False accuse e violenza sugli uomini da parte delle donne

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ok...aiutami a capire...per esempio qui

(e trovo molto interessante che le dicotomie siano costruite in conflitto fra i due estremi considerati, giusto vs sbagliato, bene vs male...è una rappresentazione interessante che permette schieramenti rigidi, e quindi conflitti...guerre, usando il giudizio di valore per accomodare, mettendo i fiocchetti alla necessità.
Siamo bestie che fanno guerre, interne al gruppo ed esterne. Da sempre. Come i primati.
Ma noi abbiamo intellettualizzato la guerra, e siam riusciti a ripulirci le mani con la tecnologia. In origine, come i primati, uccidevamo a botte e a morsi, adesso abbiamo la distanza dalle morti che provochiamo...siam bravi eh!, senza ironia. E' stupefacente il nostro percorso di specie)


Che verbi mancano?
Quali sono i termini che necessitano di google?
Cosa c'è di difficile?



Un mio problema storico che non è ancora in fase di risoluzione è pensare di non sapere un cazzo.
E quindi pensare che, siccome non so abbastanza, ciò che so e dico sia la media del sapere.
G. sostiene che il mio errore fondamentale sia dare per scontato i pre-requisiti alle conoscenze e di conseguenza esprimermi dando per scontate conoscenze che io considero di base e diffuse ma non lo sono.

Qui fra l'altro non ho volutamente nessun ruolo, quindi diciamo che mi dimentico la semplificazione che attuo quando sono in ruolo.

E non sto prendendo in giro. Sono molto onesta in questo.
Credo che ne abbiamo già parlato.. G. secondo me ha perfettamente ragione, però se è vero che "mi dimentico la semplificazione che attuo quando sono in ruolo." allora basta ricordarsela quindi non richiede alcuno sforzo inventivo... come nello scambio di msg in cui si parlava della disabilità di mio figlio.. perfettamente comprensibile e ancor di più interessante.
 

spleen

utente ?
A differenza del lupo, e delle altre specie, però le nostre caratteristiche (quelle a cui faceva riferimento @spleen) ci stanno permettendo di devastare un intero pianeta.
E anche questa non è cattiveria, così come è intesa.
E' molto peggio di quello che si pensa, infatti, è stupidità e inadeguatezza nel saper gestire il proprio habitat.
E mentre la cattiveria lascia a volte uno spiraglio di speranza, dalla stupidità non c'è rimedio.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ok...aiutami a capire...
Che verbi mancano?
Quali sono i termini che necessitano di google?
Cosa c'è di difficile?
A me piacevano invece.
Per dire la verità...non mi sono piaciuti quando li HO DOVUTI studiare per risputarli semi digeriti in interrogazione, poi me li sono ripresi in mano per i fatti miei...e allora mi sono proprio divertita! :D

Grazie per aver richiarito!

In effetti suona, ma solo eliminando la considerazione per cui concetti come crudeltà, xenofobia, sopraffazione sono rappresentazioni, scatole culturali che elaborano, dipendenti da tempo e spazio, caratteristiche di specie collocandole attraverso le dicotomie del giudizio.
Funzionali ad una determinata visione dell'uomo e in costante variazione e accomodamento.

(e trovo molto interessante che le dicotomie siano costruite in conflitto fra i due estremi considerati, giusto vs sbagliato, bene vs male...è una rappresentazione interessante che permette schieramenti rigidi, e quindi conflitti...guerre, usando il giudizio di valore per accomodare, mettendo i fiocchetti alla necessità.
Siamo bestie che fanno guerre, interne al gruppo ed esterne. Da sempre. Come i primati.
Ma noi abbiamo intellettualizzato la guerra, e siam riusciti a ripulirci le mani con la tecnologia. In origine, come i primati, uccidevamo a botte e a morsi, adesso abbiamo la distanza dalle morti che provochiamo...siam bravi eh!, senza ironia. E' stupefacente il nostro percorso di specie)

Hobbes è vissuto, diciamo, in pieno antropocentrismo, basando le sue riflessioni sul paradigma per cui l'uomo è superiore agli altri viventi, è super partes anche nel dominare non solo il suo ambiente ma pure se stesso.
Oggi è una evidenza che questa concezione sia sorpassata e disconfermata.

