Forse aveva ragione la nonna (o diletta)

Brunetta

Utente di lunga data
Un tempo c’era una idea precisa di matrimonio che era sintetizzabile nel “trova un* brav* ragazz* e metti su famiglia”.
La brava persona con cui mettere su famiglia avrebbe dovuto essere chi era seriamente intenzionata a fare quello a essere una brava persona onesta, lavoratrice, buon genitore e buona compagna di vita.
Erotismo e amore erano un fortunato surplus che avrebbe potuto esserci o no. La società economica riguardava più le classi elevate.
Noi vogliamo tutto: non solo la brava persona, ma anche erotismo, amore e amicizia con condivisione intellettuale e culturale.
Forse, visto che la perfezione non è di questo mondo, dovremmo rinunciare a qualcosa?
 

Ioeimiei100rossetti

Utente di lunga data
Un tempo c’era una idea precisa di matrimonio che era sintetizzabile nel “trova un* brav* ragazz* e metti su famiglia”.
La brava persona con cui mettere su famiglia avrebbe dovuto essere chi era seriamente intenzionata a fare quello a essere una brava persona onesta, lavoratrice, buon genitore e buona compagna di vita.
Erotismo e amore erano un fortunato surplus che avrebbe potuto esserci o no. La società economica riguardava più le classi elevate.
Noi vogliamo tutto: non solo la brava persona, ma anche erotismo, amore e amicizia con condivisione intellettuale e culturale.
Forse, visto che la perfezione non è di questo mondo, dovremmo rinunciare a qualcosa?
Forse prima di volere qualcosa dovremmo chiederci se siamo capaci/disposti ad offrire lo stesso. Spesso si pretende dall'altro senza realmente mettere nel piatto ciò che vorremmo per noi, senza considerare che anche ai giorni nostri qualche volta il matrimonio è solo un obiettivo per allinearsi; molti tante domande non se le pongono proprio abbacinati dalle mostrine ad uso e consumo del pubblico.
 

Skorpio

Utente di lunga data

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Una cosa esclude l'altra.. è matematica



Lo siamo.. di sicuro nel momento in cui si pretende quando esposto in apertura

Autocertificati proprio :rotfl:
certe mancanze diventano inaccettabili, perché non si vede il matrimonio stile nonna.
Una volta il tradimento era anche accettato da parte della donna. Per esempio, proprio perché il sesso era più un atto di procreazione che di piacere.
 

Skorpio

Utente di lunga data
certe mancanze diventano inaccettabili, perché non si vede il matrimonio stile nonna.
Una volta il tradimento era anche accettato da parte della donna. Per esempio, proprio perché il sesso era più un atto di procreazione che di piacere.
Ricordo sempre la risposta di mia nonna, quando un giorno a tavola, mia madre (ridacchiando) mi fece qualche allusione circa il fatto che mio nonno la aveva di tanto in tanto cornificata.

Mi rivolsi a mia nonna e le chiesi quale durissima reazione ebbe al tempo

"Quella di stà zitta!" .. mi rispose mia nonna serissima continuando a mangiare

(E mia madre a ridacchiare) :cool:
 

feather

Utente tardo
Basta puntare basso. Se metti l'asticella bassa basta poco per essere contenti.
Si dice "se non hai ciò che ami, ama ciò che hai".
Conosco certe che "basta che non mi picchi" e altri che "basta che non rompa i coglioni e me la dia".
Inoltre sembra, almeno dalle poche statistiche disponibili, che i matrimoni arrangiati non sono in media più infelici degli altri. Anzi.
A un primate basta che sia in calore e va bene tutto. Esseri umani con culture più complesse magari hanno richieste più complesse. Almeno alcuni.
E più complesse sono le richieste e più è difficile trovare l'incastro.

