Mah....
Per me la cosa si risolve in una questione di lana caprina. E vi spiego perché, partendo dal livello diciamo "pubblico", e cioè di quello che la legge dice filtrata dalla giurisprudenza
Qui c'è qualche spunto:
http://www.altalex.com/documents/ne...a-coniugale-la-posizione-della-giurisprudenza
La violazione dell'obbligo di fedeltà, in sé, non determina alcun addebito in una separazione. Né alcun particolare disvalore nel nostro ordinamento. Poiché - ai fini dell'addebito - deve essere valutata sulla base dell'andamento generale della coppia. Messa cioè sul piatto di una bilancia assieme a tutti gli altri comportamenti (valori, se vogliamo) che caratterizzano la dinamica della coppia etero.
Ma questo verrebbe fatto pure se non fosse codificato un vero e proprio obbligo. Come nel caso delle unioni omo.
Cambia niente: proprio perché a livello pubblico l'obbligo è stato già sostanzialmente svuotato.
A livello privato ovviamente lo Stato non entra. E lì credo che il sentire di ciascuno di noi sia svincolato dall'orientamento sessuale