Giano bifronte

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Iris

Utente di lunga data
... lascia perdere il "pentimento"... non trasformiamo il forum in un confessionale... hi, hi, hi... il traditore fa marcia indietro in un solo caso e per un solo unico motivo... e se vuoi ti spiego qual è...

Quando viene scoperto...
o quando si accorge che quello che perde è troppo rispetto a ciò che viene a guadagnare?
Oppure quando si è stufato dell'amante?
 
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Old chensamurai

Guest
io vorrei davvero sapere, chi di chi scrive, ha mai perso davvero la testa per amore.
no, perché, scusate.. ma ci avete tutti in tasca il libello del come si ama.
compreso Cen, che mi ricorda tanto un certo prof Seminara, che sudava freddo ogni volta che vedeva la bidella Mirella ma per restare nel suo ruolo si è dato sempre sui coglioni.
e perché certo, di lui ci siamo ricordati tutti per il rossore davanti alla bidella... che forse era la cosa più vera che manifestava...
ogni tanto ci penso al prof e mi viene su il magone per lui, che probabilmente quel sentimento lo rifiutava per non dar voce a quello che sarebbe stato uno scandalo, ma che lui sentiva bruciargli dentro.
... aspetta Anna, aspetta... ho avuto più di ottanta donne... di varie nazionalità e di varie personalità... unico comun denominatore: intelligenti... questo lo pretendo da una donna... la testa, purtroppo, non l'ho mai persa per nessuna... forse, e dico, forse, per due... ma penso che nemmeno quelli siano stati grandi amori... la formula del cosa sia l'amore non ce l'ho... questo è certo... ma una cosa la so: non sono la persona che si racconta il grande amore... non sono il tipo che se la canta e se la suona... comprendi?... qui, leggo di molti cantastorie... che scambiano la dipendenza e la paura della solitudine per amore... che scambiano la ferita dell'orgoglio, per pene d'amore... io, no... ti dirò di più: se in tutta la tua vita riesci a trovare UNA sola donna con la quale provare veramente AMORE... sei un uomo fortunato... dico UNA... una solamente... tutto il resto, sono canti delle Sirene... e si sa dove portano...
 

Bruja

Utente di lunga data
Intanto...

... posto che credo che ognuno si rapporti come sente e crede meglio, e con questo rispondo soprattutto ad Anna che comprendo, la vera domanda è (e parlo a Feddy e Chen) perchè quando il ragionamento è ad "uno" cioè il traditore guarda e considera il suo orticello e fa quello che procura piacere non considera che una volta (praticamente sempre) scoperto deve rapportarsi con chi dall'altra parte cura il SUO orticello e quindoi non ha tempo di pensare che povero, lui era nelle canne, aveva dei triboli e.... ma guarda guarda li ha risolti con una cerniera abbassata...
La faccio semplice perchè tanto alla fine sono tutti orpelli... chi è tradito è incazzato come una vipera calpestata e così reagisce, che abbia la collera calda o fredda, quindi io mi aspetterei che come qualunque ladro non si stupisce se beccato deve pagare il conto, così facesse lui/lei.... Invece non è mai così, spesso si colpevolizza chi ha subito il tradimento.... ma per parafrasare, chi subisce un furto è colpevolizzato dall'assicurazione se non è stato previdente, ma tutti ammettono che ha subito un torto sociale, meno che il ladro (o il traditore che depreda la fiducia, perchè non è l'atto del tradire ma il contesto in cui avviene che è in analisi).
Siamo sempre alla solita scelta, tradire è decidere di omettere la sincerità e la lealtà che ci si era promessi. Voi vedete la facciata del traditore che può avere delle ragioni, io vedo la situazione del tradito che NON può scegliere di non essere tradito o di non restare nel tradimento finchè non scopre il fatto. Eticamente, moralmente, esistenzialmente o come cavolo vi pare, ditemi dove sia l'equità e la giustizia? E non ne faccio una questione individuale, la vedo proprio come scelta di ingannare, che in qualunque altro contesto umano potrebbe essere perseguibile; se uno mi fa mobbing o non mi porta rispetto sul lavoro chiedo i danni morali, esistenziali etc.... forse che un tradimento che ti infilza come un fulmine crea meno danni? Non voglio scendere alla faccenda giuridica, è un nonsenso, ma gli effetti sono quelli di un reato psicologico, non viene forse riconosciuta la crudeltà mentale???