Il lupo vien visto come predatore pericoloso e senza regole - e la tradizione per cui il lupo vien descritto in questo modo è fra l'altro fondamentalmente occidentale - in contrapposizione all'uomo che è tale (pericoloso e senza regole) solo in stato di natura, ma può scegliere lo "stato umano".

Ormai è invece una evidenza che i lupi hanno una organizzazione sociale incredibile (che comprende la cura dei piccoli, degli anziani e anche dei feriti e dei malati) e che la loro esistenza è fondamentale al sistema.

Ed è altrettanto confermato che lo spazio di scelta rispetto alle caratteristiche evolutive che ci descrivono in quanto umani non sia frutto di una scelta ma di un percorso evolutivo su cui non abbiamo il minimo controllo.

E questa è la parte a cui facevo riferimento scrivendo che ai tempi le conoscenze etologiche, le scienze comportamentali, le neuroscienze manco le si pensava o immaginava.


In quel passaggio che riprendi, sto affermando che quello che siamo in quanto umani non è niente di più e niente di meno di ciò che siamo evolutivamente parlando.
Ossia un primate sociale.
Parte di un complesso da cui siamo dipendenti, volenti o nolenti.
E che, alla stregua del lupo MA ancor di più in funzione della nostra complessità, abbiamo un bisogno profondo di un contratto, anche sovra strutturato, in cui identificarci per poter sopravvivere. Il sociale è un "cuscinetto", con svariate funzioni. E che fra le sue funzioni ha quella di abbassare le tensioni alle guerre interne, preferibilmente orientandoci a quelle esterne di mantenimento di un assetto. Ma non è niente altro che una caratteristica di specie, che condividiamo per esempio con gli scimpanzè, che fanno guerre incredibili!

A differenza del lupo, e delle altre specie, però le nostre caratteristiche (quelle a cui faceva riferimento @spleen) ci stanno permettendo di devastare un intero pianeta.
E anche questa non è cattiveria, così come è intesa.
Da che esiste la nostra specie, siamo arrivati in posti, li abbiamo esauriti di risorse (viventi e non viventi) e ci siamo spostati per fare la stessa cosa in un altro posto. La finitezza del pianeta è il limite con cui stiamo andando in collisione a tutta forza. E' una nostra caratteristica specie specifica.

Con G. ridacchiavamo immaginando un mondo in cui le zanzare sanno usare l'elettricità.
O se la sapessero usare le scimmie.

O i gatti 🤭

ESEMPI: "In effetti suona, ma solo eliminando la considerazione per cui concetti come crudeltà, xenofobia, sopraffazione sono rappresentazioni, scatole culturali che elaborano, dipendenti da tempo e spazio, caratteristiche di specie collocandole attraverso le dicotomie del giudizio.
Funzionali ad un
a determinata visione dell'uomo e in costante variazione e accomodamento.", OPPURE "In quel passaggio che riprendi, sto affermando che quello che siamo in quanto umani non è niente di più e niente di meno di ciò che siamo evolutivamente parlando.
Ossia un primate sociale.
Parte di un complesso da cui siamo dipendenti, volenti o nolenti."