Direi che o vedi il matrimonio come espressione di una spinta biologica alla riproduzione, e allora basta il bravo ragazzo. O lo vedi come un confronto e una crescita a due, e allora le richieste sono ben diverse.
 

spleen

utente ?
Un tempo c’era una idea precisa di matrimonio che era sintetizzabile nel “trova un* brav* ragazz* e metti su famiglia”. La brava persona con cui mettere su famiglia avrebbe dovuto essere chi era seriamente intenzionata a fare quello a essere una brava persona onesta, lavoratrice, buon genitore e buona compagna di vita. Erotismo e amore erano un fortunato surplus che avrebbe potuto esserci o no. La società economica riguardava più le classi elevate. Noi vogliamo tutto: non solo la brava persona, ma anche erotismo, amore e amicizia con condivisione intellettuale e culturale. Forse, visto che la perfezione non è di questo mondo, dovremmo rinunciare a qualcosa?
Anche qua bisognerebbe definire un "minimo sindacale". Si dovrebbe abbandonare credo la visione quasi mistica della "mezza mela" (per adattarla ad una nostra visione più o meno realistica) e magari affidarsi al fiuto di scegliere una persona diversa da noi ma che abbia quei requisiti perlomeno che riteniamo fondamentali, logico che comunque su tutte le cose bisogna lavorare. Ci sono tuttavia dei parametri fondamentali. Non riuscirei a tollerare di vivere nemmeno per un minuto con una persona rancorosa, e nemmeno con una persona che fosse disattenta nei miei confronti, l'indifferenza di chi amo sarebbe una discriminante essenziale.
 

oriente70

Utente di lunga data
Basta puntare basso. Se metti l'asticella bassa basta poco per essere contenti.
Si dice "se non hai ciò che ami, ama ciò che hai".
Conosco certe che "basta che non mi picchi" e altri che "basta che non rompa i coglioni e me la dia".
Inoltre sembra, almeno dalle poche statistiche disponibili, che i matrimoni arrangiati non sono in media più infelici degli altri. Anzi.
A un primate basta che sia in calore e va bene tutto. Esseri umani con culture più complesse magari hanno richieste più complesse. Almeno alcuni.
E più complesse sono le richieste e più è difficile trovare l'incastro.

Direi che o vedi il matrimonio come espressione di una spinta biologica alla riproduzione, e allora basta il bravo ragazzo. O lo vedi come un confronto e una crescita a due, e allora le richieste sono ben diverse.
Dove compri la roba ??
Deve essere buona.
Che brutta visione hai della semplicità.
Spiegami chi è il bravo ragazzo.
E spiegami che confronti fai nel matrimonio??
A che altezza devo mettere l'asticella??
 

Orbis Tertius

Utente di lunga data
Sicuramente un'eccessiva esuberanza sessuale non è positiva per la procreazione. L'esuberanza spinge alla ricerca di partner, di emozioni, di trasgressioni.
Le persone sessualmente più "tranquille" sono capaci di maggiore applicazione nella conduzione della famiglia.
 
Ultima modifica:

patroclo

Utente di lunga data
....effettivamente si stava meglio quando si stava peggio, quando ad una gallina oggi si preferiva un uovo domani, quando una rondine faceva primavera....ecc.ecc.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Un tempo c’era una idea precisa di matrimonio che era sintetizzabile nel “trova un* brav* ragazz* e metti su famiglia”.
La brava persona con cui mettere su famiglia avrebbe dovuto essere chi era seriamente intenzionata a fare quello a essere una brava persona onesta, lavoratrice, buon genitore e buona compagna di vita.
Erotismo e amore erano un fortunato surplus che avrebbe potuto esserci o no. La società economica riguardava più le classi elevate.
Noi vogliamo tutto: non solo la brava persona, ma anche erotismo, amore e amicizia con condivisione intellettuale e culturale.
Forse, visto che la perfezione non è di questo mondo, dovremmo rinunciare a qualcosa?
E' un discorso a cui ho pensato anch'io, dopo aver letto tanti e tante (più tante che tanti, in verità) dire "ho sposato una BRAVA PERSONA", ma....". E inizialmente spesso mi e' salito un motto di disapprovazione misto a invidia. Che ho prontamente ricacciato giù.

Eppure... Brava persona.... Dicci niente :).