Alla faccia di Aristotele, Platone e Socrate....tanto i traditori si appellano a Plauto!!!

Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
comprendo Chen...il fatto é che di chiodi ne ho battuti tre, e tutti e tre si sono piegati

io prima di ripestarmi le dita ci penso 1000 volte ora!
... quei chiodi, sono il "noi"... e in quel "noi", ci sei anche tu... prova a rifletterci...
 
O

Old Anna A

Guest
...quando il "noi" si realizza interamente e perfettamente, annullando l'"io", si ha la malattia mentale... si realizza la relazione simbiotica psicotica... capisci?... rifletti su questo... rifletti sul fatto che le relazioni più forti, più "totalizzanti", sono relazioni malate... psichiatriche...
non posso che darti ragione.
infatti io sono un caso da psichiatria mica no. lo so da sola.
anzi, no. siamo due casi psichiatrici io e mio marito.
 
O

Old sfigatta

Guest
Sfi' eravamo sposati felicemente da quasi 20anni prima del fattaccio, e ha chiuso in un nanosecondo con la compagna di merende ... sono passati quasi 5anni dalla scoperta ... siamo divorziati da 4anni ... oggi mi ritrovo un uomo migliore di quello che avevo sposato ... che dire?!

Economicamente sono coperta, non sono abbligata a restare ... stiamo insieme perche non possiamo e non vogliamo vivere l'uno senza l'altro ... se non siano "NOI" io e lui ...

Certamente il tradimento per noi e' stato un incidente positivo, ci ha legati a vita.
infatti Marì, ho scritto che ogni individuo é unico; probabilmente per lui é stato uno scivolone, che dopo vent'anni magari può pure capitare...
io poi ho le mie convinzioni sull'uomo...
che é diverso dalla donna...e che magari, trovando una che gliela
posa in faccia non riesca a tirarsi indietro...
la carne dell' uomo per me é diversa da quella della donna
ma sono mie opinioni personali!

e lui probabilmente ha capito dopo l'errore che stava facendo
per un ciuffo di pelo nuovo...


infatti né é la prova che da 5 anni state insieme meglio di prima!!!


invece...l'essere recidivo
il perseverare
 

Iris

Utente di lunga data
Che l'amore vro sia rarissimo, e che ci sia la probabilità di non incontrarlo mai...ne sono certa pure io.
 
O

Old sfigatta

Guest


beata te. sei più contenta, adesso?
certo che sono più contenta!!!!!!!!!!!!!!!

una volta dalla merda mi sono ripulita!!!!
e che fatica!!! e che puzza!!! e che dispiacere!!! e quanti pianti!!!

ma dopo neanche un anno ancora nooooooooo!!

eccheccazz!
 

Bruja

Utente di lunga data
Chen

... aspetta Anna, aspetta... ho avuto più di ottanta donne... di varie nazionalità e di varie personalità... unico comun denominatore: intelligenti... questo lo pretendo da una donna... la testa, purtroppo, non l'ho mai persa per nessuna... forse, e dico, forse, per due... ma penso che nemmeno quelli siano stati grandi amori... la formula del cosa sia l'amore non ce l'ho... questo è certo... ma una cosa la so: non sono la persona che si racconta il grande amore... non sono il tipo che se la canta e se la suona... comprendi?... qui, leggo di molti cantastorie... che scambiano la dipendenza e la paura della solitudine per amore... che scambiano la ferita dell'orgoglio, per pene d'amore... io, no... ti dirò di più: se in tutta la tua vita riesci a trovare UNA sola donna con la quale provare veramente AMORE... sei un uomo fortunato... dico UNA... una solamente... tutto il resto, sono canti delle Sirene... e si sa dove portano...
Perfettamente d'accordo e proprio per questo credo che il tradimento sia una forma di fotoromanzo mentale che si fanno i traditori per superare certe tappe della vita, e non sempre sono di ordine sentimentale, a volte anche l'insoddisfazione sul lavoro, la mancanza di vita sociale o amicizia da cui si dipende etc... può creare certi bisogni. Di più credo che spesso in un'unione ad amare veramente sia solo uno, l'altro ama meno o di rimessa ed il tempo ovviamente fa la sua parte in entrambi.
Quanto al trovare un solo amore in tutta la vita, io sono possibilista, forse capita due volte, la prima per entusiasmo.... i 20 anni.... la seconda per convinzione 30/40... poi arriva la consapevolezza del valore della vita e decidi se vivere per la vita o per la coppia... e se scegli la coppiai deve proprio valerne la pena ed a quel punto però si deve essere in due doversi caricare del giogo della coppia, e dico giogo non per indicare una soma ma per definire che deve sempre esserci una mediazione fra due libertà e due aspirazioni.
Bruja
 
