Questo purtroppo non è vero. Abbiamo ricominciato un minimo a parlare ma con molta diffidenza, come è normale che sia, almeno da parte mia. Lei non vedo cosa debba avere per non fidarsi. Sì è vero, all'inizio l'ho seguita per cercare di capire se mi raccontava balle, cosa c'è di strano in questo? Come puoi fidarti di una persona che ti tradisce in quel modo senza mostrare segni di pentimento? Ancora oggi continua a sentirlo, credo che non lo veda, anche a causa della lontananza. Io mi sforzo di essere il più normale possibile quando ci sentiamo telefonicamente ma le nostre conversazioni sono surreali, piene di silenzi, di reticenze... Ricostruire un dialogo dopo quello che è successo è molto difficile e paradossalmente mi sembra che mi stia sforzando molto più io di lei.
A voler guardare il bicchiere mezzo vuoto, potrei dire che va meglio rispetto a qualche settimana fa quando ci insultavamo solo, magari è semplicemente che stiamo normalizzando la situazione e pian piano ci stiamo allontanando per giungere ad una separazione abbastanza pacifica. Non lo so ancora, certo è che io continuo a soffrire ed ogni minimo riavvicinamento, anche se magari solo nella mia testa, seguito da un paio di giorni di "freddezza", mi getta nello sconforto. D'altra parte in questa fase non ho scelta, farò quello che mi sono ripromesso. La lascerò tranquilla per l'estate, le parlerò quando se la sentirà e mi mostrerò sereno ma determinato. Ad inizio settembre, anche se non avrà ancora preso alcuna decisione, me ne andrò di casa, a meno che non succeda qualcosa di importante.