Se tu metti il punto anzichè la virgola crei dei periodi o senza verbo o senza soggetto obbligando inoltre chi legge alla pausa rendendo pertanto la lettura discontinua e uno invece di cercare di capire il contenuto deve prima ricostruire il periodo che avevi in mente tu, sempre che non si scoglioni e passi oltre, magari direttamente alle ultime righe sperando di cogliere il senso generale...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Credo che ne abbiamo già parlato.. G. secondo me ha perfettamente ragione, però se è vero che "mi dimentico la semplificazione che attuo quando sono in ruolo." allora basta ricordarsela quindi non richiede alcuno sforzo inventivo... come nello scambio di msg in cui si parlava della disabilità di mio figlio.. perfettamente comprensibile e ancor di più interessante.
Ero in ruolo in quello scambio.
E consideravo nello scambio:

a- la delicatezza dell'argomento per te e le implicazioni emotive di ogni parola che scrivevo
b- le emozioni tue esposte in quello scambio
c- la mancanza di informazioni base e che potessero orientare
d- il disordine con cui esponevi la situazione era un indicatore del tuo livello di conoscenza a riguardo

mi fermo ma potrei arrivare alla z includendo le straniere e rifacendo per tre volte l'alfabeto.
E sì che richiede sforzo.

Se mi fossi lasciata andare, la mole di informazioni che io posseggo riguardo la disabilità, dal punto di vista fisiologico, normativo, stato dei servizi, possibili interventi ti avrei sotterrato.

E non lo faccio quando mi è chiaro che dall'altra parte l'interlocutore non ha le possibilità per utilizzare le informazioni ma soprattutto quando mi è chiaro che gli possono essere concretamente utili.

Quindi no, non è corretto dire che non richiede alcuno sforzo inventivo. Ne richiede parecchio.
E implica parecchia noia.
Per fare un esempio concreto...se tu sai nuotare molto bene e ti ritrovi a sguazzare per tutto il tempo nella piscinetta da 70 cm, dopo un po' smetti.

E certo che G. ha ragione.
Infatti per me trovare interlocutori con cui partire da una base di conoscenze perlomeno simile è complicatissimo, e confrontarmi diventa pesantissimo perchè devo continuamente tornare indietro per poter andare dentro il discorso.

E' uno dei motivi per cui ormai scrivo pochissimo e solo di argomenti con cui so poter interloquire con qualcuno a cui non devo fare traduzioni...se no lavoro gratis :)

ESEMPI: "In effetti suona, ma solo eliminando la considerazione per cui concetti come crudeltà, xenofobia, sopraffazione sono rappresentazioni, scatole culturali che elaborano, dipendenti da tempo e spazio, caratteristiche di specie collocandole attraverso le dicotomie del giudizio.
Funzionali ad un
a determinata visione dell'uomo e in costante variazione e accomodamento.", OPPURE "In quel passaggio che riprendi, sto affermando che quello che siamo in quanto umani non è niente di più e niente di meno di ciò che siamo evolutivamente parlando.
Ossia un primate sociale.
Parte di un complesso da cui siamo dipendenti, volenti o nolenti."


Se tu metti il punto anzichè la virgola crei dei periodi o senza verbo o senza soggetto obbligando inoltre chi legge alla pausa rendendo pertanto la lettura discontinua e uno invece di cercare di capire il contenuto deve prima ricostruire il periodo che avevi in mente tu, sempre che non si scoglioni e passi oltre, magari direttamente alle ultime righe sperando di cogliere il senso generale...

Ok...quindi sarebbe più chiaro

...sono rappresentazioni, scatole culturali che elaborano, dipendenti da tempo e spazio, caratteristiche di specie collocandole attraverso le dicotomie del giudizio, funzionali ad una...

una roba così?

E' molto peggio di quello che si pensa, infatti, è stupidità e inadeguatezza nel saper gestire il proprio habitat.
E mentre la cattiveria lascia a volte uno spiraglio di speranza, dalla stupidità non c'è rimedio.
Io penso che ci siano anche limiti a ciò che l'essere umano è in grado di fare.
Per esempio la gestione dell'habitat.

