Gelosia e possessivita?

Andromeda4

Utente di lunga data
Semplicemente non siamo fatti tutti uguali...e meno male...mi sono spesso sentita in colpa per la mia gelosia...mi sono anche vergognata di esserne così succube...a 50 anni ho imparato che fa parte di me...a chi non piaccio può semplicemente girare i tacchi e chi mi vuole bene non la usa come arma contro di me.
Concordo parola per parola. Io ci posso lavorare su, e credimi che lo faccio, ma nello stesso tempo, se devo accettare dei lati dell'altro che non mi piacciono, anche lui deve accettare i miei, e contro la mia natura non ci posso andare più di tanto.

Io non sono geloso, almeno fino a quando non percepisco di essere stato messo da parte per qualcun altro.
Gac. :ROFLMAO:

Ti sei spiegata benissimo.
Ma ti creava anche ansia poi?
"Poi" nel senso di dopo essermi passata la fase acuta?
 

white74

Utente di lunga data
Speravo in una risposta seria.
Ti sopravaluto sempre. 😕
@pinco, ti rispondo seriamente, gli ultimi 12 anni sono stati veramente molto difficili per noi, pieni di prove di pazienza. I primi sei li abbiamo vissuti in maniera tale da provocare un forte allontanamento tra di noi. Quando me ne sono resa conto sono stata io a mettere in discussione il nostro matrimonio e a far presente che non eravamo obbligati a rimanere sposati, visto come eravamo messi tra noi due. E da lì abbiamo iniziato a sistemare un po’ di cose.
la bomba è scoppiata in un secondo momento, nel senso che io me ne sono resa conto dopo, quando già era chiusa la faccenda.
Certamente per un po’ è stato un sorvegliato speciale, a sua insaputa, e fidati che quando voglio fare bene una cosa ci riesco.
Oggi siamo molto diversi entrambi, e gli ultimi 5 anni anni della nostra vita, nonostante siano stati difficili per tanti aspetti, li abbiamo vissuti molto diversamente. Io sono molto serena con lui e lui è molto sereno con me.
Questo non significa che io possa giurare che prima non abbia mai fatto certe cose o che non le possa magari rifare in futuro. Io non credo, ma non importa. Anche perché so chi ho sposato e certi rischi li ho messi in conto, e non voglio dire altro perché dovrei espormi troppo. Tutto questo però significa che se anche fosse già accaduto, o dovesse riaccadere, sarebbe comunque stato o sarà, qualcosa che non minerebbe nella maniera più assoluta quello che siamo noi due insieme e tutto quello che abbiamo attraversato.
Perciò mi sento di dire che non ho bisogno di controllare nulla, tanto siamo tutti dove vogliamo essere. Se un domani non fosse così, io ci potrei fare ben poco. E di certo me ne accorgerei.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
@pinco, ti rispondo seriamente, gli ultimi 12 anni sono stati veramente molto difficili per noi, pieni di prove di pazienza. I primi sei li abbiamo vissuti in maniera tale da provocare un forte allontanamento tra di noi. Quando me ne sono resa conto sono stata io a mettere in discussione il nostro matrimonio e a far presente che non eravamo obbligati a rimanere sposati, visto come eravamo messi tra noi due. E da lì abbiamo iniziato a sistemare un po’ di cose.
la bomba è scoppiata in un secondo momento, nel senso che io me ne sono resa conto dopo, quando già era chiusa la faccenda.
Certamente per un po’ è stato un sorvegliato speciale, a sua insaputa, e fidati che quando voglio fare bene una cosa ci riesco.
Oggi siamo molto diversi entrambi, e gli ultimi 5 anni anni della nostra vita, nonostante siano stati difficili per tanti aspetti, li abbiamo vissuti molto diversamente. Io sono molto serena con lui e lui è molto sereno con me.
Questo non significa che io possa giurare che prima non abbia mai fatto certe cose o che non le possa magari rifare in futuro. Io non credo, ma non importa. Anche perché so chi ho sposato e certi rischi li ho messi in conto, e non voglio dire altro perché dovrei espormi troppo. Tutto questo però significa che se anche fosse già accaduto, o dovesse riaccadere, sarebbe comunque stato o sarà, qualcosa che non minerebbe nella maniera più assoluta quello che siamo noi due insieme e tutto quello che abbiamo attraversato.
Perciò mi sento di dire che non ho bisogno di controllare nulla, tanto siamo tutti dove vogliamo essere. Se un domani non fosse così, io ci potrei fare ben poco. E di certo me ne accorgerei.
Vedi che quando ti impegni sei brava?
Basta punzecchiarti un po’. 😉
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Dove finisce una e comincia l’altra?
E’ più maschile o più femminile in base alla vs esperienza?
E da cosa nasce? Insicurezza? Infanzia difficile? Carenza di parcheggi o di stazioni di ricarica?
Metto la definizione di gelosia così siamo certi di cosa si sta parlando: "Stato emotivo di dubbio e di tormentosa ansia di chi, con o senza giustificato motivo, teme (o constata) che la persona amata gli sia insidiata da un rivale".. per cui anzi tutto se il motivo è giustificato e anzichè temere si constata, possiamo escludere la carenza di parcheggi e di stazioni di ricarica, perchè è un fenomeno del tutto naturale. La discussione allora è quando il motivo non è giustificato e il tutto è a livello di timore, perchè lo stato emotivo e la tormentosa ansia sono gli stessi, ma alimentati da una paranoia. Perchè quindi la paranoia? Secondo me di base insicurezza, e mancanza di consapevolezza, prima di tutto del proprio valore e sul proprio ruolo nella commedia, il tutto peggiorato se si vive nella convinzione che l'altro sia di proprietà
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Metto la definizione di gelosia così siamo certi di cosa si sta parlando: "Stato emotivo di dubbio e di tormentosa ansia di chi, con o senza giustificato motivo, teme (o constata) che la persona amata gli sia insidiata da un rivale".. per cui anzi tutto se il motivo è giustificato e anzichè temere si constata, possiamo escludere la carenza di parcheggi e di stazioni di ricarica, perchè è un fenomeno del tutto naturale. La discussione allora è quando il motivo non è giustificato e il tutto è a livello di timore, perchè lo stato emotivo e la tormentosa ansia sono gli stessi, ma alimentati da una paranoia. Perchè quindi la paranoia? Secondo me di base insicurezza, e mancanza di consapevolezza, prima di tutto del proprio valore e sul proprio ruolo nella commedia, il tutto peggiorato se si vive nella convinzione che l'altro sia di proprietà
Chi non mi ama non mi merita.
 