Fino a che punto il meglio e' "accontentarsi"? Perché il matrimonio (la scelta di una persona) e' indubbiamente anche questo.
Io sono arrivata a rispondermi che accontentarsi e' salvifico quando lo si fa in nome di una scelta che riteniamo la migliore per noi, A PRESCINDERE da ciò per cui ci si accontenta. E qui.... Entrano in campo valori estremamente soggettivi, spesso verificabili con una buona certezza solo nel lunghissimo periodo. Ma la convinzione di stare facendo il meglio per sé, nell'atto di scegliere di avere accanto uno o una, in quanto BRAVA PERSONA, deve essere attuale. Che purtroppo, se ci sono troppi " ma" a minare la nostra convinzione di avere fatto una scelta vincente.... Beh.... A quel punto non si può non tenere in debito conto che il nostro meglio diventa una bilancia in cui su un unico piatto stanno l'unicità della nostra vita e i difetti dell'altro (non più in contrapposizione, ma a formare un unico peso), e nell'altro piatto il carico di responsabilità che abbiamo via via raccattato nel percorso.
 
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lorella89

Utente di lunga data
e se fosse il contrario? cioè se io mi accorgessi che lui si sta accontentando? senza farmelo pesare o magari lui non ne ha ancora coscienza ma se io capissi che non sono quello che va bene per lui?
 

danny

Utente di lunga data
Un tempo c’era una idea precisa di matrimonio che era sintetizzabile nel “trova un* brav* ragazz* e metti su famiglia”.
La brava persona con cui mettere su famiglia avrebbe dovuto essere chi era seriamente intenzionata a fare quello a essere una brava persona onesta, lavoratrice, buon genitore e buona compagna di vita.
Erotismo e amore erano un fortunato surplus che avrebbe potuto esserci o no. La società economica riguardava più le classi elevate.
Noi vogliamo tutto: non solo la brava persona, ma anche erotismo, amore e amicizia con condivisione intellettuale e culturale.
Forse, visto che la perfezione non è di questo mondo, dovremmo rinunciare a qualcosa?
Alla parità tra i sessi.
Alla donna che lavora ed è indipendente e giustamente pretende.
Non si può avere tutto.
Le mamme egiziane del mio quartiere hanno tutte 3 o 4 figli prima dei 30 anni, qualcuna va anche oltre e arriva anche a 6 figli ad un età in cui è massima la fertilità, in Egitto il 65% ha 9 figli.
Non lavorano, si occupano della prole e della casa, ovviamente con ambizioni ridotte rispetto alle nostre (i bambini in giro tranquillamente senza che qualcuno li guardi, esattamente come facevamo noi un tempo, le case a misura di bambino e con poche velleità estetiche), non si lamentano più di tanto del marito che tanto si sa che è fatto così e che comunque le deve mantenere e passano il loro tempo libero chiacchierando con le amiche in giro per il quartiere.
Esattamente come le nostre nonne.
Quando anche loro raggiungeranno la parità faranno meno figli, pretenderanno uomini più attenti e getteranno (forse) velo e tradizioni alle ortiche.
O forse no, perché non è detto che il nostro stile di vita faticosamente individualista (ma legato al benessere economico, infatti è figlio del boom) sia invidiato o comunque sia ancora mantenibile o disponibile per tutti (dubito visto l'aumento della polarizzazione)
In ogni caso, nel momento in cui io posso stare bene da single, ho abbastanza soldi per fare cose divertenti e trovo ugualmente compagnia quando lo ritengo necessario, lo stare in coppia deve essere veramente molto attraente per convincermi a cambiare la mia condizione. Nel momento in cui si abbattono le convenzioni sociali, resta solo l'utile personale a dominare la scena.
Ovviamente perché questo sistema funzioni deve esserci sufficiente benessere economico da permettere alle persone di vivere da sole stando bene (quindi è un sistema che necessita di welfare) e potendo condividere con altri questa scelta.
 
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random

Utente di lunga data
Un tempo c’era una idea precisa di matrimonio che era sintetizzabile nel “trova un* brav* ragazz* e metti su famiglia”.
La brava persona con cui mettere su famiglia avrebbe dovuto essere chi era seriamente intenzionata a fare quello a essere una brava persona onesta, lavoratrice, buon genitore e buona compagna di vita.
Erotismo e amore erano un fortunato surplus che avrebbe potuto esserci o no. La società economica riguardava più le classi elevate.
Noi vogliamo tutto: non solo la brava persona, ma anche erotismo, amore e amicizia con condivisione intellettuale e culturale.
Forse, visto che la perfezione non è di questo mondo, dovremmo rinunciare a qualcosa?

Un tempo le donne subivano molte vessazioni, spesso in silenzio. Tutto sommato, è una fortuna che i tempi delle nonne siano passati da un pezzo...
 
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