La stupidità a cui fai riferimento la vedo anche io, è quella che più mi spaventa quando me la trovo davanti.
E' quella stupidità per cui non solo "tiri giù" chi sta intorno a te (la guerra, interna ed esterna al gruppo) ma tiri giù anche te stesso (che è poi la guerra interiore...quella che riguarda la consapevolezza, la coscienza di sè).

Ma se la coscienza è una allucinazione collettiva come le neuroscienze stanno dimostrando?

Noi la chiamiamo stupidità, ma forse non lo è come la intendiamo noi.
Sono rimasta impressionata dalle aquile testa bianca che mangiano volando e finiscono con le ali infilzate sui rami.
Sono stupide?
Non penso.

Io mi sto formando l'idea che siano bug di sistema.
Errori di programmazione, se vogliamo.

Ma non stupidità.
Che implica per altro la possibilità di farci qualcosa...e io ne dubito invece.
Non si possono cambiare le condizioni del sistema se non si è amministratori di sistema.
E nessun essere vivente è amministratore di sistema.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ok...quindi sarebbe più chiaro

...sono rappresentazioni, scatole culturali che elaborano, dipendenti da tempo e spazio, caratteristiche di specie collocandole attraverso le dicotomie del giudizio, funzionali ad una...

una roba così?
"dicotomie del giudizio" secondo me va googolato dall' 80% del 20% dei lettori iniziali che resta a leggere dopo le prime frasi
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ero in ruolo in quello scambio.
E consideravo nello scambio:

a- la delicatezza dell'argomento per te e le implicazioni emotive di ogni parola che scrivevo
b- le emozioni tue esposte in quello scambio
c- la mancanza di informazioni base e che potessero orientare
d- il disordine con cui esponevi la situazione era un indicatore del tuo livello di conoscenza a riguardo

mi fermo ma potrei arrivare alla z includendo le straniere e rifacendo per tre volte l'alfabeto.
E sì che richiede sforzo.

Se mi fossi lasciata andare, la mole di informazioni che io posseggo riguardo la disabilità, dal punto di vista fisiologico, normativo, stato dei servizi, possibili interventi ti avrei sotterrato.

E non lo faccio quando mi è chiaro che dall'altra parte l'interlocutore non ha le possibilità per utilizzare le informazioni ma soprattutto quando mi è chiaro che gli possono essere concretamente utili.

Quindi no, non è corretto dire che non richiede alcuno sforzo inventivo. Ne richiede parecchio.
E implica parecchia noia.
Per fare un esempio concreto...se tu sai nuotare molto bene e ti ritrovi a sguazzare per tutto il tempo nella piscinetta da 70 cm, dopo un po' smetti.

E certo che G. ha ragione.
Infatti per me trovare interlocutori con cui partire da una base di conoscenze perlomeno simile è complicatissimo, e confrontarmi diventa pesantissimo perchè devo continuamente tornare indietro per poter andare dentro il discorso.

E' uno dei motivi per cui ormai scrivo pochissimo e solo di argomenti con cui so poter interloquire con qualcuno a cui non devo fare traduzioni...se no lavoro gratis :)
"Se mi fossi lasciata andare, la mole di informazioni che io posseggo riguardo la disabilità, dal punto di vista fisiologico, normativo, stato dei servizi, possibili interventi ti avrei sotterrato." questo, perdonami, ma ti squalifica non poco, primo perchè chi si loda si imbroda, secondo perchè non si capisce il motivo per cui in uno scambio civile su un forum uno dovrebbe "sotterrare" l'altro facendo sfoggio delle sue nozioni: non è mica una sfida costante, non lo era sicuramente in quel caso.