Rebecca89

Sentire libera
Dove finisce una e comincia l’altra?
E’ più maschile o più femminile in base alla vs esperienza?
E da cosa nasce? Insicurezza? Infanzia difficile? Carenza di parcheggi o di stazioni di ricarica?
Non sono gelosa. Associo la gelosia agli individui e la possessività alle cose. Quindi mi viene da dividerle.
La prima non mi appartiene perché sono per la condivisione e il rispetto. Piuttosto condivido. Dove vado, dove sto, con chi, perché ne ho piacere. Se esci con gli amici e ti va di mandarmi un messaggio durante la serata dicendomi che stai bene e ti diverti sto bene per te con te. Non sto lì a tartassarti di domande. Se non ti sento, ti starai divertendo ugualmente e ti lascio in pace. Rispetto gli spazi cercando di non invaderli. Al massimo, ti lancio un pensiero che spero la serata proceda bene.

La seconda la sento per le cose. Compro una penna ed è mia. Perché l ho scelto io, ma lei non mi ha scelto, non ha avuto controllo. E non riesco ad associare come qualcosa di buono questo controllo tra due persone.

Non so se sia più maschile o femminile. Credo ci sia un'insicurezza di base nella propria persona più che nell' altro. La paura che qualcuno possa essere meglio di noi.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non sono gelosa. Associo la gelosia agli individui e la possessività alle cose. Quindi mi viene da dividerle.
La prima non mi appartiene perché sono per la condivisione e il rispetto. Piuttosto condivido. Dove vado, dove sto, con chi, perché ne ho piacere. Se esci con gli amici e ti va di mandarmi un messaggio durante la serata dicendomi che stai bene e ti diverti sto bene per te con te. Non sto lì a tartassarti di domande. Se non ti sento, ti starai divertendo ugualmente e ti lascio in pace. Rispetto gli spazi cercando di non invaderli. Al massimo, ti lancio un pensiero che spero la serata proceda bene.

La seconda la sento per le cose. Compro una penna ed è mia. Perché l ho scelto io, ma lei non mi ha scelto, non ha avuto controllo. E non riesco ad associare come qualcosa di buono questo controllo tra due persone.

Non so se sia più maschile o femminile. Credo ci sia un'insicurezza di base nella propria persona più che nell' altro. La paura che qualcuno possa essere meglio di noi.
Quando scrivi che lanci il pensieri, lo intendi sotto forma di molotov?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non sono gelosa. Associo la gelosia agli individui e la possessività alle cose. Quindi mi viene da dividerle.
La prima non mi appartiene perché sono per la condivisione e il rispetto. Piuttosto condivido. Dove vado, dove sto, con chi, perché ne ho piacere. Se esci con gli amici e ti va di mandarmi un messaggio durante la serata dicendomi che stai bene e ti diverti sto bene per te con te. Non sto lì a tartassarti di domande. Se non ti sento, ti starai divertendo ugualmente e ti lascio in pace. Rispetto gli spazi cercando di non invaderli. Al massimo, ti lancio un pensiero che spero la serata proceda bene.

La seconda la sento per le cose. Compro una penna ed è mia. Perché l ho scelto io, ma lei non mi ha scelto, non ha avuto controllo. E non riesco ad associare come qualcosa di buono questo controllo tra due persone.

Non so se sia più maschile o femminile. Credo ci sia un'insicurezza di base nella propria persona più che nell' altro. La paura che qualcuno possa essere meglio di noi.
Mi sa che sei una cagacazzo, in senso buono eh
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma vai a cagare, in senso buono 🤣🤣🤣
Allora non sei una cagacazzi? O meglio.. il tipo è fuori con i suoi amici che pensa ai fatti suoi, non scrive nulla (e te credo povero cristo, lasciamogli una serata d'aria..), allora gli scrivi tu qualcosa tipo "spero tutto bene la serata"... cosa succede se non risponde? Io scommetto che gli caghi il cazzo
 
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