Forse finalmente ho aperto gli occhi

Andromeda4

Utente di lunga data
Io credo che avesse un senso quando il matrimonio aveva come unico scopo fare figli (o i proletari per avere forza lavoro o le classi elevate per tramandare il patrimonio) e vi era una altissima mortalità per parto, quindi erano necessarie donne giovani, anche in seconde o terze nozze per occuparsi della prole.
È indubbio che oggi, se si pensa a una relazione equilibrata e paritaria, in cui lo scopo principale sia lo scambio tra coniugi, la parità di età debba essere auspicabile.
Interessante come spiegazione, dal punto di vista antropologico.
Credo che in una coppia, quantomeno, debbano esistere interessi comuni, anche modo di intendere la vita, se non altro con dei punti di contatto... con differenza di età così grande, temo che ci sia molto sbilanciamento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Interessante come spiegazione, dal punto di vista antropologico.
Credo che in una coppia, quantomeno, debbano esistere interessi comuni, anche modo di intendere la vita, se non altro con dei punti di contatto... con differenza di età così grande, temo che ci sia molto sbilanciamento.
Infatti un tempo (vedi anche solo i film in costume sull’Inghilterra vittoriana) non vi era reale comunicazione emotiva, ma di servizio. A tavola si faceva conversazione leggera, alla quale le donne erano educate, dopo cena le donne andavano in salotto e gli uomini fumavano e parlavano tra lo di cose serie da uomini. L’emotività era nascosta.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Infatti un tempo (vedi anche solo i film in costume sull’Inghilterra vittoriana) non vi era reale comunicazione emotiva, ma di servizio. A tavola si faceva conversazione leggera, alla quale le donne erano educate, dopo cena le donne andavano in salotto e gli uomini fumavano e parlavano tra lo di cose serie da uomini. L’emotività era nascosta.
Sì, ho studiato molto il periodo vittoriano. Conosco la mentalità...
 
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