"Infatti per me trovare interlocutori con cui partire da una base di conoscenze perlomeno simile è complicatissimo, e confrontarmi diventa pesantissimo perchè devo continuamente tornare indietro per poter andare dentro il discorso." e anche qui un po' di umiltà non farebbe male.. un caro saluto!
 

danny

Utente di lunga data
Tutti gli individui, così come i mammiferi, hanno una componente che possiamo definire violenta, cattiva.
I buoni, per così dire, sono quelli che la sanno gestire.
Le vittime quelle che non la sanno riconoscere.
Il primo step prima di invocare difesa da terzi, è saper capire cosa è la violenza.
Comprendere cos'è la violenza, ci permette di definire anche cosa è falsa violenza.
E uscire dal ginepraio.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
"Se mi fossi lasciata andare, la mole di informazioni che io posseggo riguardo la disabilità, dal punto di vista fisiologico, normativo, stato dei servizi, possibili interventi ti avrei sotterrato." questo, perdonami, ma ti squalifica non poco, primo perchè chi si loda si imbroda, secondo perchè non si capisce il motivo per cui in uno scambio civile su un forum uno dovrebbe "sotterrare" l'altro facendo sfoggio delle sue nozioni: non è mica una sfida costante, non lo era sicuramente in quel caso.

"Infatti per me trovare interlocutori con cui partire da una base di conoscenze perlomeno simile è complicatissimo, e confrontarmi diventa pesantissimo perchè devo continuamente tornare indietro per poter andare dentro il discorso." e anche qui un po' di umiltà non farebbe male.. un caro saluto!
Ma va là per sotterrare intendo proprio l'immagine della quantità che casca addosso.
Mica una sfida o una squalifica.

1687523187707.png

Questo in buona sostanza.

Non è una questione di umiltà.

Tu stesso mi stai dicendo che i termini, ossia i concetti, che utilizzo, implicano per buona parte dei lettori il dover aprire la finestra google per essere tradotti e compresi.
E io ti sto dicendo...minchia, me ne sto rendendo conto. io ho sempre pensato che non fosse così.

Sei permaloso. Comunque.
Ogni cosa che vien scritta assume un carico valoriale che ti mette in condizione di attaccare, che mi lascia stupita ogni volta.

E io che pensavo di esser permalosa!
 

spleen

utente ?
Io penso che ci siano anche limiti a ciò che l'essere umano è in grado di fare.
Per esempio la gestione dell'habitat.

La stupidità a cui fai riferimento la vedo anche io, è quella che più mi spaventa quando me la trovo davanti.
E' quella stupidità per cui non solo "tiri giù" chi sta intorno a te (la guerra, interna ed esterna al gruppo) ma tiri giù anche te stesso (che è poi la guerra interiore...quella che riguarda la consapevolezza, la coscienza di sè).

Ma se la coscienza è una allucinazione collettiva come le neuroscienze stanno dimostrando?

Noi la chiamiamo stupidità, ma forse non lo è come la intendiamo noi.
Sono rimasta impressionata dalle aquile testa bianca che mangiano volando e finiscono con le ali infilzate sui rami.
Sono stupide?
Non penso.

Io mi sto formando l'idea che siano bug di sistema.
Errori di programmazione, se vogliamo.

Ma non stupidità.
Che implica per altro la possibilità di farci qualcosa...e io ne dubito invece.
Non si possono cambiare le condizioni del sistema se non si è amministratori di sistema.
E nessun essere vivente è amministratore di sistema.
L'umanità si crede amministratrice del sistema, è quello il guaio. Se capisse che così non è, perlomeno un pochino di rispetto in più lo avrebbe.
Quanto ai bug, ce ne sono quelli in cui si può mettere una pezza, alcuni persino in cui si è già messa, tipo la faccenda dei fluoro cloro carburi.
Altri ai quali una pezza non si può mettere se non si cresce.
E crescere costa troppa fatica.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
L'umanità si crede amministratrice del sistema, è quello il guaio. Se capisse che così non è, perlomeno un pochino di rispetto in più lo avrebbe.
Quanto ai bug, ce ne sono quelli in cui si può mettere una pezza, alcuni persino in cui si è già messa, tipo la faccenda dei fluoro cloro carburi.
Altri ai quali una pezza non si può mettere se non si cresce.
E crescere costa troppa fatica.
Sì, sono d'accordo.