O

Old sfigatta

Guest
... quei chiodi, sono il "noi"... e in quel "noi", ci sei anche tu... prova a rifletterci...
riflettuto, la risposta é io c'ero nel NOI, loro NO!!!
forse é colpa mia...ho scelto male...
come quando compri la frutta e ti accorgi a casa che l'hai
pescata marcia....
 
O

Old Anna A

Guest
... aspetta Anna, aspetta... ho avuto più di ottanta donne... di varie nazionalità e di varie personalità... unico comun denominatore: intelligenti... questo lo pretendo da una donna... la testa, purtroppo, non l'ho mai persa per nessuna... forse, e dico, forse, per due... ma penso che nemmeno quelli siano stati grandi amori... la formula del cosa sia l'amore non ce l'ho... questo è certo... ma una cosa la so: non sono la persona che si racconta il grande amore... non sono il tipo che se la canta e se la suona... comprendi?... qui, leggo di molti cantastorie... che scambiano la dipendenza e la paura della solitudine per amore... che scambiano la ferita dell'orgoglio, per pene d'amore... io, no... ti dirò di più: se in tutta la tua vita riesci a trovare UNA sola donna con la quale provare veramente AMORE... sei un uomo fortunato... dico UNA... una solamente... tutto il resto, sono canti delle Sirene... e si sa dove portano...
bene, perché io sono come te. non per niente sono ferma all'unico amore vero della mia vita, anche se scopo altrove.
e perché sai, io sono così sicura di quello che sento che non mi pongo nemmeno più l'interrogativo se sia giusto o sbagliato. lo so io ed è con me stessa che faccio i conti...
però vedi, il prof Seminara mi è rimasto impresso per quel suo arrossire e sudare quando vedeva la Mirella.
e non ce n'è: l'amore è come la tosse.
 
O

Old sfigatta

Guest
bene, perché io sono come te. non per niente sono ferma all'unico amore vero della mia vita, anche se scopo altrove
e perché sai, io sono così sicura di quello che sento che non mi pongo nemmeno più l'interrogativo se sia giusto o sbagliato. lo so io ed è con me stessa che faccio i conti...
però vedi, il prof Seminara mi è rimasto impresso per quel suo arrossire e sudare quando vedeva la Mirella.
e non ce n'è: l'amore è come la tosse.

scusa ma questo non lo capisco!!
come puoi dire che ami tuo marito e scopi altrove!
non puoi scopare con lui????!!??!
 
