diverse e confronti sul piano della logica.
Era naturale che si potesse arrivare agli estremi con i terrapiattisti che contestano le prove fattuali e ora con l’IA arriviamo a dubitare dei nostri occhi quando vedono una immagine. Ma credo che sia una situazione estrema dalla proiezione dell’arrivo del treno dei Lumiere. Ammesso che sia vero che gli spettatori si erano spaventati e non fosse una fake news per fare propaganda all’invenzione 🙄🤷🏻‍♀️
 

spleen

utente ?
O si che ce la saremmo posta, c'è sempre un momento, in cui l'autorevolezza viene in qualche modo messa in discussione. Che sia nelle parole dei preti, o nelle parole di un illustrissimo professore.
L'autorevolezza ad Umberto Eco la concedi tu perché ti fidi delle sue capacità e della sua esperienza, nonché trovi sensate le analisi accurate e precise che fa, oltre ad avere avuto anche il benestare del tempo. Pasolini è un autorevolezza in discussione ad esempio, troppo partigiano per alcuni.
Se in televisione, se sul giornale, ci spacciano autorevolezza alcune figure quanto meno discutibili, tra cui anche direttori di giornali e/o illustri politici, come posso credere che le loro siano parole autorevoli?
Quando poi la manipolazione avviene tramite una personale autorevole non è ancora più insidiosa? Preferisco l'informazione contestabilissima di una qualunque che verità assolute di alcune persone e giornali ritenute autorevoli.
Sono in parte d'accordo con te, ma bisogna fare la massima attenzione a non conforndere competenza con opinione che sono due faccende alquanto distinte, anche se oggi come oggi sempre meno distinguibili. Insomma la terra non è piatta... 😁
 

Brunetta

Utente di lunga data
O si che ce la saremmo posta, c'è sempre un momento, in cui l'autorevolezza viene in qualche modo messa in discussione. Che sia nelle parole dei preti, o nelle parole di un illustrissimo professore.
L'autorevolezza ad Umberto Eco la concedi tu perché ti fidi delle sue capacità e della sua esperienza, nonché trovi sensate le analisi accurate e precise che fa, oltre ad avere avuto anche il benestare del tempo. Pasolini è un autorevolezza in discussione ad esempio, troppo partigiano per alcuni.
Se in televisione, se sul giornale, ci spacciano autorevolezza alcune figure quanto meno discutibili, tra cui anche direttori di giornali e/o illustri politici, come posso credere che le loro siano parole autorevoli?
Quando poi la manipolazione avviene tramite una personale autorevole non è ancora più insidiosa? Preferisco l'informazione contestabilissima di una qualunque che verità assolute di alcune persone e giornali ritenute autorevoli.
Condivisibile, però il grassetto è quello che induce i giornalisti a intervistare i passanti e ad accentuare l’emotività più che i fatti.
 

iosolo

Utente di lunga data
Condivisibile, però il grassetto è quello che induce i giornalisti a intervistare i passanti e ad accentuare l’emotività più che i fatti.
Sono d'accordo, per questo dico sempre che le informazioni vanno cercate, perché la narrazione non può essere data ad una solo entità per quanto "autorevole" può essere rappresentata.

Quando il giornalismo ha smesso di essere giornalismo, la gente comune ha cominciato a fidarsi e credere di più all'autorevolezza di Striscia la Notizia. Il problema secondo te dov'è?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono d'accordo, per questo dico sempre che le informazioni vanno cercate, perché la narrazione non può essere data ad una solo entità per quanto "autorevole" può essere rappresentata.

Quando il giornalismo ha smesso di essere giornalismo, la gente comune ha cominciato a fidarsi e credere di più all'autorevolezza di Striscia la Notizia. Il problema secondo te dov'è?
Mediaset? 🤷🏻‍♀️🤣
 

iosolo

Utente di lunga data
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