Il grassetto è, forse, LA questione soprattutto per le implicazioni che ricadono anche sulle pezze.
Se sono amministratore posso mettere a posto, anche dopo aver distrutto.
Quindi posso distruggere, fa parte dei miei privilegi (la guerra giusta vs la guerra sbagliata, per intenderci).

Posso poi comunque riportare il sistema alle condizioni originarie.

Tutto è recuperabile, o meglio, ripristinabile. Punto di ripristino e riparto.
(e questo lo si vede per esempio nel ricorso dei genitori dei ragazzini che hanno sparato alla docente).

E qui si aprirebbe un discorso immenso riguardante la variabile tempo.
Che non è una cosetta da nulla.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma va là per sotterrare intendo proprio l'immagine della quantità che casca addosso.
Mica una sfida o una squalifica.

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Questo in buona sostanza.

Non è una questione di umiltà.

Tu stesso mi stai dicendo che i termini, ossia i concetti, che utilizzo, implicano per buona parte dei lettori il dover aprire la finestra google per essere tradotti e compresi.
E io ti sto dicendo...minchia, me ne sto rendendo conto. io ho sempre pensato che non fosse così.

Sei permaloso. Comunque.
Ogni cosa che vien scritta assume un carico valoriale che ti mette in condizione di attaccare, che mi lascia stupita ogni volta.

E io che pensavo di esser permalosa!
"E io ti sto dicendo...minchia, me ne sto rendendo conto. io ho sempre pensato che non fosse così." scusa eh, ma questo è in contraddizione con "... E' uno dei motivi per cui ormai scrivo pochissimo e solo di argomenti con cui so poter interloquire con qualcuno a cui non devo fare traduzioni": se veramente hai sempre pensato che non fosse così, allora scriveresti di più..


Ah, a proposito di permalosità secondo me è un po' come la purezza di cui parlava Nenni: "A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura."
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
"E io ti sto dicendo...minchia, me ne sto rendendo conto. io ho sempre pensato che non fosse così." scusa eh, ma questo è in contraddizione con "... E' uno dei motivi per cui ormai scrivo pochissimo e solo di argomenti con cui so poter interloquire con qualcuno a cui non devo fare traduzioni": se veramente hai sempre pensato che non fosse così, allora scriveresti di più..


Ah, a proposito di permalosità secondo me è un po' come la purezza di cui parlava Nenni: "A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura."
Perché contraddizione?

Se esprimermi ed essere compresa diventa un carico che rende il piatto della fatica più pesante di quello dell'appagamento e del guadagno, va da sé che la motivazione che bilancia i piatti decade.

Quindi scelgo con chi interloquire.
Cosa che prima non facevo caricandomi invece delle sforzo della semplificazione e del tornare indietro nei prerequisiti e trasformando il non sapere dell'altro in un problema mio...e questo per una provlem solver è un bel casino!

Infatti, pensa, io non sono paziente.
Ma in quelle situazioni in cui mi sentivo io mancante usciva una mole di pazienza che stupiva chi mi conosce davvero e sa che non è da me.

Mi spiego perché non è una contraddizione?

Se scrivo, come parlo fuori dal forum, scelgo il chi. E quella scelta è condizionata dal piacere e dall'appagamento dello scambio.
Se il livello di appagamento è basso, ci mollo. E scrivo meno o parlo meno. Con meno persone intendo.

Per scambio intendo comprensione reciproca.
E non scambio di torto o ragione sull'oggetto. Non mi interessa della ragione o torto sul contenuto . E in breve mi annoio.
È un oggetto neutro il contenuto. Non sono io.

