Rosetta
Utente di lunga data
Riassunto per recap.
Relazione di anni con uno separato in casa (?) che si separa anche di fatto (evvai) ma dopo poco si scopre che c'era un'altra da tempo (anche lei inconsapevole di me). ci scopriamo a vicenda, lei perdona. di fatto già convivono da poche settimane quando tutto viene alla luce. lei e i tre figli adolescenti di lei. io sparisco. anche perchè trattata di merda, tipo gettata nell'umido senza spiegazione. io una signora, davvero. blocco lui dappertutto, taglio i ponti, non proferisco parola. non emetto fiato. superiore, nell'empireo. Solo dopo mesi una visitina per portargli in un sacchetto di immondizie la sua roba. L'unica mia vendetta un po' di sano sputtanamento che mi dà qualche sollievo.
Nell'empireo ma devastata. Disperata, ferita, umiliata, incredula, arrabbiata. Ho attribuito la mia rabbia soprattutto al fatto di essere salita (apparentemente) nell'empireo e di non aver mai sfogato, detto, espresso. Inoltre mi sono fatta mille domande sul mio stare indietro, nel mio ritirarmi in buon ordine senza esprimermi. E sempre indietro senza chiedere, adattandomi, lo ho fatto per anni perchè comunque mi sentivo bene, miracolata, grata di vivere in quell'isola felice. E qui ne abbiamo parlato molto.
Veniamo al punto. La versione breve.
Dopo una frequentazione mai decollata con uno che vedevo a pranzo ma che non si decideva, da settembre frequentavo un tizio che abita molto lontano e che per vedermi doveva fare un passo montano e guidare più di due ore. Inoltre ha tre figli piccoli che non vivono con lui ma di cui si occupa molto. Ci siamo visti poco ma quando arrivava stavamo bene, dormiva da me, mi sentivo accettata anche con le mie fisime (la pancia essenzialmente). Rispondeva sempre ai messaggi (non ci tempestavamo) e al telefono. Ma ci vedevamo davvero troppo poco, per difficoltà oggettive. Quindi un giorno gli ho telefonato e glielo ho detto. Lui ha detto molto onestamente che la cosa non può cambiare in tempi brevi, ma che ci teneva a me, ha parlato di sentimenti etc. A distanza di qualche giorno, la scorsa settimana, il primo segnale di ghosting. Non risponde al telefono. Non visualizza i messaggi. Il giorno successivo mi scrive lui, chiedendo perdono e dicendo di avere problemi con la ex per questione di alimenti e di gestione dei figli. Io capisco la difficoltà. Per due giorni torna normale. O quasi. Finchè lunedì scorso (oggi è giovedì) dopo avermi mandato il buongiorno, non risponde e non visualizza il mio messaggio alla sera. Martedì manda il buongiorno. Poi martedì sera nuova telefonata mia senza risposta, nuovo messaggio non letto e senza risposta. Non lo ho più contattato. Non pensavo che fosse uno di quelli. Ho cancellato tutto, conversazione, foto, contatto (anche se il numero è recuperabile) e io sono dibattuta se salire sull'empireo o se è meglio un messaggio da parte mia per non scendere ancora agli inferi del ritiro in buon ordine.
Gradirei le vostre opinioni.
Relazione di anni con uno separato in casa (?) che si separa anche di fatto (evvai) ma dopo poco si scopre che c'era un'altra da tempo (anche lei inconsapevole di me). ci scopriamo a vicenda, lei perdona. di fatto già convivono da poche settimane quando tutto viene alla luce. lei e i tre figli adolescenti di lei. io sparisco. anche perchè trattata di merda, tipo gettata nell'umido senza spiegazione. io una signora, davvero. blocco lui dappertutto, taglio i ponti, non proferisco parola. non emetto fiato. superiore, nell'empireo. Solo dopo mesi una visitina per portargli in un sacchetto di immondizie la sua roba. L'unica mia vendetta un po' di sano sputtanamento che mi dà qualche sollievo.
Nell'empireo ma devastata. Disperata, ferita, umiliata, incredula, arrabbiata. Ho attribuito la mia rabbia soprattutto al fatto di essere salita (apparentemente) nell'empireo e di non aver mai sfogato, detto, espresso. Inoltre mi sono fatta mille domande sul mio stare indietro, nel mio ritirarmi in buon ordine senza esprimermi. E sempre indietro senza chiedere, adattandomi, lo ho fatto per anni perchè comunque mi sentivo bene, miracolata, grata di vivere in quell'isola felice. E qui ne abbiamo parlato molto.
Veniamo al punto. La versione breve.
Dopo una frequentazione mai decollata con uno che vedevo a pranzo ma che non si decideva, da settembre frequentavo un tizio che abita molto lontano e che per vedermi doveva fare un passo montano e guidare più di due ore. Inoltre ha tre figli piccoli che non vivono con lui ma di cui si occupa molto. Ci siamo visti poco ma quando arrivava stavamo bene, dormiva da me, mi sentivo accettata anche con le mie fisime (la pancia essenzialmente). Rispondeva sempre ai messaggi (non ci tempestavamo) e al telefono. Ma ci vedevamo davvero troppo poco, per difficoltà oggettive. Quindi un giorno gli ho telefonato e glielo ho detto. Lui ha detto molto onestamente che la cosa non può cambiare in tempi brevi, ma che ci teneva a me, ha parlato di sentimenti etc. A distanza di qualche giorno, la scorsa settimana, il primo segnale di ghosting. Non risponde al telefono. Non visualizza i messaggi. Il giorno successivo mi scrive lui, chiedendo perdono e dicendo di avere problemi con la ex per questione di alimenti e di gestione dei figli. Io capisco la difficoltà. Per due giorni torna normale. O quasi. Finchè lunedì scorso (oggi è giovedì) dopo avermi mandato il buongiorno, non risponde e non visualizza il mio messaggio alla sera. Martedì manda il buongiorno. Poi martedì sera nuova telefonata mia senza risposta, nuovo messaggio non letto e senza risposta. Non lo ho più contattato. Non pensavo che fosse uno di quelli. Ho cancellato tutto, conversazione, foto, contatto (anche se il numero è recuperabile) e io sono dibattuta se salire sull'empireo o se è meglio un messaggio da parte mia per non scendere ancora agli inferi del ritiro in buon ordine.
Gradirei le vostre opinioni.