O

Old chensamurai

Guest
... posto che credo che ognuno si rapporti come sente e crede meglio, e con questo rispondo soprattutto ad Anna che comprendo, la vera domanda è (e parlo a Feddy e Chen) perchè quando il ragionamento è ad "uno" cioè il traditore guarda e considera il suo orticello e fa quello che procura piacere non considera che una volta (praticamente sempre) scoperto deve rapportarsi con chi dall'altra parte cura il SUO orticello e quindoi non ha tempo di pensare che povero, lui era nelle canne, aveva dei triboli e.... ma guarda guarda li ha risolti con una cerniera abbassata...
La faccio semplice perchè tanto alla fine sono tutti orpelli... chi è tradito è incazzato come una vipera calpestata e così reagisce, che abbia la collera calda o fredda, quindi io mi aspetterei che come qualunque ladro non si stupisce se beccato deve pagare il conto, così facesse lui/lei.... Invece non è mai così, spesso si colpevolizza chi ha subito il tradimento.... ma per parafrasare, chi subisce un furto è colpevolizzato dall'assicurazione se non è stato previdente, ma tutti ammettono che ha subito un torto sociale, meno che il ladro (o il traditore che depreda la fiducia, perchè non è l'atto del tradire ma il contesto in cui avviene che è in analisi).
Siamo sempre alla solita scelta, tradire è decidere di omettere la sincerità e la lealtà che ci si era promessi. Voi vedete la facciata del traditore che può avere delle ragioni, io vedo la situazione del tradito che NON può scegliere di non essere tradito o di non restare nel tradimento finchè non scopre il fatto. Eticamente, moralmente, esistenzialmente o come cavolo vi pare, ditemi dove sia l'equità e la giustizia? E non ne faccio una questione individuale, la vedo proprio come scelta di ingannare, che in qualunque altro contesto umano potrebbe essere perseguibile; se uno mi fa mobbing o non mi porta rispetto sul lavoro chiedo i danni morali, esistenziali etc.... forse che un tradimento che ti infilza come un fulmine crea meno danni? Non voglio scendere alla faccenda giuridica, è un nonsenso, ma gli effetti sono quelli di un reato psicologico, non viene forse riconosciuta la crudeltà mentale???

Alla faccia di Aristotele, Platone e Socrate....tanto i traditori si appellano a Plauto!!!

Bruja
... calma... calma... hai mescolato un po' le questioni... sei partita ragionando sul piano della dinamica psicologica e relazionale, e sei scivolata, via via, verso il giudizio morale... verso ciò ch'è bene e ciò ch'è male... sono cose diverse... che vanno tenute separate... se hai due mele e due pere, non hai quattro mele... il traditore pensa e sceglie per SE'... su questo, mi pare, non ci siano dubbi... il traditore, non fa quello che fa, per fare un torto al tradito... chiaro?... lo fa per SE' STESSO... lo fa perché, in quel momento, QUELLA E', per LUI, la scelta PIU' ELABORATIVA... la scelta che gli permette di STARE BENE... su questo non ci sono dubbi... con quella scelta, il traditore SI SENTE MEGLIO... LUI... non sceglie per far stare MALE l'altro... ma per stare MEGLIO lui... in quel momento è così... non s'affaccia minimamente il "dopo"... perché il "dopo", ovviamente, viene necessariamente "dopo"... e non è, nella mente del traditore, una priorità "adesso"... "adesso", la priorità è stare BENE... sentirsi BENE... fare la scelta elaborativa migliore per SE' STESSI... sul "dopo" le questioni sono altre... così come non c'entrano nulla le tue considerazioni morali... morali sono e morali rimangono... possibilità... imperativi categorici o aria fritta... dipende...
 

Bruja

Utente di lunga data
Mah...

non posso che darti ragione.
infatti io sono un caso da psichiatria mica no. lo so da sola.
anzi, no. siamo due casi psichiatrici io e mio marito.
Non parlo per tuo marito, non ne avrei abbastanza elementi a parte la tua descrizione, ma io credo che tu sia tutt'altro che una malata mentale. Sei una tosta che hai fermamemte voluto credere di poter ricomporre e ricostruire, in più amavi e, per soprammercato eri certa di farcela. Il fatto stesso che autodenunci questi fatti e ti ritieni un caso psichiatrico definisce che sai benissimo che "hai voluto" credere qualcosa che razionalmente sapevi che non era probabile.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
riflettuto, la risposta é io c'ero nel NOI, loro NO!!!
forse é colpa mia...ho scelto male...
come quando compri la frutta e ti accorgi a casa che l'hai
pescata marcia....
... e perché non hai guardato meglio e pescato bene?... il caso?... distrazione?...
 