Con G. passiamo ore a parlare, non abbiamo spesso posizioni di accordo, lui ne sa parecchio più di me su alcune cose io su altre, ma comprendendoci nei pre requisiti la diversità di visione è la risorsa fondamentale della nostra ricchezza di comunicazione di coppia.
E impariamo uno dall'altro continuamente. Studiando entrambi è un percorso comune.

Io sono molto permalosa. Saccente. G. mi ha mostrato che sono anche sarcastica, fastidiosa e petulante. E in effetti mi riconosco. Sono una scimmia...figa, Ma sempre una scimmia sono 🤭
E mi fa sorridere con tenerezza di me.
Non mi offendono le mie caratteristiche

L'obiettivo, ad oggi, è somigliare il più possibile ai Bonobo!


Ti offende esser permaloso?
 
Ultima modifica:

perplesso

Administrator
Staff Forum
È di poche ore fa la notizia che una persona che conosco si è uccisa sotto “invito” della moglie… lui 2 anni fa l’aveva tradita, hanno ricominciato, ma lei ogni giorno gli ricordava di quanto fosse una merda e poteva tranquillamente uccidersi… stanotte l’ha fatto…
La consideriamo comunque violenza sugli uomini?
l'istigazione al suicidio è un reato
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
@ParmaLetale, potresti quotare i post che citi?
Facendo copia incolla è faticoso leggere e si mescola il "parlato", come se il contenuto fosse di una fonte unica.

O se proprio potresti mettere in corsivo quello che copi e incolli. Per distinguere la fonte del contenuto
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
@ParmaLetale, potresti quotare i post che citi?
Facendo copia incolla è faticoso leggere e si mescola il "parlato", come se il contenuto fosse di una fonte unica.

O se proprio potresti mettere in corsivo quello che copi e incolli. Per distinguere la fonte del contenuto
Ok per la seconda
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Perché contraddizione?

Se esprimermi ed essere compresa diventa un carico che rende il piatto della fatica più pesante di quello dell'appagamento e del guadagno, va da sé che la motivazione che bilancia i piatti decade.

Quindi scelgo con chi interloquire.
Cosa che prima non facevo caricandomi invece delle sforzo della semplificazione e del tornare indietro nei prerequisiti e trasformando il non sapere dell'altro in un problema mio...e questo per una provlem solver è un bel casino!

Infatti, pensa, io non sono paziente.
Ma in quelle situazioni in cui mi sentivo io mancante usciva una mole di pazienza che stupiva chi mi conosce davvero e sa che non è da me.

Mi spiego perché non è una contraddizione?

Se scrivo, come parlo fuori dal forum, scelgo il chi. E quella scelta è condizionata dal piacere e dall'appagamento dello scambio.
Se il livello di appagamento è basso, ci mollo. E scrivo meno o parlo meno. Con meno persone intendo.

Per scambio intendo comprensione reciproca.
E non scambio di torto o ragione sull'oggetto. Non mi interessa della ragione o torto sul contenuto . E in breve mi annoio.
È un oggetto neutro il contenuto. Non sono io.

Con G. passiamo ore a parlare, non abbiamo spesso posizioni di accordo, lui ne sa parecchio più di me su alcune cose io su altre, ma comprendendoci nei pre requisiti la diversità di visione è la risorsa fondamentale della nostra ricchezza di comunicazione di coppia.
E impariamo uno dall'altro continuamente. Studiando entrambi è un percorso comune.

Io sono molto permalosa. Saccente. G. mi ha mostrato che sono anche sarcastica, fastidiosa e petulante. E in effetti mi riconosco. Sono una scimmia, figa!
Ma sempre una scimmia sono 🤭
E mi fa sorridere con tenerezza di me.
Non mi offendono le mie caratteristiche

L'obiettivo, ad oggi, è somigliare il più possibile ai Bonobo!


Ti offende esser permaloso?
Essendo una mia caratteristica non mi offende, poi appena ho una mezz'oretta leggo tutto il resto e ti rispondo!
 
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