Fedifrago

Utente di lunga data
... posto che credo che ognuno si rapporti come sente e crede meglio, e con questo rispondo soprattutto ad Anna che comprendo, la vera domanda è (e parlo a Feddy e Chen) perchè quando il ragionamento è ad "uno" cioè il traditore guarda e considera il suo orticello e fa quello che procura piacere non considera che una volta (praticamente sempre) scoperto deve rapportarsi con chi dall'altra parte cura il SUO orticello e quindoi non ha tempo di pensare che povero, lui era nelle canne, aveva dei triboli e.... ma guarda guarda li ha risolti con una cerniera abbassata...
La faccio semplice perchè tanto alla fine sono tutti orpelli... chi è tradito è incazzato come una vipera calpestata e così reagisce, che abbia la collera calda o fredda, quindi io mi aspetterei che come qualunque ladro non si stupisce se beccato deve pagare il conto, così facesse lui/lei.... Invece non è mai così, spesso si colpevolizza chi ha subito il tradimento.... ma per parafrasare, chi subisce un furto è colpevolizzato dall'assicurazione se non è stato previdente, ma tutti ammettono che ha subito un torto sociale, meno che il ladro (o il traditore che depreda la fiducia, perchè non è l'atto del tradire ma il contesto in cui avviene che è in analisi).
Siamo sempre alla solita scelta, tradire è decidere di omettere la sincerità e la lealtà che ci si era promessi. Voi vedete la facciata del traditore che può avere delle ragioni, io vedo la situazione del tradito che NON può scegliere di non essere tradito o di non restare nel tradimento finchè non scopre il fatto. Eticamente, moralmente, esistenzialmente o come cavolo vi pare, ditemi dove sia l'equità e la giustizia? E non ne faccio una questione individuale, la vedo proprio come scelta di ingannare, che in qualunque altro contesto umano potrebbe essere perseguibile; se uno mi fa mobbing o non mi porta rispetto sul lavoro chiedo i danni morali, esistenziali etc.... forse che un tradimento che ti infilza come un fulmine crea meno danni? Non voglio scendere alla faccenda giuridica, è un nonsenso, ma gli effetti sono quelli di un reato psicologico, non viene forse riconosciuta la crudeltà mentale???

Alla faccia di Aristotele, Platone e Socrate....tanto i traditori si appellano a Plauto!!!

Bruja
Bruja, scordi che il traditore si reputa sempre molto furbo e che a lui MAI capiterà di venir scoperto (quel che succede nella realtà è ciò che capita agli altri, mai a lui...finchè non gli succede!)

Riprendendo quello che ho scritto sopra, inoltre, tieni presente che non vi è ALCUN
RAGIONAMENTO a priori nè per sè, nè tanto meno per l'altro/a...c'è l'agire, spesso, anzi quasi sempre, emozionale, istintivo, a cui segue uno star bene PER SE' che fa reiterare senza porsi problemi l'atto.

Quanto alla giustizia...suvvia...si sta parlando di corna, mica di ricette di cucina che se segui bene ti dan un prodotto "corretto"! (a parte che come sai il mobbing è solo conquista recente...e ancora assai rara da applicare!)
 
O

Old chensamurai

Guest
si dai..spiegacelo
... il traditore fa marcia indietro, e lo dico brutalmente, solo quando gli conviene fare marcia indietro... attenzione, in quel "gli conviene", non c'è un mero calcolo materiale... in quel "gli conviene", c'è la sua "espansione esistenziale"... cognitiva e affettiva... Il grande psicologo americano G. A. Kelly, l'ha spiegato molto bene in uno dei suoi corollari: "la persona sceglie per sé, l'opzione che ritiene più elaborativa"... quindi, gli esseri umani, scelgono le opzioni che, in quel momento, sembrano essere le più promettenti, le più elaborative, quelle nelle quali trovare la possibilità di espandersi... il nuovo... lo sfidante... l'elettrizzante... il campo nel quale giocare nuovi ruoli... diverse possibilità... ecco perché si tradisce... ecco perché, a volte, si fa marcia indietro... MA DOPO... ovviamente... quando ci si ritrova di fronte alla scelta... o di qui o di là... allora lì, sì è costretti a scegliere... altrimenti, ci si tiene tutto... si esaurisce il filone d'oro... hi, hi, hi... ci si affoga nella vita e nelle possibilità... nella massima espansione...
 
Stato
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